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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Redi, Redi 212

data espressa

Identificatore
CNMD\0000151781
Osservazioni
A c. IIr nota ms.: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo. Dal dottor Michelangelo Tilli da Castelfiorentino quando fu mandato in Costantinopoli, e quando si trovò a Belgrado nella corte del Granturco nel tempo dell'assedio di Vienna".

Restauro interno eseguito in data 22/11/1982.
Contenuti
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 159r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...]")

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])
Francesco Redi signore, citato a c. 156v

Date
1681-03-18
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 310x218 (c. 159)
Luogo
Luogo di spedizione: Rossetto
Argomento
Pini dice al Redi di trovarsi a Rossetto, bellissima città dell'Egitto, porto sulla foce del Nilo; aggiunge di aver impiegato tre giorni di viaggio per arrivarci da Alessandria (quando sarebbero state necessarie tre ore, considerando che la distanza è di 35-40 miglia) e chiede al R. di salutare suo zio e di dirgli che sta bene.
Osservazioni
indirizzi del destinatario: "Firenze".
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 161v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(identificazione presunta)
console, citato a c. 161r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Santa Maria Nuova, citato a c. 161r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Patriarca de' Cofti, citato a c. 161r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
cupola, citato a c. 160v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Marziale, citato a c. 160v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 159bis r
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Baldi, < sec. 17. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Baldi dottore, citato a c. 161r

Date
1681-04-18
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Note al carteggio
mm. 311x218 (c. 160)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini scrive al Redi che già da un mese si trova al Cairo e che non ha ancora trovato il tempo per copiare una descrizione della città e mandargliela. Ha potuto però vedere le piramidi e ne è valsa la pena, tanta era la fatica per entrarvi dentro. Descrive la visita: ci si trascina distesi per terra attraverso un corridoio dove a mala pena si può tenere la torcia in mano; percorso quel corridoio, si accede a varie stanze dove è fortissimo l'odore delle mummie e dei cadaveri presumibilmente conservati all'interno dei sarcofagi di marmo che si vedono. Prosegue raccontando che, entrati in una tomba, vi hanno trovato una gazzella: la paura è stata enorme (credevano che fosse il diavolo o l'anima di un defunto!); c'erano anche volpi, insetti, serpenti, tarantole che vivono lì. Dice inoltre di essere salito fino a metà altezza della piramide, da dove ha potuto ammirare tutta la pianura circostante; è salito su quella più alta che misura circa come la "cupola" [Santa Maria del Fiore]; ha percorso circa ottocento passi e di certo è giusta la definizione di Marziale "edificio barbaro" riferito a questo tipo di edifici, dato che una mole così grande non serve ad altro che a seppellire un corpo. Aggiunge altri particolari, dicendo che le pietre che compongono le piramidi sono grandi parallelepipedi, e che delle mummie parlerà un'altra volta perché si trovano in una pianura che dista un giorno di cammino dal Cairo; comunque sottolinea che esse non si trovano solo nelle piramidi, ma anche sotto terra nelle campagne: i contadini le trovano spesso con molti idoli che poi vendono (R. potrà vederne qualcuno quando glieli porterà). Poi continua parlando della cassia [cannella bianca] e dice che ora è senza foglie. Racconta di aver fatto qualche sorbetto per il console, che gli è riuscito molto bene. Prosegue dicendo di vivere molto parcamente: la sua casa consiste in due stanze, una dove dorme e l'altra dove studia e scrive, ma se fosse arrivato prima lì, sarebbe andato dai Padri Cappuccini che frequenta spesso per fare esercizio della lingua e che l'hanno invitato a festeggiare la Pasqua e a vedere le cerimonie del patriarca dei Copti (gliene parlerà un'altra volta). Gli manda alcuni semi dei giardini e gli chiede di darli anche al dottor Baldi in modo che possa seminarli in S. Maria Nuova. Conclude dicendo che in generale gode di buona salute, perché per ora non sente ancora il caldo: c'è vento tutto il giorno e di tanto in tanto piove (non così spesso come in Italia). Infine aggiunge un poscritto dicendo che ha saputo che sta per arrivare una nave da Livorno.
Osservazioni
indirizzo del destinatario: "Firenze". Per il richiamo a Marziale, cfr.: Marzialis, Marcus Valerius, "Epigrammata", Stutgardiae, in Aedibus B. G. Teubneri, 1990, p. 257, VIII, 36: "Regia pyramidum, Caesar, miracula ride; iam tacet Eoum barbara Memphis opus".
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 119v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
console, citato a c. 119v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Baldi signore, citato a c. 119v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Santa Maria Nuova, citato a c. 119v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pietro capitano inglese, citato a c. 119r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Martino capitano, citato a c. 119v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 120v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Console < sec. 17. > , nome citato

Baldi, < sec. 17. > , nome citato

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
capitano francese, citato a c. 119r

Date
1681-03-08
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 303x214 (c. 119)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a Redi di aver mandato un plico al capitano francese per farlo recapitare a Livorno, poiché partivano da Alessandria [d'Egitto] due navi, una inglese e una francese; comunque manda anche la lettera attraverso il capitano inglese Pietro, in modo che R. abbia sue notizie. La cassia fiorirà alla fine di giugno e presto gli manderà qualcosa di particolare (dei veneziani hanno comprato al Cairo un coccodrillo da tenere in un laghetto in casa), come mummie, medaglie antiche etc. (per ora le medaglie non sono migliori di quelle che producono i veneziani) o iscrizioni egiziane (romane o greche non ce ne sono). Aggiunge che gli manda i semi raccolti nei giardini dei francesi e chiede, quando ne manderà altri, di darli anche al sig. Baldi che potrà seminarli in Santa Maria Nuova. Continua dicendo che nella prossima lettera gli descriverà le piramidi e le tombe che ha visitato con grande paura perché non c'è andato con il console ma con altre persone. Infine raccomanda al R. ciò di cui gli parla nella sua lettera mandata attraverso il capitano Martino.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di Baldi D., Fantoni, A.R., Tesi, M.; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 121-122; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 9.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 124r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Serenissim[o] padron[e], citato a c. 123r (nel testo: serenissimi padroni)
Serenissim[o] padron[e], citato a c. 124r (nel testo: serenissimi padroni)

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Brice capitano, citato a c. 122r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bavino, citato a c. 122v


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Serenissim[a] padron[a], citato a c. 123r (nel testo: serenissimi padroni)
Serenissim[a] padron[a], citato a c. 124r (nel testo: serenissimi padroni)

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 121v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Michele Cartieri padre [di Domenico Cartieri], citato a c. 123v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Domenico Cartieri pisano agà del bascià, citato a c. 123v

Date
1681-07-18
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 299x207 (c. 122)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini dice al Redi che ha fatto le consegne dei fiori di "cassia" [cannella bianca] e i "giuleppi" [giulebbi: sciroppi di zucchero, aromi, sughi di frutta e infusione di fiori] e li ha mandati ad Alessandria da dove partiranno per Livorno con la nave "Amicco" inglese e con la nave francese del capitano Brice; non sa quando arriveranno perché la navigazione sul Nilo è difficile in quei giorni per il maltempo; gli manda due vasi di "conserva" di fiori di "cassia" passati con lo staccio, ma poiché sono delicati come i fiori di gelsomino e schiacciati perdono colore, gli invia altri quattro vasi con i fiori interi, e anche i "giulebbi" nelle boccette piccole. Continua dicendo che ha fatto molta fatica a conservare il tutto per il caldo terribile. P. informa inoltre R. del fatto che la cassia comincia a sfiorire; presto gli manderà i piccoli "baccelletti" da condire. Aggiunge che si sta impegnando molto e spera di mantenere viva la stima del R. nei suoi confronti. Continua dicendo che ha visto molte piante non conosciute e vuole scrivere alcune notizie su di esse; lì ha a disposizione la "Historia generale" del Bavino che ha trovato nella biblioteca dei Cappuccini; inoltre sta studiando anche gli animali, le vipere (fra l'altro velenosissime), gli scorpioni (velenosi e grandi), i serpenti (un francese che cerca animali per il re [Luigi XIV] ha mandato in Francia un piccolo coccodrillo; ne manderebbe uno anche lui, ma il trasporto costa molto). Dice che ha ricevuto la cassetta del R. mandata per volontà del serenissimo signore [Cosimo III] ed è contento che stiano bene. Continua comunicando al R. che quel signor "Rinegato" di cui gli ha parlato nella lettera precedente è un "agà" del "bascià", è pisano, si chiama Domenico Cartieri ed è molto cortese con lui (l'altro giorno gli ha chiesto di scrivere una lettera per suo padre Michele Cartieri di Pisa); ha promesso che gli regalerà un cavallo. P. dice inoltre che il Nilo sta crescendo e se continua così lo "taglieranno" per far indondare le campagne inaridite. Aggiunge infine che ormai ha imparato la lingua (sa leggere e scrivere) e non ha più bisogno del "turcimanno" [nterprete] per fare compere. Conclude esprimendo la sua contentezza per il fatto che i serenissimi [Cosimo III e Luisa Margherita d'Orleans] stanno bene.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Opere menzionate: <**Bahuin, Gaspar, "Phytomax seu Enumeratio plantarum ab herbariis nostro seculo descriptarum cum earum differentiis cui plurimarum hactenus ab iisdem non descriptarum succinctae descriptiones & denominatores accessere [...] Casparo Bauhino auctore", Basilea, S. Henricpetri, 1596. Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 137-140; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 25-26.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 128r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
signor[a], citato a c. 127r (nel testo: signori)

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Creveglier capitano, citato a c. 128r


Magi, <console sec. 17.> , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Magi console francese, citato a c. 126r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Martino capitano, citato a c. 126r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Giacomo Chiaves, citato a c. 127v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Gabriel Gonzaga, citato a c. 126v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 125v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Salomon De Pas, citato a c. 126r

Date
1681-03-27
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 302x212 (c. 126)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a Redi che, poiché il capitano Martino parte per Livorno, gli ha consegnato un plico per lui. Prosegue raccontando il viaggio per l'Egitto: è partito il 22 febbraio da Livorno; è arrivato dopo quindici giorni ad Alessandria; è rimasto un giorno sulla nave per la visita [di controllo] dei doganieri; il giorno dopo è sceso ed è stato accolto dal console francese Magi nel convento dove sta: lì ha mangiato e dormito per vari giorni; è stato ricevuto molto bene dagli ebrei, in particolare da un certo Salomon De Pas che gli ha regalato un vestito alla "turchesca"; fra gli italiani ha trovato solo il console di Venezia, che non è molto simpatico. Continua raccontando l'itinerario fino al Cairo: ha visto vari posti e incontrato tante persone, come il console francese, l'ebreo Gabriel Gonzaga e infine il console al Cairo che lo invita sempre a mangiare. Chiede inoltre al R. di mandargli una cassa con un po' di oggetti da regalare a chi è gentile con lui, altri oggetti necessari e una cassetta della "fonderia" di sua altezza serenissima [Cosimo III]. Inoltre domanda al al R. se i signori [Cosimo III e Luisa Margherita d'Orleans] desiderano qualcosa da lui. Aggiunge che Il Cairo è una bruttissima città: i palazzi sono poveri e brutti, la popolazione è un mescolìo di razze diverse e conta circa un milione di persone; ci sono due speziali e due cerusici che si fanno chiamare dottori (uno francese e uno veneziano), ma che sanno poco di medicina; la cosa più bella sono le piramidi e le mummie, e sta appunto aspettando che il console vada lì a caccia con il suo seguito per andare a vederle. Quanto al clima, dice, di ora in ora la temperatura cambia da caldo a freddo. Comunica anche che sta imparando la lingua con i Padri Cappuccini e che ha iniziato a spendere da quando sta al Cairo: ha preso il denaro da un ebreo, Giacomo Chiaves, perché aveva finito i soldi datigli da sua altezza serenissima [Cosimo III] (ha dovuto dare sedici "pezze" al capitano Creveglier per il viaggio); per il resto, non ha speso altro, se non per le cose necessarie a vivere. Infine, P. parla al R. di alcuni usi: il "sorbetto" non è freddo come in Italia, ma è bollente, e il caffè è pessimo (è più leggero e amaro di quello italiano).
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 111-119; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 15-17.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 130r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pertinace, citato a c. 129v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Ottone, citato a c. 129v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Santa Maria Nuova, citato a c. 129v



Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Agrippina, citato a c. 129v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 130v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Osman < sultano ; 2. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Osman bascià, citato a c. 130r

Baldi, < sec. 17. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Baldi dottore, citato a c. 129v


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Domenico Cartei [sic], citato a c. 130r


Date
1681-06-12
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 277x201 (c. 129)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica al R. che la sua salute è buona, nonostante in quel momento ci sia la peste. Prosegue dicendo che ha ricevuto la lettera del sig. governatore di Livorno che informava di aver scritto al R., ma di non aver ancora ricevuto risposta. Aggiunge che fra breve comincerà a fare le "conserve" di fiori e i "giulebbi" [sciroppi di zucchero, aromi, sughi di frutta e infusione di fiori] con le "cassie" [cannella bianca] che da poco sono fiorite. Chiede al R. di inviare la descrizione che gli manda al dottor Baldi (che è molto curioso di notizie sui "semplici") insieme ai semi per Santa Maria Nuova. Aggiunge che non ha ancora trovato nessuna iscrizione latina o greca e nemmeno medaglie e chiede al R. una nota che descriva le medaglie antiche con le iscrizioni e qualche libro che lo aiuti a distinguere quelle "buone" dalle altre; al momento ha con sé una medaglia di Pertinace, una di Caracalla, una di Ottone e altre con Nerone e Agrippina. Continua dicendo che non potrà inviare subito a sua altezza serenissima il granduca di Toscana [Cosimo III] le conserve dei fiori, ma appena potrà, le manderà con la nave inglese "Amicco". Dice che sta cominciando a capire la lingua e ad avere meno bisogno del "turcimanno" [interprete], e che ha conosciuto un pisano di nome Domenico Cartei [Cartieri] che lo ha accolto con grande gentilezza: è arrivato quell'anno al Cairo con il pascià Osman e ha portato il P. al suo castello.
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 127-129; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 21-22.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Anton Domenico Pini, citato a c. 131r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 131r



Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro, citato a c. 131r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1681-12-24
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 275x204 (c. 131)
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
A.D. Pini ringrazia Redi per il fatto che ha saputo che R., in una lettera alla madre di lui, esprimeva soddisfazione per l'operato del fratello Alessandro al servizio del serenissimo padrone [Cosimo III]. Conclude augurando buona Pasqua.
Osservazioni
Bibliografia: "Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di Baldi D., Il Cairo, 2004, p. 159.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 133r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 132v



Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alpino, citato a c. 132v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1681-07-02
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 310x217 (c. 132)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini avvisa Redi di aver ricevuto una lettera del signor governatore di Livorno con una polizza di carico per una cassetta inviatagli con la nave "Delfino" che però non gli è ancora arrivata. Con la prossima nave manderà al R. qualche conserva di fiori di "cassia" [cannella bianca]. Continua dicendo che la nave del Creveglier è stata presa a Candia dai "tripolini". Descrive i suoi studi sui "semplici" e sugli animali del posto (come il coccodrillo). Dice inoltre che ha raccolto alcune medaglie, ma non ha ancora trovato iscrizioni latine o "pietre" antiche romane né greche. Bisogna andare, per trovarle, nell'alto Egitto, in una città chiamata Girgia (secondo molti l'antica Tebe); per ora non può andarci perché è molto distante. Continua dicendo che gli manderà alcuni semi descritti dall'Alpino che però li ha disegnati male perché nella realtà sono diversissimi. Descrive il clima: fa molto caldo (sopra i cinquanta gradi dell' "istrumento"), ma la notte c'è molto fresco; per questo gli "abdelaui" aiutano molto, perché rinfrescano: si mangiano come i poponi con l'aggiunta di un po' di "acqua rosa" e un po' di zucchero. Ci sono anche cocomeri, uva, fichi, pere, mele, melograni. Conclude dicendo che non ha bisogno di niente se non della protezione del serenissimo padrone [Cosimo III] e chiede al R. di dare sue notizie ai famigliari.
Osservazioni
opere menzionate: <**Alpino, Prospero, "Prosperi Alpini, De plantis Aegypti liber in quo non pauci, qui circa herbarum materiam irrepserunt, errores, deprehenduntur, quorum causa hactenus multa medicamenta ad usum medicinae admodum expetenda, plerisque medicorum, non sine artis iactura, occulta", Venezia, De Franceschi, 1592. Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 135-137; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 23-24.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 138r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 136r
serenissimo padrone, citato a c. 138v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo granduca, citato a c. 138v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissim[a] princip[essa], citato a c. 138v (nel testo: serenissimi principi)

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alpino, citato a c. 137r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 135v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nati signore, citato a c. 137r
Nati signore dottore, citato a c. 136v

Date
1681-09-29
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 310x219 (c. 138)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a R. che anche questa volta gli manderà alcune conserve di fiori di "cassia" [cannella bianca] che verranno rimesse a posto ad Alessandria dagli ebrei, dopo che i doganieri per il controllo le avranno sicuramente aperte. Continua dicendo che spera che le conserve si mantengano bene per il serenissimo padrone [Cosimo III]. Descrive le condizioni del Nilo e delle colture che quest'anno non hanno avuta molta acqua (infatti i prezzi del grano e delle biade sono aumentati). Parla del clima: ora fa meno caldo. Descrive la situazione politica che è peggiorata; come R. saprà la nave francese da guerra a Costantinopoli ha colpito per errore con i cannoni la moschea e il castello; per questo i francesi vengono insultati [al Cairo] dal "bascià" e a Costantinopoli il gran visir è sdegnato con l'ambasciatore. Continua dicendo che avrebbe indicato a R. i semi elencati nella nota del sig. dottor Nati, ma preferisce aspettare e mandarglieli insieme ad altri, eccetto quelli che non fanno semi come i "fichi di faraone" chiamati "giumez". Dice che vuole mandare a R. anche i "dattili" freschi che seccherà insieme ad alcuni frutti di Nebea che riceverà in un'altra scatola, insieme ad altri semi che descrive anche l'Alpino. Aggiunge che un altro frutto che gli ha mandato è il "doum": viene dalla Nubia, ha il sapore di una pera cotta e dicono che il suo albero è come un "dattoliero". Continua dicendo che da tre giorni sono arrivati i "gelab" mercanti della Nubia portando come ogni anno scimmie, tamarindi, penne di "struzzoli", corni di rinoceronte. Si dispiace di non aver ricevuto più lettere da R. e spera che questo non significhi che R. e il serenissimo padrone non sono soddisfatti della sua condotta e aggiunge che è contento che i serenissimo principi [Cosimo III e Luisa Margherita d'Orleans] stiano bene e in particolare il serenissimo granduca [Cosimo III], grazie al quale ha potuto vedere i luoghi "santi" che molte persone vengono ad adorare, compresi i maomettani che chiamano la città "Codz", cioè "la santa". Aggiunge che se avesse trovato il tempo sarebbe andato con la carovana del "gran signore" che ogni anno va a Costantinopoli con più di millecinquecento soldati con a capo un principe che porta un tesoro che vale un milione di reali e che è il tributo di tutto l'Egitto.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Sulla c. con l'indirizzo (c. 135v) nota ms. della stessa mano che scrive l'indirizzo. "con due scatole per servizio di sua altezza serenssima". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 145-154; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 29-30.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 139r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 142v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1681-10-23
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 310x216 (c. 139)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a R. che gli manderà una seconda cassetta con fiori di "cassia" [cannella bianca] da cinquanta libbre. Non sa se questa è stata imbarcata ad Alessandria con l'altra precedente. Tutte le volte che lo avvisano della partenza di una nave, gli mettono una gran fretta.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 157-158; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 33.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 162r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1681-04-30
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Carta intestata, Firma autografa
Note al carteggio
mm. 300x190 (c. 162). Una sola carta: la carta che conteneva presumibilmente l'indirizzo del destinatario è stata tagliata; resta infatti soltanto una linguetta.
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a Redi che gli è arrivata la cassa di "arnesi" da Livorno e descrive le sue giornate: passa il tempo a fare varie osservazioni, ad imparare la lingua e soprattutto a scrivere (per questo la cassa gli ha fatto comodo, perché stava quasi per finire l'occorrente per scrivere). Conclude dicendo che non ha grosse novità da raccontare.
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 126-127; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 20.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 166v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pertinace, citato a c. 166v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 164v
serenissimo padrone, citato a c. 165r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Ottone, citato a c. 166v


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 165v


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Virgilio, citato a c. 165v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pindaro, citato a c. 166r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Galeno, citato a c. 165v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Ippocrate, citato a c. 165v

Date
1681-12-27
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 303x211 (c. 163)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a Redi che questa che scrive sarà l'ultima lettera dall'Egitto, perché si appresta a tornare in Italia, dopo aver passato nove mesi al Cairo e un mese a Alessandria e Rossetto. Continua dicendo che gli dispiace molto di lasciare quelle terre così belle, fertili, verdi e rispondenti a tutte quelle buone qualità indicate già da Claudiano nella descrizione di quella provincia rovinata solo dalla presenza dei turchi. Comunica a R. che si imbarcherà sul Nilo l'indomani con un abate francese: andranno a Damiata sulla foce del Nilo per imbarcarsi su qualche "caramussala" [vascello a vela] alla volta di Giaffa, porto di fronte a Gerusalemme (hanno deciso di fare il viaggio così anziché per carovana) e sperano di trovare un passaggio facile per i "luoghi santi". Aggiunge che metterà in fondo alla lettera una lista del suo bagaglio che starà fermo ad Alessandria per chissà quanti giorni (non si fida molto dei doganieri): ci sono dei libri arabi e altre cose preziose che valgono fra tutto almeno cento piastre (ci ha messo anche tutto ciò che restava della spezieria). Continua parlando del clima: in Egitto la mattina fa molto freddo, come ha potuto vedere anche dalle misurazioni dell' "istrumento", mentre durante il giorno fa molto caldo; la campagna è molto verde perché c'è il grano alto come in Italia nel mese di maggio: l'acqua si è ritirata e restano solo dei piccoli laghetti dove vivono "germani", anatre e altri uccelli acquatici. Aggiunge che la mattina ha potuto vedere tutta la città sul dorso di un asino (ci ha impiegato circa tre ore e prima non l'aveva mai fatto) e così ha visto tutto (gli mancava di vedere solo l'entrata del "bascià" in città, ma si sarebbe dovuto trattenere un altro anno e mezzo). Riporta poi a R. alcuni calcoli per i soldi che gli sono stati dati dal serenissimo padrone [Cosimo III] e continua dicendo che l'ultima tappa sarà Gerusalemme dove resterà per un mese e da lì tornerà a Livorno, sperando di trovare un buon imbarco (gli algerini hanno rotto la pace con i francesi e non c'è più la sicurezza che c'era prima contro i corsari). Quando sarà nei "luoghi santi" pregherà per tutti quelli a cui vuole bene e in particolare per il serenissimo padrone [Cosimo III]. Scrive poi l'elenco degli oggetti del suo bagaglio: ci sono molti libri arabi; ne elenca molti, fra i quali: Abucrates, cioè Ippocrate; "De vitis sapientium", opera molto rara sulla vita degli uomini illustri maomettani; libri di poesie; un libro di chimica; "Galeno medico"; l'opera poetica di un autore che è il Virgilio degli arabi e un'altra di un poeta che è il Pindaro o l'Orazio dei persiani; un libro di poesie che non ha ancora letto e quindi lo ha chiamato "Poesie di Alessandro Pini". Continua l'elenco con gli oggetti: medaglie (una di Pertinace, un'altra di Ottone). Aggiunge che spera che soprattutto i libri arabi non vadano perduti, per avere la soddisfazione, quando sarà tornato in Italia, di poterli leggere, visto che ormai ha imparato la lingua quasi alla perfezione. Chiede infine al R. di riverire per lui sua altezza [Cosimo III] e di esprimergli la sua riconoscenza per avergli permesso di fare un viaggio così bello.
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 159-166; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 34-37.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 168r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Cleopatra, citato a c. 167v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pompeo, citato a c. 167v


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Voesino di Livorno, citato a c. 167v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Salomon de Palma, citato a c. 167v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bassetti signore, citato a c. 168r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1681-03-08
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Carta intestata, Firma autografa
Note al carteggio
mm. 302x209 (c. 167)
Luogo
Luogo di spedizione: Alessandria d'Egitto
Note al luogo: nel testo: Alessamdria.
Argomento
Pini si scusa con Redi per le righe scrittegli con grande fretta la volta precedente. Racconta di aver navigato per tre giorni fino ad Ischia e poi, oltrepassata l'isola di Malta, di essere arrivato a Candia, da dove è partito per Alessandria; qui, dopo una sosta di un giorno sulla nave per il controllo dei doganieri, è sceso a terra con il capitano che l'ha accompagnato a casa del console. Continua dicendo che sono stati tutti molto gentili con lui, compresi gli ebrei che gli offrono continuamente pipa, tabacco, caffè, sorbetto e altro. Prosegue dicendo che particolarmente gentile è stato un certo Salomon De Palma corrispondente del Voesino di Livorno, che gli ha regalato un vestito bellissimo con un bordato di seta e con sopra un cappotto di panno d'Inghilterra celeste. Descrive Alessandria: è una bellissima città ed ha un porto altrettanto bello e appena si entra si vede a destra la fortezza che è simile al palazzo dell'Ambrogiana; nella città vecchia si vedono molte iscrizioni romane e egiziane, la colonna di Pompeo di granito e le piramidi di Cleopatra. Dice inoltre che ad Alessandria non c'è modo di avere notizie: i religiosi "zoccolati" non se ne interessano, i mercanti pensano al commercio e fra i turchi c'è tanta ignoranza. Racconta inoltre che mangia molto bene, perché il console lo invita sempre e conclude promettendo a R. che presto gli manderà le confetture, secondo il gusto di sua altezza e chiede di salutargli il signor Bassetti.
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 102-107; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 10-11.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 141r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 140v
serenissimo padrone, citato a c. 141r


Barberini, < sec. 19. > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Principe, citato a c. 140r
Principe, citato a c. 141r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(maometto)
falso profeta, citato a c. 140v

Date
1681-10-16
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 280x202 (c. 140)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica al Redi che gli ha mandato la cassia [cannella bianca] che ha lavorato per sua altezza serenissima (altra gliene invierà con la prossima nave): ha messo i vasi in un recipiente, ben legati coperti con cartapecora pulita che ha portato dall'Italia e con marocchino; ha cercato di "candirla" meglio che poteva, come si conviene al principe. Descrive la campagna: molti alberi hanno fatto fiori e frutti e il paesaggio è molto bello (un po' come in Italia a maggio) anche se in alcuni punti il terreno è coperto dall'acqua e non si può passeggiare perché gli arabi corrono con i cavalli sollevando l'acqua. Dice anche che in città in questo periodo ci sono i turchi vestiti molto bene, perché è il periodo del "beiran", cioè la Pasqua; in giro però ci sono anche molti ubriachi. Aggiunge che i turchi in generale non sopportano gli italiani e si sta aspettando la risoluzione del re riguardo a questi mercanti per i cambiamenti avvenuti con il loro ambasciatore; poiché non vedono navi ad Alessandria, pensano che vengano da Marsiglia e pensano che ci sia l'intenzione di mandare altre navi da guerra per costringere il visir a fare delle concessioni. Continua dicendo che fra venti giorni partirà la carovana per La Mecca: il "Turco" manda un regalo per coprire la cassa del "falso profeta" [Maometto]; è un oggetto di grandissimo valore, di velluto con ricami d'oro (che in Italia si chiama "filo in grana") e il nome di Dio nella lingua del posto in lettere d'oro. P. conclude raccomandandosi alla protezione del serenissimo padrone [Cosimo III], visto che di certo non starà esaudendo il desiderio di sapere e conoscere del principe [Cosimo III] e se ne scusa consapevole della grande bontà del serenissimo padrone [Cosimo III].
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 154-157; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 31-32.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 146v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
D'Arvieux monsieur console francese in Aleppo, citato a c. 146r
console francese, citato a c. 146r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 146v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Baldovinus rex Iudas Macabeus, citato a c. 146r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo granduca, citato a c. 146v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lucius Verus Commodus imperator Caesar, citato a c. 145v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Antonin[us] Pi[us] August[us] invict[us] imperator, citato a c. 145r (nel testo: Antonini Pii Augusti invicti imperatoris)
Antoninus Pius Felix Augustus Part[...] maximus, Britannicus maximus, Germanicus maximus pontifex maximus, citato a c. 145r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Caesar Marcus Aurelius imperator, citato a c. 145r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Herode, citato a c. 145r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Petrus < santo > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pietro san, citato a c. 145r

Date
1682-05-19
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 299x217 (c. 143)
Luogo
Luogo di spedizione: Tripoli di Soria
Argomento
Pini si scusa con Redi per il fatto che, avendo fatto un viaggio in Terrasanta, non ha potuto scrivergli; d'altronde ha sempre poco tempo per tutte le cose che fa. Continua dicendo che è un miracolo che sia ancora vivo, per quanto sono pericolosi i viaggi nella Soria: gli arabi sono sollevati contro i governatori e il mese precedente hanno ucciso il "bascià" di Gaza molto amico del "gran signore" al quale aveva cavato un occhio (il "gran signore" però in ricompensa l'aveva nominato "bascià"). Prosegue descrivendo la situazione politica: gli arabi ormai sono padroni di tutta la campagna, ma ancora peggiori sono i "cristiani maroniti" che abitano nel Libano (che divide la "Soria" in mezzo come l'appennino divide l'Italia) e, oltre che ladri, sono assassini: non riconoscono il "Turco" come loro signore, ma hanno un loro "emir" [principe]. P. dice che anche lui è stato attaccato da costoro, ma è riuscito a fuggire, una volta mentre una carovana andava a Damasco e l'altra veniva da Seida. Racconta inoltre che nella Soria ha visto Giaffa (che è il porto di mare della Soria), Gaza, Ascalona, "Gierusalemme" (che è lontana dal mare un giorno di cammino, passando attraverso le montagne della Giudea); poi ha visto "Betlhem" e Ebron che sono le più belle città della Giudea: Gerusalemme è una città bellissima, ha delle belle mura, una bella moschea dove era il Tempio di Salomone, la chiesa del S. Sepolcro e altre; inoltre ha visitato Seida, porto molto bello, Nazaret e Naples che è la residenza del "bascià" dell'antica Samaria, dove c'era la residenza di Herode [Erode]. Continua poi ad elencare le città che ha conosciuto (dando notizie storiche su esse), come Acri, Tiro, Tripoli, i fiumi fra i quali il "Mahar el Cheeb" cioè "fiume del cane" che scende in mare dal Monte Libano, lungo la cui riva i romani hanno costruito una strada per aprire il passaggio: questo è testimoniato da colonne con iscrizioni latine di cui riporta quelle in cui sono citati alcuni imperatori: Antonino Pio, Marco Aurelio. Infatti -spiega Pini- la strada era stata iniziata da Antonino Pio e poi era stata perfezionata da Marco Aurelio che la chiamò appunto "Aureliana"; c'era anche una scultura in pietra, un cane, che si dice S. Pietro passando di lì avesse fatta cadere in mare (si vede ancora); ci sono anche altre colonne: su di una si legge l'iscrizione in onore di Lucio Vero Commodo. P. prosegue dicendo che ha sentito che a Damasco, nella Chiesa di S. Giovanni, ci sono molte iscrizioni latine, ma i cristiani in tutte le moschee della Turchia (eccetto Costantinopoli) non possono entrare, sotto pena di essere bruciati; sulle mura di Damasco sono scolpiti due leoni, con un giglio ai piedi (alcuni dicono che è quello fiorentino); a Gerusalemme nella Chiesa del Santo Sepolcro sono sepolti sei re francesi. Riporta l'iscrizione riguardante Goffredo di Buglione e Baldovino. Dice inoltre che gli ha mandato alcuni semi di muschio e un altro seme che si trovava in un frutto tipo noce moscata; ha comprato quattro ferri "dommaschini" e li regalerà al suo ritorno. Chiede a Redi di far scrivere alcune righe al console francese di Aleppo, signor D'Arvieu, perché dovrà stare lì tre o quattro mesi e ha bisogno quindi di essere presentato (le lettere R. potrà in generale inviarle al console che avrà piacere di avere notizie del serenissimo granduca [Cosimo III]).
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 170-180; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 39-43.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 146f v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lorenzo d'Arvieux, citato a c. 146c r
signor console, citato a c. 146c v
signor console di Francia, citato a c. 146f r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 146d r
serenissimo padrone, citato a c. 146f r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo granduca, citato a c. 146c v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Marziale, citato a c. 146e v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1682-08-17
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 192x136 (c. 146a)
Luogo
Luogo di spedizione: Aleppo
Argomento
Pini si scusa con Redi per non essere ancora tornato a casa, ma è stato malato per circa due mesi; i medici del luogo sono ignoranti, incapaci, ma fortunatamente è guarito; la causa probabile era una "raccolta di cattivi humori" dovuti al lungo viaggio dal Cairo, alla cattiva alimentazione e al cambiamento di clima che provoca, in tutti quelli che arrivano ad Aleppo, quella malattia, tanto che la chiamano "sca", cioè "tributo". Prosegue dicendo che le cure gli sono costate duecentosettanta piastre fra medici e altro ed è rimasto senza niente. Racconta poi che il console francese, Lorenzo d'Arvieux, cavaliere, uomo di grande cultura (conosce infatti sette lingue), l'ha aiutato molto, l'ha ospitato ed assistito, e spera di poterlo ricambiare quando avrà ricevuto da sua altezza serenissima [Cosimo III] un po' di denaro. Dice inoltre che in generale tornerà dal viaggio soddisfatto: ha visitato molti paesi (l'Asia, l'Africa, l'Europa), ha visto la maggior parte dell'impero marittimo del "gran turco". Descrive poi il viaggio da Tripoli di Soria ad Aleppo dicendo che quest'ultima è una città bellissima: è grande come Firenze, ma più popolata, ha una bella fortezza, è situata in mezzo al deserto, ma intorno alle mura ha dei giardini artificiali e molti alberi di pistacchi; è abitata dai "franchi" per la sua buona mercanzia; lì si mangia bene: ci sono molte lepri (forse Marziale quando disse "inter quadrupedes gloria prima lepus" le aveva mangiate lì). Conclude dicendo che continuerebbe a scrivere, ma il gran caldo glielo impedisce e che se R. gli vuole mandare dei soldi, può inviarli presso il signor console di Francia.
Osservazioni
per il riferimento a Marziale cfr. <**Martialis, Marcus Valerius, "Epigrammata", Stutgardiae, in Aedibus B. G. Teubneri, 1990>, p. 447, XIII, 92: "Inter aves tardus, si quid me iudice certum est, inter quadrupedes mattea prima lepus". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 180-186; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 44-46.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 149v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo granduca, citato a c. 147r
serenissimo granduca, citato a c. 147v
serenissimo granduca, citato a c. 148r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 147r (marg. infer)
Alessandrp Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Michele Quartieri di Pisa, citato a c. 147r

Date
1681-09-27
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 268x192 (c. 147)
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
Redi comunica a Pini che le conserve di cassia [cannella bianca] sono arrivate a Livorno e si trovano nel lazzeretto come P. aveva indicato nella lettera del 18 luglio 1681; spera che piacciano anche al serenissimo granduca [Cosimo III]. Dice inoltre che gli ha mandato trecento "pezze" per comprare medaglie d'argento, d'oro e di rame e altre trecento consegnate al solito ebreo che poi gliele farà recapitare. Ricorda inoltre a P. che può dire al figlio di Michele Quartieri [Cartieri] di Pisa che, se tornerà in Toscana, il serenissimo granduca [Cosimo III] gli darà un incarico nell'esercito o in qualche altra attività. Inoltre chiede a P. di portare, se la trova, qualche moneta di Etiopia e di Habesse, che sarà gradita anche al serenissimo granduca [Cosimo III]; non importa che compri delle monete turche; cerchi di raccogliere piuttosto quelle antiche romane o greche. Continua dicendo a P. che ha fatto bene a non mandare in Italia il coccodrillo vivo: sarebbe stata una spesa troppo alta e di certo gli sarà più utile lì per fare gli studi di anatomia. R. invita inoltre P. a scrivere delle relazioni del suo operato a sua altezza serenissima [Cosimo III] che fra l'altro approva il fatto che voglia andare a Gerusalemme. Gli ricorda inoltre di fare i disegni delle piante non conosciute, di osservare ogni particolare dell'albero della cassia e di fare disegni di quei serpenti con le gambe, specie di lucertoloni africani (anche lui ne ha tenuto uno in una gabbia per otto mesi e, quando è morto, l'ha studiato). Chiede inoltre a P. se ha visto "ceraste" (serpenti simili alle vipere con un "cornetto" in testa) e gli "aspidi". Lo redarguisce infine circa le donne del Cairo e gli ricorda che ha bisogno soprattutto di confessione, comunione e assistenza divina. Conclude dicendo che in casa del P. stanno tutti bene e gli ricorda di stare attento all'alimentazione dopo l'inondazione del Nilo, perché in quel periodo l'aria è malsana.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "al Cairo in Egitto" (c. 147r marg. infer.). Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 142-145; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 27-28.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Vittoria Pini, citato a c. 151v

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo granduca, citato a c. 151r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
figlio [di Vittoria Pini], citato a c. 151r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1681-12-23
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 268x194 (c. 151)
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
Vittoria Pini esprime a Redi la sua soddisfazione per aver saputo che l'operato del figlio [Alessandro Pini] è soddisfacente per il serenissimo granduca [Cosimo III] e augura buone feste natalizie.
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, p. 158.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 152r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo granduca, citato a c. 152r (marg. super)

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Gabriel Gonzales, citato a c. 152r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Grazia Dio Leone, citato a c. 152r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
David Voesino, citato a c. 152r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Salomon De Pas, citato a c. 152r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Isac Voesino, citato a c. 152r

Date
1681-12-28
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 273x194 (c. 152)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a sua altezza serenissima [Cosimo III] di aver ricevuto per ordine da lui dato ai signori Isac e David Voesino e Graziadio Leone ebrei, corrispondenti, dai signori Salomon De Pas e Gabriel Gonzales in tutto settecento "pezze" da otto "reali" di peso. P. ringrazia il granduca e si dichiara molto soddisfatto.
Osservazioni
contiene la lista delle somme di denaro ricevute dal granduca dal 24 marzo 1681 al 27 dicembre 1681; le somme sono indicate per "medini"; nella nota a fondo pagina si specifica che ogni "pezza" vale cinquanta "medini". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, p. 169; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 38.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 158r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 158v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Sandrini signore, citato a c. 157r

Date
1681-03-24
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 302x210 (c. 210)
Luogo
Luogo di spedizione: Il Cairo
Argomento
Pini comunica a Redi di essere partito da Alessandria il 19 marzo, dopo esserci rimasto cinque giorni; ha colto l'opportunità di alcune "germe" [grandi bastimenti] che partivano per Rossetto. Dice inoltre che per il cattivo tempo si è dovuto fermare presso Bicchieri e ha avuto occasione di mangiare da un turco amico dei "franchi", dove l'ha portato un "turcimanno" [interprete] francese del console. Prosegue raccontando che la mattina seguente è partito per Bicchieri ed è arrivato la sera, accolto molto affettuosamente dal console. Descrive la città: è molto bella, dista circa trentacinque miglia dal Nilo, ha molti giardini che emanano un profumo simile a quello che si sente a Pisa a maggio per gli aranci. Continua dicendo che poi è partito per Il Cairo; dopo qualche giorno è arrivato a Budacco e da lì ha preso un asino, perché i turchi non permettono ai cristiani di andare a cavallo; poi è andato a casa del console che lo ospita. Chiede a R. di inviargli alcuni oggetti di cancelleria e due scatolette di palle di sapone di Bologna e racconta che ha regalato all'Agà gli stoppini di cera che gli aveva dato il signor Sandrini e quindi aspetta anche questi per la cortesia di sua altezza alla quale, da quanto vede lì, portano gran rispetto anche i francesi, gli inglesi e i turchi.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 108-111; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 13-14.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 170v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 169r
serenissimo padrone, citato a c. 169v
serenissimo padrone, citato a c. 170r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683-02-12
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 269x193 (c. 169)
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
Pini, tornato a Firenze dal viaggio in Egitto, si scusa con Redi per il fatto di non aver ancora presentato a lui e al serenissimo padrone [Cosimo III] la relazione del suo viaggio, in lingua araba, come aveva promesso. Prosegue spiegando che non ha potuto reperire dei libri indispensabili per completare la relazione e inoltre ha dovuto riprendere l'attività negli ospedali. Chiede al R. di scusarlo con il serenissimo padrone [Cosimo III]. Esprime inoltre il suo rammarico per aver deluso R. al riguardo, consapevole dei favori che R. ha fatto a lui e a tutta la sua famiglia, compresa la restituzione delle trecento pezze che aveva speso e delle ventisette che gli ha fatto pagare al lazzeretto. Conclude dicendo a R. che lo aspetta a Firenze, dove spera di poter apprendere qualcosa di nuovo da lui.
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 211-213; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 59.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 171v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
console d'Aleppo, citato a c. 172v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(identificazione presunta: si deduce dalla lettera alle cc. 173rv-174rv)
monsieur l'abbé, citato a c. 171v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Cammillo Dati, citato a c. 171v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(identificazione presunta: il cognome si deduce dalla lettera successiva, cc. 173rv-175rv)
Lisabetta signora, citato a c. 172v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 176v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683-06-02
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Annotazioni, Carta intestata, Firma autografa
Note al carteggio
mm. 288x200 (c. 171)
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Note al luogo: luogo di spedizione presunto: si deduce dal testo e dalla lettera a c. 169rv-170rv.
Argomento
Pini invia a R. un piccolo saggio dei suoi viaggi fatti in "levante" [Egitto] e gli chiede un giudizio per poter proseguire nella stesura del testo. La parte relativa alle feste, solennità, piante, animali, al momento si trova in un'altra sezione; le pagine che presenta a R. sono ricavate da tanti appunti che ha preso in Egitto e che ha tenuto con sé. Chiede a R. di conservare i foglietti che gli manda, perché sono preziosi e ricchi di notizie. P. esprime il suo rammarico per non aver potuto vedere R. a Firenze per potergli parlare e per presentargli alcuni piccoli doni dall'Egitto (una sciabola turca, una borsa, alcune porcellane). Prosegue dicendo che ha ricevuto molte lettere dall'Egitto e dai luoghi in cui è stato: dal console di Aleppo che chiede varie cose, da monsieur L'Abbé che è malato a Marsiglia e che vuole le pillole del R. Informa poi che il sig. Cammillo Dati vorrebbe purgarsi e sapere da R. cosa può fare per far guarire l'occhio che continua a creargli problemi. Conclude dicendo che la signora Lisabetta è ancora a letto, anche se è più tranquilla.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Alla Corte" [Firenze]. Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 215-216; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 60.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 172v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Diacinto Cestoni signore, citato a c. 172r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(identificazione presunta: si deduce dalla lettera alle cc. 173rv-174rv)
monsieur l'abbé, citato a c. 172r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(identificazione presunta: si deduce dalla lettera alle cc. 171rv, 176rv)
Zata signora, citato a c. 172v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Arvisi signore di Pisa, citato a c. 172r
Arvisi signore, citato a c. 173r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 175v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Marmi signore, citato a c. 172r
(identificazione presunta: si ricava da indice generale carteggio)

Date
1683-04-27
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 285x196 (c. 173)
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
Pini dice a Redi di aver avuto la lettera di Giacinto Cestoni che avvisava di non aver ancora ricevuto i dodici libri, sebbene P. lo avesse avvisato che gli sarebbero stati recapitati dal signor Arvisi di Pisa. Aggiunge che fra l'altro ha avvisato Arvisi che mandi i libri ogni volta che li riceve dal signor Marmi, come R. aveva già visto nella lettera che P. gli aveva mandato insieme a quella di monsieur l'abbé [Pecoil]; quest'ultimo, aggiunge P., gli ha scritto da Marsiglia di aver ordinato al signor Giacinto di inviargli detti libri non appena arrivano e ha raccomandato a P. suo fratello che fra poco sarà a Roma e poi a Firenze. Dice a R. che se vuole rispondere a monsieur l'abbé può farlo inviando la lettera a Giacinto Cestoni che sa dove mandarla. Aggiunge che monsieur l'abbé gli ha chiesto di fare un elogio di R., ma P. sa di non essere all'altezza. Dice inoltre che la signora Zata, che ha ancora la solita febbre, augura a R. buona Pasqua. Conclude dicendo che spera di trovare presto una condotta, per potersi liberare di mille impacci che lo infastidiscono.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Alla Corte" [Firenze]. Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 213-214; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 61.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pecoil l'abbé, citato a c. 174r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(identificazione presunta)
Giacinto signore, citato a c. 173r
Hyacinto signor, citato a c. 174r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683-04-06
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 178x201 (c. 177)
Luogo
Luogo di spedizione: Livorno
Argomento
Pecoil ringrazia Redi per avergli inviato alcune opere sue e di altri autori, come gli ha riferito il signor Giacinto [Cestoni] e spera di poterlo ricambiare. Aggiunge che R. potrà scrivergli a Lione e promette di cercare a Marsiglia o a Aix [en Provence] il libro di poesie provenzali di cui R. gli ha parlato un giorno: sarebbe una grande fortuna per lui trovarlo. Conclude dicendo che sta per partire su una "tartana" [piccolo veliero] per Marsiglia dove resterà per il mese di maggio e che R. non ha che da chiedergli quello che desidera.
Osservazioni
lingua del testo: francese. Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, p. 215;
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 178bis v
Francesco Redi, citato a c. 178v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683 (non ante maggio 1683: l'anno si deduce dalle lettere alle cc. 169-176, il mese si deduce dal testo della lettera)
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 276x202 (c. 177)
Luogo
Luogo di spedizione: [Firenze] o [Livorno]
Note al luogo: Luoghi presunti, si deducono dalle lettere alle cc. 169-176 e cc. 179-184.
Argomento
Pini descrive l'albero della "cassia" [cannella bianca] che è maturata nel mese di maggio (si colgono i frutti quando ancora hanno un colore di "tabacco", prima che siano maturi e che diventino neri, dopo essere stati verdi per circa un anno). Dice che verso la fine di maggio sono comparsi alcuni grappoletti, prima sulla cima, poi sugli altri rami; ognuno di questi avrà circa quaranta o cinquanta "boccie" di fiori (dopo che sono fioriti per due o tre giorni, perdono i filamenti e resta la "siliqua" [frutto secco]). Aggiunge che alcuni pensano che i filamenti, ingrossando, diventino "silique", ma non è così: questi hanno una piccola testa in cima, mentre la "siliqua" no, e sono sempre gialli e di sapore insipido, a differenza della "siliqua". Prosegue dicendo che il fiore della "cassia" è delicato come un gelsomino di Spagna o Catalogna, è di colore giallo come la ginestra e il suo odore è acuto. Conclude dicendo che questa è una descrizione succinta e che poi R. avrà una descrizione più approfondita.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". La c. 177r contiene otto disegni della stessa mano della lettera, in inchiostro bruno, raffiguranti il ciclo di crescita di un fiore di "cassia" [cannella bianca] e di alcune sue parti; sei disegni presentano didascalie della stessa mano: "il fiore subito che è sbocciato", "bottoni del fiore", "la parte davanti del fiore quando sono cascati i filamenti", "dimostra la parte posteriore del fiore con alcune alette che vi sono", "la cima del grappolo de' fiori di cassia, tutto è lungo poco meno d'un braccio", "dimostra un gambo a cui sono appiccati parecchi grappoli di fiori". E' presente un piccolo disegno di fiore anche a c. 178v.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 179r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Cestoni signore, citato a c. 179r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Panciatichi segretario, citato a c. 179r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Guidi ammiraglio, citato a c. 179r
signor ammiraglio, citato a c. 179r

Cosci, <medico sec. 17.> , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Cosci signore, citato a c. 179r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Torsi dottore, citato a c. 179r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 184v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683-08-23
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 225x163 (c. 179)
Luogo
Luogo di spedizione: Livorno
Argomento
Pini comunica a Redi quello che avrà già saputo dal fratello di P. e cioè che il signor segretario Panciatichi ha mandato a P. alcune lettere per il signor ammiraglio Guidi, quando P. stava per imbarcarsi sulle galere: l'ammiraglio è stato contento per aver avuto notizie di P. in anticipo. Prosegue portando a R. i ringraziamenti e gli ossequi del dottor Torsi e del signor Cosci e conclude dicendo che le galere probabilmente partiranno martedì, perché il tempo è burrascoso e perché l'ammiraglio Guidi è un po' indisposto per una infiammazione ad una gamba. Infine manda a R. anche i saluti del signor Cestoni.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, p. 217; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 62.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 180r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Cavalieri, < fl. 1683 > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Cavalieri signore, citato a c. 180r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Guidi generale, citato a c. 180r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 183v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683-08-27
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 219x162 (c. 180)
Luogo
Luogo di spedizione: Livorno
Argomento
Pini dice a Redi che, pur avendo dovuto rimandare la partenza poiché le galere sono rientrare due volte a causa del maltempo, non si è pentito di aver deciso di fare il viaggio; infatti, il generale Guidi lo tratta benissimo, lo invita alla tavola del signor Cavalieri e gli ha fornito una camera nella galera; quindi non sta spendendo niente, anzi ha guadagnato una "mezza doppia" di una visita che fece ad una ebrea per l'accesso [accesso giudiziale=visita di luoghi fatta dall'autorità giudiziaria per assunzione di prove] dei giudici della Ruota per una causa importante.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 217-218; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 63.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 181r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Diacinto Cestoni signore, citato a c. 181r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 182v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683-09-22
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 228x166 (c. 181)
Luogo
Luogo di spedizione: Livorno
Argomento
Pini dice a Redi di aver incaricato il signor Diacinto Cestoni di salutarlo, poiché lui era in convalescenza. Gli chiede poi se ha già saputo della battaglia fra le galere: ci sono stati, fra turchi e "scapoli" [marinai imbarcati come vogatori liberi, senza catene], circa sessanta feriti e lui ha fatto la sua parte per assisterli, come cerusico. Aggiunge che ha mandato una dettagliata relazione a Firenze in cui ha descritto l'accaduto, visto che ha potuto vedere tutto, rischiando fra l'altro di prendere una "moschettata".
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, p. 219; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 64.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 186v
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
serenissimo padrone, citato a c. 186r
serenissimo padrone, citato a c. 186v

Pini < sec. 17 > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Pini fratello di Alessandro, citato a c. 186v


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 187v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Date
1683-12-22
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Carta intestata, Firma autografa
Note al carteggio
mm. 288x203 (c. 186)
Luogo
Luogo di spedizione: Venezia
Argomento
Pini spiega al Redi le ragioni che lo hanno spinto a cambiare città: preferisce vivere fuori da Firenze che morire di stenti e di fame, anche se sa che il serenissimo padrone [Cosimo III] non si immaginava che fosse ridotto a quel punto. Descrive poi il cattivo stato di salute in cui si trova, sopravvenutogli durante l'attraversamento dell'Appennino e aggiunge che comunque la sosta a Bologna presso l'Accademia de' Virtuosi lo ha compensato. Descrive poi a R. lo stato di prostrazione in cui ha lasciato la madre che non sapeva rassegnarsi alla sua partenza. D'altronde a Firenze non aveva speranze di poter guadagnare qualcosa, visto che lo stesso R. non l'ha mai stimato un bravo medico e non l'ha aiutato ad emergere e, anzi al posto suo, ha favorito il dottor Frosini. Continua dicendo che d'altronde non poteva neanche confidare nell'aiuto del serenissimo padrone [Cosimo III] che, anzi, quasi non voleva ammettere alla corte il fratello per colpa sua. P. prega infine il R. di aiutare almeno suo fratello ad essere ammesso alla corte.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 219-221; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 65.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro Pini, citato a c. 188r
Alessandro Pini, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Porzio Napolitano, citato a c. 188r


Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a c. 185v
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Lapi, Jacopo < m. 1693 > , nome citato
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Lapi dottore, citato a c. 188r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(identificazione presunta)
Cartieri signore, citato a c. 188r

Date
1683-01-22
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Firma autografa
Note al carteggio
mm. 290x199 (c. 188)
Luogo
Luogo di spedizione: Venezia
Argomento
Pini scrive a Redi che ha mandato al signor dottor Lapi gli "avvisi letterari" con l'incarico di darli a R. A Venezia si trova il Porzio Napoletano [Lucantonio Porzio], già lettore a Roma, che ha fatto molte osservazioni di anatomia su vari animali acquatici, fra cui il granchio e granceola marina. Chiede infine a R. qualche notizia di Cartieri, inviato a sua altezza serenissima con una lettera per R.
Osservazioni
elementi storici: indirizzo del destinatario: "Firenze". Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, p. 227; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 57.
Mittente
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Antonio Domenico Pini, citato a c. 190r

Altri nomi legati al carteggio
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro fratello, citato a c. 189r

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alessandro, citato a c. 189v

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Redi, citato a (cfr. nota ms. a c. IIr: "Registro di lettere scritte a Francesco Redi dal dottor Giovanni Pagni pisano quando fu mandato in Tunisi, dal dottore Alessandro Pini fiorentino, quando fu mandato al Cairo, e in Gerusalemme e in Aleppo [...])

Nomi sul manoscritto o aggiunti:
fratello, citato a c. 190r

Date
1683-02-01
Natura
Originale
Tipologia
lettera
Altre informazioni
Carta intestata, Firma autografa
Note al carteggio
mm. 298x210 (c. 189)
Luogo
Luogo di spedizione: Firenze
Argomento
Antonio Domenico Pini parla a Redi del fratello Alessandro che è partito lasciando la famiglia nello sconforto e dimostrando poca gratitudine nei confronti di R. che lo ha sempre aiutato e favorito. Descrive il suo rammarico per il fatto che il fratello non ha avuto la pazienza di aspettare di avere nuovi benefici da R., che certamente sarebbero arrivati; quindi dispensa R. dall'aiutare il fratello. Infine dichiara la sua devozione e la sua volontà ad accettare l'aiuto che eventualmente R. volesse concedergli, promettendo di non comportarsi come ha fatto il fratello.
Osservazioni
Bibliografia: -"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. 229-230; -"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), p. 75.
A stampa
-"Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683)", a cura di R. Pintaudi, con la collaborazione di D. Baldi, A.R. Fantoni, M. Tesi; "Alessandro Pini, De moribus Turcarum", a cura di D. Baldi, Il Cairo, 2004, pp. XV, 19 n. 21, 29 n. 6, 34 n. 24, 35 n. 33, 38 n. 41, 39 n. 44, 40 n. 47, 41 n. 52, 42 n. 53, 43 n. 61, 47 nn. 66 e 70, 48 n. 76, 50 nn. 82 e 85, 54 n. 88, 55 nn. 91-93, 56 n. 95, 60 nn. 108-109 e 111, 65 n. 141, 66 nn. 146 e 148, 67 n. 152, 68 nn. 153 e 155, 69 n. 159, 70 n. 161, 71 n. 166, 74 nn. 168 e 170, 75 n. 172, 76 n. 176, 77 nn. 180-181, 79 nn. 183 e 186, 80 nn. 188 e 192, 81 nn. 195-197, 82 nn. 198-201, 83 nn. 202-203, 84 nn. 208-209, 85 nn. 211-212 e 216; per l'edizione delle lettere: pp. 97-246;
-"Ricerche scientifiche in Egitto e Siria : il carteggio fra Francesco Redi e Alessandro Pini (1681-84)", a cura di C. Buccianti, [1996] (in corso di stampa su "Studi senesi", 1996), pp. 8-38.
Fonti
-DBI="Dizionario biografico degli italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1960- ; -DOC=V. Volpi, "Doc: dizionario delle opere classiche. Intestazioni uniformi degli autori, elenco delle opere e delle parti componenti, indici degli autori, dei titoli e delle parole chiave della letteratura classica, medievale e bizantina", Milano, Bibliografica, c1994, 3 voll.; -EI="Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti", Milano, Istituto G. Treccani, 1929- , 36 voll. e appendici; -Garollo=G. Garollo, "Dizionario biografico universale", Milano, Hoepli, 1907, 2 voll.; -IBI="Indice biografico italiano", a cura di T. Nappo, 3. ed. corr. ed ampliata, München, K. G. Saur, 2002, 10 voll.; -Parodi="Catalogo degli Accademici della fondazione [Crusca]", a cura di S. Parodi, Firenze, presso l'Accademia [della Crusca], 1983; -Redi protagonista="Francesco Redi. Un protagonista della scienza moderna. Documenti, esperimenti, immagini", a cura di W. Bernardi e L. Guerrini, Firenze, Leo S. Olschki, 1999; -WBI= "World Biographical Index", K. G. Saur Electronic Publishing München, 2004 (Internet Edition: http://www.saur-wbi.de/).
Progetto
Manoscritti Biblioteca Medicea Laurenziana
Autore della scheda
Gianna Rao
Ultima modifica
Massimo Menna
Tipologia
Scheda di prima mano (scheda redatta da C Materazzi)
Data di creazione
28/01/2010
Ultima modifica
28/01/2010
CNMS
CNMS\0000100723
Biblioteche Dettaglio
Biblioteca Medicea Laurenziana - Firenze