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Membranaceo, guardie membranacee; fascicoli legati; 1451-1500 data stimata (sulle coperte vi è lo stemma di Mattia Corvino [1443-1490], dedicatario del manoscritto; nel f. I' r vi è menzione di Francesco Sassetti [1421-1490], probabile "curatore" dell'opera); cc. II + 202 + I; bianchi i ff. 171v e 172 rv
Identifier
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CNMD\0000211927
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Dimensions
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mm 329 x 225 (f. 20)
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Quire structure
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1-16 (10), 17 (8), 18 (4), 19-21 (10). |
Quire signature
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Sono visibili tracce di un'antica segnatura a registro nel margine inferiore destro di ogni foglio recto: lettera latina per il numero del fascicolo e cifra araba per il numero di ciascun foglio all'interno del fascicolo. E' stata apposta anche una segnatura moderna a cifre arabe in lapis (in corrispondenza dell'angolo inferiore destro).
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Prickings
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E' visibile un foro nello spazio compreso fra le due righe marginali esterne verticali.
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Ruling
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Mina a piombo. Sistema Muzerelle: 2-2/0/0/J
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Ruling pattern
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33 [121] 71 x 81 [208] 40
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Ruling
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rr. 34 / ll. 34
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Mise en page
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A piena pagina
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Catch words
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Richiami orizzontali a fine fascicolo
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Script and hands
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Script:
Description: Una sola mano per tutto il codice: minuscola umanistica rotonda con inserzioni greche coeve (molto probabilmente della stessa mano).
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Decoration
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Decorato
Date: 1451-1500
Decorated initials: Presenza di iniziali ornate
Phytomorphic initials: Presenza di iniziali fifomorfe a f. 1r
Bianchi girari: Presenza di iniziali di bianchi girari a ff. 2r, 20v, 42v, 56v, 66v, 79r, 93v, 120r, 134r, 150v, 173r, 174v, 183r, 197r
Friezes: Presenza di fregi a f. 1 r cornice su quattro lati. I lati superiore e sinistro sono costituiti da sezioni verdognole, azzurre e purpuree decorate con sottili fiorami d'oro; il lato destro ospita un candelabro su sfondo porpora riccamente decorato da putti, fiori, frutti e animali; accoglie inoltre tre medaglioni al cui interno sono raffigurati il busto di una donna bionda che tiene fra le braccia un piccolo cane bianco, un uomo a cavallo e un busto d'uomo armato di corazza e con l'indice destro puntato verso l'alto. Nel lato inferiore è rappresentato un paesaggio di campagna animato da putti che giocano con animali di diverso tipo (come scimmie e cagnolini); al centro, due putti alati reggono un medaglione dorato al cui interno è inscritto uno stemma rosso tagliato da una fascia blu orizzontale, sormontato da una corona dorata; lo stemma si staglia su sfondo blu arabescato in oro. Lo stemma originario, eraso, doveva essere del tipo inquartato, con due sezioni a campitura rossa, che accoglievano il leone rampante in oro, e due sezioni a righe orizzontali bianche e rosse; al centro doveva trovare posto uno dei simboli adoperati per rappresentare il potere imperiale di Corvino (molto probabilmente il corvo, effigiato anche sulle coperte del manoscritto in oggetto); questa ipotesi di ricostruzione si basa sull'impronta lasciata dallo stemma originario sul verso del secondo foglio di guardia iniziale, a contatto diretto col f. 1 r, e sugli stemmi di Mattia visibili in altri suoi manoscritti (cfr. le fotoriproduzioni in Miniature del Rinascimento nella Biblioteca di Mattia Corvino, a cura di Elena Berkovits, Milano, Silvana Editoriale d'Arte, 1964, tavv. I-VII).
Al f. 1 r è presente anche l'unica lettera fitomorfa riscontrabile nel manoscritto: V maiuscola, corpo centrale in grigio, è realizzata su sfondo purpureo ricamato con arabeschi dorati; alle estremità superiori della lettera sono collocati due piccole composizioni di frutti gialli.
Blue: Presenza di azzurro
Gold: Presenza di oro e oro in foglia
School/Author: La miniatura del codice è di origine fiorentina ed è stata avvicinata all'arte di Francesco d'Antonio del Chierico (si veda il contributo di D'Ancona sulla miniatura fiorentina). Allo stesso modo la miniatura è stata attribuita alla cerchia di Francesco del Chierico dalla Santoro. Csaba Csapodi ha proposto una datazione compresa fra il 1450 e il 1470.
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Coats of arms
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Presenza di stemmi: Su entrambe le coperte è impresso lo stemma della famiglia Hunyadi e in particolar modo di Mattia Corvino, re d'Ungheria, rappresentante un corvo nero poggiato su un ramo dorato e con un anello d'oro nel becco.
Al f. 1 r, inserito nel lato inferiore della cornice miniata, è disegnato uno stemma rosso, sovrastato da corona, con fascia orizzontale blu, inscritto in un cerchio dorato. Si tratta di uno stemma ridipinto, che in origine doveva sicuramente richiamare i colori del Re d'Ungheria (cfr. infra).
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Binding
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Legatura presente
Date: 1451-1500;
Origin: la legatura parrebbe essere coeva alla stesura del codice, in quanto porta impresso al centro delle singole coperte il simbolo di Matteo Corvino, dedicatario dell'opera.
Alcuni elementi sembrano ricondurre il manufatto alla legatoria dell'Italia centrale -più precisamente di Firenze- della seconda metà del XV secolo: la decorazione di tipo moresco a barrette e cerchi dorati (cfr. infra) e la presenza di quattro fermagli sui tagli (per un interessante confronto si veda la legatura dell'AC.IX.33, conservato presso la Biblioteca Braidense (Arte della Legatura a Brera. Storie di libri e biblioteche. Secoli XV e XVI, a cura di Federico Macchi con introduzione di Giorgio Montecchi, p. 89, n. 5).
Material of boards : Assi in legno
Material of cover: Coperta in pelle, di colore marrone rosso cupo
Decoration of cover: A secco, Presenza di oro, cornice esterna composta di dischetti in oro; cornice interna costituita da barrette, piccoli cerchi puntinati e dischetti dorati, di gusto orientale (si veda Caterina Santoro, Mostra storica della legatura, n. 17). Al centro dei piatti vi è inscritta un'ulteriore cornice dorata decorata con motivi floreali, al cui interno si trova una figura romboidale in oro contenente lo stemma di Matteo Corvino su uno sfondo di fiori e foglie dorate. Inoltre, sulla coperta posteriore in prossimità del taglio superiore è stato vergato in lettere maiuscole dorate l'autore dell'opera, Laertius Diogenes.
Metal pieces/Other: Altri elementi, tracce di quattro fermagli sui tagli di testa, di gola e di piede; questa presenza avvalorerebbe l'origine italiana/fiorentina della legatura. Sul dorso (originale) sono visibili 8 nervi apparenti; presenti i capitelli realizzati con fili azzurri e oro; unghiatura molto accentuata. Il taglio è dorato.
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History of manuscript
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Date of entry in library: 1935
Transcription/description of historical information: Il Triv.817 è stato realizzato nella seconda metà del XV secolo per Mattia Corvino, re d'Ungheria, come ben dimostra la presenza del suo stemma sui piatti anteriore e posteriore. Sul foglio di guardia alla fine del manoscritto si trova scritto in inchiostro rosso: "Franciscus Sassettus Thomae filius Florentinus civis faciundu(m) curavit. Mitia fata mihi", motto che si ritrova sovente nei codici acquistati dal mercante fiorentino, in alternanza con un altro motto amato dal fiorentino "À mon pouvoir".
Annotazioni sicuramente di epoca posteriore sono le seguenti:
- sul piatto anteriore, nell'angolo superiore sinistro, si hanno tre nomi vergati (le cui sole lettere iniziali sono ben visibili) in inchiostro bruno chiaro ed erasi in modo molto approssimativo; potrebbero verosimilmente essere i tre nomi Anaxagora, Anaximenes e Anaximander, trattati nel II libro delle "Vite dei Filosofi" di Diogene Laerzio (in corrispondenza di ciascuno di questi tre nomi sembra infatti leggibile un'indicazione numerica ben precisa -il numero due-, probabilmente il passo in cui rintracciare i filosofi).
- Al f. II r si ha un'annotazione in matita attribuibile probabilmente al XIX o addirittura al XX secolo: "Laerzio, Vitae et Sententiae"; queste poche parole sono state scritte sopra una rasura, non decifrabile.
- Al f. I' r al di sopra dell'annotazione di Francesco Sassetti sono visibili altre cinque righe erase, il cui contenuto ci sfugge a causa della difficoltà di lettura delle parole.
Sulla base di queste evidenze, si deduce che il nostro codice possa essere uscito dalla biblioteca regia, dopo la sua dispersione avvenuta non in seguito alla morte del sovrano (1490), ma a partire dal regno di Ladislao II (1490-1516) e durante il successivo regno di Luigi II (1516-26), quando umanisti, ambasciatori e viaggiatori stranieri acquistarono numerosi codici corviniani greci e latini. Si può ipotizzare che Sassetti, mercante di Firenze e colto uomo laico del primo Rinascimento fiorentino, durante uno dei suoi viaggi in Europa, abbia acquistato il nostro codice, che andò ad incrementare la vasta collezione di codici latini, greci e volgari, e che in seguito vi abbia apposto il motto con cui amava contraddistinguere i propri libri.
Oltre alla commissione da parte di Mattia Corvino e il probabile acquisto di Francesco Sassetti, l'unico altro elemento certo è l'entrata del manoscritto nella biblioteca dei Trivulzio al tempo di Gian Giacomo Trivulzio e il successivo confluire nella Biblioteca Trivulziana nell'anno 1935, quando la famiglia decise di vendere il proprio patrimonio librario al Comune di Milano.
Old shelfmarks:
276 (sul piatto anteriore, in inchiostro rosso),
Biblioteca Trivulzio. Codice N° 817. Scaffale N° 83. Palchetto N° 5
Names linked to external description:
Trivulzio, Gian Giacomo < 1839-1902 >
, possessore
Sassetti, Francesco < 1421-1490 >
, altra relazione di D.E.
Corvino, Mattia <re d'Ungheria 1440-1490>
, committente
Trivulzio, Gian Giacomo < 1774-1831 >
, possessore
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Titles
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Names in the title:
Cosimo : de Medici <Granduca di Toscana ; 3.>, Traversari, Ambrogio
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Incipit/Explicit
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inc. (prefazione): Clarissimo viro Cosmo de Medicis Ambrosius in Domino eternam salutem.
Voluenti mihi quaedam graeca (f. 1r)
expl. (prefazione): existimaveris iure tuo resecabis. Vale. Explicit Praefatio (f. 2r)
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Titles
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Titolo presente: Laertii Diogenis Vitae atque Sententiae eorum qui in philosophia claruerunt. (f. 2r)
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Incipit/Explicit
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inc. (primo testo): Philosophiam a barbaris initia sumpsisse (f. 2r)
expl. (ultimo testo): Laertii Diogenis Epicurus explicit. Liber decimus et ultimus feliciter. (f. 171v)
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Titles
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Titolo presente: In Homeri poetae vitam peregrini Alli praefatio ad Laurentium Medicem incipit feliciter (f. 173 r)
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Incipit/Explicit
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inc. (prefazione): Socrates ille sapientissimus apollinis oraculo (f. 173 r)
expl. (ultimo testo): sibi proxime ad veritatem videbantur accedere. (f. 174 r)
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Titles
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Titolo presente: Herodotus De Vita Homeri incipit feliciter (f. 174 v)
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Incipit/Explicit
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inc. (testo): Posteaquam antiqua in aeolia Cuma condita (f. 174 r)
expl. (ultimo testo): vero bellum nascitur Homerus annis CLXVIII. Vita Homeri explicit feliciter. (f. 182 v)
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Titles
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Titolo presente: P. Virgilii Maronis Vita per Donatum Grammaticum edita incipit feliciter. (f. 183 r)
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Incipit/Explicit
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inc. (testo): Virgilius Maro parentibus modicis fuit et praecipue patre: (f. 183 r)
expl. (ultimo testo): Turbine corripuit scopuloque infixit acuto. P. Virgilii Maronis Vita per Donatum Grammaticum edita explicit feliciter. (f. 197 r)
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Titles
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Titolo presente: Vitae quorundam Latinorum Poetarum A.P. Candido editae et primo Vita P. Virgilii Maronis incipit. (f. 197 r)
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Incipit/Explicit
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inc. (testo): Publius Virgilius Maro patria mantuanus (f. 197 r)
expl. (ultimo testo): gravitatem aut gratiam verbis sentiet defuisse. (f. 198 v)
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Titles
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Titolo presente: Pomponii Infortunati in M. Annei Lucani Vitam. (f. 198 v)
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Incipit/Explicit
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inc. (testo): Anneus Seneca e Corduba civitate (f. 198 v)
expl. (ultimo testo): satis est si tibi paucisque legentibus profuero. Vita Lucani explicit. (f. 199 v)
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Titles
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Titolo presente: Ex annumerationibus Eusebii De Temporibus per Olympiadas. Poetarum quorundam Latinorum Vitae. et primo de Q. Ennio Poeta (f. 199 v)
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Incipit/Explicit
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inc. (testo): Quintus Ennius Poeta Tarenti nascitur: (f. 199 v)
expl. (ultimo testo): miro splendore conscripsit. Finis. (f. 201 r)
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Titles
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Titolo presente: Verba M. Fabii Quintiliani De Institutione Oratoria libro decimo cum De Poetis Latinis tractat. (f. 201 r)
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Incipit/Explicit
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inc. (testo): Itaque ut apud illos Homerus sic apud Romanos (f. 201 r)
expl. (ultimo testo): fedi amoribus mores suos fassus. Iudicium Quintiliani De Latinis Poetis Explicit Feliciter. (f. 202 v)
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Printed
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Giulio Porro, Catalogo dei codici manoscritti della Trivulziana, Torino, Bocca, 1884, p. 278; Caterina Santoro, I codici medievali della Biblioteca Trivulziana, Catalogo, Milano, Comune di Milano - Biblioteca Trivulziana, 1965, pp. 215-16, n. 342; Caterina Santoro, Codici Miniati del Rinascimento Italiano, Catalogo, Milano, Biblioteca Trivulziana, 1952, pp. 82-83, n. 85, tav. LXX; Caterina Santoro, La Biblioteca Trivulziana e alcune sue belle legature dei secoli XV e XVI secolo, «L'Esopo», 7 (1980), pp. 41-52: 44; Caterina Santoro, Mostra storica della legatura, Milano, Libreria Antiquaria Moretti, 1953, n. 17; Csaba Csapodi - Klara Csapodi-Gardonyi, Bibliotheca Corviniana, Budapest, Kner Printing House, 1969, p. 56, nr. 71; Paolo D'Ancona, La miniatura fiorentina, Firenze 1914, vol. I, tavv. 67-74 e vol. II, pp. 375-469; Federico Macchi, Arte della Legatura a Brera. Storie di libri e biblioteche. Secoli XV e XVI, Cremona, Linograph, 2002, p. 89, n. 5; Alberto Govi - Cristina Nocetti, La biblioteca di Mattia Corvino, in «Gazzetta del Bibliofilo», vol. 8 (1984), pp. 3-12: 11; Martin Warnke, Le ultime volontà di Francesco Sassetti (1907), in La rinascita del paganesimo antico e altri scritti, a cura di Maurizio Ghelardi, Torino, Aragno, 2004, pp. 425-484.
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Reproductions
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Bibliotheca Corviniana, a cura di Csaba Csapodi e Klara Csapodi-Gardonyi, Budapest, Kner Printing House, 1969, tav. LXXI.
La digitalizzazione integrale del codice è disponibile, nell'ambito del progetto Graficheincomune® del Comune di Milano, all'indirizzo di rete: https://graficheincomune.comune.milano.it/graficheincomune/immagine/Cod.+Triv.+817,+piatto+anteriore>
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Author of description
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Elisa Bianchi
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Ultima modifica = last modification
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Loredana Minenna
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Type
|
Scheda di prima mano
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Date of creation
|
21/12/2012
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Last modification
|
10/05/2024
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CNMS
|
CNMS\0000026572
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