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Misto: cc. 1-14, 21-24, 27-38 membr.; cc. 15-20, 25-26 (cart.), guardie cartacee; fascicoli legati; mancanze: caduta di alcune cc. Si veda la Fascicolazione; 1501-1800 data stimata; cc. I + 39 + I; cartulazione recente a cifre arabe scritta a lapis e collocata nel margine superiore esterno. Sono bianche le cc. I, 1r-2v, 20r/v, 25v-26v, 33v, I'; printed parts: a stampa: c. 19A.
Identifier
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CNMD\0000051475
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Dimensions
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mm 267 x 193 (c. 3), mm 269 x 198 (c. 15), mm 263 x 185 (c. 33)
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Quire structure
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1 bifolio (cc. 1-2), 3 ternioni (cc. 3-7; 8-12; 34-38) dei quali il primo mutilo dell'ultima c. pur avendo continuità di testo, il secondo acefalo della prima c., il terzo mutilo dell'ultima c. bianca; 1 duerno (cc. 15-18); 1 c. inserita tra le cc. 18/19, aggiunta nella rilegatura in fase di restauro, considerata c. 19A; 2 bifoli (cc. 19-22) contenuti in un duerno (cc. 13-14/23-24); 1 bifolio (cc. 25-26); 1 quaderno (cc. 27-33) acefalo della prima c.
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Prickings
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per squadratura. Regime di fori allineati, nei margini esterno e interno, in corrispondenza di ogni rettrice alle cc. 1-2, 8, 27-33.
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Ruling
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tracciata ad inchiostro; talune volte a lapis e a mina di piombo. Talvolta la rigatura è mista: orizzontale tracciata ad inchiostro, verticale a mina di piombo.
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Ruling pattern
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tipo A. Derolez n. 11; c. 2r presa in esame: mm 209 x 148, marg. sup. 28, inf. 28, est. 24, int. 21.
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Ruling
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in numero di 19-31; utilizzato il primo rigo.
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Mise en page
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a piena pagina.
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Catch words
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di fascicolo orizzontali:
[suf]fragari (c. 7), Per (c. 12).
Richiami di pagina orizzontali:
[Mas]saro (c. 4), per (c. 6), Al nostro (c, 8), Città (c. 9), o ciasche[duno] (c. 10), Paolo (c. 13), [qualun]que (c. 21), quibuscumque (c. 23), civium (c. 27), atque (c. 28), quando (c. 29), conditiones (c. 34).
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Script and hands
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Script:
Description: Scrittura prevalentemente corsiva di epoche e mani diverse. Le cc. 3r-7r in scrittura tonda. Inchiostro bruno. A c. 3r titoli in oro. Maniculae.
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Seals and stamps
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Timbro del notaio Ignazio Borsetti figlio di Francesco (cc. 8r, 11v, 14r)
Timbro del notaio Giuseppe Bertelli (cc. 16v, 19v, 24v, 30v, 33r)
Timbro del notaio Pietro Maria Mecenati (c. 18v)
Timbro del notaio Carlo Antonio Bertelli (c. 22v)
Signum tabellionis di Giulio Fogliani (c. 36v).
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Decoration
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Decorato
Initials: Presenza di iniziali semplici
Decorated initials: Presenza di iniziali ornate
Phytomorphic initials: Presenza di iniziali fifomorfe
Note to initials/friezes: A c. 3r iniziale maggiore (I) disegnata a lapis arancione e ad inchiostro raffigurante un volto in profilo con elementi fito-zoomorfi. Iniziale maggiore (C) calligrafica.
Other elements:
Prints and engravings : Presenza di stampe e incisioni a c. 19Ar
Note to other elements: Stemma del cardinale Scipione Borghese.
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Binding
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Legatura presente
Date: 1401-1500;
Origin: Coperta (mm 294 x 210) quattrocentesca adattata per contenere il codice di epoca posteriore. Dorso a tre nervature di restauro, così parte della mezza legatura. Lettere impresse su entrambi i piatti: nella parte superiore M M; inferiore E E e F M.
Material of boards : Assi in legno
Material of cover: Coperta in pelle
Decoration of cover: A secco, gli elementi impressi sulla coperta sono identici a quelli dei manoscritti Fondo Statuti 24, 43 e 44.
Metal pieces/Other: fermagli, cantonali, i cantonali, sia interni che esterni, sono lavorati a sbalzo e presentano i monogrammi di San Bernardino e di Cristo. La pelle delle bindelle che costituiscono il fermaglio è di restauro.
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History of manuscript
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Transcription/description of historical information: Incollato sulla controguardia anteriore un foglio (mm 205 x 172) cartaceo in cui è dipinto lo stemma del pontefice Clemente VIII.
Nella controguardia anteriore timbro ad inchiostro viola della «Legatoria Gozzi Cav. Uff. Rolando Via Farini 23 - Modena» che permette di identificare non solo la bottega artistica che ha eseguito il restauro del codice ma, in base agli elementi espressi della sede e della proprietà dell'esercizio, anche di determinare con maggiore precisione l'epoca a cui far risalire il restauro medesimo. E' noto che Rolando Gozzi, figlio ed erede di Dante che nel 1902 fondò a Modena la legatoria, fu insignito dell'onorificenza di Cav. Ufficiale nel 1956 e rimase titolare della bottega fintanto che il figlio Pietro nel 1972 ne assunse pienamente la conduzione registrandola presso la Camera di Commercio di Modena come "Ditta Cav. Dante Gozzi e Figlio Cav. Uff. Rolando di Gozzi Pietro". Quindi il timbro che compare sul codice può essere stato utilizzato in un arco di tempo che va dal 1956 al 1971 compreso. Anche se, certamente, la datazione può essere circoscritta poiché si è notato che sui manoscritti restaurati della Biblioteca Ariostea l'indicazione della data dell'avvenuto restauro inizia ad essere posta a partire dal 1959, sia per quanto concerne i restauri realizzati dalla Legatoria Gozzi che da altri laboratori di restauro coevi.
In merito alla storia della Legatoria Gozzi si rimanda a La legatoria Gozzi. Dante, Rolando e Pietro: 1902-2002, catalogo della mostra, Modena, 4 dicembre 2004 - 25 aprile 2005. Si veda la Bibliografia - Fonti.
Names linked to external description:
*Legatoria *Gozzi <Modena 1902-2002>
, restauratore
Names in the manuscript or added:
Gozzi Cav. Uff. Rolando, citato a controguardia ant.
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State of preservation and restoration
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Restoration: Underwent restoration: il codice è stato restaurato presso la Legatoria Gozzi di Modena in data non precisata;
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Author
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Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1758, 1759, 1763, 1764, 1768, 1769, 1770)
Marchio Paulus Achilles Todeschi Iudex Sapientum, citato a 27r, 30r
Names in the manuscript or added:
Clemens, citato a 34r (nome scritto in caratteri capitali)
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi dal 1735 al 1737)
Marchese Ercole Bevilacqua Giudice de' Savj, citato a 22r
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1750, 1756, 1760, 1771, 1776)
Agostino Novara Giudice de Savj, citato a 15v
Augustinus comes Novara Sapientum Judex, citato a 14v
Augustinus Novara Judex Sapientum, citato a 15v
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1762, 1767)
Tommaso Sacrati Giudice de Savj, citato a 24v
Marchio Thomas Sacrati Sapientum Iudex, citato a 23r
Thomas Sacrati Iudex Sapientum, citato a 24r
Names in the manuscript or added:
(dal ms. emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi nel 1767)
Leopoldus Correggiari Locumtenens, et Consultor, citato a 33r
Names in the manuscript or added:
S. Card. Borghese Legato, citato a 18v, 19Ar
S. Card. Burghesius Legatus, citato a 17r (f. L. Bertoldi, Cardinali, p. n.n. 3)
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi negli anni 1724, 1730, 1739)
Thomas Fabri Locumtenens et Consultor, citato a 9v, 13r
Names in the manuscript or added:
Hercules Lollius Brancaleonus Iudex Sapientum, citato a 19v
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1783, 1784, 1785)
Names in the manuscript or added:
(dal ms. emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi nel 1694)
Dottor Gio. Battista Grozi, citato a 37v
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi negli anni 1696, 1697, 1708, 1712, 1716, 1720)
Bartholomaeus Bellani Locumtenens et Consultor, citato a 7v
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Other names
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Bertelli, Giuseppe < fl. 1757-1796 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Joseph Bertelli J. V. D., citato a 16v,19v,24v,30v,33r
Joseph Bertelli Notarius Primarius, citato a 14v, 19r
Joseph Bertelli Notarius, et Cancellarius, citato a 24v
Vestri Barbiani, Marcello < sec. 16.-17. >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
M. Vestrius Barbianus, citato a 36v (segretario)
Borsetti, Ignazio < fl. 1712-1749 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Ignatius de Borsettis, citato a 8r, 11v, 14r
Ignatius Borsetti Notarius primarius, citato a 22v
Mecenati, Pietro Maria < fl. 1772-1773 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Petrus Maria Mecenati, citato a 18v
Nigrelli, Giacomo < fl. 1726-1730 ; Giudice dei Savi di Ferrara >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1726, 1730)
Giacomo de Nigrelli Giudice de Savj, citato a 12v, 13r (demanda al Luogotenente e Consultore Fabri)
*Stamperia *Camerale < Ferrara >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
Stamperia Camerale, citato a 19Ar
Fogliani, Giulio < fl. 1598 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Iulius de Folianis, citato a 36v
Ortolani, Giuseppe < fl. 1724-1730 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Gioseppe Ortolanj Notaro, citato a 11v
Giuseppe Ortolanj Notaro, citato a 14r
Tonozzi, Taddeo < fl. 1653-1695 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Thadeus Tonozzius Notarius Primarius, citato a 38v
Bertelli, Carlo Antonio < fl. 1737-1756 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Carolus Antonius Bertelli, citato a 22v
Muzzarelli Brusantini, Bartolomeo < fl. 1724-1739 >
, altra relazione di D.I.
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1724, 1739)
Bartolomeo Muzzarelli Brusantini Giudice de Savj, citato a 9r (demanda al Luogotenente e Consultore Fabri)
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Titles
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Titolo aggiunto: Arte de' Muratori
Note: Si veda [P. Cavalieri], Codices..., p. 149. Names in the title:
*Arte dei *Muratori <Ferrara>
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Observations
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Si riportano le parti di cui si compone lo Statuto:
I - cc. 3r-7r (in italiano) s. d. Capitoli dell'Università dell'Arte dei Muratori della città di Ferrara, in numero di trentuno. I suddetti capitoli dispongono che: I. I Massari muratori debbano avere un libro chiamato Matricola nel quale ogni anno verranno scritti i nomi di coloro che entreranno nell'Arte con approvazione dei Massari e dei Sindaci. II. I Massari dovranno predisporre un altro libro in cui verrano indicati tutti i nomi di coloro che sono nell'Arte, o nella città o nel distretto di Ferrara; chiunque vorrà entrare nella matricola, previa approvazione dei Massari e dei Sindaci, sarà tenuto a pagare cinque lire marchesane mentre negli anni successivi pagherà l'offerta e le spese straordinarie. III. Per l'elezione dei Massari e dei Sindaci verranno eletti nove Mastri muratori sufficienti e tre "tagliapietra cotta di matricola", tra i quali se ne sorteggeranno tre come Massari e sei come Sindaci con un "tagliapietra cotta"; in tal modo ogni anno si sorteggeranno un Massaro, due muratori e un tagliapietra che saranno tre Sindaci. Ogni tre anni verrà fatta una nuova elezione. IV. Nel libro fuori di Matricola si dovranno eleggere i Mastri muratori sorteggiati ogni anno ("cavati delle inbusselatione", ossia tolti dal bossolo, dall'urna) il cui compito sarà di eseguire ciò che verrà loro comandato dai Massari e dai Sindaci, pena il pagamento di cinque lire marchesane d'applicarsi all'Università dell'Arte medesima. V. Un altro libro dovrà essere fatto per i pozzaroli e per gli arcaroli nel quale verranno scritti, e ogni anno pagheranno soldi otto per offerta e altre spese. VI. Si proibisce ai muratori di vuotare pozzi o arche o di eseguire lavori di competenza dei pozzaroli o degli arcaroli, pena il pagamento di tre lire marchesane d'applicarsi un quarto all'accusatore e il resto all'Arte; e si proibisce ai pozzaroli di eseguire lavori spettanti ai muratori, pena il pagamento di due lire marchesane d'applicarsi come sopra. VII. Si stabilisce che i muratori iscritti nella matricola paghino ogni anno dieci soldi marchesani per offerta e altre spese; mentre quelli non iscritti paghino annualmente nove soldi marchesani. VIII. Si stabilisce che i muratori non iscritti nella matricola, sia fuori che in città, non possano prendere lavori di valore superiore a cinquanta lire marchesane, pena il pagamento di dieci lire marchesane d'applicarsi un terzo all'accusatore e il resto all'Arte. IX. Che nessuno possa terminare lavori iniziati da altri per ragioni di "defferenza venuta tra essi et li patroni", pena il pagamento di dieci lire marchesane d'applicarsi all'Arte. X. Se un muratore forestiero volesse lavorare nella città o nel distretto di Ferrara sarà tenuto entro il termine di otto giorno a comunicarlo al Massaro o ai Sindaci, pena il pagamento di cinque lire; e se qualche mastro dell'Arte volesse aiutarlo a lavorare dovrà entro il termine suddetto darlo in nota, pena il pagamento di venticinque soldi d'applicarsi all'Arte; come mastro forestiero dovrà pagare soldi dieci marchesani al mese e dopo un anno, se vorrà entrare nell'Arte, pagherà nove lire e negli anni a seguire nove soldi per ciascun anno. XI. E' proibito ai muratori iscritti in matricola tenere con sé più di due garzoni che abitino nelle case dei padroni, pena il pagamento di dieci lire marchesane d'applicarsi come sopra. XII. I garzoni che vogliono imparare debbono stare cinque anni "a mistro" prima di essere accettati dal Massaro e dai Sindaci dell'Arte e pagheranno alla loro entrata nell'Arte quattro lire marchesane. XIII. E' proibito ai muratori non iscritti in matricola tenere garzoni, pena il pagamento di cinque lire marchesane. XIV. E' proibito ai muratori, sia iscritti in matricola che non, dare del lavoro ai garzoni se questi ultimi non avranno ottenuto licenza dai loro padroni, cioè dal Massaro e dai Sindaci, pena il pagamento di cinque lire marchesane d'applicarsi per un quarto all'accusatore e il resto all'Arte. XV. E' obbligo per i muratori andare all'offerta quando chiamati dal Massaro e dai Sindaci, pena il pagamento di sei soldi marchesani d'applicarsi all'Arte, fatta eccezione nel caso in cui non si trovassero a Ferrara o perché trattenuti per legittimo impedimento. XVI. I muratori comandati "alli corpi" [si riferisce ai morti dell'Arte] sono obbligati ad andare, pena il pagamento di soldi cinque marchesani d'applicarsi come sopra, eccezion fatta nel caso di legittimo impedimento. XVII. I muratori sono tenuti a festeggiare il giorno di San Francesco di Paola e accompagnare il palio alla chiesa di Santa Liberata, pena il pagamento di venticinque soldi marchesani d'applicarsi come sopra. XVIII. E' obbligo dei Massari, qualora convocassero i loro Sindaci per discutere in merito a questioni legate all'Arte, indagare, pena il pagamento di dieci soldi marchesani d'applicarsi come sopra. XIX. A nessuno sia consentito prendere altro giudice che i muratori di matricola. XX. E' concesso al Massaro, ai Sindaci, ai padroni dei lavorieri e ai muratori di fare precetti fino alla somma di cinquanta lire marchesane. XXI. E' concesso al Massaro fare ragione senza impedimento alcuno fino alla somma di venti lire marchesane qualora insorgessero delle differenze tra muratori e manovali. XXII. Che nessun marangone "copre case, et altri" possa eseguire lavori spettanti ai muratori, pena il pagamento di venticinque lire marchesane d'applicarsi per un quarto all'accusatore e il resto all'Arte. XXIII. Si dispone che il primo di gennaio di ogni anno il Massaro e i Sindaci radunino l'Arte e facciano i conti di quanto riscosso alla presenza del nuovo Massaro e dei suoi Sindaci; il denaro rimasto, che verrà riposto in una cassetta chiusa a chiave (una delle tre chiavi disponibili sarà conservata dal Massaro), non potrà essere speso se non con il benestare di entrambi i Massari: quello nuovo e quello vecchio. XXIV. I muratori che aggrediranno verbalmente, con ingiurie, e fisicamente, il Massaro e i Sindaci dell'Arte dovranno versare all'Arte dieci lire marchesane. XXV. E' facoltà del Massaro e dei suoi Sindaci poter riscuotere da tutti i muratori e altri sottoposti all'Arte, sia in città che nel distretto di Ferrara, per pagare le spese per far eseguire quanto è contenuto nei Capitoli. XXVI. Qualora il Comune di Ferrara decidesse di eseguire lavori in città potrà convocare il Massaro e i suoi Sindaci che eleggeranno muratori sufficienti per lavorare alle opere del Comune, così ogni volta che sarà necessario. XXVII. Tutti i muratori sono tenuti ad intervenire in caso d'incendio al suono della campana. XXVIII. Si dispone che il primo di gennaio di ogni anno, giorno in cui si nomina il nuovo Massaro, vengano letti i Capitoli dell'Arte. XXIX. Nel caso in cui i muratori debbano far spesa per l'Arte incorrano nella spesa sia come quelli dentro che quelli fuori il distretto di Ferrara. Che i forestieri dell'Arte prendano il bollettino dal Massaro o dai Sindaci, pena il pagamento di quaranta lire marchesane d'applicarsi per metà all'accusatore e per metà all'Arte. XXX. Si dispone che l'Arte debba pagare annualmente al Massaro un salario di quattordici lire marchesane. XXXI. Si dispone che l'Arte debba pagare annualmente un salario di otto lire marchesane al Comandatore il quale avrà il compito di eseguire ciò che il Massaro gli imporrà per le necessità dell'Arte. II - cc. 7v-8r (in latino) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1720 luglio 3 Decreto del Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi l'avvocato Bartolomeo Bellani, disposto a favore dell'Arte dei Muratori della città di Ferrara, che presa visione dei Capitoli dell'Arte, ed in particolare del ventiduesimo che stabilisce che nessuno possa esercitare l'Arte se prima non si sia iscritto nella matricola dell'Arte medesima, e dei Libri dell'Arte dai quali emerge che qualora risultassero contemporaneamente iscritti padre, figlio e due fratelli, a condizione che l'iscrizione del padre o del fratello non giovi all'altro figlio o fratello, dichiarava ai figli e ai fratelli e agli altri congiunti di non sostenere l'iscrizione del padre o del fratello nell'Arte ma di trattenere tutti dal fare l'iscrizione all'Arte fino a quando vogliano tanto per sé, e separatamente dal padre e dal fratello, quanto in comune di esercitare l'Arte pagando l'ordinaria e consueta recognizione. Rogito del notaio Ignazio Borsetti. III - cc. 8v-11v (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1724 dicembre 12 Approvazione e registrazione, di Tommaso Fabri Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi con facoltà necessarie, della determinazione a favore dell'Arte dei Muratori della città di Ferrara nei Capitoli dell'Arte medesima e negli atti del notaio, in merito alla supplica presentata dal Massaro Matteo Guerci e dagli uomini matricolati dell'Arte medesima al Giudice dei Savi Bartolomeo Muzzarelli Brusantini. Gli uomini dell'Arte dei Muratori di Ferrara nella congregazione tenutasi nell'Oratorio di Santa Libera il 5 giugno 1724, convocata dal Massaro dell'Arte medesima, ribadiscono il divieto per gli uomini dell'Arte di ricevere sotto di loro, o a lavorare con loro di cazzola i muratori forestieri senza che prima la loro presenza venga denunciata al Massaro, come già stabilito dal Capitolo dieci dell'Arte medesima, pagando 10 soldi. Disposizione presa per arginare le continue defezioni e le conseguenti frodi a danno dell'Arte. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 23, contrari 1; attestata dal notaio Giuseppe Ortolani. Rogito del notaio Ignazio Borsetti. IV - cc. 12r-14r (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1730 dicembre 23 Approvazione e registrazione, di Tommaso Fabri Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi con facoltà necessarie, della determinazione a favore dell'Arte dei Muratori della città di Ferrara nei Capitoli dell'Arte medesima e negli atti del notaio, in merito alla supplica presentata dal Massaro Matteo Guerci e dagli uomini dell'Arte medesima al Giudice dei Savi il conte Giacomo Nigrelli. Gli uomini dell'Arte dei Muratori di Ferrara nella congregazione tenutasi nell'Oratorio di Santa Libera il 31 dicembre 1728, convocata dal Massaro dell'Arte, stabiliscono di non accettare o iscrivere nella matricola alcuna persona se prima non sarà stata approvata da cinque Massari e dieci Sindaci "imbussolati del quinquennio". Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 17, contrari 5. Il Massaro ritiene essere sconveniente che i massari successori spendano denaro lasciato dal massaro precedente anziché accumularli a beneficio dell'Arte; inoltre si stabilisce che i Massari non possano fare alcuna spesa superflua senza il consenso della congregazione dei matricolati, che in tal caso sarebbe da ritenersi a spese loro. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 20, contrari 2. Attestata dal notaio Giuseppe Ortolani. Rogito del notaio Ignazio Borsetti. V - cc. 14v-16v (in latino e in italiano) si veda il ms. Fondo Statuti, 22, cc. 9v-12r Ferrara, Comune, Cancelleria, 1771 maggio 11 Decreto emanato dal Giudice dei Savi il conte Agostino Novara - in merito alla supplica presentata dai Massari delle Arti dei Muratori e dei Falegnami della città di Ferrara, al fine di dirimere le controversie sorte fra le due Arti medesime - che stabilisce che chiunque appartenente all'Arte dei Muratori e dei Falegnami voglia esercitare, o eseguire lavori, propri dell'Arte che ancora non professa debba essere iscritto e assoggettarsi all'esame di quell'Arte medesima, con l'obbligo da parte degli uomini di entrambe le Arti di apprendere sia l'una che l'altra professione. Atti autenticati dal notaio Giuseppe Bertelli, che li ha ripresi dai suoi stessi atti. VI - cc. 17r-18v (in latino e in italiano) si veda il ms. Fondo Statuti, 22, cc. 12v-15r Ferrara, Castello, 1772 novembre 6 Decreto approvato dal cardinale Scipione Borghese Legato a Latere di Ferrara - su supplica degli uomini dell'Arte dei Muratori della città di Ferrara in merito alla richiesta di distinguere le mansioni dei muratori e dei marangoni (falegnami) e porre così fine alle controversie sorte fra le due Arti - col quale si stabilisce che venga data piena esecuzione ai decreti emanati il 24 [il doc. a stampa riporta il 4; cfr. infra, VII] settembre e il 10 dicembre 1770 da Giuseppe Beni, Uditore del cardinal Spinola suo antecessore, contrari al decreto, poi annullato, che il Giudice dei Savi del tempo, il conte Agostino Novara, emanò, in data 11 maggio 1771, incurante di quanto l'Uditore suddetto aveva decretato. Si dispone che il decreto venga registrato sia negli atti della Cancelleria che nei Codici, negli Statuti e nei Capitoli delle Arti dei Falegnami e dei Muratori. Ferrara, Castello, 1772 dicembre 15 Notificazione del cardinale Scipione Borghese sopra l'Arte dei Muratori in merito ai decreti di cui sopra con la separazione delle mansioni ben specificate. Atti autenticati dal notaio Pietro Maria Mecenati, in data 29 aprile 1773, che li ha ripresi dai suoi originali. VII - c. 19Ar (in italiano) Si tratta del documento precedente ma è a stampa (cfr. supra, VI) Ferrara, Castello, 1772 dicembre 15 Notificazione del cardinale Scipione Borghese sopra l'Arte dei Muratori in merito ai decreti di cui sopra con la separazione delle mansioni ben specificate. VIII - c. 19r/v (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1783 dicembre 23 Decreto del Giudice dei Savi Ercole Lollio Brancaleoni disposto per l'Arte dei Muratori della città di Ferrara. Registrato il 24 dicembre 1783. Rogito del notaio Giuseppe Bertelli, che li ha ripresi dai suoi stessi atti. IX - cc. 21r-23r (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1737 febbraio 11 Avviso del Giudice dei Savi il marchese Ercole Bevilacqua disposto per l'Arte dei Muratori e Pozzaroli della città di Ferrara - in merito alla richiesta presentata dal Massaro dell'Arte dei Muratori Matteo Guerci di distinguere le mansioni dei muratori e dei pozzaroli, - che ribadisce venga osservato il Capitolo sei dell'Arte che proibisce ai muratori di eseguire lavori di competenza dei pozzaroli e degli arcaroli, pena il pagamento di tre lire marchesane d'applicarsi per un quarto all'accusatore e il resto all'Arte dei Muratori, e ai pozzaroli, proibisce, di eseguire lavori spettanti all'Arte dei Muratori; pena il pagamento di due lire marchesane d'applicarsi come sopra. Segue la relazione della notificazione affissa nei luoghi della città di Ferrara, datata 13 febbraio 1737. Atti autenticati dal notaio Carlo Antonio Bertelli, in data 20 febbraio 1737, che li ha ripresi dagli originali del notaio rogatario Ignazio Borsetti. X - cc. 23r-24v (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1762 marzo 23 Decreto del Giudice dei Savi il marchese Tommaso Sacrati, trasmesso al notaio per la registrazione, al fine di dirimere le controversie sorte fra l'Arte dei Muratori e l'Arte dei Falegnami della città di Ferrara. Il decreto è seguito da una "Nota delle operazioni da poter farsi dai Muratori cumulativamente coi Marangoni" elencate in sei punti. Copia estratta dagli atti del Capo notaio rogatario Giuseppe Bertelli, che li autentifica, in data 29 marzo 1762, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XI - c. 25r (in italiano) s. d., sec. XVIII Operazioni comuni alle Arti dei Marangoni e dei Muratori, elencate in sei punti (cfr. supra, X) e sottoscritte da Ambrogio Baruffaldi, Giovanni Battista Freguglia, Maurelio Panizza. XII - cc. 27r-30v (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1764 gennaio 16 Decreto del Giudice dei Savi il marchese Paolo Achille Todeschi, trasmesso al notaio per la registrazione, al fine di dirimere le controversie sorte fra i muratori e i pozzaroli. Il decreto è seguito da una nota delle "Operazioni, che si considerano potersi esercitare tanto dalli Muratori, quanto dalli Pozzaroli, senza privativa favorevole all'una più che all'altra professione" datata 17 dicembre 1763. Copia estratta dagli atti del Capo notaio rogatario Giuseppe Bertelli, che li autentifica, in data 21 gennaio 1764, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XIII - cc. 31r-33r (in latino e in italiano) Ferrara, Comune, Cancelleria, 1767 aprile 25 Decreto del Luogotenente e Consultore, con facoltà necessarie, Leopoldo Correggiari, disposto a favore dell'Arte dei Muratori della città di Ferrara - in merito alla supplica presentata dal Massaro Antonio Santini, dagli Ufficiali e da altri matricolati dell'Arte medesima, al Giudice dei Savi il marchese Tommaso Sacrati, al fine di porre rimedio alla situazione di difficoltà economica in cui versava l'Arte - che stabilisce l'aumento delle annuali offerte da corrispondere all'Arte: da 11 a 15 baiocchi per i matricolati, da 10 a 12 per i maestri, da 15 a 18 per gli ubbidienti, da 7 a 10 per i pozzaroli. Tratto dagli atti del Capo notaio rogatario Giuseppe Bertelli, che li autentifica, in data 8 maggio 1767, e a cui fa seguito la sottoscrizione del notaio medesimo. XIV - cc. 34r-37r (in latino) Ferrara, 1598 ottobre 24 Breve del pontefice Clemente VIII col quale conferma i privilegi concessi dal duca Alfonso II d'Este, e dai suoi predecessori, alle chiese, ai monasteri, ai collegi, ai luoghi pii, ai nobili cittadini e ad altre persone particolari della città e del ducato di Ferrara, ovvero ai loro eredi, discendenti e successori, ed in aggiunta concede che i suddetti privilegiati siano assolti da qualsiasi sentenza Ecclesiastica, con Motu Proprio e non per istanza. E' obbligo dei privilegiati, che hanno beneficiato delle immunità, esenzioni e libertà, produrre una adeguata documentazione che attesti il possesso dei beni immuni ed esenti di cui godono, fornendo i loro nomi e cognomi e la descrizione di detti beni, da presentare al Commissario Generale della Camera Apostolica, che sarà Legato o Vice Legato della città e del ducato di Ferrara, affinchè vengano inseriti negli atti del notaio deputato dal Legato. Il Breve si rende necessario con il cambiamento di regime, in conseguenza della devoluzione della città e del ducato di Ferrara allo Stato Pontificio. Firma non autografa del Segretario dei Brevi Marcello Vestri Barbiani. Rogito del notaio Giulio Fogliani. XV - cc. 37v-38v (in italiano e in latino) Ferrara, Maestrato, 1694 gennaio 14 Congregazione degli uomini dell'Arte dei Muratori (di cui seguono i nomi) della città di Ferrara, per redimere una controversia sorta fra gli uomini matricolati e non matricolati dell'Arte medesima, davanti a Giovanni Battista Grozi Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi il quale si esprime a favore della determinazione stabilita dai matricolati. Venti uomini matricolati, in data 4 gennaio 1693, approvano che i denari spesi per la festa di San Francesco di Paola debbano essere aggregati al salario ordinario annuo del Massaro pro tempore consistente in ventotto paoli. In merito a ciò i non matricolati ritengono la determinazione suddetta nulla poiché fatta senza il loro consenso e intervento, dal momento che essi godono del beneficio di regalia (o conversazione) ed inoltre stabiliscono che qualora si decida di togliere la regalia vada a favore dell'Arte e non del Massaro. Rogito del notaio Taddeo Tonozzi. |
Unpublished
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Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Codices Manuscripti Bibliothecae Pub. Ferrariensis, 1815, p. 149. [= P. Cavalieri] (nota catalografica autografa di L. N. Cittadella).
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Printed
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A. Gennari, Monografia della Biblioteca Comunale di Ferrara, Ferrara, Premiata Tipografia Sociale, 1892, p. 80.
P. Sitta, Le Università delle Arti a Ferrara dal secolo XII al secolo XVIII, "Atti della Deputazione ferrarese di storia patria", serie prima, 8 (1896), pp. 5-244, [61].
A. STELLA, Testi volgari ferraresi del secondo Trecento, "Studi di Filologia italiana", 26 (1968), pp. 211-310, [211 n. 13].
A. Chiappini, Il fondo degli statuti relativi alle corporazioni d'arti e mestieri presso l'Ariostea, "Bollettino di notizie e ricerche da Archivi e Biblioteche", 1 (1980), pp. 25-32, [27].
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Reproductions
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Il manoscritto è stato riprodotto integralmente su microfilm negativo b.n. 35 mm, conservato presso la Biblioteca Comunale Ariostea (Bobina n. 36).
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Sources
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Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, ms. Fondo Statuti, 22.
BCAFe, Classe I, 221, Genealogia della famiglia Borsetti, ms. cart., sec. XVIII.
F. Borsetti, Historia almi Ferrariæ Gymnasii, Ferrara, Bernardino Pomatelli, 1735, I-II.
G. Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia cioè notizie storiche, e critiche intorno alle vite, e agli scritti dei letterati italiani, Brescia, Giovanni Battista Bossini, 1753-1763, 2 voll.
A. Frizzi, Catalogo de' notaj ferraresi defunti, e de' possessori de' loro protocolli, atti giudiziali, ed altre scritture pubbliche esistenti fino all'anno presente 1766, BCAFe, Collezione Antonelli, 357, ms. cart., sec. XVIII (1766).
Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Fondo Antolini, 98, Stemmi degli eminentissimi Cardinali Legati, che governarono il Ducato di Ferrara, dalli 29 gennajo 1598, epoca della Devoluzione del Ducato alla Santa Sede a tutto li 21 giugno 1796 in cui Ferrara fu compresa nella Repubblica Francese, ms. cart., sec. XIX.
L. Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, Ferrara, eredi di Giuseppe Rinaldi, 1804.
F. L. Bertoldi, Serie degli Eminentissimi e Reverendissimi Signori Cardinali Legati di Ferrara estratta dal Quadro Cronologico-Storico dei diversi Dominj a' quali la medesima Ferrara è stata soggetta, e de' Principi che la governarono dalla sua origine sino all'anno MDCCCXVI, Ferrara, Bresciani, s.a. [ma 1816].
F. L. Bertoldi, Cardinali Legati dalla devoluzione di Ferrara alla S. Sede dall'anno 1598 al 1796, s.a.
A. Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, Ferrara, Abram Servadio Editore, 1848, V.
Riguardo a notizie storiche sull'Arte si veda: P. Sitta, Le Università delle Arti, cit., pp. 51, 53, 58, 61, 74, 92 n. 3, 99-102, 146 n. 1, 148 n. 1, 171 n. 1, 176 n. 2, 203 n. 1, 220 n. 1, 233-235.
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano, Ulrico Hoepli, 1947.
Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevii sive Summorum Pontificum, S.R.E. Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum series e documentis tabularii praesertim Vaticani collecta, digesta, edita, I-IX, Padova, "Il Messaggero di S. Antonio", 1952-2002.
T. De Marinis, La legatura artistica in Italia nei secoli XV e XVI, Firenze, Alinari, 1960, II, p. 6.
A. Derolez, Codicologie des manuscrits en écriture humanistique sur parchemin, II, Catalogue, Turnhout, Brepols, 1984, [sub Fiche-mémento].
F. Pasini Frassoni, Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara, Bologna, Forni, 1997 (rist. anast.; ripr. facs. dell'ed.: Roma, 1914).
Enciclopedia dei Papi, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2000, 3 voll.
L. Chiappini, Gli Estensi. Mille anni di storia, Ferrara, Corbo Editore, 2001.
Indice biografico italiano, a cura di T. Nappo, 3a edizione corretta ed ampliata, Monaco, K. G. Saur, 2002, 10 voll.
La legatoria Gozzi. Dante, Rolando e Pietro: 1902-2002, catalogo della mostra, Modena, 4 dicembre 2004 - 25 aprile 2005, a cura di F. Piccinini, L. Ponzoni, testi di M. Ricci, L. Righi Guerzoni, Modena, Comune, 2004.
Per le biografie dei cardinali si sono consultati anche alcuni siti internet ai seguenti indirizzi: http://www.araldicavaticana.com; http://www.fiu.edu/~mirandas/cardinals.htm. Quest'ultimo è il Dizionario biografico dei cardinali realizzato dal prof. Salvador Miranda presente online sul sito della Florida International University di Miami, Florida, USA. E' necessario comunque evidenziare che non sempre la cronologia coincide con quella proposta dalle fonti locali, manoscritte e a stampa, possedute dall'Ariostea.
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Project
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Manoscritti Biblioteca Ariostea, Ferrara
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Author of description
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Mirna Bonazza
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Ultima modifica = last modification
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Mirna Bonazza
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Type
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Scheda di prima mano
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Date of creation
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24/09/2008
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Last modification
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20/03/2020
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