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Misto: 1-4, 90-106 (cart.), 5-89 (membr.), guardie cartacee; fascicoli legati; mancanze: caduta di una c. Si veda la Fascicolazione; 1601-1800 data stimata; cc. I + 107 + I; cartulazione recente a cifre arabe scritta a lapis e collocata nel margine inferiore esterno alla quale si fa riferimento. Cartulazione antica ad inchiostro collocata nel margine superiore esterno: le antiche cc. 1-32 corrispondono alle attuali 5-36; la cartulazione ricomincia con le cc. 1-41 corrispondenti alle attuali 37-79. Un intervento moderno alla cartulazione antica interessa le attuali cc. 64-94 con una cartulazione a lapis (cc. 28-57). Sono bianche le cc. Iv, 1r, 3v-4v, 36v, 79r/v, 90v, 94v-107v, I'
Identifier
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CNMD\0000051479
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Dimensions
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mm 235 x 162 (c. 1), mm 233 x 171 (c. 38), mm 234 x 169 (c. 91)
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Watermark
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di tre differenti tipologie.
Filigrana (cc. I, 90, 107, I') tipo àncora inscritta in un cerchio e sormontato da una stella a sei punte associata ad una contromarca rappresentante le lettere alfabetiche A C? ai lati di un trifoglio centrale, del sec. XVIII. c. 107, mm. 64 x 43; contromarca: c. 90, mm 43 x 38.
Filigrana (cc. 1-4) tipo crescente. Si tratta di tre crescenti di grandezza a scalare disposti in sequenza. Di epoca tarda. cc. 2-3, mm 96 x 41.
Filigrana (cc. 91-106) tipo lettere assemblate (G P) al centro delle quali un trifoglio si protende verso l'alto, del sec. XVIII. cc. 98-99, mm 26 x 24.
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Quire structure
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3 duerni (cc. 1-4; 80-87), 1 fascicolo di 16 cc. (cc. 5-36), 3 quaderni (cc. 37-44; 56-62/65; 72-79) dei quali il secondo presenta un bifolio (cc. 63-64) inserito dopo la c. 62 per cui anche la cartulazione ne risente; 1 sesterno (cc. 45-55) privo di una c. caduta fra le attuali cc. 52/53; 1 ternione (cc. 66-71); 1 bifolio (cc. 88-89); 1 fascicolo di 9 cc. (cc. 90-107).
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Prickings
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per squadratura
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Ruling
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non uniformemente presente: impressa a secco; tracciata ad inchiostro.
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Ruling
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in numero di 16-29; utilizzato il primo rigo.
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Mise en page
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a piena pagina.
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Catch words
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di fascicolo orizzontali:
Capitoli (c. 64).
Richiami di pagina orizzontali:
[inviola]bilis (c. 5), tenore (c. 6), la (c. 7), Arte (c. 8), i carboni (c. 9), città (c. 10), il dimandasse (c. 11), predetta (c. 12), [Arti]sta (c. 13), tre (c. 14), possano dare (c. 15), alcuna (c. 16), [Fer]rariae (c. 17), [Iudi]cium (c. 18), [faci]at (c. 19), [dispo]nentibus (c. 20), alli (c. 21), di quelle (c. 22), [fa]cientibus (c. 23), ordines (c. 24), massari (c. 25), e come (c. 26), ut supra (c. 27), strepitu (c. 28), Capitulo (c. 29), observari (c. 30), emere (c. 31), filium (c. 32), acceptantibus (c. 33), facere (c. 34), Iuris (c. 35), ammesso (c. 37), alla (c. 38), giudicato (c. 39), [dell']Arte (c. 40), nel no (c. 41), debba (c. 43), con (c. 45), la (c. 51), entrare (c. 52), al S.r (c. 54), la (c. 57), ogni (c. 58), di (c. 59), in (c. 60), instans (c. 61), che (c. 63), e tri[pudij] (c. 67), dovere (c. 68), Presbyter (c. 69), poenalia (c. 70), ha (c. 72), [tempo]ribus (c. 74), ed (c. 75), Capitoli (c. 80), Inherentes (c. 81), pregiudiziali (c. 82), del (c. 91), ris[cattare] (c. 92).
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Script and hands
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Script:
Description: Scrittura corsiva di epoche e mani diverse. Note coeve e di epoca successiva ai documenti. Inchiostri marrone e nero. Maniculae.
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Seals and stamps
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Signum tabellionis di Galeazzo Negrini (c. 42r)
Timbro impresso a secco del cardinal Giacomo Serra (c. 42r)
Timbro del notaio Orazio Smeraldi (cc. 42v-43r)
Signum tabellionis di Francesco Bonaccioli (c. 44v)
Signum tabellionis di Domenico Parisi (c. 48v)
Timbro del notaio Andrea Piganti (c. 51r)
Timbro del notaio Taddeo Tonozzi (cc. 56r, 61v, 62v, 65r, 66v)
Timbro del notaio Floriano Chiccoli (c. 70r)
Timbro del notaio Ignazio Borsetti figlio di Francesco (cc. 73v, 76v, 78v)
Timbro del notaio Giuseppe Bertelli (cc. 81r, 83r/v, 87r, 88v, 90r, 93v)
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Decoration
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Decorato
Initials: Presenza di iniziali semplici
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Binding
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Legatura presente
Date: 1701-1800;
Origin: Coperta (mm 245 x 175) con dorso a quattro nervature. Capitelli color écru.
Material of boards : Assi in cartone
Material of cover: Coperta in pelle
Decoration of cover: A secco
Metal pieces/Other: fermagli, chiusura di fermaglio con bindella in pelle allo stato di frammento staccato dalla coperta
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History of manuscript
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Transcription/description of historical information: Nella controguardia anteriore è presente un'antica segnatura scritta a lapis «P. 4. 1 n. 5.», ed una precedente numerazione scritta ad inchiostro «N. 3».
Sempre nella controguardia anteriore e a c. Ir scritte moderne «Fabbri», la prima a lapis azzurro, la seconda ad inchiostro blu.
Old shelfmarks:
3 ,
P. 4. 1. n. 5
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State of preservation and restoration
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State of preservation: della coperta alquanto mediocre. Deterioramento dei piatti e del dorso fortemente abrasi. Il dorso, che è leggermente staccato, presenta fori di anobidi e la perdita di lembi di pelle. Lo stato della pergamena è mediocre: le cc., inscurite e parzialmente indurite, presentano macchie, fori, evidenti gallerie create da anobidi che interessano le carte di guardia, i contropiatti e la parte inferiore delle cc. 39-43. Alcuni fascicoli sono debolmente legati.
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Author
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Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1793, 1794)
Stefano Graziadei Giudice de Savj, citato a 92v
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1652, 1678)
Ippolito Strozzi Giudice de Savi, citato a 56r
Names in the manuscript or added:
(dal ms. emerge che fu Giudice dei Savi nel 1644)
Girolamo Rossetti Giudice de Savi, citato a 49r
Names in the manuscript or added:
(dalle fonti locali emerge che fu Legato di Ferrara dal 12 novembre 1623 al 5 aprile 1627. Nella Hierarchia Catholica: dal 25 novembre 1627)
Cardinal S. Marcellus legatus, citato a 44v (detto cardinale di San Marcello dal titolo ricevuto nel 1621)
Names in the manuscript or added:
Cardinalis Ginettus Ferrariae Legatus, citato a 48v (f. L. Bertoldi, Cardinali, p. n.n. 1)
(dalle fonti locali emerge che fu Legato di Ferrara dal 1° dicembre 1640 al 20 novembre 1642 (o 1643). Nella Hierarchia Catholica: dal 19 novembre 1640)
Names in the manuscript or added:
F. Gavassini Giudice de Savj, citato a 85r
Francesco Gavassini Giudice de Savj, citato a 86r
Names in the manuscript or added:
(dal ms. emerge che fu Giudice dei Savi nel 1783)
Francesco Vincenzo d'Este Mosti Giudice de Savj, citato a 87v
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi nel 1717)
Antonius Mazzucchius L, citato a 73v
Names in the manuscript or added:
(dalle fonti locali emerge che fu Legato di Ferrara dall'aprile del 1627 al maggio del 1630. Nella Hierarchia Catholica: dall'8 marzo 1627)
Cardinale Sacchetti Legato, citato a 48r
Names in the manuscript or added:
Franciscus Nigrisolius J. V. D. L, citato a 50r
Francesco Nigrisoli Consultore, citato a 50v
Names in the manuscript or added:
(dal ms. emerge che fu Giudice dei Savi nel 1654)
Ercole Trotti Giudice de Savij, citato a 51v
Names in the manuscript or added:
Giacomo Mini Consultore, citato a 56v
Names in the manuscript or added:
(dalle fonti locali emerge che fu Legato di Ferrara dal 10 maggio 1690 al 17 novembre 1696. Nella Hierarchia Catholica: dal 10 aprile 1690; dal 17 luglio 1691 prorogata la Legazione di un triennio)
G. R. Cardinale Imperiale Leg., citato a 65r
Giuseppe Renato Cardinale Imperiale, citato a 63r
Names in the manuscript or added:
Paulus PP. V, citato a 5v (nome scritto in caratteri capitali)
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi dal 1735 al 1737)
Hercules Bevilaqua Iudex Sapientum, citato a 77v
Names in the manuscript or added:
Franciscus Farrus L, citato a 71r
Names in the manuscript or added:
Auditor Bonaiutus Iudex, citato a 71r
Names in the manuscript or added:
Maestrato de Savi, citato a 49r
Savi dell'Illustrissimo Maestrato, citato a 54r
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi negli anni 1694, 1703)
Cesar Favalius L, citato a 65v
Names in the manuscript or added:
Cardinalis Thaddeus de Verme Episcopus Ferrariae, citato a 67r
T. Cardinalis de Verme Episcopus Ferrariae, citato a 70r
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1675, 1676, 1682, 1683, 1694, 1695)
Francesco Rossetti Giudice de Savi, citato a 62v
Franciscus Rossettus Iudex Sapientum, citato a 66v
Names in the manuscript or added:
Auditor Diamanti Iudex, citato a 71v
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1708, 1712, 1713)
Gaetano Trotti Giudice de Savij, citato a 69v
Caietanus Trottus, citato a 67r
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1756, 1757)
Francesco Calcagnini Giudice de' Savj, citato a 80r/v
Names in the manuscript or added:
H. Giorgi L, citato a 82r
Names in the manuscript or added:
Francesco Galvani Consultore Sostituto, citato a 89v
Names in the manuscript or added:
J. Card. Serra Legatus, citato a 42r
Cardinalis Serra, citato a 42v, 43r
(dalle fonti locali emerge che fu Legato di Ferrara dal 13 dicembre 1615 al 19 agosto 1623.Nella Hierarchia Catholica: dal 16 settembre 1615)
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Other names
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Magnanini, Ottavio <segretario del Comune 1574-1652>
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Segretario del Comune negli anni 1605, 1607, 1613, 1615, 1616, 1625, 1632, 1644)
Ottavio Magnanini Segretario, citato a 49v
Todeschi, Paolo Achille < fl. 1758-1770 ; Giudice dei Savi di Ferrara >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1758, 1759, 1763, 1764, 1768, 1769, 1770)
Paolo Achille Todeschi Giudice de Savj, citato a 81v (delega al Consultore)
Bertelli, Giuseppe < fl. 1757-1796 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Joseph Bertelli J. V. D., citato a 81r, 83r/v, 87r, 88v (90r, 93v)
Joseph Bertelli Notarius Primarius, citato a 89r, 91r
Casari, Orazio < fl. 1610 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Horatius Casarius notarius, citato a 46v
Smeraldi, Smeraldo < fl. 1640-1642 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Smeraldus Smeraldus notarius, citato a 48v
Chiccoli, Floriano < fl. 1713-1719 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Florianus Chicolus, citato a 69v, 70r
Borsetti, Ignazio < fl. 1712-1749 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Ignatius de Borsettis, citato a 73v, 76v, 78v
Jgnatius Borsettus Notarius Primarius, citato a 75r, 77r
Benzi, Bartolomeo < fl. 1629 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Bartholameus de Bentijs, citato a 45v
Castagnini, Ortensio < fl. 1644 >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
Hortensio Castagnini, citato a 51r
Chiccoli, Almerico < fl. 1736-1749 >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi negli anni 1736, 1742, 1743, 1749)
Avvocato Almerico Chiccoli Luogotenente e Consultore, citato a 77v
Pio, Ercole < fl. 1629 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Hercules Pius notarius, citato a 45v
Villa, Lancillotto < fl. 1735 ; Giudice dei Savi di Ferrara >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(dal ms. emerge che fu Giudice dei Savi nel 1735)
Lancellotto Villa Giudice de' Savj, citato a 74r (delega al Luogotenente Consultore)
Mandretti, Cesare < fl. 1610 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Cesar Mandrettus notarius, citato a 46v
Prosperi, Michelangelo < fl. 1788-1789 ; Giudice dei Savi di Ferrara >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1788, 1789)
Michelangelo Prosperi Giudice de Savj, citato a 89r
Negrini, Galeazzo < fl. 1618 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Galeazzo Negrini not.°, citato a 42r
Parisi, Domenico < fl. 1629 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Dominicus Parisius notarius, citato a 48v
Smeraldi, Orazio <notaio fl. 1618-1632>
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Horatius Smeraldus, citato a 42v, 43r
Tonozzi, Taddeo < fl. 1653-1695 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Thadeus Tonozzius, citato a 56r
Thadeus Tonozzius Notarius Primarius, citato a 61v, 62v, 66r/v
Thadeus Tonozzius notarius, citato a 53v, 65r
Zavaglia, Ludovico < fl. 1716-1717 ; Giudice dei Savi di Ferrara >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1716, 1717)
Ludovico de Zavaglia Giudice de Savij, citato a 72v (delega al Consultore)
Grandi, Giacomo < medico ; 1646-1691 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Jacobus Grandius Notarius primarius, citato a 50v
Bertelli, Carlo Antonio < fl. 1737-1756 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Carolus Antonius Bertelli, citato a 81r
Vestri Barbiani, Marcello < sec. 16.-17. >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
M. Vestrius Barbianus, citato a 36r (segretario. Firma autografa)
Bonaccioli, Francesco < fl. 1625 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Franciscus Bonazzolus, citato a 44v
Piganti, Andrea < fl. 1626-1647 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Andreas de Pigantis, citato a 51r
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Titles
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Titolo aggiunto: Arte de' Fabbri: Statuto dato con bolla di Paolo V del 1605, ed altri atti in seguito
Note: Si veda [P. Cavalieri], Codices..., p. 150. Names in the title:
*Arte dei *Fabbri <Ferrara>
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Observations
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Si riportano le parti di cui si compone lo Statuto che è preceduto da una "Tavola di tutto quello, che negli presenti Capitoli si contiene" (cc. 1v-3r), la quale è in riferimento ai titoli dei Capitoli contenuti nel Breve che segue (cfr. infra, I).
I - cc. 5v-36r (in latino e in italiano) Roma, San Marco, 1605 ottobre 6 Breve del pontefice Paolo V col quale conferma e approva gli Statuti e privilegi dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara, che hanno origine dal 1445 come la conferma di essi, stabilita dal marchese Leonello d'Este, attesta, fino al presente anno 1605. Seguono i Capitoli degli Statuti in numero di trentadue, i Capitoli aggiunti, e alcuni memoriali. Firma autografa del Segretario dei Brevi Marcello Vestri Barbiani. Si riportano i titoli dei Capitoli contenuti nel Breve: I. Del modo di elegere et creare li Massari (c. 7r) II. Della sicurtà che devono dare li Massari (c. 8r) III. Del modo che si devono vedere le ragioni, et conti de Massari et da chi (c. 8v) IV. Del modo d'elegere i Consiglieri dalli elettori (c. 9v) V. Del modo di elegere il Comandatore, et suo ufficio (c. 9v) VI. Del modo che si debbano assaggiare i carboni così terrieri, come forestieri (c. 9v) VII. Che la polvere de carboni sia dell'Arte (c. 10r) VIII. Del modo di entrare nell'Arte, et pagamento per entrarvi, et quali non se debbano admettere (c. 10r) IX. Che non si possi portare fuori della città rami vecchi, né altro senza licenza (c. 10v) X. Della pena de Baschirari, et Spinazzari, che lavorano senza bolettino (c. 11r) XI. Che i Baschirari, et Magnani non possino portare per la città rami nuovi, et altre cose nuove, che non siano fabricate in Ferrara (c. 12r) XII. Pena contro li biastematori del nome di Dio (c. 12v) XIII. Contro a quelli, che straparlano contro i Massari, et che non vengono al Conseglio (c. 12v) XIV. Carbone non si può vendere a chi non è nell'Arte senza licenza (c. 13r) XV. Contro a quelli, che fraudano l'Arte, o la danneggiano (c. 13r) XVI. Giudei obligati vendere le sorti spettanti a Fabri alli Massari (c. 13r) XVII. Che non si possa comprare legna per far' carbone nel distretto di Ferrara, et Adria (c. 13v) XVIII. Che niuno possi comprare carboni, né venderne se non li Massari dell'Arte de Fabri (c. 13v) XIX. Che li Massari siano obligati riscuotere i denari del carbone dato a credenza (c. 14v) XX. Colte, et altre gravezze da pagarsi per l'huomini dell'Arte (c. 15r) XXI. Confalone, et essequie de morti (c. 15r) XXII. Contro a quelli che vietassero li pegni (c. 15r) XXIII. Delle feste da celebrarsi (c. 15v) XXIV. Festività di Santo Alò, et solennità di detto giorno, et offerta (c. 15v) XXV. Oglio per l'altare di Santo Alò in Santa Anna (c. 15v) XXVI. Che non si possa fare contratto di carbone senza sei huomini della Scola, et ambidoi li Massari (c. 16r) XXVII. Che non si possa incantare al compagno cosa alcuna (c. 16r) XXVIII. Che non si possa accettare garzone se non haverà compito o sarà d'accordo col suo Maestro (c. 16r) XXIX. Salario de Massari dell'Arte (c. 16v) XXX. Salario de Conseglieri (c. 16v) XXXI. Che non si possi contravenire alle condennationi fatte da Massari (c. 16v) XXXII. Che non si possa ragunare la Scola senza licenza del suo Giudice de Savij (c. 16v) Seguono le aggiunte ai Capitoli dell'Arte. II - cc. 37-42r (in italiano e in latino; cfr. infra, III) Ferrara, chiesa di San Giacomo, Scola dell'Arte dei Fabbri, 1618 febbraio 8 Dichiarazione, determinata dagli uomini dell'Arte dei Magnani della città di Ferrara, nel corso della congregazione che stabilisce che tutti coloro che sono iscritti all'Arte dei Fabbri, in qualità di obbedienti stando nelle botteghe o esercitando l'arte lavorando con ferro o rame, come baschirari, o spinazzari, o spadari, o campanari, o altri, che vogliono esercitare devono dar prova della loro abilità alla presenza dei Massari e dei Savi dell'Arte, e se risulteranno idonei potranno lavorare e vendere in città e nel distretto o tenere bottega aperta per il mestiere al quale saranno ammessi pagando per l'ammissione al Massaro dell'Arte quaranta soldi, somma che verseranno ogni anno in segno d'ubbidienza. Se il Massaro accoglierà uomini risultati non idonei verrà gravato della spesa di cinquanta lire d'applicarsi all'Arte, privato della Masseria o di altro ufficio e interdetto da qualsiasi ufficio dell'Arte. Sarà obbligo del Massaro tenere un libro nel quale scrivere tutti i nomi degli obbedienti dell'Arte dei Fabbri di Ferrara con la specificazione della prova sostenuta per l'ottenimento dell'idoneità e il tipo di licenza concessa. Si dispone che anche i figli degli obbedienti, che il più delle volte non sono cittadini e sono domiciliati altrove, in analogia con ciò che avviene per gli iscritti, potranno continuare ad esercitare per tre mesi dopo la morte del padre e se al termine del periodo risulteranno abili ne potranno continuare l'attività, se non risulteranno idonei dovranno chiudere la bottega e cessare l'attività in un tempo necessario, stabilito dai Massari e dai Savi dell'Arte, per smaltire gli oggetti presenti nella bottega paterna. Si dispone che anche i fabbri che esercitano in villa e vogliono tenere bottega aperta debbano sottoporsi alle medesime prove suddette. Di tutto ciò chiedono la conferma al cardinal Legato Giacomo Serra che ne dispone l'approvazione. Rogito del notaio Galeazzo Negrini. Segue la conferma rilasciata dal cardinal Legato Giacomo Serra in data 10 marzo 1618. III - c. 42v (in latino; cfr. supra, II) [Ferrara], 1618 aprile 30 Decreto emanato dal cardinale Giacomo Serra Legato a Latere di Ferrara, col quale stabilisce che la conferma della dichiarazione determinata e chiesta dagli uomini dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara e rilasciata in data 10 marzo 1618 non comprende la questione relativa agli obbedienti. Rogito del notaio Orazio Smeraldi. IV - c. 43r (in latino) [Ferrara], 1619 marzo 14 Decreto emanato dal cardinale Giacomo Serra Legato a Latere di Ferrara, col quale stabilisce che l'elezione del Massaro avvenga con ballottazione a scrutinio segreto e colui che prenderà il maggior numero di voti sarà Massaro, mentre colui che arriverà secondo sarà Massaro della Cassa. Rogito del notaio Orazio Smeraldi. V - cc. 43v-44v (in italiano; cfr. infra, VIII) Ferrara, Castello, 1625 gennaio 15 Rescritto del cardinale Francesco Cennini de' Salamandri Legato di Ferrara, in merito alla supplica degli uomini dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara, che stabilisce il divieto per i debitori appartenenti all'Arte, nei confronti della medesima, di essere proposti o di ottenere uffici o cariche finché non avranno provveduto ad estinguere il debito. Rogito del notaio Francesco Bonaccioli. VI - c. 45r/v (in italiano e in latino) Bologna, cappella di San Pietro Maggiore, 1629 dicembre 8 Sottoscrizione di Antonio Denti e Pietro Bonfadini ramari e padroni dei magli della città di Bologna dove si fonde il rame vecchio e si fa rame nuovo, i quali affermano la purezza del rame fuso, sia vecchio che nuovo. Rogito di Bartolomeo Benzi notaio in Bologna. Segue l'attestazione della scrittura pubblica del notaio Benzi da parte dell'Almo Collegio dei notai di Ferrara, con firma non autografa di Ercole Pio notaio del detto Collegio. VII - cc. 45v-46v (in italiano e in latino) Bologna, 1610 novembre 23 Sottoscrizione di Antonio Trafuori, di Pietro Bonfadini, mercanti di rami e padroni della fonderia, e di Antonio Maria Rabbi fonditore e lavoratore di rami, nella quale affermano che l'utilizzo della saldatura nei lavori di rame non è utile al pubblico, né perché i lavori vengono infettati, e non possono più essere sottoposti a fusione, né per la grave spesa. Rogito di Orazio Casari notaio in Bologna. Segue l'attestazione della scrittura pubblica del notaio Casari da parte dell'Almo Collegio dei notai di Bologna, con firma non autografa di Cesare Mandretti notaio del detto Collegio. VIII - cc. 47r-48v (in italiano e in latino; cfr. supra, V) Ferrara, Castello, 1629 gennaio 19 Il cardinale Giulio Cesare Sacchetti Legato di Ferrara, in merito alla supplica dei Massari dell'Arte dei Fabbri, Giulio Cesare Fornari e Bartolomeo Bottonelli, rispetto alla revisione dei conti stabilisce che i Ragionati debbano saldare e vedere i conti dei Massari e degli Ufficiali dell'Arte e per fare ciò gli viene concessa la facoltà di poter condannare, assolvere i suddetti in conformità con le disposizioni dei Capitoli dell'Arte. Viene inoltre data la facoltà ai Massari dell'Arte di eleggere un computista che assista, con i Savi e i Ragionati, al saldo dei conti. In relazione ai debitori dell'Arte ordina che sia valido quanto era stato stabilito dal suo predecessore, il cardinale Francesco Cennini de' Salamandri, in data 15 gennaio 1625, e confermato il 10 dicembre 1628. Rogito del notaio Domenico Parisi. IX - c. 48v (in latino) [Ferrara], 1640 aprile 26 Il cardinale Marzio Ginetti Legato di Ferrara ordina all'Arte dei Fabbri della città di Ferrara di osservare il solito. Il documento sembra essere incompleto. Firma del notaio Smeraldo Smeraldi. X - c. 49r/v (in italiano; cfr. infra, XI) [Ferrara], 1644 giugno 28 Il Giudice dei Savi il conte Girolamo Rossetti e il Maestrato dei Savi approvano la determinazione fatta dagli uomini dell'Arte dei Magnani, passata a pieni voti (favorevoli 7, contrari 0), dopo averli ascoltati preventivamente, che stabilisce per la vendita del carbone che vada venduto allo stesso costo aggiungendo solamente le spese di magazzino. Si dispone inoltre che i Massari, ogni volta che acquisteranno carbone in piccola o in grande quantità, diano nota al Giudice dei Savi e al Maestrato del prezzo pagato e delle spese sostenute per l'affitto del magazzino affinchè il Computista generale della comunità possa regolamentare il prezzo del carbone. Viene disposto inoltre che quando l'Arte non abbia provvigione sufficiente di carbone da soddisfare orefici, ebrei, ed altri, questi potranno previa licenza concessa dal Giudice e dal Maestrato dei Savi rivolgersi a chi vorranno. Firma non autografa di Ottavio Magnanini Segretario del Comune. XI - c. 50r/v (in latino; cfr. supra, X) Ferrara, 1644 luglio 20 Decreto emanato da Francesco Nigrisoli Luogotenente del Giudice dei Savi il marchese Antonio Bevilacqua, col quale dispone che il decreto concesso dal Giudice dei Savi Girolamo Rossetti, in data 28 giugno 1644, venga registrato negli atti del notaio il quale ha letto il detto decreto ad alta voce ai Massari, Francesco Lanzotti e Giulio Cesare Anelli, e ai Sindaci dell'Arte dei Fabbri in rappresentanza degli uomini della medesima. Si stabilisce che le disposizioni vengano registrate anche nei Capitoli dell'Arte medesima. Pena per gli inosservanti del decreto il pagamento di cento scudi. Rogito del notaio Giacomo Grandi. XII - cc. 50v-51r (in italiano) [Ferrara], 1644 novembre 4 Determinazione di Francesco Nigrisoli Consultore del Giudice dei Savi, che stabilisce i prezzi a cui il carbone deve essere venduto dall'Arte dei Magnani. Firma di Ortensio Castagnini. Atto autenticato dal notaio Andrea Piganti, in data 6 febbraio 1647, che l'ha esemplato dagli originali dell'Arte. XIII - cc. 51r-53v (in latino e in italiano) Ferrara, [Cancelleria], 1654 giugno 27 Registrazione delle determinazioni decise durante la congregazione dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara - tenutasi presso la loro Scola il 31 gennaio 1654 -, e delle risoluzioni in essa votate, già approvate e confermate dal Giudice dei Savi il marchese Ercole Trotti, il 5 giugno 1654, il quale ha disposto che vengano registrate nel Libro dei Capitoli e privilegi dell'Arte dei Fabbri, in merito alla supplica presentata dagli uomini dell'Arte medesima. Ferrara, Scola dell'Arte dei Fabbri, 1654 gennaio 31 Congregazione tenuta dagli uomini dell'Arte dei Fabbri (di cui seguono i nomi), per la necessità di affermare e confermare alcune regole da porre a votazione, nel corso della quale si è determinato, votando a scrutinio per imbussolazione: I. dall'anno 1622 al 1654 qualsiasi persona entrata nell'Arte è stata sottoposta al pagamento di cinquanta scudi all'Arte medesima; II. alcuni hanno pagato venticinque scudi in acconto dei cinquanta; III. si è determinato dalla consuetudine fatta in legge che venga stabilito il pagamento di cinquanta scudi all'Arte per qualsiasi persona che voglia iscriversi; IV. chi ha pagato un acconto dei cinquanta scudi potrà pagare il residuo rimasto rateizzato in cinque anni, ogni anno una quota; V. chi entrerà nell'Arte sarà tenuto a fare le prove giuridiche; gli obbedienti approvati saranno tenuti a versare venticinque scudi d'acconto e potranno pagare il residuo rimasto rateizzato in cinque anni, ogni anno una quota; VI. in caso di morte di coloro che hanno versato l'acconto dei cinquanta scudi, i loro successori non potranno esercitare se prima non avranno soddisfatto pienamente l'Arte medesima; VII. coloro che non avranno soddisfatto l'Arte pagando i cinquanta scudi non potranno partecipare alle votazioni né in maniera attiva né passiva, quindi non potranno né eleggere né essere eletti Massari e Ufficiali, perciò se vorranno potranno estinguere il debito prima dei cinque anni; VIII. coloro che non avranno soddisfatto l'Arte pagando i propri debiti non potranno partecipare alle votazioni né in maniera attiva né passiva, quindi non potranno né eleggere né essere eletti Massari e Ufficiali; inoltre non potrà essere eletto Massaro dell'Arte colui che non possieda casa, bottega e fucina in Ferrara. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 17, contrari 10. Copia autenticata dal notaio Taddeo Tonozzi, che l'ha estratta dagli originali dell'Arte. XIV - cc. 54r-56v (in italiano) [Ferrara, Maestrato], 1678 marzo 15 Il Giudice dei Savi il conte Ippolito Strozzi, convocati presso di sé gli uomini dell'Arte dei Fabbri, e i Savi del Maestrato confermano con decreto le disposizioni prese nella loro Scola cioè l'elezione del Sotto Massaro e degli Ufficiali, a condizione che in futuro si osservino i Capitoli dell'Arte. Inoltre circa il carbone confermano la comunicazione fatta dal Giudice dei Savi al Consultore; dispongono che i Massari al termine del loro mandato debbano rendere conto della loro amministrazione; che i presenti decreti e ordini vengano registrati negli atti e nel Libro dei Capitoli dell'Arte. Segue il memoriale degli uomini dell'Arte dei Fabbri (con l'elenco dei nomi dei partecipanti testimoni) che mostra come all'interno dell'Arte si fossero creati dei forti dissapori a causa dell'inosservanza dei Capitoli dell'Arte medesima. Rogito del notaio Taddeo Tonozzi. XV - cc. 56v-61v (in italiano) Ferrara, Camera della Residenza del Giudice dei Savi e del Maestrato, 1678 maggio 11 Giacomo Mini Consultore del Giudice dei Savi il conte Ippolito Strozzi, convoca presso di sé gli uomini dell'Arte dei Fabbri (di cui seguono i nomi) al fine di porre rimedio alle continue liti sorte tra gli uomini dell'Arte e Pietro Paolo Manfredini responsabile della carbonara, tra i quali si concordano le seguenti cose. Si dispone che il Manfredini raccolga tutto il carbone disponibile in città e lo unisca nei magazzini dell'Arte affinché sia possibile stabilirne la quantità esatta. Dovendo il Manfredini corrispondere all'Arte due baiocchi per ogni sacco di carbone da depositarsi presso il Monte di Pietà di Ferrara o in Pubblico Banco, per l'avvenire dovrà corrispondere anche all'Arte suddetta in conto dell'affitto dei magazzini e continuare a vendere il carbone a venticinque baiocchi. All'Arte spetterà l'aggravio di pagare un uomo che porterà il carbone per il prezzo che potrà concordare. Gli uomini dell'Arte potranno inoltre procurarsi carbone come vorranno, previa licenza da parte dei Massari ai quali dovranno pagare un baiocco per "qualsivoglia sacco" e un altro baiocco per il carbonaro. Il Manfredini dovrà investire di anno in anno nel corso del suo mandato ottocento scudi e se l'Arte volesse investire di più dovrà essa stessa pagare il frutto del denaro investito e l'affitto di altre stanze. Poiché si determina di concedergli l'affitto per altri tre anni si dà facoltà ai Massari e ai Sindaci, dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara, di fargliene l'instrumento con i seguenti Capitoli concordandoli con il Manfredini medesimo: I. si dispone che vengano riempiti i magazzini dell'Arte in San Giacomo, e che il Manfredini sia obbligato a pagare per ogni sacco di carbone che venderà due baiocchi all'Arte. II. L'Arte sarà tenuta a pagare un uomo incaricato di misurare il carbone, per chi lo acquisterà, e di consegnarlo nelle botteghe, che sarà pagato al termine di ogni mese. III. L'Arte concederà le stanze e i magazzini da carbone senza nulla pretendere con l'obbligo di fornirle di quelle cose necessarie a proprie spese. IV. L'Arte sarà tenuta qualora le stanze fossero piene e arrivasse altro carbone a provvedere senza alcun aggravio. V. Che tutto il carbone presente in città il Manfredini lo possa vendere venticinque baiocchi al sacco finché non l'avrà smaltito. VI. Verrà eletto un operatore che si occupi della quantità di carbone che dovrà essere destinata parte alla fusione dei fabbri e parte alla vendita per persone che non fanno parte dell'Arte, venduta al prezzo di venticinque baiocchi il sacco. VII. Il Manfredini sarà tenuto a spendere e investire per procurare il carbone ottocento scudi e se l'Arte volesse investire di più dovrà essa stessa pagare il frutto del denaro speso in più. VIII. Il Manfredini sarà tenuto a dare all'Arte due baiocchi per sacco di tutta la quantità che andrà venduta. IX. Gli uomini dell'Arte saranno tenuti a consegnare al Manfredini tutto il carbone comprato. X. Se i Massari daranno agli uomini o ad altri licenza di acquistare carbone, il Manfredini dovrà ricevere un baiocco per sacco e un baiocco riceverà l'Arte. XI. Tutti gli utili del carbone che si ricaverà, il Manfredini sarà tenuto a versarli al Monte di Pietà o al Banco Orsino. XII. L'Arte potrà vendere il carbone alla Comunità o alla Reverenda Camera per il puro costo che sarà determinato. Posti a ballottazione i suddetti punti: voti favorevoli 19, contrari 10. Rogito del notaio Taddeo Tonozzi. XVI - cc. 61v-62v (in latino e in italiano) Ferrara, Maestrato, 1682 giugno 27 Rescritto del Giudice dei Savi il marchese Francesco Rossetti, in merito alla supplica dei maniscalchi, con cui ordina ai Massari dell'Arte dei Fabbri di non ammettere nell'Arte medesima alcun maniscalco se prima non sarà stato esaminato da maniscalchi o da periti deputati e sarà risultato idoneo. Stabilisce inoltre che il presente rescritto venga registrato negli atti del Capo Notaio della Comunità e nella Matricola dell'Arte dei Fabbri. Rogito del notaio Taddeo Tonozzi. XVII - cc. 63r-65r (in italiano) si vedano il ms. Fondo Statuti, 24, cc. 89r-90v e il ms. Fondo Statuti 40, cc. 67r-68r Ferrara, Castello, 1693 giugno 20 Decreto emanato dal cardinale Giuseppe Renato Imperiali Legato a Latere di Ferrara che stabilisce provvedimenti da osservarsi ogni anno durante l'elezione dei Massari e degli Ufficiali delle Università delle Arti: I. per l'elezione dei Ministri e degli altri Ufficiali delle Arti occorrerà la presenza di tutti, diversamente le elezioni non avranno luogo se non con speciale licenza. II. Le elezioni avranno luogo in Maestrato alla presenza del Giudice dei Savi pro tempore e di almeno sei Savi del Maestrato. III. Alle elezioni dovranno intervenire i Consultori pro tempore del Giudice dei Savi e il Capo Notaio del Comune che dovrà rogarsi di tutti gli atti che seguiranno. IV. Nell'elezione dei Massari e degli altri Ufficiali si dovranno osservare le seguenti norme: il Giudice dei Savi dovrà tenere il conto dei voti del sì, mentre il Consultore quelli del no, spetterà invece al primo Savio, o gli altri a seguire in sua assenza, tenere nota dei voti medesimi che verranno annotati dal Capo Notaio. V. Il Giudice dei Savi pro tempore dovrà far rispettare la puntuale osservanza del decreto. VI. Dopo che il decreto sarà pubblicato in Maestrato dovrà essere registrato nella Segreteria e poi consegnato al Capo Notaio del Comune, affinché lo riponga nei suoi atti, il quale avrà l'obbligo ogni anno in occasione dell'elezione dei Massari e degli altri Ufficiali di leggere ad alta voce il decreto, pena la perdita dell'Ufficio. Il decreto verrà poi registrato nel Libro dei Capitoli delle Arti. Rogito del notaio Taddeo Tonozzi. XVIII - cc. 65v-66r (in latino e in italiano) Ferrara, Maestrato, 1694 maggio 18 Sentenza pronunciata da Cesare Favalli Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi il marchese Francesco Rossetti a favore dell'Arte dei Fabbri contro Nicola Mioli - su istanza presentata da Giovanni Vertua Massaro dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara al suddetto Giudice dei Savi che demanda al Consultore con rescritto del 17 maggio 1694 - che stabilisce che il Mioli, "sopranominato persona infame" e già condannato dal Sant'Uffizio nel giugno del 1692, possa esercitare l'arte di fabbro ma non entrare nella scuola dell'Arte medesima a votare o altro. Rogito del notaio Taddeo Tonozzi. XIX - c. 66v (in latino) [Ferrara], 1695 gennaio 5 Decreto emanato dal Giudice dei Savi il marchese Francesco Rossetti per l'Arte dei Fabbri col quale stabilisce che chi non abbia compiuto vent'anni o ne abbia almeno diciannove e mezzo possa avere voce attiva nelle Congregazioni dell'Arte suddetta. Si danno disposizioni affinché il decreto venga registrato nel Libro dei Capitoli dell'Arte. Rogito del notaio Taddeo Tonozzi. XX - cc. 67r-70r (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1713 novembre 22 Registrazione del decreto, approvato in data 26 giugno 1713 (a seguire), del Giudice dei Savi Gaetano Trotti - presso il quale compare Francesco Bersanini Massaro dell'Arte dei Fabbri - con cui abolisce la spesa, ritenuta superflua, di venticinque scudi destinata all'acquisto di ciambelle, moscato, malvasia per solennizzare la festa di Santo Alò, proibendola ai Massari pro tempore, pena per i trasgressori di pagare del proprio e altre sanzioni ad arbitrio di sua Signoria. Il decreto stabilisce inoltre l'abolizione delle spese destinate alla festa di Sant'Antonio abbate, le cui pene per i trasgressori sono le suddette. Si determina anche che le sei torce per accompagnare il Santissimo Sacramento nella solennità del Corpus Domini non debbano superare il peso di quattro libbre ciascuna, qualora fosse rinvenuta l'eccedenza sarà a carico del Massaro pro tempore che pagherà del proprio. Se gli uomini e gli Ufficiali dell'Arte dei Fabbri volessero, uniformandosi al pensiero di sua Signoria, commutare e convertire il denaro per le suddette spese superflue per fare le annuali elemosine dotali di scudi dodici ognuna da dispensare alle vergini figlie e nipoti, legittime e naturali, dei matricolati dell'Arte e di coloro che esercitano l'Arte nella città di Ferrara, osservando le seguenti regole: I. le suddette vergini devono essere figlie, legittime o naturali, dei matricolati dell'Arte dei Fabbri e di coloro che esercitano l'Arte nella città di Ferrara, e che siano onesti e godano di buona reputazione; II. le suddette vergini non potranno ottenere più di una elemosina dotale, cioè dodici scudi, sia in caso di monacazione che di matrimonio esibendo la fede del loro battesimo; III. ogni anno il Massaro pro tempore dovrà versare presso il Sacro Monte di Pietà un deposito di ventiquattro scudi per dotare due figliole, pena di pagare del proprio, oppure incorreranno nella pena i Ragionati o altri Deputati o Ufficiali che assistono il Massaro nei conti; IV. i mandati delle due elemosine dotali potranno essere spediti alle interessate solo nel giorno in cui avverrà l'elezione del nuovo Massaro alla presenza di tutti gli uomini dell'Arte e del Capo Notaio della Comunità di Ferrara; V. nel caso in cui vi fossero più di due zitelle a contrarre matrimonio verranno estratte a sorte e le prime elette dovranno conseguire le due elemosine dotali in quel medesimo anno mentre le altre due nell'anno successivo o negli anni a venire se ve ne fossero altre. Rogito del notaio Floriano Chiccoli. Al decreto segue la conferma e l'approvazione delle determinazioni in materia dotale del cardinale Taddeo Dal Verme, Vescovo di Ferrara, in data 15 novembre 1713 dal Palazzo vescovile. Rogito del notaio Floriano Chiccoli. XXI - cc. 70v-71r (in latino) Ferrara, Camera della Residenza, 1701 marzo 5 Sentenza pronunciata da Francesco Farri Luogotenente e Consultore del Tribunale a favore dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara, nella causa tra Pietro Barbieri e compagni da un parte e l'Arte dei Fabbri medesima dall'altra, che stabilisce non essere lecito al Barbieri e compagni vendere o far vendere "chiavadure, martellini, cortellini, brocame, lime, spade, armi, chiodi" e altre cose simili di ferro, proprie dell'Arte dei Fabbri. Inoltre si obbliga il Barbieri e compagni per la festa di Santo Alò a fare la consueta offerta. XXII - c. 71r (in latino e in italiano; cfr. infra, XXIII) [Ferrara], 1712 giugno 4 Sentenza dell'Auditore e Giudice Bonaiuti a conferma del decreto con cui vengono stabilite ed elencate le singole ferramenta spettanti all'Arte dei Fabbri della città di Ferrara. XXIII - c. 71v (in latino e in italiano; cfr. supra, XXII) [Ferrara], 1713 marzo 29 Sentenza dell'Auditore e Giudice Diamanti a conferma del decreto del Giudice Bonaiuti in merito ai seguenti manufatti "scardasse nuove da lana, posate di ferro, martillette, tenaglie piccole, lime, lastre di latta bianca, e gialla, sciabole, streggie, e fibie d'acciaio, ottone e bronzo, pistolle, o schioppi e altre cose minute". XXIV - cc. 72r-73v (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1717 marzo 23 Antonio Mazzucchi Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi il marchese Ludovico Zavaglia - in merito alle istanze presentate dal Sotto Massaro Antonio Ferreri, dagli Ufficiali e dall'Università della Scuola dei Fabbri contro la decisione del Massaro pro tempore di ammettere nell'Arte, un tale Giovanni Battista Fabri, persona che non ha mai esercitato la professione, contravvenendo alle disposizioni dei Capitoli dell'Arte, al suddetto Giudice dei Savi che demanda al Consultore con rescritto del 20 marzo 1717 - approva la determinazione dei supplicanti disponendo che Giovanni Battista Fabri venga rimosso dalla matricola dell'Arte. Ordina inoltre che il memoriale venga registrato negli atti e nei Capitoli dell'Arte. Atti autenticati dal notaio Ignazio Borsetti, che li ha ripresi dai suoi stessi atti, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXV - cc. 74r-76v (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1735 gennaio 3 Registrazione della determinazione ottenuta nel corso della congregazione degli Ufficiali e degli uomini dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara, tenutasi in data 27 dicembre 1734, nel Libro degli Statuti dell'Arte medesima e negli atti del Capo notaio Ignazio Borsetti, in merito all'istanza di Lorenzo Bersanini Massaro dell'Arte dei Fabbri presentatosi al Luogotenente e Consultore con facoltà necessarie del Giudice dei Savi. Ferrara, Camera della Residenza, 1734 dicembre 27 Congregazione degli Ufficiali e degli uomini dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara (di cui seguono i nomi) davanti al Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi il marchese Lancillotto Villa, nel corso della quale viene proposto di far seguire immediatamente dopo l'elezione del Massaro pro tempore l'elezione di sei persone dell'Arte, abili ed idonee che abbiano una fucina e una bottega aperta e sappiano leggere e scrivere, da avvenirsi a scrutinio segreto. I due, dei sei, che otterranno il maggior numero di voti saranno eletti Ufficiali o Sindaci dell'Arte per l'anno successivo. L'elezione degli altri Ufficiali detti Ragionati avverrà a sorte. Si pone a partito: voti favorevoli 30, contrari 25. Atti autenticati dal notaio Ignazio Borsetti, che li ha ripresi dai suoi stessi atti, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXVI - cc. 77r-78v (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1736 dicembre 11 Registrazione della determinazione, ottenuta nel corso della congregazione degli uomini matricolati dell'Arte dei Fabbri della città di Ferrara, tenutasi in data 6 settembre 1736, e approvata con decreto del Giudice dei Savi il marchese Ercole Bevilacqua, nei Capitoli dell'Arte medesima e negli atti del Capo notaio Ignazio Borsetti, in merito alla supplica di Antonio Scogli Massaro dell'Arte dei Fabbri presentatosi al Giudice dei Savi. Ferrara, Comune, Cancelleria, 1736 settembre 6 Congregazione degli uomini matricolati dell'Arte dei Fabbri davanti all'avvocato Almerico Chiccoli Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi il marchese Ercole Bevilacqua, in merito alle questioni contenute nella determinazione ottenuta nel corso della congregazione del 27 dicembre 1734 riguardo all'elezione dei Sindaci dell'Arte. La congregazione chiede di votare se continuare ad eleggere i Sindaci in base alle disposizioni del 1734 o di ritornare alla forma precedente. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 6, contrari 24. Passa la proposta di ritornare ad una forma precedente alle disposizioni del 1734. Atti autenticati dal notaio Ignazio Borsetti, che li ha ripresi dai suoi stessi atti, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXVII - cc. 80r-81r (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1757 settembre 16 Il Giudice dei Savi il marchese Francesco Calcagnini approva la supplica di Sebastiano Tomba fabbro matricolato che nel 1753 consegnò all'allora Massaro dell'Arte Giambattista Ferozzi, come donativo per l'Arte medesima, una reliquia di Santo Alò in ostensorio d'argento affinché venisse posta sull'altare nel giorno della festa del Santo, in modo che il popolo potesse onorarla, a patto che venisse ricordata la memoria della donazione nei Capitoli dell'Arte con l'obbligo per ogni Massaro pro tempore e i quattro Ragionati pro tempore di non fare l'assolutoria del loro rendiconto fin tanto che non avranno esibito la suddetta reliquia al Massaro subentrato, pena per chi contravverrà il pagamento di venti scudi d'applicarsi alle anime del purgatorio. Atti autenticati dal notaio Giuseppe Bertelli che li ha esemplati dagli atti del Capo notaio Carlo Antonio Bertelli. XXVIII - cc. 81v-83v (in latino e in italiano) Ferrara, Cancelleria, 1759 gennaio 8 Registrazione del decreto emanato da Ippolito Giorgi Luogotenente e Consultore con facoltà necessarie del Giudice dei Savi il marchese Achille Paolo Todeschi, in data 30 dicembre 1758 - in merito alla supplica presentata da Francesco Punzetti Massaro dell'Arte dei Fabbri al suddetto Giudice dei Savi che demanda al Consultore con rescritto del 22 dicembre 1758 - che stabilisce che all'atto del passaggio di consegne da un Massaro all'altro venga dato l'inventario dei beni mobili e immobili appartenenti all'Arte, pena per chi contravverrà il pagamento di venti scudi. Si danno disposizioni affinché il decreto venga registrato nel Libro dei Capitoli dell'Arte. Atti autenticati dal notaio Giuseppe Bertelli, che li ha esemplati dai suoi stessi atti, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXIX - c. 83v (in latino) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1767 giugno 27 Il Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi, in merito alle istanze presentate dal Massaro dell'Arte dei Fabbri, dichiara non essere lecito aggiungere alcuna cosa alle insegne dell'Arte dei Fabbri e di conservarne invece l'antico stemma del palio. Atti autenticati dal notaio Giuseppe Bertelli, in data 2 luglio 1767, che li ha esemplati dai suoi stessi atti, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXX - cc. 84r-87v (in italiano) Ferrara, Maestrato, 1773 febbraio 7 Congregazione tenuta dagli uomini matricolati dell'Arte dei Fabbri (di cui seguono i nomi) davanti al Luogotenente e Consultore con facoltà necessarie del Giudice dei Savi e del Maestrato dei Savi - in merito alla supplica presentata, in data 2 febbraio 1773, dai Massari e dai Savi dell'Arte dei Fabbri al Giudice dei Savi, il marchese Francesco Gavassini, e al Consultore del Giudice dei Savi con facoltà necessarie, che in avvenire i Massari dell'Arte dei Fabbri non ammettano nell'Arte i figli dei defunti matricolati senza aver sostenuto le prove di abilità e che non debbano partecipare agli emolumenti se annualmente non eserciteranno la professione - per decidere se debba essere data la candela della Ceriola (o Candelora, 2 febbraio) e gli emolumenti a quegli uomini dell'Arte che continuamente non esercitano. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 3, contrari 19. Nel corso della congregazione viene posta a votazione se, in avvenire, non ammettere nell'Arte per eredità i figli degli uomini matricolati morti se non avranno prima sostenuto la prova di idoneità ed essere risultati capaci per i Massari e i Sindaci dell'Arte medesima. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 19, contrari 3. [Ferrara, Maestrato], 1773 febbraio 12 Il Giudice dei Savi, il marchese Francesco Gavassini, approva le determinazione fatte nella congregazione tenutasi in Maestrato in data 7 febbraio 1773 nonostante l'intervento di sole ventidue persone matricolate (l'Arte è infatti composta da cinquanta persone matricolate), e dispone che vengano osservate, pena per il Massaro che le trasgredirà il pagamento di dieci scudi d'applicarsi all'Arte. Ordina inoltre che la congregazione e il decreto vengano registrati negli atti del Capo Notaio e nel Libro dei Capitoli dell'Arte medesima. Atti autenticati dal notaio Giuseppe Bertelli, in data 17 febbraio 1773, che li ha esemplati dai suoi stessi atti, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXXI - cc. 87v-88v (in latino e in italiano; cfr. infra, XXXIII) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1783 gennaio 9 Registrazione del rescritto del Giudice dei Savi Francesco Vincenzo Estense Mosti approvato in data 4 gennaio 1783 - in merito alla supplica di Ludovico Casanova ex Massaro, Pietro Trentini Massaro ed Andrea Calabria Sotto Massaro dell'Arte dei Fabbri - che stabilisce nell'amministrazione della privativa del carbone, economicamente condotta dall'Arte dei Fabbri Ferrai, s'intendano deputati i suddetti Casanova, Trentini, Calabria, e che in avvenire si osservi lo stesso metodo interessando l'ex Massaro, il Massaro in carica e il Sotto Massaro. Ordina inoltre che il rescritto venga registrato nei Capitoli dell'Arte dei Fabbri e negli atti. Atti autenticati dal Capo notaio Giuseppe Bertelli, in data 22 gennaio 1783, che li ha esemplati dai suoi stessi atti, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXXII - cc. 89r-90r (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1788 dicembre 18 Registrazione del rescritto di Francesco Galvani Pro Consultore con facoltà necessarie del Giudice dei Savi il conte Michelangelo Prosperi, approvato in data 16 dicembre 1788, in merito alla supplica di Ludovico Casanova ex Massaro, Pietro Trentini Vice Massaro e Michele Zannibelli Massaro dell'Arte dei Fabbri, e amministratori della privativa del carbone - che stabilisce che restino nell'amministrazione della privativa del carbone i deputati suddetti Casanova, Trentini, Zannibelli, per tutto l'anno a venire 1790 al termine del quale dovranno rendere conto del loro operato al Massaro, al Vice Massaro e all'ex Massaro che subentreranno per il successivo triennio nell'amministrazione, di cui sopra, e così di tre anni in tre anni. Ordina inoltre che il rescritto venga registrato nei Capitoli dell'Arte dei Fabbri e negli atti del Capo Notaio. Tratto dagli atti del Capo notaio rogatario Giuseppe Bertelli, che li autentifica, in data 20 dicembre 1788, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XXXIII - cc. 91r-94r (in latino e in italiano; cfr. supra, XXXI) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1794 aprile 26 Registrazione del rescritto del Giudice dei Savi il conte Stefano Graziadei, del 25 aprile 1794, che conferma nell'appalto dell'amministrazione del carbone il Massaro in carica, il Sotto Massaro e l'ex Massaro come già stabilito dal decreto del suo precedessore Francesco Vincenzo Estense Mosti, approvato in data 4 gennaio 1783, e stabilisce quale direttore e amministratore principale Giovanni Battista Ricchieri al quale dovrà essere assicurata piena assistenza dagli amministratori dell'appalto. Dispone inoltre che il rescritto venga registrato negli atti del Capo Notaio. Viene quindi respinta parzialmente la supplica dei fratelli matricolati dell'Arte dei Fabbri Ferrai i quali chiedevano l'annullamento del rescritto, di cui sopra, emanato dal Giudice dei Savi Francesco Vincenzo Estense Mosti. Tratto dagli atti del Capo notaio rogatario Giuseppe Bertelli, che li autentifica, in data 9 maggio 1794, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. |
Unpublished
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Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Codices Manuscripti Bibliothecae Pub. Ferrariensis, 1815, p. 150. [= P. Cavalieri] (nota catalografica autografa di L. N. Cittadella).
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Printed
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F. Berlan, Bibliografia degli statuti municipali editi ed inediti di Ferrara, Roma, Tipografia delle scienze matematiche e fisiche, 1878, p. 47.
A. Gennari, Monografia della Biblioteca Comunale di Ferrara, Ferrara, Premiata Tipografia Sociale, 1892, p. 82.
A. Chiappini, Il fondo degli statuti relativi alle corporazioni d'arti e mestieri presso l'Ariostea, "Bollettino di notizie e ricerche da Archivi e Biblioteche", 1 (1980), pp. 25-32, [28].
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Reproductions
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Il manoscritto è stato riprodotto integralmente su microfilm negativo b.n. 35 mm, conservato presso la Biblioteca Comunale Ariostea (Bobina n. 34).
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Sources
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Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, ms. Fondo Statuti, 24.
Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, ms. Fondo Statuti, 40.
BCAFe, Classe I, 221, Genealogia della famiglia Borsetti, ms. cart., sec. XVIII.
G. Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia cioè notizie storiche, e critiche intorno alle vite, e agli scritti dei letterati italiani, Brescia, Giovanni Battista Bossini, 1753-1763, 2 voll.
A. Frizzi, Catalogo de' notaj ferraresi defunti, e de' possessori de' loro protocolli, atti giudiziali, ed altre scritture pubbliche esistenti fino all'anno presente 1766, BCAFe, Collezione Antonelli, 357, ms. cart., sec. XVIII (1766).
Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Fondo Antolini, 98, Stemmi degli eminentissimi Cardinali Legati, che governarono il Ducato di Ferrara, dalli 29 gennajo 1598, epoca della Devoluzione del Ducato alla Santa Sede a tutto li 21 giugno 1796 in cui Ferrara fu compresa nella Repubblica Francese, ms. cart., sec. XIX.
L. Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, Ferrara, eredi di Giuseppe Rinaldi, 1804.
F. L. Bertoldi, Serie degli Eminentissimi e Reverendissimi Signori Cardinali Legati di Ferrara estratta dal Quadro Cronologico-Storico dei diversi Dominj a' quali la medesima Ferrara è stata soggetta, e de' Principi che la governarono dalla sua origine sino all'anno MDCCCXVI, Ferrara, Bresciani, s.a. [ma 1816].
F. L. Bertoldi, Cardinali Legati dalla devoluzione di Ferrara alla S. Sede dall'anno 1598 al 1796, s.a.
A. Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, Ferrara, Abram Servadio Editore, 1848, V.
Riguardo a notizie storiche sull'Arte si veda: Le Università delle Arti a Ferrara dal secolo XII al secolo XVIII, "Atti della Deputazione ferrarese di storia patria", serie prima, 8 (1896), pp. 5-244, [58, 65, 69 n. 10, 70 n. 2, 74-75, 80, 89-91, 99-102, 140, 150 n. 1, 153 n. 1-3, 165, 173 n. 1, 174 n. 1, 178, 189 n. 2, 198 n. 2, 201, 202 n. 1, 203 n. 1, 207 n. 1, 209 n. 3, 212-213, 220 n. 1, 221 n. 1, 227 n. 1, 229 n. 1, 233].
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano, Ulrico Hoepli, 1947.
Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevii sive Summorum Pontificum, S.R.E. Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum series e documentis tabularii praesertim Vaticani collecta, digesta, edita, I-IX, Padova, "Il Messaggero di S. Antonio", 1952-2002.
F. Pasini Frassoni, Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara, Bologna, Forni, 1997 (rist. anast.; ripr. facs. dell'ed.: Roma, 1914).
Enciclopedia dei Papi, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2000, 3 voll.
Indice biografico italiano, a cura di T. Nappo, 3a edizione corretta ed ampliata, Monaco, K. G. Saur, 2002, 10 voll.
Per le biografie dei cardinali si sono consultati anche alcuni siti internet ai seguenti indirizzi: http://www.araldicavaticana.com; http://www.fiu.edu/~mirandas/cardinals.htm. Quest'ultimo è il Dizionario biografico dei cardinali realizzato dal prof. Salvador Miranda presente online sul sito della Florida International University di Miami, Florida, USA. E' necessario comunque evidenziare che non sempre la cronologia coincide con quella proposta dalle fonti locali, manoscritte e a stampa, possedute dall'Ariostea.
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Project
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Manoscritti Biblioteca Ariostea, Ferrara
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Author of description
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Mirna Bonazza
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Ultima modifica = last modification
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Mirna Bonazza
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Type
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Scheda di prima mano
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Date of creation
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24/09/2008
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Last modification
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20/03/2020
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CNMS
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CNMS\0000031557
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