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Firenze, Biblioteca Riccardiana, Riccardiano, 3497/136

data espressa

Identificatore
CNMD\0000087785
Contenuti
Mittente
Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
monsignor Zondadari, citato a

*Maffei , nome citato

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Augusto, citato a

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Marc'Antonio, citato a


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lepido, citato a

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Gori, citato a

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
auditore generale Bertolini, citato a

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Monsign, citato a

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Dionigi d'Alicarnasso, citato a

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
monsignor Guarnacci, citato a


Date
1769-09-22
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Annotazioni
Note al carteggio
mm. 233x186; bianca c. 278v
Luogo
Luogo di spedizione: Siena
Argomento
Bianconi risponde alle lettere di Mehus del 12 e del 19 settembre. Le numerose occupazioni di mons. [Antonio Felice] Zondadari nel suo breve soggiorno fiorentino sono una scusante per non aver potuto vedere Mehus, che pure egli stima moltissimo come può testimoniare l'auditore generale [Stefano] Bertolini, il quale insieme al Bianconi ed allo Zondadari hanno elogiato il Mehus appena due giorni prima: l'abate sta benissimo nel triumvirato con maggior dignità di Cicerone al cospetto di Marc'Antonio, Lepido e Augusto. Se la prima spedizione di materiale da parte del Mehus tarderà oltre la metà della settimana successiva Bianconi non la riceverà perchè sarà a Roma, benchè spaventato da un'epidemia di febbri. Appena sarà là spedira a Mehus una copia delle lettere pisane [v. lettera precedente], che l'abate potrà così rimpinguare: esse sono anche "rudis indigestaque moles". Attende con impazienza la spedizione e prega Mehus di spedirgliela subito, per posta. Il viaggio a Volterra è stato divertente: ha trovato la città, dopo Napoli e Roma, la più ricca d'antichità figurate e alcune pitture e rarità hanno ripagato l'incomodo dello spostamento. Vi è colà monsignor [Mario] Guarnacci "geloso custode dell'antica Etruria" che "da una rocca veglia alla gloria degli itali primitivi"; gli è parso "un onorato vecchio pieno di foco, d'onoratezza e di bile". Per Bianconi un po' meno d'amore per [Anton Francesco] Gori, un po' più di stima per [Scipione] Maffei e di rispetto per Dionigi d'Alicarnasso lo renderebbero più amato fra i contemporanei. Egli - aggiunge - legge i monumenti etruschi come la maggior parte dei preti legge il messale, "francamente" ma senza intenderli. Bianconi è rimasto "incantato". Se Mehus risponde subito sarà l'ultima lettera che riceverà a Siena.
Osservazioni
Elementi storici: timbro postale: annotazione della data "23 settembre 1769" di mano del Mehus a c. 278v; luogo di destinazione: Firenze, desunto Opere menzionate:
Progetto
Censimento dei manoscritti della Biblioteca Riccardiana, Firenze
Autore della scheda
Riccardiana Biblioteca
Ultima modifica
Lucia Negrini
Tipologia
Scheda di prima mano
Data di creazione
08/10/2008
Ultima modifica
18/08/2010
CNMS
CNMS\0000052035
Biblioteche Dettaglio
Biblioteca Riccardiana - Firenze