Nato a Cesarea di Palestina tra il 260 e il 265, fu amico e allievo di Panfilo. Formatosi nel solco della tradizione di Origene, fu storico e teologo. Durante le persecuzioni di Diocleziano fu incarcerato con Panfilo e poi visse a Tiro e nella Tebaide egizia. Tornato a Cesarea, divenne presbitero e, nel 313, vescovo. Sostenitore di Ario contro Alessandro, fu condannato dal Concilio di Antiochia nel 324, ma a quello di Nicea, nel 325, ritrattò il suo arianesimo e abbracciò le tesi di Costantino. Lottò contro Eustazio d'Antiochia, Marcello d'Ancira e sant'Atanasio, che fu condannato nel Sinodo di Tiro nel 335. Fu a Gerusalemme e a Costantinopoli, dove tenne il panegirico per i Tricennalia di Costantino, il quale gli aveva ordinato di procurarsi cinquanta copie della Bibbia greca per le chiese di Costantinopoli. Morì il 30 maggio fra il 337 e il 340.
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