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Trento, Biblioteca comunale di Trento, Fondo manoscritti, BCT1-1120

Cartaceo, guardie miste: la c. I' è un frammento proveniente da un codice membr. del sec. IX; fascicoli legati; 1451-1500 data stimata; cc. I + 8 + II;

Identifier
CNMD\0000245089
Dimensions
mm 174 x 132, (dimensioni rilevate sulla carta centrale del secondo fascicolo)
Watermark

Si segnala la presenza di una filigrana a testa di bue sormontata da una linea con stella, molto vicina o identica a Piccard Online 76475, attestata a Basel nel 1487. La stessa filigrana si trova anche nel cod. Trento, BCT1-1712 alle pagine 655-712.

Quire structure

18

Ruling
a colore
Ruling pattern
14 [148] 12 × 27 [69] 36
Ruling
rr. 33 / ll. 32
Mise en page
a piena pagina
Decoration
Decorato
Date: 1451-1500
Initials: Presenza di iniziali semplici di colore: Rosso
Note to initials/friezes: titoli e ritocchi delle maiuscole in rosso
Binding
Legatura presente
Date: 1701-1800;
Material of boards : Assi in cartone
History of manuscript
Transcription/description of historical information: Il codice proverrebbe dalla Germania meridionale come attestato dalla presenza nel calendario di santi venerati in quell'area, in particolare di s. Odilia (f. 7v), il cui culto era praticato nella diocesi di Ratisbona, ma anche di s. Wolfango (f. 6v), di s. Willibrordo (f. 7r) e di s. Ruperto (f. 6r), vescovo di Salisburgo. Il codice appartenne ad Alessandro Giovanelli, parroco di Montagna (oggi Montan an der Weinstraße, provincia di Bolzano) nel 1719, come indicato nel ex dono f. 1r: "Ex dono rerillustris ac reverendissimi domini domini Alexandri Jovannelli ex Valle Flemmani, capellani Caesarei necnon parochi meritissimi Montanae." (Si veda anche STENICO 1970, p. 286). Nel 1846, grazie al lascito del podestà Benedetto Giovanelli, entrò nel fondo manoscritti della Biblioteca comunale, cfr. PAOLINI et al. 2006, p. 18. Il codice presenta caratteristiche analoghe al ms. 1712 della Biblioteca comunale di Trento. Entrambi provengono dalla biblioteca della famiglia Giovanelli, risalgono al medesimo periodo e presentano, di mani coeve, le invocazioni agli stessi santi (cfr. infra, testi aggiunti). Più precisamente, la mano che scrisse le orazioni f. 1r nel cod. Trento, BCT1-1120 ha anche copiato una orazione a s. Barbara nel cod. Trento, BCT1-1712 p. 909. La filigrana del BCT-1120 si trova anche nel BCT1-1712 alle pagine 655-712.

La pagina di guardia posteriore proveniene da un codice membranaceo databile al tardo sec. VIII-primi decenni del sec. X (PAOLINI et al. 2006, p. 18). Si tratta di un frammento di testo vagamente esegetico, o forse di un estratto di un sermone, che cita diversi passi della Bibbia (Rm 9,14, Sal 68,29, Gv 5,39) e Girolamo (Lettere 22,3).
inc. [P]aulus dicit numquid iniquita apud Deum absit
des. Cum sederit filius hominis et vos sedebi[...]

Bibliografia aggiuntiva: Remo STENICO (a cura di), Giangrisostomo Tovazzi, Parochiale Tridentinum, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970. —Adriana PAOLINI (a cura di), con la collaborazione di Lorena DAL POZ, Leonardo GRANATA e Silvano GROFF, I manoscritti medievali della Biblioteca comunale di Trento, Trento, Firenze, Provincia autonoma di Trento, Edizioni del Galluzzo, 2006, 18 [Nr. 3]. —Manoscritto, stampa, editoria trentina. Mostra bibliografica del V centenario dell'introduzione della stampa a Trento, Trento, Saturnia, 1976, 52-53.

Testi aggiunti
—f. 1r (mano del copista corsiva, o mano coeava del sec. XV?) Oratio a s. Barbara: "Sancta Barbara intercede pro miseris ad te confugientibus apud Christum piissimum regem atque dominum ut det nobis veniam peccatorum et emendacionem morum et gaudium sempiternum."
—f. 1r (stessa mano) Oratio a s. Barbara: "Oremus. Intercessio quesumus domine beate Barbare virginis et martyris tue ab omni adversitate nos protegat ut per eius interventum gloriosissimum sacro sancti corporis et sanguinis domini nostri Iesu Christi sacramentum ante diem exitus nostri per veram penitentiam et puram confessionem percipere mereamur per eundem dominum nostrum."
—f. 1v (mano recente?), tre sentenze: "omnia si perdas famam servare memento si qua semel amissa postea nullus eris"; "intellecta licet pro re pro tempore suo fari" (cfr. Battista Spagnoli, Egloghe III.45 ed. W. Mustard, 1911); "fama malum quo aliud [sic] velocius ullum" (cfr. Virgilio, Eneide IV.174).
—f. 8v (mano del copista): "Deus qui diem discernis a nocte actus nostros a tenebrarum distingue caligine ut semper que sancta sunt meditantes in tua iugiter luce vivamus. Salva nos, omnipotens Deus, et lucem nobis concede perpetuam. Per." / "Vigila super nos eterne salvator ne nos apprehendat callidus temptator quia tu nobis factus es sempiternus adiutor." / "Pacem tuam quaesumus Domine et pax tua Christe maneat in mentibus nostris ut non timeamus a timore nocturno sive diurno sed semper vigilemus cunctis in operibus seu et in moribus mandatorum tuorum." / "Ave regina caelorum, ave domina angelorum, salve radix sancta ex qua mundo lux est orta, gaude gloriosa super omnes speciosa, vale valde decora et pro nobis semper Christum exora."
—f. 8v (mano coeva?): "Sancti spiritus domine corda nostra mundet infusio et sui roris intima aspersione fecundet. Per".


Names linked to external description:

Names in the manuscript or added:
Alexander Jovannellus, citato a c. 1r

State of preservation and restoration
State of preservation: buono
Contents
Language
Latino
Titles
Titolo identificato: Calendario.
Observations
Il calendario è composto da dodici parti per i dodici mesi del calendario giuliano. La prima colonna (in rosso) riporta il numero d'oro (numerus aureus) iniziando con il numero 19 per il 1° gennaio. Questo numero viene utilizzato per collocare un determinato anno in un ciclo di 19 anni. Si basa sul fatto che 19 anni solari contengono un numero intero di mesi lunari (235), il che significa che dopo 19 anni, i noviluni cadranno nelle stesse date del calendario giuliano del primo anno del ciclo. Questo numero ha un ruolo importante nel calcolo della data della Pasqua. La seconda colonna indica la lettera domenicale, dalla A alla G, che serve per conoscere il giorno della settimana, senza dover rifare il calendario per ogni anno: basta sapere per ogni anno a quale giorno della settimana corrisponde il 1° gennaio contrassegnato dalla lettera A, ad esempio un lunedì, e si saprà che ogni giorno contrassegnato dalla lettera A nel calendario corrisponde a un lunedì, quindi B per martedì e così via. La terza colonna (in rosso) indica il giorno del mese giuliano (nones, ides, kalendes). La quarta colonna indica i santi, martiri e feste ecclesiastiche. Si segnala la presenza di santi venerati nella germania meridionale, in particolare di s. Odilia, il cui culto era praticato nella diocesi di Ratisbona, ma anche di s. Wolfango, di s. Willibrordo e di s. Ruperto, vescovo di Salisburgo (PAOLINI et al., 2006, p. 18). La quinta colonna indica le 'litterae signorum' che si riferiscono alla tabella f. 8r e si usano per determinare la posizione della luna nello zodiaco.

Bibliografia aggiuntiva: C. Philipp E. NOTHAFT, Scandalous Error. Calendar Reform and Calendrical Astronomy in Medieval Europe, Oxford, Oxford University Press, 2018. —Sacha STERN, Charles BURNETT (a cura di), Time, Astronomy, and Calendars in the Jewish Tradition, Leiden, Brill, 2013. —C. Philipp E. NOTHAFT, "A tool for many purposes: Hermann Zoest and the medieval Christian appropriation of the Jewish calendar", Journal of Jewish Studies 65/1 (2014), 148-168. —C. Philipp E. NOTHAFT, Medieval Latin Christian Texts on the Jewish Calendar. A Study with Five Editions and Translations, Leiden, Brill, 2014. —Baldassarre BONCOMPAGNI, "Intorno ad un tratatto d’arithmetica stampato nel 1478", Atti dell’Accademia Pontificia de’ Nuovi Lincei 16 (1863), 683–842 e 909–1044. —Francesco MAIELLO, Storia del calendario. La misurazione del tempo, 1450-1800, Torino, Einaudi, [1994] 1996. —Walter Emile VAN WIJK, Le nombre d'or. Étude de chronologie technique suivie du texte de la Massa compoti d'Alexandre de Villedieu, La Haye, Martinus Nijhoff, 1936.
Language
Latino
Titles
Titolo identificato: Tavola per la determinazione della posizione della luna nei segni zodiacali.
Observations
La tavola si usa per determinare la posizione della luna nello zodiaco per mezzo delle 'litterae signorum'. Queste lettere sono legate ai mesi tropici, cioè al tempo che la luna impiega a fare il giro della terra. È anche il periodo necessario alla luna per riapparire nello stesso segno zodiacale. La durata media di un mese tropico è di circa 27,32 giorni. Le 'litterae signorum', così come appaiono in questa tavola, comprendono serie di 27 o 28 lettere. In questa tavola sono le 23 lettere dell'alfabeto latino più 4 segni aggiuntivi. Queste lettere vengono trasferite sul calendario e, se necessario, una delle lettere deve essere ripetuta per rendere la durata media della serie pari a circa 27,32 giorni. Ad esempio, nella tavola del mese di giugno del calendario ai ff. 2r-7v, la stessa lettera è ripetuta per il giorno delle idi e il giorno prima (f. 4v).

Per utilizzare la tavola delle litterae signorum è necessario conoscere il 'numerus aureus' dell'anno in corso: il numero d'oro compare in testa a ogni colonna della tavola. Le linee rappresentano i segni zodiacali, notati a sinistra della tavola. Ogni segno occupa due o tre righe. La tavola può essere utilizzata per determinare la posizione della luna rispetto allo zodiaco in un determinato giorno, individuando la lettera del calendario corrispondente al giorno in questione. Questa determinazione ha un significato astrologico, come indicano gli adiettivi a destra della tavola per ogni riga: 'bonum', 'malum' e 'indifferens' per i giorni che non sono né favorevoli né sfavorevoli; a dipendenza del segno della Luna, alcune azioni della vita quotidiana possono essere più o meno favorevoli.
Unpublished
Carlo GIULIANI, I manoscritti della Biblioteca comunale di Trento, Biblioteca comunale di Trento, [1880], ms. 2931, c. 157v.
Printed
Bibliografia relativa alla descrizione interna:
Baldassarre BONCOMPAGNI, "Intorno ad un tratatto d’arithmetica stampato nel 1478", Atti dell’Accademia Pontificia de’ Nuovi Lincei 16 (1863), 683–842 e 909–1044.
Francesco MAIELLO, Storia del calendario. La misurazione del tempo, 1450-1800, Torino, Einaudi, [1994] 1996.
C. Philipp E. NOTHAFT, "A tool for many purposes: Hermann Zoest and the medieval Christian appropriation of the Jewish calendar", Journal of Jewish Studies 65/1 (2014), 148-168.
C. Philipp E. NOTHAFT, Medieval Latin Christian Texts on the Jewish Calendar. A Study with Five Editions and Translations, Leiden, Brill, 2014.
C. Philipp E. NOTHAFT, Scandalous Error. Calendar Reform and Calendrical Astronomy in Medieval Europe, Oxford, Oxford University Press, 2018.
Sacha STERN, Charles BURNETT (a cura di), Time, Astronomy, and Calendars in the Jewish Tradition, Leiden, Brill, 2013.
Walter Emile VAN WIJK, Le nombre d'or. Étude de chronologie technique suivie du texte de la Massa compoti d'Alexandre de Villedieu, La Haye, Martinus Nijhoff, 1936.

Bibliografia relativa alla descrizione esterna:
Trento. Biblioteca comunale, a cura di Tullio Panizza, Firenze, Olschki, 1968, Firenze, Bibliopolis, 1942 (Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia, 74), 128.
Adolfo CETTO, La biblioteca comunale di Trento nel centenario della sua apertura, Firenze, Olschki, 1956 (Collana di monografie delle biblioteche d'Italia, 4), 219 [Nr. 4].
Silvano GROFF, Adriana PAOLINI, I codici della Biblioteca comunale di Trento anteriori al secolo XVI, "Studi trentini di scienze storiche", 79 (2000), 221-282, 233.
Manoscritti liturgici della Diocesi di Trento dal secolo XI. Catalogo-inventario, a cura di Fortunato Turrini, Trento, Vita trentina, 2001, 126-127 [Nr. 45].
Remo STENICO, Giangrisostomo Tovazzi, Parochiale Tridentinum, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970, 286.
Manoscritto, stampa, editoria trentina. Mostra bibliografica del V centenario dell'introduzione della stampa a Trento, Trento, Saturnia, 1976, 52-53.
Adriana PAOLINI (a cura di), con la collaborazione di Lorena DAL POZ, Leonardo GRANATA e Silvano GROFF , I manoscritti medievali della Biblioteca comunale di Trento, Trento, Firenze, Provincia autonoma di Trento, Edizioni del Galluzzo, 2006, 18 [Nr. 3].
Project
BiblioSMe - Bibliotheca Scientifica Mediaevalis
Author of description
Adriana Paolini
Ultima modifica = last modification
Olivier Defaux
Type
Scheda di prima mano
Date of creation
11/07/2016
Last modification
24/03/2025
CNMS
CNMS\0000179923
Libraries Details
Biblioteca comunale di Trento - Trento