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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Ginori Conti, 29.115.a
Identificatore
CNMD\0000159708
Contenuti
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Barth(olomeus) Scala, citato a c. 1r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practicae Reipublicae Florentinae, citato a c. 1r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nicolaus Michelotius, citato a c. 1v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
de Bectinis, citato a c. 1v

Date
1489-02-24 ("XXIIII Feb. 1488", stile fiorentino (c. 1r))
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 296x222; piegatura a biglietto; in alcuni punti la scrittura è evanita
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "ex Palatio Flor.o" (c. 1r)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono a Niccolò Michelozzi e [Sforza] Bettini, dichiarandosi molto dispiaciuti per la loro lettera del giorno 20, e augurandosi che non accada uno scandalo che venga a turbare la quiete inItalia, perchè di solito da un piccolo fuoco se ne scatena uno più grande. Più esaminano questo caso più sono perplessi; queste ragioni sembrano davvero al di fuori del vivere civile, anzi si possono definire mostruose. Stanno attendendo l'esito della visita del Conte, che sperano sia quello da loro desiderato, e quello più ragionevole, anche se le cose sembrano far disperare. Si augurano che la prudenza e la virtù del Conte si rivelino utili in questo avvenimento negativo. Altre notizie le potranno trovare nella lettera acclusa. Comunicano le ragioni che devono portare alla restituzione di Monteacuto, senza ulteriori scuse.Si aspettano da loro che facciano le opportune istanze perchè avvenga questa restituzione, senza ammettere altre giustificazioni, ma confutandole con le ragioni suddette, e facendo notare il pericolo in cui mette se stesso e le sue cose, sia nell'utile che nell'onore. Non vogliono che il disordine e gli inconvenienti aumentino a dismisura. Attendono loro notizie.
Osservazioni
A c. 1v, sigillo sottocarta; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "1488 Da s(igno)ri octo di pratticha adì 27 di febraio". A c. 1r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422875. A c. 1v: "Spectabilibus Concivibus et Mandatariis nostris Charissimis S. Nicolao Michelotio et [...] de Bectinis [...]"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Barth(olomeus) Scala, citato a c. 2r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practice Reipublice Florentine, citato a c. 2r

Altri nomi legati al carteggio
Giovannantonio , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Giovannant(oni)o, citato a c. 2r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nicholaus Micheloctius, citato a c. 2v

Giovanni , destinatario
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Iohannes [...], citato a c. 2v

Date
1489-12-05 (c. 2r)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 255x213; macchie di umidità; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio nostro" (c. 2r)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono all'ambasciatore Giovanni [...] e a Niccolò Michelozzi di aver comunicato fino a ora solo le informazioni necessarie; non hanno ancora ricevuto notizie da loro. Per questo scrivono solo una breve lettera. Ser Giovannantonio ha scritto loro che avrebbe spedito il breve, che stanno aspettando da alcuni giorni. Niccolò [Michelozzi] comprenderà le ragioni di tale ritardo nella spedizione. Adesso è il momento di sollecitarlo, anche perchè senza questo documento non ci si può servire della bolla che permette ai religiosi di vendere i loro beni, che sono all'interno delle mura della città, e necessari all'edificazione delle case.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Roma ("Romae") a c. 2v. A c. 2v, traccia di sigillo in ceralacca; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "1489 dagl'octo di praticha adì VIII di dicembre. R(ispost)o adì decto". A c. 2r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422878. A c. 2v: "[...] Oratori Flor(enti)no Iohanni [...] et Spec[tabi]li viro Nicholao Micheloctio [...] nostro Concivibus [...]mis Romae"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practice Reipublice Florentine, citato a c. 3r

Altri nomi legati al carteggio
Alamanni, Filippo , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Philippo Alamanni, citato a c. 3r

Clemens < papa ; 14. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Papa, citato a c. 3r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Giorgio Dathi, citato a c. 3r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
[Nicho]laus Micheloctius, citato a c. 3v

Medici, Pandolfo : de' , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pandolfo de Medici, citato a c. 3r


Giovanni , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Iohannes [...], citato a c. 3v

Date
1489-12-05 (c. 3r)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm.290x212; macchie di umidità; piegatura a biglietto.
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio florentino" (c. 3r)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono all'ambasciatore Giovanni [...] e Niccolò Michelozzi, congratulandosi col Michelozzi per il suo comportamento durante l'udienza col papa [Innocenzo VIII]. Quando riterrà che sia giunto il momento opportuno, dovrà chiedere a [Innocenzo VIII] di astenersi dall'atto della citazione, ma senza irritarlo. Gli inviano un esempio della bolla per preparare il breve; Pandolfo de' Medici, uno dei giudici della bolla ha detto che non darebbe il permesso per l'edificazione. E' necessario ottenere un breve che permetta di edificare. E' necessario che entrambi i giudici siano d'accordo, ma potrà accadere che a volte uno dei due sia assente, o impedito; il breve servirà pe superare questi problemi. il loro desiderio è che i due giudici aggiunti siano Filippo Alamanni e Giogio Dati, canonici fiorentini. Attendono il breve prima possibile.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Roma ("Romae") a c. 3v. A c. 3v, traccia di sigillo. A c. 3r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422880. A c. 3v: "[...] Oratori Flor(enti)no Iohanni [...] et Spec[tabi]li viro [Nicho]lao Micheloctio man[datario] nostro Concivibus Romae"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practicae excelse reipublice Florentine, citato a c. 4r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Niccolao Miche[loctio], citato a c. 4v

Date
1491-10-08 (c. 4r)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 206x220; macchie; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio florentino" (c. 4r)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono una breve lettera a Niccolò Michelozzi, confidando pienamente nelle sue capacità, di cui ha già dato molte prove. Lo invitano alla solita prudenza, per non avere problemi ulteriori.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Roma ("Romae") a c. 4v. A c. 4v, traccia di sigillo in ceralacca; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "1491 Da Signori Octo di practica adì X d'ottobre". A c. 4r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422881. A c. 4v: "Ser Nicholao Miche[loctio] Romae [...] Carissimo Romae"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practicae excelse reipublice Florentine, citato a c. 5r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Duca di Cal[abria], citato a c. 5r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Niccolaus [Mich]eloctius, citato a c. 5v

Federico < fl. 1500 > , nome citato

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Don Federigo, citato a c. 5r

Date
1492-01-19 ("XVIIII Ianuarii MCCCCLXXXXI", stile fiorentino (c. 5r))
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 292x217; piegatura a biglietto.
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
Gli Otto di Pratica comunicano a Niccolò Michelozzi l'intenzione di trasferirlo a Napoli; sanno che per lui è un grande incomodo, ma si aspettano la massima obbedienza. Gli inviano le istruzioni per l'incontro con il Duca di Calabria [Alfonso II d'Aragona] e le lettere di presentazione necessarie. Può partire alla volta di Napoli, e loro gli invieranno là le ulteriori istruzioni. Si incontrerà con Federico, e con chiunque riterrà necessario. Le istruzioni gli verranno inviate presso l'ambasciatore.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Roma ("Romae") a c. 5v. A c. 5v, traccia di sigillo; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "1491 Da Signori Octo di praticha adì XXI di Gennaio. R(ispost)o adì XXIII". A c. 5r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422882. A c. 5v: "viro Ser Niccolao [Mich]eloctio Mandatario Romae Concivi nostro"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Dieci, citato a c. 6v

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nicolaus Michelotius, citato a c. 6v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Guidantonio Vespucci, citato a c. 6r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Petrus de Bibiena, citato a c. 6v

Date
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 291x220; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
I Dieci scrivono a Niccolò Michelozzi e Pietro Dovizi da Bibbiena, comunicando che le copie delle lettere allegate dovranno essere recapitate a Guidantonio Vespucci, sulla questione di Genova. Sono meravigliati di non avere ancora avuto una sua risposta e pensano che una delle due lettere sia andata persa. Appena giunto a Roma dovranno consegnarle a Guidantonio Vespucci, e consigliargli la sua solita prudenza e di agire secondo le istruzioni comunicate.
Osservazioni
A c. 6v, traccia di sigillo in ceralacca. A c. 6r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422883. A c. 6v: "Ser Nicolao Michelotio et ser Petro de Bibiena vel alteri eorum etc."; e sotto: "L(ette)re de X et di L(orenz)o che avete a mandarla per sicura via a Messer Guidant(oni)o"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Decem viri Baliae civitatis Florentiae, citato a c. 7v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Barth(olomeo) Scala, citato a c. 7v

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
principe di Milano, citato a c. 7r

Clemens < papa ; 14. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Papa, citato a c. 7r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pierfranc(esc)o Visconti, citato a c. 7r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Giovan Iac(op)o da Triulci, citato a c. 7r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Guidantonio Vespucci, citato a c. 8v

Vettori, Antonio , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Antonio Vectorio, citato a c. 7r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Hieronymo, citato a c. 7v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lodovico, citato a c. 7v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
prothonotario Agnello, citato a c. 7r

Sixtus < papa ; 4. > , nome citato

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Ber(nardus) Bonhieronymus, citato a c. 8v

Date
1484-03-15 ("XV Martii 1483", stile fiorentino (c. 7v))
Natura
Originale
Tipologia
busta
Note al carteggio
mm. 287x219; bianca c. 8r; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio florentino" (c. 7v);
Argomento
I Dieci di Balìa scrivono all'ambasciatore Bernardo Buongirolami, comunicandogli di aver ricevuto la sua lettera, con la notizia del breve scritto dal papa [Sisto IV] al protonario Aniello [Arcamone], perchè non si rechi a Genova fino a quando non gli verrà scritto di farlo. Sulle ragioni di questa decisione non aggiungono altro, tranne che sono sempre d'accordo con le decisioni di [Sisto IV]. Continueranno a mandare notizie. Non hanno dubbi neppure sulla partenza di Pierfrancesco Visconti per Romano [di Lombardia] e di Gian Giacomo Trivulzio verso l'Oglio. Da parte loro, oltre a quanto sono obbligati a fare, cercano di confortare anche quelli che sono a Roma e a Napoli, perchè facciano quello che devono secondo le necessità, per ottenere la piena vittoria o una pace onorevole. Hanno ricevuto la sua lettera del 5 ottobre e hanno già risposto copiosamente a tutto quello che lui aveva domandato; alla sua casa particolare hanno già provveduto in modo da soddisfarlo. Il giorno precedente hanno ricevuto gli ambasciatori della Santissima Lega; da parte del duca di Milano [Ludovico Sforza] hanno riferito che Antonio Vettori ha fatto inoltrare una pratica tramite un cittadino cremonese, suddito di Milano, e hanno chiesto il loro parere a tale proposito, e quello di [Sisto IV]. Hanno ringraziato e risposto all'ambasciatore che attenderanno il parere del papa, con il quale saranno in accordo, come con gli altri loro alleati. Lo informano di questo perchè sia pronto a comunicare correttamente la loro volontà. Gli inviano di nuovo due lettere intercettate nella zona di Pescia. Nei giorni precedenti hanno scritto a Guidantonio Vespucci sulla questione dei salnitri, per comunicare la volontà di Ludovico [Sforza] anche al conte Girolamo [Riario]. Parte della risposta di Guidantonio Vespucci è stata trascritta per lui, e inviata insieme a un capitolo scritto a Roma per gli ambasciatori ducali. Lo pregano di darne notizia a Ludovico [Sforza] e di suggerirgli di scrivere di nuovo a Roma; se non fosse davvero necessario, non insisterebbero così.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Milano ("Mediolani") a c. 8v. A c. 8v, traccia di sigillo; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "1483 da X de XII di marzo". A c. 8r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422874. A c. 8v: "[...] oratori florentino [Medio]lani Domino Ber[nardo] Bonhieronymo [...]i nostro Car(issi)mo"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Decem viri Baliae civitatis Florentiae, citato a c. 9v

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
duca di Calabria, citato a c. 9r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bernardus Bonhieronymus, citato a c. 9v

Date
1484-06-26 (c. 9v)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 294x214; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio Flor(enti)no" (c. 9v)
Argomento
I Dieci di Balìa scrivono all'ambasciatore Bernardo Buongirolami, dalla cui lettera hanno saputo del fatto d'arme avvenuto avvenuto il giorno 18 tra la Santissima Lega e i loro nemici; sperano che il risultato sia glorioso e prospero per loro, anche perchè si sono dimostrate in tutti, per primo nel Duca di Calabria [Alfonso II d'Aragona], non solo ferocia e grandezza d'animo ma anche prudenza e disciplina militare. I loro comandanti sono molto prudenti e abili, e la loro causa è giusta, perchè non hanno preso le armi per ambizione o superbia, o per occupare l'impero altrui, ma solo dopo provocazioni e ingiustizie, e per difendersi dalla insolenza degli avversari. Per questi motivi, la vittoria sarà davvero meritata. Lorenzo [de' Medici] non potrà accettare l'invito che gli è stato fatto, e cioè di succedere nel comando al Duca di Calabria. Gli consiglia di agire e rispondere a chiunque con la solita prudenza, e di ingegnarsi per superare questa difficoltà, con tutti i mezzi che riterrà necessari, soprattutto per non rovinare i positivi rapporti fra alleati.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Milano ("Mediolani") a c. 9v. A c. 9v, sigillo sottocarta. A c. 9r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422872. A c. 9v: "Magnifico oratori florentino Med(io)lani D(omi)no Bernardo Bonhieronymo concivi n(ost)ro Car(issi)mo Mediolani"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Decem viri Baliae civitatis Florentiae, citato a c. 10r

Altri nomi legati al carteggio

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
duca di Calabria, citato a c. 10r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
duca di Ferrara, citato a c. 10r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nicolo Michelozi, citato a c. 10r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lodovico, citato a c. 10r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
[Bernard]us Bonhier[onymus], citato a c. 10v

Date
1484-06-28 (c. 10r)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 287x214; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio Flor(enti)no" (c. 10r)
Argomento
I Dieci di Balìa scrivono a Bernardo Buongirolami, perchè, in previsione della partenza di Ludovico [Sforza] per Cremona, dove deve incontrarsi con il Duca di Calabria [Alfonso II d'Aragona] e il duca di Ferrara [Ercole I d'Este], hanno deciso di inviare al suo seguito Niccolò Michelozzi, considerate le sue precarie condizioni di salute. Mentre Lorenzo [de' Medici] sarà assente, il Michelozzi supplirà in nome loro. Nel frattempo attendono di sapere come evolverà la sua malattia, e lo lasciano libero di decidere se rimanere o partire, anche se, considerata l'importanza di questi momenti, avrebbero piacere che rimanesse, per il bene della città.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Milano ("Mediolani") a c. 10v. A c. 10v, sigillo sottocarta; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "L(ette)re havute in campo In Lombardia Di luglo et Agosto 1484". A c. 10r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422873. A c. 10v: "oratori florentino [...] D(omi)no [Bernard]o Bonhier[onymo] concivi n(ost)ro Mediolani"
Mittente
Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Io(annes) Lanfredini, citato a c. 11r

Date
1488 (c. 11r; il mese e il giorno sono illeggibili)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 290x216; bianca c. 11v; restauro sul margine superiore; piegatura a biglietto
Argomento
Viene ricordato a Giovanni Lanfredini che ogni feudatario della Chiesa deve versare i censi; dalla scadenza del termine ci sono due mesi di tempo per pagare. Se uno non paga, dichiarano la sua contumacia: così fecero l'anno precedente e così hanno fatto quest'anno. La bolla di papa Pio [II] stabilisce che chi è contumace il primo anno deve essere scomunicato, dopo il secondo deve essere interdetto e dopo il terzo deve intendersi privato. Il loro signore non ha fatto altre dichiarazioni, e mantiene le sue ragioni; per questo sono arrivate anche minacce. Ha avuto problemi anche l'ambasciatore regio. Sta cercando con ogni mezzo di mantenere la pace e la tranquillità in Italia, e il re si dimostra intenzionato a fare altrettanto. E' stata chiesta la sospensione della pubblicazione delle censure e degli interdetti, per non scontentare il re, e mantenere la giustizia. La sua presenza e la sua esperienza sono state richieste dai colleghi oratori dei confederati; ha sempre accettato e continuerà in futuro. Ha avuto copia degli avvisi di Genova, ma qui ci sono notizie più fresche: gli ambasciatori ducali hanno detto che la volontà dello stato di Milano è di favorire ogni disposizione comune.
Osservazioni
A c. 11v, traccia di sigillo. A c. 11r annotazione manoscritta "Ex.m(?) l(itte)rar(um) Io(anni) Lanfredini oratoris Fl[orentini]"; timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422871.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practicae Rei publicae Florentinae, citato a c. 12r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lanfredinis, citato a c. 12v


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Niccolo Michelozi, citato a c. 12r

Date
1489-11-25 (c. 12r)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 275x219; macchie e restauri marginali; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio flor(enti)no" (c. 12r)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono a Giovanni Lanfredini di aver saputo che la sua convalescenza continua; sono molto dispiaciuti per lui. Hanno deciso di inviare Niccolò Michelozzi come suo sostituto, perchè porti avanti con il suo consiglio e la sua esperienza le attività necessarie alla legazione. Sarà lo stesso Michelozzi a spiegargli la loro intenzione, e quindi rinviano alla sua relazione.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Roma ("Romae") a c. 12v. A c. 12v, traccia di sigillo. A c. 12r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422877. A c. 12v: "[orat]ori Florentino Romae [...] Lanfredinis Con[civi] [ca]rissimo. Romae".
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practicae excelsae reipublicae florentinae, citato a c. 13r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
[Nicola]us Michelotius, citato a c. 13v

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lanfredinus, citato a c. 13v

Medici, Pandolfo : de' , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pandulfus de Medicis, citato a c. 13r


Medici(?), Decano : de' , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Decanus, citato a c. 13r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
monsignore Ascanio, citato a c. 13r

Date
1489-12-15 (c. 13r)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 284x214; margini restaurati; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio flor(enti)no" (c. 13r)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono a Giovanni Lanfredini e Niccolò Michelozzi, dopo aver ricevuto la sua lettera sulla questione tra il papa [Innocenzo VIII] e il re; a questo proposito invia alcuni avvisi. Il papa sta aspettando la risposta di Milano e la loro; non hanno ancora preso una decisione, ma la comunicheranno appena possibile al Michelozzi. Suggeriscono di convincere papa [Innocenzo VIII] a non portare avanti la citazione; in questo verrà aiutato da monsignor Ascanio [Sforza]. Comunicano i nomi dei giudici e la data della bolla: i giudici sono Decano [de' Medici?] e Pandolfo de' Medici, canonici della Chiesa fiorentina, e la data è il 18 maggio. Sperano che questo ritardo non abbia ripercussioni sull'invio del breve. Attendono con ansia notizie sulla causa che sta molto a cuore alla città, anche per decidere come poter governare.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Roma ("Romae") a c. 13v. A c. 13v, traccia di sigillo in ceralacca; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "1489 Da S(igno)ri Otto di Praticha adì 17 di dicembre. R(ispost)o adì 19 detto". A c. 13r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422879. A c. 13v: "[o]ratori flor(enti)no [...] Mandatario n(ost)ro [...] [La]nfredino et S(er) [Nicol]ao Michelotio [...] Car(issi)mis. Romae"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo viri Practice Rei Publicae florentinae, citato a c. 14v

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Paulo Orsini, citato a c. 14r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Reverendissimo Cardinale di Napoli, citato a c. 14v

Clemens < papa ; 14. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Papa, citato a c. 14r, 14v

Marino , nome citato

Conte, Iacopo , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Iacopo Conte, citato a c. 14r, 14v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pierphilippus de Pandolfinis, citato a c. 15v



Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Virginio, citato a c. 14v

Organtino, Giulio , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Julio Organtino, citato a c. 14r

Date
1487-04-16 (c. 14v)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 291x212; bianca c. 15r; macchia di umidità; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio floren(tino)" (14v)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono a Pierfilippo Pandolfini e gli inviano copia dell'avviso di Sarzanello, tramite le poste del re, perchè messer Marino non può recapitarle. Con questa rispondono alle sue numerose lettere. Non è facile esprimere i loro obblighi morali nei confronti del papa [Innocenzo VIII], per i benefici ricevuti e per la sua benevolenza, come nel caso della Lunigiana. Sanno che senza il suo favore non potrebbero fare molto; ha concesso il libero transito attraverso le sue terre ai soldati in arrivo a Firenze, e ha permesso a Iacopo Conte di mettersi al loro servizio. Desiderano che manifesti a [Innocenzo VIII] tutta la loro gratitudine. Lo ringraziano per aver avvertito Giulio Organtino e Paolo Orsini e per averli sollecitati a mettersi in cammino; dovrà spiegare che la loro partenza immediata è indispensabile. Si sono accordati con i Senesi, che designeranno un Commissario per accompagnare i due condottieri e per provvedere alle loro necessità quando attraverseranno le terre senesi. Appena saranno giunti a Pisa, verrà consegnato loro tutto quello che è necessario. Gli chiedono di comunicare immediatamente ogni informazione su Virginio [Orsini] e su Iacopo Conte, e sulla strada che seguiranno. Per la loro sicurezza, si devono accordare con il cardinale di Napoli [Oliviero Carafa]; dovrebbe bastare il breve, visto che [Innocenzo VIII] è ben disposto verso il Conte. Lo ringraziano per le altre informazioni che invia loro con la solita diligenza.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Roma ("Rome") a c. 15v. A c. 15v, sigillo sottocarta; annotazione manoscritta di ricevimento della lettera "1487 Da S. Octo di P(rati)ca adì d'aprile de dì". A c. 14r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422876. A c. 15v: "Magnifico oratori florentino Rome Pierphilippo de Pandolfinis concivi nostro cariss(i)mo Rome"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Decem viru(m) Baliae Civitatis Flor(entiae), citato a c. 16r, 17v

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
L(udovi)co, citato a c. 16r, 16v, 17r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
car(dina)le de Aragona, citato a c. 16r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bernardo Oricellari, citato a c. 16r, 17v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
d(uca) di Fe(rra)ra, citato a c. 16r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Marchese di Mantova, citato a c. 16r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
R(ober)to, citato a c. 16r, 16v


Date
1485-10-04 (c. 16r)
Natura
Originale
Tipologia
fotografia
Note al carteggio
mm. 290x213; macchia sul margine superiore sinistro; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio flor(entin)o" (c. 17r)
Argomento
I Dieci di Balìa scrivono a Bernardo Rucellai, in risposta alla sua lettera nella quale comunicava loro le intenzioni di Ludovico [Sforza] e la sua opinione su quanto si deve fare. Il re si è trovato in pericolo a causa della ribellione della città dell'Aquila. L'avviso è stato dato dal cardinale [Giovanni] d'Aragona, ma la notizia non si è ancora diffusa; è necessario pensare subito a un rimedio. La loro opinione è che non si debba impedire il transito del signor Roberto, ma una volta passato, si dovrà "rompere la guerra" verso Perugia. Questo dovrebbe avvenire anche nel caso Roberto decidesse di non passare. Su questo punto non sono d'accordo con Ludovico [Sforza], perchè secondo loro si deve liberare il re dal pericolo di trovarsi Roberto in Lombardia. Se metterà piede nel regno, i baroni non vorranno certo mantenere gli accordi, seguendo l'esempio dell'Aquila: si deve quindi impedire che Roberto transiti in Lombardia, ricorrendo anche all'aiuto del duca di Ferrara [Ercole d'Este] e del marchese di Mantova [Francesco Gonzaga], perchè la quiete in Italia non sia turbata. Roberto confida nell'appoggio del papa [Innocenzo VIII] e dei baroni, ma la forza del re basta per mandare a rotoli tutti i loro progetti e i loro tentativi. Da parte loro, i Dieci pensano di poter intervenire a Perugia e in altri luoghi della Chiesa vicini al confine, ma devono comunque tenere conto della guerra in corso con i Genovesi, a causa della quale non possono spostare i fanti e i cavalieri di guardia in Lunigiana e a Pisa. C'è poi da considerare il problema di Siena e se dare o meno fiducia ai perugini e ai castellani, considerati i loro passati rapporti. Come ultima cosa si dovrà tenere conto della stagione, considerando che si avvicina l'inverno. Aspettano da lui notizie da Ludovico [Sforza], in risposta alle loro considerazioni.
Osservazioni
Alle cc. 16r e 17r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422870. A c. 16r: "Ex[emplum] l(itte)rarum Decemviru(m) Baliae Civitatis Flor(entiae) ad Bernardu(m) Oricellariu(m) oratorem flor(entini) m.li data Flor(entiae) die IIII octob(ris) 1485". c. 17v: "C(opi)a di lettera de X ad Bernardo Rucellai"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Decem viri Baliae civitatis Flor(enti)ae, citato a c. 18r

Altri nomi legati al carteggio
Bartolini, Bernardo , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bernardo Bartholini, citato a c. 18r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Antonius de Berlingheriis, citato a c. 18v

Date
1486-10-05 (c. 18r)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 172x210; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio Flor(enti)no" (c. 18r)
Argomento
I Dieci di Balìa scrivono a Antonio Berlinghieri, avvertendolo che devono essere portate in città le pietre e tutto il materiale necessario per costruire le mura; il provveditore Bernardo Bartolini si occuperà della porta murata. Per essere tranquilli, chiedono che ogni giorno vi stiano di guardia quattro "provigionati" e di notte vi sia la guardia come alle altre porte. Affidano a lui la cura di queste cose.
Osservazioni
Luogo di destinazione: Volterra ("Volaterae") a c. 18v. A c. 18v, sigillo sottocarta. A c. 18r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422866. A c. 18v: "Sp(ectabi)li viro concivi car(issi)mo Antonio de Berlingheriis castellano novae arris[?] cictadellae Volaterarum"
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Decemvirum, citato a c. 19r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Laurentius Medices, citato a c. 19r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Ducisse Calabriae, citato a c. 19r


Date
("16 martii" (c. 19r))
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Carta intestata
Note al carteggio
mm. 290x222; piegatura a biglietto
Argomento
Modello di lettera dei Dieci di Balìa da utilizzare per scrivere al re Ferdinando [I d'Aragona]. Porgono i saluti loro e di Lorenzo de' Medici; hanno avuto notizie della sua fama e delle sue virtù da ogni parte del mondo. La loro città e loro per primi lo hanno scelto come patrono e difensore e ricambieranno per quanto possibile il suo aiuto; sarà un onore per loro accoglierlo a Firenze. Saranno sempre molto lieti di poter testimoniare la sua gloria, ringraziandolo sempre per la sua benevolenza e generosità. Con questa lettera intendono rafforzare il loro legame e inviare gli auguri di tutta la popolazione. Modello di lettera dei Dieci di Balìa da utilizzare per scrivere alla duchessa di Calabria [Ippolita Maria Sforza]. Lorenzo [de' Medici] ha chiesto con insistenza notizie della sua opera e del suo studio. La ringraziano per la benevolenza da sempre dimostrata verso la loro città e si dichiarano a sua completa disposizione.
Osservazioni
Lingua del testo: in latino e in italiano. A c. 19v, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422867. A c. 19r: "Ex(emplu)m l(itte)rar(um) Decemviror(um) ad Ser. mo Rege(m) Ferdinandu(m)."; e più sotto: "Ducisse Calabriae".
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo Practice, citato a c. 20r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nicc(ol)ò Michelozzi, citato a c. 20r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Sforza Bettini, citato a c. 20r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pitigliani comes, citato a c. 20r

Date
1489-02-24 ("XXIIII Februarii MCCCCLXXXVIII", stile fiorentino (c. 20r))
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 297x220; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono al Conte di Pitigliano [Niccolò Orsini] dicendo di aver appreso tramite la lettera di Niccolò Michelozzi e Sforza Bettini che i suoi uomini insistono con insolenza a non voler acconsentire alla restituzione di Montacuto, e che neppure il suo trasferimento sul luogo ha sortito l'effetto da loro sperato. E' nota la durezza di questi uomini e la sua benevolenza nei loro confronti, e le stesse notizie hanno dai loro inviati. Montacuto, dopo essere stato tolto ai senesi, era pervenuto in mano sua; in qualità di loro capitano e come amico dei senesi, avrebbe dovuto restituirlo immediatamente. Si aspettano che questa restituzione avvenga quanto prima, e che non ci sia una sua precisa volontà dietro questa vicenda; per questo aspettano prima di far intervenire i loro uomini. Lo esortano ancora a restituire queste terre, facendo appello alla sua consueta prudenza e alla sua virtù.
Osservazioni
A c. 20v, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422868. A c. 20r: "Exemplum l(itte)rar(um) d(omi)nor(um) Octo Practice ad Ill(u)strem Pitigliani Comitem Dat(a) die XXIIII Februarii MCCCCLXXXVIII".
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Octo Practicae, citato a c. 21r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Giovanni de Medici, citato a c. 21r

Clemens < papa ; 14. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Papa, citato a c. 21v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pierfilippo Pandolfini, citato a c. 21v


Leo < papa ; 10. > , nome citato


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Filippo Valori, citato a c. 21v

Date
1492-03-10 ("Die X Martii hora XXIIII MCCCCLXXXXI", stile fiorentino (c. 21v))
Natura
Originale
Tipologia
biglietto
Altre informazioni
Carta intestata
Note al carteggio
mm. 294x222; bianca c. 22; margine superiore sinistro restaurato; piegatura a biglietto
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: "Ex Palatio flor(enti)no" (c. 21v)
Argomento
Gli Otto di Pratica scrivono all'ambasciatore fiorentino a Roma, comunicandogli l'assoluta necessità di una costante informazione da parte sua in questo particolare momento. Gli annunciano che il cardinale [Giovanni] de' Medici ha finalmente preso l'abito e le insegne del cardinalato. Il Consiglio dei Settanta si è riunito e ha stabilito che si debba commemorare questo avvenimento che reca lustro alla città. Per decidere in quale modo, si sono scelti dieci fra i principali cittadini, che hanno stabilito il da farsi. La sera precedente Giovanni de' Medici si è recato alla Badia di Fiesole, per un ritiro spirituale, e in mattinata, dopo la Messa e la comunione, ha ricevuto l'abito e le insegne cardinalizie, provocando una grande commozione nei presenti. Poi è stato accompagnato in città, dove tutti i cittadini e gli ambasciatori gli hanno reso omaggio. Dopo essersi fermato all'Annunziata, è passato dal Palazzo per fare visita a loro; si è poi recato alla casa paterna, dove è stato accolto da applausi e manifestazioni di allegria dal padre [Lorenzo de' Medici] e dai fratelli. Il giorno successivo ci sarà una Messa solenne nella Cattedrale, alla quale saranno presenti ambasciatori, prelati e insigni personaggi provenienti da ogni parte del mondo. In seguito, si preparerà per venire a Roma, a ringraziare personalmente [Innocenzo VIII]. Lo accompagneranno gli ambasciatori Pierfilippo Pandolfini e Filippo Valori, che ringrazieranno il papa a nome della città per il grande onore concesso. Tutti i cittadini hanno manifestato gioia e allegria, sono state suonate le campane e sono stati preparati fuochi dovunque; inoltre si è pregato per il papa, per la sua salute e prosperità.
Osservazioni
A c. 21r, timbro: "Biblioteca Nazionale Centrale Firenze". Numero di inventario: 3422869. A c. 21r: "E(xemplu)m l(itte)rar(um) d(omi)nor(um) Octo Practicae Ex(cel)se Reipu(bli)ce flor(enti)ne. Ad oratorem flore(n)tinum Romae".
Riproduzioni
Fonti
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Manoscritti Passerini 8 (Michelozzi). Gottardo Garollo, Dizionario biografico universale, Milano, Ulrico Hoepli, 1907. Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1929-. Corrado Argegni, Condottieri, capitani, tribuni. Milano, Istituto Editoriale Italiano Bernardo Carlo Tosi, 1937, vol. II, pp. 402, 369-370. Enciclopedia cattolica, Ente per l'enciclopedia cattolica e per il libro cattolico, Firenze, Sansoni, 1948-1954. Dizionario biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1960- Guida generale agli Archivi di Stato italiani, Roma, II, 1983, pp. 53-54, 73. Le raccolte della Colombaria. I. Incunaboli. Con un saggio sulla libreria Pandolfini. A cura di Enrico Spagnesi, Firenze, Olschki, 1993, pp. 84, 285. Lorenzo de' Medici, Lettere. VII (1482-1484), a cura di Michael Mallett, Firenze, Giunti-Barbèra, 1998, pp. 20, 89. Lorenzo de' Medici, Lettere. VIII (1484-1485), a cura di Humfrey Butters, Firenze, Giunti-Barbèra, 2001, pp. 59-60, 81. Indice biografico italiano, a cura di Tommaso Nappo, München, K.G. Saur, 2002.
Progetto
Importazione fondi
Autore della scheda
Paola Pirolo
Ultima modifica
Paola Pirolo
Tipologia
Scheda di prima mano
Data di creazione
15/02/2010
Ultima modifica
15/02/2010
CNMS
CNMS\0000105625
Biblioteche Dettaglio
Biblioteca nazionale centrale - Firenze