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Roma, Biblioteca nazionale centrale, Gesuitico, Ges.338

Cartaceo, guardie cartacee: guardie del sec. XX; fascicoli legati; 1571 data espressa a c. 1r; (autografo di Cristoforo Clavio [Cristoph Clavius, 1537-1612]. Presenti numerose date risalenti prevalentemente alla II metà del sec. XVI. Nel Catalogo dei manoscritti Gesuitici, p. 219 attribuito al sec. XVI); cc. II + 64 + II; numerazione coeva a penna; recente a matita a cc. 1-6, 16, 38-64. Bianche le cc. 38-64

Identifier
CNMD\0000066577
Dimensions
mm 205 x 67 (c. 1)
Quire structure
Il manoscritto è costituito da 4 fascicoli ciascuno costituito da 8 fogli
Mise en page
A piena pagina
Script and hands
Script:
Description: Autografo di Cristoforo Clavio (Cristoph Clavius, 1537-1612)
Fragments
Frammento cartaceo inserito tra le cc. 4v e 5r e numerato 4bis
Decoration
Decorato
Date: 1571
Other elements:
Note to other elements: Disegni a penna. Numerose tabelle a penna
Binding
Legatura presente
Date: 1951-1975;
Origin: Rilegato in occasione del restauro dal laboratorio di R. Salvarezza (da timbro all'interno del piatto posteriore)
Material of boards : Assi in cartone
Material of cover: Coperta in pergamena
History of manuscript
Transcription/description of historical information: Il manoscritto comprende una raccolta di tavole numeriche divise in giorni, ore e minuti relative ai 19 anni del ciclo lunare, tratta dall'effemeridi lunari di Giuseppe Moleti calcolate dal 1565 al 1583; a queste tavole è aggiunto il computo ecclesiastico del 1571. Giuseppe Moleti (1531-1588) siciliano, allievo di Francesco Maurolico, è oggi in gran parte noto per aver ricoperto la cattedra di matematica all'Università di Padova prima di Galilei e aver frequentato la casa di Gian Vincenzo Pinelli, uno dei primi centri culturali padovani dell'epoca. All'insegnamento universitario Moleti pervenne dopo un lungo apprendistato di insegnamento delle discipline matematiche presso alcune influenti famiglie veneziane e veronesi, ma anche presso due delle più importanti esperienze accademiche del secondo Cinquecento, l'Olimpica di Vicenza e l'Accademia Veneziana, e infine presso una delle grandi corti padane, la corte di Guglielmo Gonzaga di Mantova. La produzione scientifica di Moleti fu fortemente influenzata dagli ambienti culturali con cui venne in contatto nel corso delle sue molteplici esperienze di insegnamento. Moleti è soprattutto noto per i suoi rilevanti studi astronomici in occasione della riforma del calendario promossa da Gregorio XIII. Per le notizie relative alla vita di Giuseppe Moleti cfr. A. MONGITORE, Bibliotheca Sicula, siue De scriptoribus Siculis qui tum vetera tum recentiora saecula illustrarunt notitiae locupletissimae in quibus non solum Siculorum auctorum qui ad haec usque tempora scripserunt, codices excusi, vel manuscripti adnotantur ... Accessit apparatus praeliminaris operi praevius ... Panormi, ex typographia Didaci Bua, 1708, vol. I, pp. 392-393; C. CLAVIUS <1538-1612>, Corrispondenza, edizione critica a cura di Ugo Baldini e Pier Daniele Napolitani, Pisa, Università di Pisa, Dipartimento di matematica, 1992, vol. 2, pp. 72-73; F. FAVINO, Moleti (Moleto, Moletti, Molati, Moleta), Giuseppe, in "Dizionario biografico degli italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 75 (2011), visibile on line: http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-moleti_(Dizionario-Biografico)/ Durante il papato di Gregorio XIII gli astronomi del tempo gli dimostrarono che dal tempo del Concilio di Nicea (325 A.C.) il calendario era rimasto indietro di 10 giorni rispetto al sole; il 21 marzo, giorno teorico dell'equinozio, sul quale si gestiva la data di Pasqua per dettato del Concilio di Nicea, il sole non si trovava piu' all'equinozio, ma lo aveva passato di ben 10 giorni. Quindi, per apportare le necessarie correzioni e mettere d'accordo calendario e sole, Gregorio XIII istituì nel 1577 una commissione speciale, in cui lavorò particolarmente il gesuita tedesco Christoph Clavius, utilizzando il metodo indicato dal medico e astronomo calabrese Luigi Giglio e ordino' la famosa riforma del calendario che ancor oggi e' in vigore in tutto il mondo. Insieme ad altri otto esperti anche Giuseppe Moleti fece parte di questa commissione speciale presieduta dal cardinale Guglielmo Sirleto Danti. Lo scopo principale della riforma consisteva nel riportare il 21 di marzo sull'equinozio di primavera e di tenerlo perennemente in quel punto dell'eclittica. Compiuto nel 1581, il disegno di correzione fu sottoposto alle corti cattoliche e quindi il nuovo calendario fu promulgato nel 1582, con il passaggio dal 4 ottobre al 15 ottobre. Il calendario gregoriano è un calendario solare, cioè un calendario che si fonda esclusivamente sulla durata della rivoluzione della terra intorno al sole, periodo che viene chiamato "anno"; l'anno generalmente e' diviso in 12 mesi di durata variabile; questo calendario ricorda la durata delle lunazioni, pur slittando lentamente rispetto ad esse. Nel manoscritto sono presenti numerose date (1500 a c. 17r; 1549, 1550, 1551, a c. 16r; 1565 a c. 1r; 1570 a cc. 13v, 14r, 15r; 1571 a cc. 1r, 11v, 14r, 16r, 22r; 1572 a cc. 11v, 17r; 1573 a c. 13v; 1574 a cc. 14v, 15r; 1580 a c. 14v; 1583 a c. 1r; 1591 a c. 11v) relative agli anni per i quali sono state calcolate l'effemeridi lunari da Moleti. Dal confronto paleografico, il manoscritto è stato riconosciuto come autografo di Cristoforo Clavio [Cristoph Clavius, 1537-1612], che elebora l'effemeridi lunari di Giuseppe Moleti. E' ascrivibile in particolare al 1571 (cfr. c. 1r), ricollegandosi ai calcoli legati all'introduzione del calendario gregoriano del 1582. Proveniente probabilmente dalla Casa Professa del Gesù o dal Collegio Romano, è pervenuto alla Biblioteca Nazionale dopo il 1873, in seguito alla legge sulla soppressione delle corporazioni religiose. Rilegato e restaurato da R. Salvarezza negli anni 1951-1975. Velate numerose carte
Old shelfmarks:
2467

Names linked to external description:
*Salvarezza, *Renato , legatore, restauratore

Names in the manuscript or added:
(Probabile provenienza)

Names in the manuscript or added:
(Probabile provenienza)


State of preservation and restoration
State of preservation: buono
Contents
Other names
Titles
Titolo presente: Hoc est, Novilunia, seu coniunctiones Lunae cum Sole; Plenilunia, seu oppositiones Lunae cum Sole; et quadraturae in diebus, horis et minutis per omnes 19 annos cycli Lunaris ex Ephemeridibus Iosephi Moletij supputatis ab anno 1565, usque ad annum 1583, inclusive unum cum nos incipiamus ab anno 1577, quin aureus numerus est I, necesse est nos post annum 1583, reverti ad annum 1565 etc. His addidimus compendium perutile in computum ecclesiasticum. 1571
Note: Precede la formula d'invocazione a Gesù Cristo "IHS"

Titolo aggiunto: Calcoli astronomici con l'effemeride di Giuseppe Moleti dal 1565 al 1583
Note: Cfr. Catalogo dei manoscritti Gesuitici, p. 219

Names in the title:
Moleti, Giuseppe <1531-1588>
Incipit/Explicit
inc. (testo): Quoniam hebdomada continet 7 dies, fit ut septem sint literae dominicalis (11r)
Note: Precede titolo: "Computus Ecclesiasticus. Inventio cycli Solis, et literae dominicalis". Ai lati segni di paragrafo

expl. (testo): contingit, propter diem intercalarem interpositum in die S. Mathiae (36v)
Note: Segue disegno circolare a penna

Observations
Il manoscritto comprende una raccolta di tavole numeriche divise in giorni, ore e minuti per tutti i 19 anni del ciclo lunare. Si tratta dell'effemeridi lunari di Giuseppe Moleti calcolate dal 1565 al 1583; a questo è aggiunto il computo ecclesiastico del 1571.
Il manoscritto in particolare comprende:
c. 1r: titolo;
cc. 1v-10v: "Aureus numerus", segue nelle singole carte numerazione da 1 a 19;
cc. 11r-37r: "Computus Ecclesiasticus. Inventio cycli Solis, et literae dominicalis", con tavole
Unpublished
Biblioteca nazionale centrale , Catalogo dei Manoscritti Gesuitici, p. 227; Fondo Gesuitico - Indice, p. 17
Printed
P. O. KRISTELLER, Iter Italicum, A finding list of uncatalogued or incompletely catalogued humanistic manuscripts of the Reinassance in Italian and other libraries. London, The Warburg Institute, Leiden, E. J. Brill, 1967, vol. 2, p. 119
Reproductions
Microfilm integrale di 35 mm eseguito nel 1991, consultabile nella Biblioteca Nazionale presso la Sala Manoscritti e presso il Centro Nazionale per lo studio del manoscritto
Sources
A. MONGITORE, Bibliotheca Sicula, siue De scriptoribus Siculis qui tum vetera tum recentiora saecula illustrarunt notitiae locupletissimae in quibus non solum Siculorum auctorum qui ad haec usque tempora scripserunt, codices excusi, vel manuscripti adnotantur ... Accessit apparatus praeliminaris operi praevius ... Panormi, ex typographia Didaci Bua, 1708, vol. I, pp. 392-393; C. CLAVIUS <1538-1612>, Corrispondenza, edizione critica a cura di Ugo Baldini e Pier Daniele Napolitani, Pisa, Università di Pisa, Dipartimento di matematica, 1992, vol. 2, pp. 72-73; F. FAVINO, Moleti (Moleto, Moletti, Molati, Moleta), Giuseppe, in "Dizionario biografico degli italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 75 (2011), visibile on line: http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-moleti_(Dizionario-Biografico)/
Author of description
Livia Martinoli
Ultima modifica = last modification
Livia Martinoli
Type
Scheda di prima mano (numero di catena 2467. Scheda redatta da Milena Pacitto nel 2004)
Date of creation
29/09/2008
Last modification
19/01/2013
Inventory number
S.n.i.
CNMS
CNMS\0000040641
Libraries Details
Biblioteca nazionale centrale - Roma