L’Accademia dell’Arcadia è una delle più antiche e rappresentative accademie italiane. Infatti la prima «Radunanza degli Arcadi», alla quale parteciparono quattordici letterati, tra i quali Giovan Mario Crescimbeni, che ne fu il primo Custode generale, si tenne nel giardino del convento di San Pietro in Montorio il 5 ottobre del 1690, a ideale continuazione delle adunanze ospitate nel palazzo romano della regina Cristina di Svezia, morta nel 1689. L’uso di pseudonimi pastorali e tutti gli altri elementi rituali che caratterizzano la vita associativa dell’Accademia, ispirati all’Arcadia di Jacopo Sannazaro e ad altri classici della letteratura bucolica, furono codificati nelle dodici leggi composte da Gian Vincenzo Gravina nel 1696. Nata per contrastare gli aspetti più stravaganti, turgidi e ampollosi della letteratura barocca, attraverso un ritorno al classicismo e al buon gusto dei tempi di Augusto e di Leone X, ebbe da subito grande vitalità e costituì la prima vera forma di organizzazione nazionale della cultura italiana, in particolare attraverso la fondazione di Colonie sull’intero territorio della penisola. La diffusione su scala non soltanto italiana ma europea del gusto letterario arcadico continuò per tutto il Settecento. Nei secoli successivi l’Arcadia ha proseguito la sua attività, alternando periodi di maggiore vivacità a periodi più opachi, a seconda delle vicende storiche, e comunque annoverando tra i suoi soci illustri figure della cultura internazionale. Trasformatasi in profondità nel corso del tempo, e denominatasi nel 1925 Accademia letteraria italiana, ha oggi il fine istituzionale di promuovere gli studi letterari, e più in generale di favorire e diffondere lo studio e la conoscenza della cultura italiana in tutte le sue molteplici espressioni, dalla letteratura alla musica e alle arti. L’Archivio e la Biblioteca dell’Accademia dell’Arcadia, oggi conservati presso la Biblioteca Angelica di Roma, si sono costituiti a partire dal 1690 con testi manoscritti e a stampa relativi alla vita dell’Arcadia e all’attività culturale dei suoi membri. L’Archivio conserva i Manoscritti, gli Atti Arcadici e il Catalogo dei Pastori Arcadi. Il nucleo principale è composto da testi che risalgono agli anni della fondazione e della grande espansione dell’accademia, e in particolare alla custodia di Giovan Mario Crescimbeni. La Biblioteca è costituita da circa 14.000 unità. Ne fanno parte 4.333 volumi, 8.982 opuscoli (rilegati in volumi miscellanei o raccolti in contenitori), 250 libretti teatrali della Società Filodrammatica Romana, 233 periodici (alcuni rappresentati da un solo volume o da pochi fascicoli, per un totale di 2.415 unità, tra volumi rilegati e fascicoli sciolti). Fonte: sito web dell'Accademia dell'Arcadia (http://www.accademiadellarcadia.it/).
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