Nacque nel 1801 a Lonato. Farmacista ed è considerato tra i chimici più importanti d'Italia. Si dedicò a studi ed esperimenti sul tartaro ermetico, sulla cinoglossa, sull'etiope marziale, sul ramecianuro di potassio, su varie specie di ramecianuro metallico, sul cianuro di fosforo, sul cianuro di mercurio, e considerò nuovi processi per la decomposizione della dolomia e del bicarbonato che permisero la preparazione della magnesia. Studiò la natura del fuoco greco, studiò la filatura della seta, della macchia dei bozzoli, dell'estrazione del gas dalla torba. Fu presente a diversi congressi scientifici di Pisa, Napoli, Firenze, Milano, Genova e Venezia. A Brescia fu per 17 anni direttore della farmacia dell'ospedale e per qualche tempo supplente alla cattedra di fisica del Liceo; nell'esposizione bresciana del 1857 presentava in collaborazione con Giuseppe Ragazzoni e Pietro Filippi una preziosa collezione di minerali con 724 varietà. Dal novembre 1863 fu professore di Chimica dell'Istituto Tecnico di Brescia. Si dedicò inoltre a studi storici e specialmente alla raccolta di memorie su Lonato di cui lasciò saggi inediti alla Biblioteca Queriniana nelle 'Memorie storiche di Lonato'. Morì a Lonato nel 1878.
|