Nasce a Bilbao (Spagna) nel 1588. Entra nella Compagnia di Gesù a Alcalà de Henares (Spagna) il 21 marzo 1609. Professo di 4 voti il 28 maggio 1620 (Murcia, Spagna). Figlio del giurista, matematico, cosmografo e “vascófilo” Andrés de Poza. Insegna retorica a Madrid (1613 circa), filosofia e teologia a Alcalà (1622 circa) e per 11 anni Sacra Scrittura a Murcia (c. 1618) e Madrid (c. 1627). Proposto per la cattedra di etica nei Reales Estudios del Colegio Imperial nel 1628, vi tiene la sua prima lezione De Placitis Philosophorum il 17 febbraio 1629, un tentativo di sistematizzazione della storia della filosofia, esposto in castigliano. La sua opera più nota è l'Elvcidarivm Deiparae, in cui presenta una difesa dell'Immacolata Concezione di Maria che suscita polemiche (tra cui quella dell'ex gesuita e carmelitano Juan del Espino) e l'11 aprile 1628 è posta all'Indice Romano donec corrigatur. Il 9 settembre 1632 vengono proibite tutte le sue opere. Poza scrisse altre opere sotto varii pseudonimi che erano tutti anagrammi del suo nome. Nel 1663 l'Inquisizione spagnola avvia un processo contro di lui e del quale si libererà all'inizio del 1637, quando verrà rimesso in cattedra. Dal 1640 vive ritirato a Nalvalcarnero e poi a Cuenca. Muore a Cuenca (Spagna) il 7 febbraio 1659.

J. FEJER, Defuncti secundi saeculi, IV, p. 165: Poza, Ioannes Bapt.; C.E. O'NEILL-J. M. DOMINGUEZ, Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús, IV, p. 3209: Poza, Juan Bautista (muore il 6 febbraio 1659); C. SOMMERVOGEL, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, VI, coll. 1135-1142; XII, col. 1199: Poza, Jean-Baptiste e Poza, Juan Bautista (ammesso al noviziato il 29 marzo 1603; muore il 6 febbraio 1659). ARSI, Hisp. 4, 402, 407: Poza, Joan. B.. EDIT16, LOC [11/01/12]: Poza, Juan Bautista; SBN [11/01/12]: Poza, Juan Baptista.