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Firenze, Biblioteca della Deputazione di storia patria per la Toscana, Signori. Missive I cancelleria, 37/243
Identificatore
CNMD\0000185895
Contenuti
Mittente
Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Gregorio, citato a c. 130r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
La Vecchia, citato a c. 130r



Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Signore di Piombino, citato a c. 130r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Martelli, citato a c. 130r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
signor Rinaldo, citato a c. 130r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bernardo Ventura, citato a c. 130r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nerio Gini, citato a c. 130r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Annechino corso, citato a c. 130r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
signor Napoleone, citato a c. 130r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Consoli del Mare, citato a c. 130r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bernardo, citato a c. 130r




Date
1448-07-06 (nel testo: "Die VI iulii 1448, hora 22")
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: Nel testo: "Florentie".
Argomento
Dalle lettere di Gino Capponi e di Bernardo de' Medici, oltre che da quelle di Rinaldo [Orsini], di Napoleone [Orsini] e de La Vecchia, i Dieci di Balia hanno appreso quale sia la situazione in campo. Il signore di Piombino [Rinaldo Orsini] aveva chiesto di essere soccorso con trecento fanti; i Dieci auspicano che vi si sia già provveduto, dopo le sollecitazioni impartite dai Consoli del Mare e da Bernardo Venturi in seguito all'appello dell'agente mandato da Rinaldo [Antonello da Orbetello]. Da San Vincenzo i fanti dovrebbero essere stati condotti a Piombino sulle galee di Bernardo Venturi. A Francesco Martelli, partito da Firenze per Piombino, si è scritto di dirigersi a Livorno; con lui sarebbe bene si unisse un altro connestabile, magari Gregorio [di Vanni d'Anghiari]. La flotta, dopo che avrà sbarcato i fanti a Piombino, tornerà a Livorno e assieme alle due galee di Anichino corso si dedicherà ad azioni di corsa nel canale di Piombino per impedire il vettovagliamento all'esercito del re [Alfonso d'Aragona]. Le truppe regie che assediano Piombino potrebbero essere disturbate dalla presenza dell'esercito fiorentino, se solo i capitani [Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro] si decidessero a schierarlo fra Campiglia [Marittima] e Suvereto. Per il rifornimento del "bischotto" sono state date disposizioni a Pisa: le genti d'arme ne avranno un discreto quantitativo da Grosseto e da Massa, ma non da Suvereto né da Scarlino, e nemmeno da Siena, nonostante gli ambasciatori là residenti [Daniele Canigiani e Giannozzo Manetti] si stiano impegnando in tal senso.
Osservazioni
Luogo di destinazione non espresso.
Progetto
Manoscritti della Biblioteca della Deputazione di storia patria per la Toscana
Autore della scheda
Elisabetta Scarton
Ultima modifica
Elisabetta Scarton
Tipologia
Scheda di prima mano
Data di creazione
08/02/2011
Ultima modifica
08/02/2011
CNMS
CNMS\0000130873
Biblioteche Dettaglio
Biblioteca della Deputazione di storia patria per la Toscana - Firenze