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Membranaceo, guardie miste: i, I' (cart. di restauro), II (membr.); fascicoli legati; mancanze: caduta di una c. Si veda la Fascicolazione; 1454-1701 data espressa a cc. 5v, 32r; (gli estremi cronologici fanno riferimento alla prima e all'ultima testimonianza originale riportata nello Statuto); cc. II + 33 + I; cartulazione recente a cifre arabe scritta a lapis e collocata nel margine superiore esterno. Tracce di cartulazione antica abrasa a cifre arabe scritta ad inchiostro marrone e collocata nel margine superiore esterno, presente fino all'attuale c. 23. Sono bianche le cc. I, 6v, 14v, 16v, 17v, 31v, 33r/v, I'
Identificatore
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CNMD\0000051488
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Dimensioni
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mm 328 x 234 (c. 2), mm 331 x 232 (c. 15), mm 332 x 232 (c. 32)
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Filigrane
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di un'unica tipologia del sec. XX.
Filigrana (c. I') tipo crescente. Si tratta di tre crescenti di grandezza a scalare disposti in sequenza orizzontale sormontati da una stella a cinque punte. mm 35 x 59.
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Fascicolazione
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3 quinterni (cc. 1-10, 15-33) dei quali il secondo mutilo dell'ultima c., 1 duerno (cc. 11-14).
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Foratura
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per squadratura.
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Rigatura
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tracciata ad inchiostro. La c. 6r è stata integrata da una rigatura orizzontale a lapis; mentre la c. 26v presenta una rigatura verticale tracciata a mina di piombo.
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Specchio di scrittura
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tipo A. Derolez n. 11; c. 13r presa in esame: mm 239 x 152, marg. sup. 35, inf. 56, est. 50, int. 30.
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Righe
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in numero di 30-36; utilizzato e non il primo rigo.
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Disposizione del testo
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a piena pagina.
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Richiami
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di pagina orizzontali:
potestatis (c. 18), [monas]teria (c. 19), ipsorum (c. 20), m.to (c. 22), Alb (c. 24), & (c. 25), dar (c. 27), andare (c. 28), delli defonti (c. 29), et (c. 30).
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Scrittura e mani
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Scrittura:
Descrizione: Scrittura semigotica, corsiva con elementi cancellereschi, e cancelleresca di epoche e mani diverse. Note coeve e di epoca successiva ai documenti. Inchiostri marrone chiaro e scuro, e nero. Maniculae.
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Sigilli e timbri
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Tre sigilli ducali in cera conservati nel contropiatto posteriore, due dei quali attribuibili a Borso, e uno ad Alfonso (I o II?) d'Este. Uno dei sigilli doveva comunque appartenere ad Alfonso I come emerge da quanto scritto nel decreto, da lui emanato in data 8 maggio 1506, presente a c. 1r. Altri due clipei attualmente vuoti contenevano sigilli.
Signum tabellionis di Giovanni Maria Agolanti (c. 12v)
Signum tabellionis di Cesare Sacrati (c. 14r)
Signum tabellionis di Giulio Fogliani (c. 20r)
Signum tabellionis di Bonifacio Felloni (c. 21v)
Timbro del notaio Giacomo Tolomei (c. 23v)
Timbro del notaio Giovanni Battista Consoli (c. 28r)
Timbro del notaio Orazio Smeraldi (c. 29r)
Timbro del notaio Giacomo Grandi (c. 30v)
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Decorazione
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Decorato
Iniziali: Presenza di iniziali semplici
Iniziali filigranate: Presenza di iniziali filigranate
Scuola/Autore: A c. IIv un frontespizio grossolanamente dipinto con elementi fitomorfi incornicia una scritta in caratteri capitali ad inchiostro marrone del sec. XVII (1680). A c. 6r una decorazione naturalistica di fiori e racemi di foglie ad avvolgere una scritta in caratteri capitali ad inchiostro marrone del sec. XVII (1680), coeva alla precedente e presumibilmente eseguita dalla stessa mano. Nel margine superiore sempre di c. 6r il monogramma del Cristo dipinto ai cui lati sono presenti elementi decorativi.
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Legatura
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Legatura presente
Datazione: 1501-1600;
Origine: Coperta (mm 338 x 233) del sec. XVI ineunte con dorso a tre nervature non originale. Decorazione a cordami della cornice rettangolare; specchio a losanga a due filettature nei cui angoli sono impressi piccoli fiori.
Materia delle assi o dei quadranti: Assi in legno
Materia della coperta: Coperta in pelle
Decorazione della coperta: A secco, capitelli bicolore nocciola ed écru.
Elementi metallici/altro: fermagli, borchie, cantonali, coppia di contrograffe presenti nel piatto anteriore con relativa chiusura.I cantonali presentano decorazione a sbalzo con bullone centrale, così le borchie centrali a rosone.
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Storia del manoscritto
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Trascrizione/descrizione di elementi storici: A c. IIv scritta in caratteri capitali ad inchiostro marrone del sec. XVII incorniciata da un frontespizio grossolanamente dipinto con elementi fitomorfi: «In questa matricola sono carte numero trenta oto. Masaria del 1680 a carte trenta due».
Lo statuto reca le firme autografe dei duchi d'Este Ercole I (c. 1v), Ercole II (c. 12r), Alfonso II (c. 15r).
Nella controguardia anteriore timbro ad inchiostro viola della «Legatoria Gozzi Cav. Uff. Rolando Via Farini 23 - Modena» che permette di identificare non solo la bottega artistica che ha eseguito il restauro del codice ma, in base agli elementi espressi della sede e della proprietà dell'esercizio, anche di determinare con maggiore precisione l'epoca a cui far risalire il restauro medesimo. E' noto che Rolando Gozzi, figlio ed erede di Dante che nel 1902 fondò a Modena la legatoria, fu insignito dell'onorificenza di Cav. Ufficiale nel 1956 e rimase titolare della bottega fintanto che il figlio Pietro nel 1972 ne assunse pienamente la conduzione registrandola presso la Camera di Commercio di Modena come "Ditta Cav. Dante Gozzi e Figlio Cav. Uff. Rolando di Gozzi Pietro". Quindi il timbro che compare sul codice può essere stato utilizzato in un arco di tempo che va dal 1956 al 1971 compreso. Anche se, certamente, la datazione può essere circoscritta poiché si è notato che sui manoscritti restaurati della Biblioteca Ariostea l'indicazione della data dell'avvenuto restauro inizia ad essere posta a partire dal 1959, sia per quanto concerne i restauri realizzati dalla Legatoria Gozzi che da altri laboratori di restauro coevi.
In merito alla storia della Legatoria Gozzi si rimanda a La legatoria Gozzi. Dante, Rolando e Pietro: 1902-2002, catalogo della mostra, Modena, 4 dicembre 2004 - 25 aprile 2005. Si veda la Bibliografia - Fonti.
Nomi legati alla descrizione esterna:
*Legatoria *Gozzi <Modena 1902-2002>
, restauratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Gozzi Cav. Uff. Rolando, citato a controguardia ant.
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Stato di conservazione e restauro
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Restauro: Ha subito interventi di restauro: il codice è stato restaurato presso la Legatoria Gozzi di Modena in data non precisata;
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Autore
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Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alfonsus Dux Ferrariae, citato a 1r (nome scritto in caratteri capitali)
Alfonsus Estensis Dux Ferrarie, citato a 11r
Oldoini, Grimaldo < fl. 1617 ; Commissario della Camera Apostolica della città e ducato di Ferrara >
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Grimaldo Oldoini, citato a 27v
Grimaldus Oldoinus Camerae Apostolicae Commissarius, citato a 27v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Clemens, citato a 18r (nome scritto in caratteri capitali)
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Antonio Rosa di presente Giudice deputato delle Biade, citato a 27v
Antonio Rosa Giudice delle Biade, citato a 28r
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1648, 1649, 1650, 1655)
Giulio Cesare Nigrelli Giudice de Savij, citato a 30v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Paulus Isnardus meritissimus Iudex offitij bladorum, citato a 17r
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Hieronymus Robertus Juris Consul. Ferrerensis ac Bladarum officij meritissimus Judex, citato a 24r
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1607, 1608)
Battista Muzzarelli Giudice de Savj, citato a 21v
Baptista Muzzarelli, citato a 20v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Simon de Turricella de Regio, citato a 7r
Simon Torricella da Reggio, citato a 26v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
B. Cardinal Odescalchi Legato, citato a 29v
(dalle fonti locali emerge che fu Legato di Ferrara dal 6 novembre 1648 al 21 ottobre 1651. Nella Hierarchia Catholica: dal 15 giugno 1648. Il 4 aprile 1650 venne eletto vescovo di Novara)
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Ludovicus de Silvestris, citato a 12v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Hercules Dux Ferrarie, citato a 1v (nome scritto in caratteri capitali)
Dominus noster Dux, citato a 9v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alfonsus Dux, citato a 15r (firma autografa)
Alfonsus Secundus Ferrariae, citato a 15r (nome scritto in caratteri capitali)
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Hercules secundus Ferrariae, citato a 12r (nome scritto in caratteri capitali)
Her Dux, citato a 12r (firma autografa)
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1472, 1473, 1474, 1475, 1476, 1477, 1478, 1480, 1481, 1482)
Jacobus Trottus ducalis Consiliarius Secretus et Judex xij Sapientum, citato a 9r
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Franciscus Antonius Bonfinius Rotae Auditor ac Iudex, citato a 32v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Congregatione dell'Abbondanza, citato a 29r
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Aledusius de Ariostis de Ferraria, citato a 7r
Aledasio de Ariosti da Ferrara, citato a 26v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1556, 1559)
Galeatius Estensis Tassonus Judex XIJ Sapientum, citato a 13v
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Borsius Dux Mutine et Regij. Marchio Estensis, Rodigijque Comes, citato a 2r (nome scritto in caratteri capitali)
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Vincentius Morellius Iudex Bladorum, citato a 16r
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Altri nomi
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Agolanti, Giovanni Maria < fl. 1529-1549 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Joannes Maria de Agolantibus, citato a 13r
Borsetti, Francesco < fl. 1675-1708 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Francesco Borsetti, citato a 32r
Costabili, Antonio < ca. 1450-1527 ; Giudice dei Savi di Ferrara >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1506, 1507, 1510, 1511, 1513, 1514, 1517, 1518, 1523, 1524)
Antonius Costabilis, citato a 11v (ha relazionato al Duca)
Ariosti, Nicolò Maria < fl. 1536-1541 >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu attivo negli anni 1536, 1538, 1541)
Nicolaus Maria Ariosti, citato a 12r
Tolomei, Giacomo < fl. 1657 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Jacobus Tolomeus, citato a 23v
Zipponari, Giacomo < fl. 1517 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Jacobus de Zipponarijs notarius, citato a 11v
Iusberti, Alfonso < fl. 1586-1588 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alfonsus Iusbertus notarius, citato a 16r, 17
Magnanini, Girolamo < fl. 1505-1534 ; Segretario ducale di Alfonso I d'Este >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Hieronymus Magnaninus, citato a 1r, 11r/v
Smeraldi, Orazio <notaio fl. 1618-1632>
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Horatius Smeraldus, citato a 29r
Saracco, Battista < fl. 1559-1573 >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu attivo negli anni 1559, 1560, 1561, 1573)
Baptista Saracchus, citato a 15v
Grandi, Giacomo < medico ; 1646-1691 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Jacobus Grandius, citato a 30v
Jacobus Grandius notarius, citato a 31r
Vestri Barbiani, Marcello < sec. 16.-17. >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
M. Vestrius Barbianus, citato a 20r (segretario)
Trotti, Paolo Antonio < fl. 1478-1486 ; Segretario ducale >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Paulus Antonius Trottus, citato a 9r
Fogliani, Giulio < fl. 1598 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Iulius de Folianis, citato a 20r
Magnanini, Ottavio <segretario del Comune 1574-1652>
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Segretario del Comune negli anni 1605, 1607, 1613, 1615, 1616, 1625, 1632, 1644)
Ottavio Magnanini Segretario, citato a 29r
Sivieri, Siviero < fl. 1471-1498 ; Segretario e Cancelliere ducale >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu attivo negli anni 1471, 1481, 1498)
Siverius de Siverijs, citato a 9v
Ferranti, Vespasiano < fl. 1610-1617 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Vespasianus de Ferrantibus, citato a 27v
Sacrati, Cesare < fl. 1543-1589 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Cesar a Sacrato notarius, citato a 14r
Angiari, Nicolò < fl. 1560 ; Fattore generale di Alfonso II d'Este >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Nicolo do Angiarj, citato a 15v
Trotti, Giacomo <giudice dei Savi di Ferrara fl. 1546-1549>
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1472, 1473, 1474, 1475, 1476, 1477, 1478, 1480, 1481, 1482)
Jacobus Trottus, citato a 9v (ha relazionato al Duca)
Guarini, Alessandro < 1486-1556 >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Alexander Guarinus, citato a 12r
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu attivo negli anni 1525, 1534, 1535, 1536, 1537, 1544, 1545, 1553)
Felloni, Bonifacio < fl. 1605-1608 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Bonifacius Felloni, citato a 21v
Consoli, Giovanni Battista < m. 1652 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Jo. Baptista Consulus, citato a 28r
Bartoli, Filippo Girolamo < fl. 1701 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Filippo Girolamo Bartoli Notaio, citato a 32r
Codecà, Nicolò < fl. 1536-1541 ; Fattore generale >
, altra relazione di D.I.
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu attivo negli anni 1536, 1538, 1541)
Nicolaus Codecha, citato a 12r
Villani, Domenico < fl. 1648-1650 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Domenico Villani Notaio ferrarese, citato a 22r
Stabellini, Giacomo < m. 1488 >
, amministratore
Nomi sul manoscritto o aggiunti:
Jacobus Stabellinus notarius, citato a 9r
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Titoli
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Titolo aggiunto: Arte dei Bastaroli
Note: Si veda [P. Cavalieri], Codices..., p. 149. Nomi presenti nei titoli:
*Arte dei *Bastaroli, *Assaggiatori e *Crivellatori <Ferrara>, *Crivellari, vedi *Crivellatori, *Crivellini, vedi *Crivellatori
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Osservazioni
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Si riportano le parti di cui si compone lo Statuto:
I - c. 1r (in latino) Ferrara, Palazzo ducale, 1506 maggio 8 Il duca Alfonso I d'Este - in merito alla supplica degli uomini dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara - approva e conferma, all'Arte medesima, i decreti concessi dai suoi predecessori, i duchi Borso ed Ercole I, dei quali si ordina che vengano inviolabilmente osservati da ufficiali e sudditi, presenti e futuri. Firma del Segretario ducale Girolamo Magnanini. II - c. 1v (in latino) Ferrara, Palazzo della Corte, 1475 ottobre 16 Il duca Ercole I d'Este - su supplica dei Massari e dei matricolati dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara - approva e conferma, all'Arte medesima, i decreti concessi dal suo predecessore, il duca Borso, ed altri Capitoli e ordini dei quali si fa menzione nel presente libro, disponendo che vengano inviolabilmente osservati da ufficiali e sudditi. Firma autografa del duca Ercole I d'Este. III - cc. 2r-5v (in latino) si veda il ms. Fondo Statuti, 21, cc. 1r-8r Ferrara, Palazzo della Corte, 1454 marzo 13 Borso d'Este concede gli Statuti dell'Arte dei Bastaroli, Assaggiatori e Crivellatori della città di Ferrara. Seguono i Capitoli in numero di diciotto. IV - c. 6r (in italiano) [Ferrara], s. d., [post 1680] Giuseppe Baldi sottoscrive di aver esercitato la carica di Massaro dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara nell'anno 1680, affiancato da Francesco Ferracani, mentre Massaro dell'Arte dei Crivellini fu Giovanni Cavalletti. V - cc. 7r-9r (in latino; cfr. infra, VII; si veda inoltre infra, IX, XI, XXII, XXIII) [Ferrara], s. d., sec. XV (1468-1481) Alidosio Ariosti e Simone Torricelli Giudici dell'Ufficio delle Biade di Ferrara, in osservanza del decreto ducale, convocati i bastaroli e i crivellatori, riconoscono coloro che vengono ritenuti idonei a esercitare l'Arte. Seguono infatti i nomi dei matricolati nell'Arte dei Bastaroli, Assaggiatori e Crivellatori della città di Ferrara dall'anno 1468 fino all'anno 1481. Si tratta di un elenco, con puntuali e dettagliate registrazioni, di nomi di 28 iscritti accolti nell'Arte medesima rogitati dai notai. VI - c. 9r (in latino) Ferrara, 1478 giugno 10 Sentenza pronunciata dal Giudice dei Savi, nonché Consigliere ducale, Giacomo Trotti che riabilita Giovannetto bastarolo il quale potrà nei tre anni a venire esercitare l'Arte dei Bastaroli nella città di Ferrara senza che la moglie, i figli e la famiglia abbiano a restare nella città suddetta nonostante il decreto dell'Arte dei Bastaroli. Il tutto seguito dal rescritto del Segretario ducale Paolo Antonio Trotti, datato 21 aprile 1478, che demanda al Giudice dei Savi affinché valuti. Rogito del notaio Giacomo Stabellini. VII - c. 9r (in latino; cfr. supra, V; si veda inoltre infra, IX, XI, XXII) [Ferrara], sec. XV (1479, 1490) Matricolati nell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara negli anni 1479, 1490: due nomi, corredati da puntuali e dettagliate registrazioni, di iscritti accolti nell'Arte medesima rogitati dai notai. Fa parte dell'elenco di matricolati di cui sopra, interrotto dal documento VI. VIII - c. 9v (in italiano e in latino) si veda il ms. Fondo Statuti, 21, c. 12r/v Ferrara, 1481 gennaio 4 Il duca Ercole I d'Este, su supplica degli uomini dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara, concede che la tassa d'entrata nell'Arte suddetta venga elevata per i forestieri naturalizzati ferraresi a lire venti marchesane, mentre per i cittadini dalla nascita a lire dodici marchesane, che andranno per metà alla Camera ducale e per metà all'Arte. Il documento contiene la supplica degli uomini dell'Arte, la relazione in proposito del Giudice dei Savi Giacomo Trotti datata 11 dicembre 1480 e il rescritto ducale. Firma autografa del Segretario e Cancelliere ducale Siviero Sivieri. IX - cc. 9v-10v (in latino) [Ferrara], sec. XV (1481-1488) Matricolati nell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara dall'anno 1481 fino all'anno 1488: elenco, con puntuali e dettagliate registrazioni, di nomi di 5 iscritti accolti nell'Arte medesima rogitati dai notai. Si vedano gli elenchi di matricolati menzionati (cfr. supra, V, VII; infra, XI, XXII). X - c. 11r/v (in italiano e in latino) si veda il ms. Fondo Statuti, 21, cc. 13r-14v Ferrara, 1517 marzo 4 Il duca Alfonso I d'Este concede, su supplica degli uomini dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara, che la tassa d'entrata nell'Arte suddetta venga elevata per i forestieri naturalizzati ferraresi a lire trenta marchesane, mentre per i cittadini dalla nascita a lire venti marchesane, che andranno per metà alla Camera ducale e per metà all'Arte. Coloro che contravverranno al decreto verranno condannati, dal Giudice delle Biade, alla stessa pena d'applicarsi alla Camera ducale e alla Massaria del Comune di Ferrara. Il documento contiene la supplica degli uomini dell'Arte, la relazione in merito del Giudice dei Savi Antonio Costabili datata 4 gennaio 1517, su richiesta del Segretario ducale Girolamo Magnanini datata 23 febbraio 1516, e il rescritto ducale. Firma non autografa del Segretario ducale Girolamo Magnanini. Copiati dagli originali da Giacomo Zipponari notaio dell'Ufficio delle Biade di Ferrara. XI - c. 11v (in latino) [Ferrara], sec. XVI (1518-1547) Matricolati nell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara negli anni 1518, 1546, 1547: tre nomi, corredati da puntuali e dettagliate registrazioni, di iscritti accolti nell'Arte medesima rogitati dai notai. Si vedano gli elenchi di matricolati menzionati (cfr. supra, V, VII, IX; infra, XXII). XII - c. 12r (in latino) Ferrara, Cancelleria ducale, 1536 marzo 1° Il duca Ercole II d'Este conferma, approva, convalida, e laddove vi sia bisogno di nuovo concede, agli uomini dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara i decreti, gli Statuti e gli ordinamenti già confermati dal suo predecessore, dei quali si ordina che vengano osservati da ufficiali e sudditi, presenti e futuri. Firme autografe del duca Ercole II d'Este, di Nicolò Codecà, Nicolò Maria Ariosti, Alessandro Guarini. XIII - cc. 12v-13r (in latino; cfr. infra, XIV) Ferrara, Ufficio dei Dodici Savi, Tribunale, Auditorio magno, 1538 dicembre 12 Sentenza pronunciata da Ludovico Silvestri Consultore del Giudice dei Savi, Alessandro Faruffino, vista la supplica dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara e il rescritto ducale, che stabilisce che a nessuno sia lecito far vendere, né misurare alcuna quantità di frumento nelle piazze o nei granai o altrove nella città e nei borghi di Ferrara se non sia iscritto all'Arte dei Bastaroli alla quale spetta tale officio di far vendere frumento e biade e di portarli sui mercati e di misurare. Si comanda ai Bastaroli e ai Crivellatori che esercitino senza frode nel misurare e far vendere secondo le pene contenute nel decreto dell'Arte medesima. Si stabilisce inoltre che siano tenuti coloro che sono, e che in avvenire saranno, iscritti all'Arte, ogni volta che vi sarà da misurare, a portare con loro lo staro di ferro bollato provvisto di bollo del Comune al prezzo di sei denari per moggio e a ragione di un moggio sia loro lecito, in qualunque mercato di frumento e biade nel quale si recheranno, prendere soldi due marchesani per moggio, uno dal compratore e l'altro dal venditore, pena il pagamento di 15 lire marchesane d'applicarsi per un terzo all'accusatore, per un terzo alla Massaria del Comune di Ferrara e per un terzo all'Arte medesima. In tale pena incorrerà chi per crivellare frumento riceverà più di ciò che è stabilito per decreto; mentre chi contravverrà alla presente sentenza verrà privato dell'Arte. Si proibisce inoltre a chi non è iscritto all'Arte di esercitare, pena il pagamento di 25 lire d'applicarsi come sopra riservandosi la facoltà di poter mettere insieme i messeti (sensali) con i bastaroli per far mercato di frumento. Rogito del notaio Giovanni Maria Agolanti. XIV - cc. 13v-14r (in latino e in italiano; cfr. supra, XIII) Ferrara, 1556 giugno 26 Proclama del Giudice dei Savi il conte Galeazzo Estense Tassoni, su istanza di Pietro Iachini e Girolamo Donzelli Massari dell'Arte dei Bastaroli e dei Crivellatori della città di Ferrara, che stabilisce che a nessuno sia lecito far vendere, né misurare alcuna quantità di frumento nelle piazze o nei granai o altrove nella città e nei borghi di Ferrara se non sia iscritto all'Arte dei Bastaroli alla quale spetta tale officio di far vendere frumento e biade e di portarli sui mercati e di misurare. Si comanda ai Bastaroli e ai Crivellatori che esercitino senza frode nel misurare e far vendere secondo le pene contenute nel decreto dell'Arte medesima. Si stabilisce inoltre che siano tenuti coloro che sono, e che in avvenire saranno, iscritti all'Arte, ogni volta che vi sarà da misurare, a portare con loro lo staro di ferro bollato provvisto di bollo del Comune al prezzo di sei denari per moggio e a ragione di un moggio sia loro lecito, in qualunque mercato di frumento e biade nel quale si recheranno, prendere soldi due marchesani per moggio, uno dal compratore e l'altro dal venditore, pena il pagamento di 15 lire marchesane d'applicarsi per un terzo all'accusatore, per un terzo alla Massaria del Comune di Ferrara e per un terzo all'Arte medesima. In tale pena incorrerà chi per crivellare frumento riceverà più di ciò che è stabilito per decreto; mentre chi contravverrà alla presente Grida verrà privato dell'Arte. Si proibisce inoltre a chi non è iscritto all'Arte di esercitare, pena il pagamento di 25 lire d'applicarsi come sopra riservandosi la facoltà di poter mettere insieme i "messetti" (sensali) con i bastaroli per far mercato di frumento. Il misurare frumento non avrà luogo quando il venditore e il compratore d'accordo sul prezzo dello stesso prendessero qualcuno non iscritto nell'Arte per la misurazione del frumento. Rogito del notaio Cesare Sacrati. XV - c. 15r/v (in latino) Ferrara, Cancelleria ducale, 1560 luglio 5 Il duca Alfonso II d'Este - in merito alla supplica degli uomini dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara - approva e conferma all'Arte medesima, gli Statuti e gli ordinamenti, e ogni cosa in essi contenuta, già concessi e confermati dal suo predecessore, dei quali si ordina che vengano inviolabilmente osservati da ufficiali e sudditi. Firma autografe del duca Alfonso II d'Este, di Nicolò Angiari Fattore generale, e di Battista Saracco Segretario ducale e Fattore generale. XVI - c. 16r (in latino) Ferrara, Tribunale, Ufficio delle Biade, 1586 luglio 2 Il Giudice dell'Ufficio delle Biade Vincenzo Morelli - presenti Francesco Faustini e Antonio Gentilino Massari dell'Arte dei Bastaroli e dei Crivellini della città di Ferrara - approva l'elezione che vede Battista Bracci cittadino ferrarese accolto nell'Arte suddetta a condizione che i suoi figli non possano esercitare l'Arte se non saranno eletti e ammessi dai Massari e si attengano a quanto è stabilito nei Capitoli dell'Arte medesima. Rogito del notaio Alfonso Iusberti. XVII - c. 17r (in latino) Ferrara, 1588 ottobre 10 Decreto emanato da Paolo Isnardi Giudice dell'Ufficio delle Biade per gli uomini dell'Arte dei Bastaroli e Crivellari della città di Ferrara. Rogito del notaio Alfonso Iusberti. XVIII - cc. 18r-20r (in latino) Ferrara, 1598 ottobre 24 Breve del pontefice Clemente VIII col quale conferma i privilegi concessi dal duca Alfonso II d'Este, e dai suoi predecessori, alle chiese, ai monasteri, ai collegi, ai luoghi pii, ai nobili cittadini e ad altre persone particolari della città e del ducato di Ferrara, ovvero ai loro eredi, discendenti e successori, ed in aggiunta concede che i suddetti privilegiati siano assolti da qualsiasi sentenza Ecclesiastica, con Motu Proprio e non per istanza. E' obbligo dei privilegiati, che hanno beneficiato delle immunità, esenzioni e libertà, produrre una adeguata documentazione che attesti il possesso dei beni immuni ed esenti di cui godono, fornendo i loro nomi e cognomi e la descrizione di detti beni, da presentare al Commissario Generale della Camera Apostolica, che sarà Legato o Vice Legato della città e del ducato di Ferrara, affinchè vengano inseriti negli atti del notaio deputato dal Legato. Il Breve si rende necessario con il cambiamento di regime, in conseguenza della devoluzione della città e del ducato di Ferrara allo Stato Pontificio. Firma non autografa del Segretario dei Brevi Marcello Vestri Barbiani. Rogito del notaio Giulio Fogliani. XIX - cc. 20v-21v (in latino e in italiano) Ferrara, Ufficio dei Savi, Camerino, 1608 marzo 11 Il Giudice dei Savi Battista Muzzarelli, su supplica del Massaro, dei Sindaci e degli uomini dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara, conferma i Capitoli dell'Arte medesima già deliberati dal Massaro e dai Sindaci con il consenso del maggior numero degli uomini dell'Arte al fine di porre rimedio alla situazione di difficoltà dell'Arte dei Bastaroli gravata sempre più dai debiti. I Capitoli dispongono: I. che la tassa d'entrata nell'Arte suddetta sia per i cittadini di Ferrara di lire venti marchesane da pagarsi all'Arte; II. che la tassa d'entrata nell'Arte suddetta sia per i forestieri di lire trenta marchesane da pagarsi all'Arte; III. che sia i cittadini che i forestieri che vogliono entrare nell'Arte siano tenuti a pagare venti soldi marchesani per ciascun Massaro che li accetti nell'Arte medesima, e dieci soldi al Commendatore dell'Arte perché li iscriva nella matricola; IV. che sia i cittadini che i forestieri iscritti all'Arte siano tenuti a pagare annualmente all'Arte medesima un'offerta di dodici soldi per tutta la Vigilia della Purificazione della Vergine di febbraio; V. che sia lecito ai Massari dell'Arte, trascorsa la solennità di cui sopra, di gravare tutti coloro che non avessero ancora pagato; VI. che gli ebrei che contrattano o fanno "Senserie di Biave" senza aver convenuto alcunché con l'Arte siano condannati, dinanzi al Luogotenente del Giudice dei Savi, al pagamento di quaranta lire marchesane d'applicarsi per due parti alla Massaria del Comune e per una parte all'Arte medesima; VII. che sia lecito al Massaro e ai Sindaci dell'Arte di poter procedere contro chi esercita l'Arte senza essere iscritto, pena il pagamento di venticinque lire d'applicarsi per due parti alla Massaria del Comune e per una parte all'Arte medesima, previa esecuzione del Giudice dei Savi. Precede il documento la convocazione, davanti al Giudice dei Savi, dei congregati dell'Arte in data 29 febbraio 1608. Rogito del notaio Bonifacio Felloni. XX - cc. 22r-23v (in italiano e in latino) Ferrara, convento di Santa Maria dei Servi, Refettorio, 1657 agosto 20 I Padri di Santa Maria dei Servi, riuniti in congregazione, concedono all'Arte dei Bastaroli, Crivellini, e Sensali della città di Ferrara, l'annullamento dell'instrumento rogato, ma mai ratificato a detta dell'Arte, in data 1° dicembre 1650 dal notaio Domenico Villani, che prevedeva il pagamento mensile, ai suddetti Padri, di quindici lire in moneta da parte dei Massari e del Sindaco dell'Arte per la celebrazione di messe, nella loro chiesa, per le anime dei morti dei bastaroli, crivellini e sensali. I Padri suddetti concedono inoltre all'Arte la libertà di far dire messe quante ne vogliono. A questo proposito si concede all'Arte di tenere una cassetta per le elemosine, le cui chiavi saranno tenute una dal priore pro tempore e una dai fratelli dell'Arte, che verranno utilizzate per dire tante messe ogni mese quanto la disponibilità di denaro lo consentirà. Rogito del notaio Giacomo Tolomei. L'instrumento è stato redatto, come afferma il notaio, "de verbo ad verbum vulgari idiomate" secondo la forma e il tenore delle nuove Costituzioni del Cardinal Spinola Legato di Ferrara. XXI - cc. 24r-25r (in latino) [Ferrara, 1618 marzo] Il giureconsulto ferrarese e Giudice dell'Ufficio delle Biade Girolamo Roberti conferma i Bastaroli, Crivellatori e Assaggiatori iscritti all'Arte di Ferrara dei quali seguono i nomi che giurano di esercitare l'Arte senza frode. XXII - cc. 25v-26r (in latino) Ferrara, sec. XVII (1618-1627) Matricolati nell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara negli anni 1618, 1627: cinque nomi, corredati da puntuali e dettagliate registrazioni, di iscritti accolti nell'Arte medesima rogitati dai notai. Si vedano gli elenchi di matricolati menzionati (cfr. supra, V, VII, IX, XI). XXIII - c. 26v (in italiano; cfr. supra, V) Ferrara, s. d., sec. XV I Giudici dell'Ufficio delle Biade di Ferrara Alidosio Ariosti e Simone Torricelli, in osservanza del decreto ducale, convocati gli uomini dell'Arte dei Bastaroli e Crivellatori della città di Ferrara riconoscono coloro che vengono ritenuti idonei a esercitare l'Arte. XXIV - c. 27r/v (in latino e in italiano) Ferrara, 1617 aprile 19 Il Commissario della Camera Apostolica della città e ducato di Ferrara Grimaldo Oldoini per conto del cardinale Giacomo Serra Legato a Latere di Ferrara, in merito alla supplica dei Massari e Sindaci dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara che fra le richieste chiedevano di poter riscuotere da tutti i debitori dell'Arte, stabilisce che in avvenire non accettino più nell'Arte dei Bastaroli alcun nuovo iscritto se prima non avrà pagato alla Reverenda Camera Apostolica quanto è stabilito nei Capitoli e fatto fede del pagamento per mano del Depositario della Reverenda Camera sotto pena di venticinque scudi d'oro d'applicarsi alla suddetta Camera e di pena corporale ad arbitrio del Cardinale Legato. Il documento testimonia anche il credito dato al Convento delle Madri Cappuccine di 140 lire, in data 13 aprile 1617. Atti autenticati dal notaio Vespasiano Ferranti, che li ha ripresi dai suoi originali. XXV - cc. 27v-28r (in italiano e in latino) Ferrara, Palazzo, 1626 febbraio 6 Il Giudice delle Biade Antonio Rosa stabilisce che i Massari dell'Arte dei Bastaroli della città di Ferrara in avvenire siano obbligati al momento dell'accettazione di persone nell'Arte di darne nota al Giudice o Notaio delle Biade pro tempore; che proibiscano ai nuovi entrati nell'Arte di esercitare la professione se prima non abbiano, negli atti del Notaio del suddetto Ufficio, dato sicurezza in conformità a quanto disposto dai Capitoli dell'Arte. Si proibisce ai Massari di accettare nella matricola dell'Arte chiunque non presenti attestazione proveniente dal Notaio dell'Ufficio suddetto pena il pagamento di dieci scudi marchesani d'applicarsi per metà all'Ufficio e per metà alla Massaria del Comune di Ferrara. Si stabilisce inoltre che l'Arte e gli uomini di quella siano liberi da qualsiasi obbligo preteso e da pretendersi per l'avvenire dai Giudici. Rogito del notaio Giovanni Battista Consoli. XXVI - cc. 28v-29r (in latino e in italiano) si veda il ms. Fondo Statuti, 21, c. 15r/v Ferrara, Congregazione dell'Abbondanza, 1632 settembre 24 La Congregazione dell'Abbondanza della città di Ferrara, su supplica presentata dagli uomini e dai Massari Ercole Marchetti e Alberto Chiarelli dell'Università dei Crivellini (Crivellari), concede di pagare ai crivellini dieci bolognini per moggio di "contadura" di frumento che non è "concio", e otto bolognini per moggio di frumento che è "concio" (conciare il frumento: mondarlo prima di portarlo al mulino). Il rescritto è preceduto dalla supplica dell'Università dei Crivellari. Firma di Ottavio Magnanini Segretario del Comune. Atto autenticato dal notaio Orazio Smeraldi, che l'ha estratto dal Libro della Congregazione dell'Annona. XXVII - cc. 29r-31r (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1650 aprile 6 Registrazione della sentenza pronunciata dal Giudice dei Savi il conte Giulio Cesare Nigrelli - in merito alla supplica presentata dagli uomini dell'Arte dei Bastaroli, Crivellini e Sensali della città di Ferrara con rescritto annesso del cardinale Benedetto Odescalchi Legato di Ferrara, datato 28 febbraio 1650, agli stessi su ricorso - che concede la facoltà di poter raccogliere il denaro necessario per far celebrare una messa ogni giorno, per il mantenimento della quale ogni componente dell'Arte dovrà pagare cinque bolognini mensili, per i fratelli dell'Arte defunti. Il Giudice dei Savi dispone inoltre, in data 21 marzo 1650, che la sentenza venga registrata a perpetua memoria dal Capo Notaio nei suoi atti e nelle Matricole dell'Arte medesima. Rogito del notaio Giacomo Grandi. XXVIII - c. 32r/v (in italiano) Ferrara, 1701 maggio 9 Sentenza definitiva dell'Uditore e Giudice Francesco Antonio Bonfini a conferma di una precedente sentenza disposta dal Consultore del Giudice dei Savi in data 2 giugno 1699, con rogito del notaio Francesco Borsetti, su istanza dell'Arte dei Bastaroli presentata in data 19 febbraio 1699 contro l'Arte dei Crivellini, che stabiliva la facoltà di togliere dal palio dell'Arte dei Bastaroli, alla quale sono aggregati anche i crivellini, i nomi apposti. Il decreto era già stato confermato in seconda sentenza il 9 ottobre 1699 dal Giudice Paganini e registrata negli atti del notaio Filippo Girolamo Bartoli. |
Non a stampa
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Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Codices Manuscripti Bibliothecae Pub. Ferrariensis, 1815, p. 149. [= P. Cavalieri] (nota catalografica autografa di L. N. Cittadella).
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A stampa
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A. Gennari, Monografia della Biblioteca Comunale di Ferrara, Ferrara, Premiata Tipografia Sociale, 1892, p. 80.
A. Chiappini, Immagini di vita ferrarese nel secolo XVII, in La chiesa di San Giovanni Battista e la cultura ferrarese del Seicento, Milano, Electa, 1981, pp. 9-56, [p. 25, n. 131 p. 52].
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Riproduzioni
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Il manoscritto è stato riprodotto integralmente su microfilm negativo b.n. 35 mm, conservato presso la Biblioteca Comunale Ariostea (Bobina n. 37).
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Fonti
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Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, ms. Fondo Statuti, 21.
BCAFe, Classe I, 221, Genealogia della famiglia Borsetti, ms. cart., sec. XVIII.
A. Frizzi, Memorie storiche della nobil famiglia Ariosti di Ferrara, 1717.
G. Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia cioè notizie storiche, e critiche intorno alle vite, e agli scritti dei letterati italiani, Brescia, Giovanni Battista Bossini, 1753-1763, 2 voll.
A. Frizzi, Catalogo de' notaj ferraresi defunti, e de' possessori de' loro protocolli, atti giudiziali, ed altre scritture pubbliche esistenti fino all'anno presente 1766. BCAFe, Collezione Antonelli, 357, ms. cart., sec. XVIII (1766).
Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Fondo Antolini, 98, Stemmi degli eminentissimi Cardinali Legati, che governarono il Ducato di Ferrara, dalli 29 gennajo 1598, epoca della Devoluzione del Ducato alla Santa Sede a tutto li 21 giugno 1796 in cui Ferrara fu compresa nella Repubblica Francese, ms. cart., sec. XIX.
L. Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, Ferrara, eredi di Giuseppe Rinaldi, 1804.
F. L. Bertoldi, Serie degli Eminentissimi e Reverendissimi Signori Cardinali Legati di Ferrara estratta dal Quadro Cronologico-Storico dei diversi Dominj a' quali la medesima Ferrara è stata soggetta, e de' Principi che la governarono dalla sua origine sino all'anno MDCCCXVI, Ferrara, Bresciani, s.a. [ma 1816].
F. L. Bertoldi, Cardinali Legati dalla devoluzione di Ferrara alla S. Sede dall'anno 1598 al 1796, s.a.
A. Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, Ferrara, Abram Servadio Editore, 1848, V.
Riguardo a notizie storiche sull'Arte si veda: Le Università delle Arti a Ferrara dal secolo XII al secolo XVIII, "Atti della Deputazione ferrarese di storia patria", serie prima, 8 (1896), pp. 5-244, [70 n. 1, 72 n. 3, 73, 92 n. 3, 99-100, 135, 136 n. 1, 137 n. 1, 146-147, 189 n. 1, 220 n. 1].
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano, Ulrico Hoepli, 1947.
Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevii sive Summorum Pontificum, S.R.E. Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum series e documentis tabularii praesertim Vaticani collecta, digesta, edita, I-IX, Padova, "Il Messaggero di S. Antonio", 1952-2002.
A. Derolez, Codicologie des manuscrits en écriture humanistique sur parchemin, II, Catalogue, Turnhout, Brepols, 1984, [sub Fiche-mémento].
F. Pasini Frassoni, Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara, Bologna, Forni, 1997 (rist. anast.; ripr. facs. dell'ed.: Roma, 1914).
Enciclopedia dei Papi, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2000, 3 voll.
L. Chiappini, Gli Estensi. Mille anni di storia, Ferrara, Corbo Editore, 2001.
Indice biografico italiano, a cura di T. Nappo, 3a edizione corretta ed ampliata, Monaco, K. G. Saur, 2002, 10 voll.
La legatoria Gozzi. Dante, Rolando e Pietro: 1902-2002, catalogo della mostra, Modena, 4 dicembre 2004 - 25 aprile 2005, a cura di F. Piccinini, L. Ponzoni, testi di M. Ricci, L. Righi Guerzoni, Modena, Comune, 2004.
Per le biografie dei cardinali si sono consultati anche alcuni siti internet ai seguenti indirizzi: http://www.araldicavaticana.com; http://www.fiu.edu/~mirandas/cardinals.htm. Quest'ultimo è il Dizionario biografico dei cardinali realizzato dal prof. Salvador Miranda presente online sul sito della Florida International University di Miami, Florida, USA. E' necessario comunque evidenziare che non sempre la cronologia coincide con quella proposta dalle fonti locali, manoscritte e a stampa, possedute dall'Ariostea.
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Progetto
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Manoscritti Biblioteca Ariostea, Ferrara
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Autore della scheda
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Mirna Bonazza
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Ultima modifica
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Mirna Bonazza
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Tipologia
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Scheda di prima mano
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Data di creazione
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24/09/2008
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Ultima modifica
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20/03/2020
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CNMS
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CNMS\0000031566
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