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Membranaceo, guardie miste: due carte di gurdia anteriori: una in pergamena, non numerata, l'altra in carta, numerata I; ed una posteriore, in pergamena, non numerata; pergamena di buona qualità, sottile e di colore abbastanza chiaro anche sul lato pelo, nonostante la presenza visibile di follicoli piliferi e peli su alcune carte. Differente il fascicolo XXXV, aggiunto successivamente e caratterizzato da una pergamena piuttosto chiara ma notevolmente più spessa; fascicoli legati; 0875-0999 data stimata; cc. II + 353 + I; numerazione recente a matita posta sul margine superiore esterno del recto di ciascuna carta, a volte illeggibile, concordante su tutti i fogli con un seconda numerazione, meccanografica, posta sul margine inferiore esterno del recto di ciascuna carta, talvolta reintegrata con aggiunte a matita e talvolta corretta, a causa di duplicazioni, con la sovrapposizione di un ulteriore timbro. La c. 86v è bianca
Identifier
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CNMD\0000203595
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Dimensions
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mm 95 x 69 (c. 25)
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Quire structure
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19x8 (152); 1x6+1 (159) (f. 154 aggiunto); 10x8 (249); 1x8-4 (243) (i due bifogli centrali sono caduti con conseguente lacuna testuale); 3x8 (267); 1x8 (275) (fuori fascicolazione, aggiunta successiva); 5x8 (315); 1x6+1 (322) (c. 316 aggiunto); 3x8 (346); 1x8 (353) (c. 347 solidale con la carta di guardia posteriore).
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Quire signature
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numerazione in lettere greche al centro del margine inferiore di ogni prima carta recto ed ultima carta verso del fascicolo, da α' a λδ'. Segue fascicolo aggiunto, privo di segnatura, dopo il quale riprende la numerazione precedente, da λε' a μδ'. La numerazione dei fascioli doveva essere originariamente accompagnata da una crocetta la centro del margine superiore della prima carta recto, oggi visibile, a causa della rifilatura del codice, solamente su alcune carte, quali la 168 e la 208.
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Ruling
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a punta secca. Sistema Leroy 1, tipo Leroy 20C1.
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Ruling pattern
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95 x 69 = 18 [53] 24 x 7 / 3 [41] 2 / 16 (c. 25); nel fascicolo XXXV, cc. 268-275, lo specchio scrittorio, non rigato, è leggermente più ampio sui margini laterali (f.271: 69x50 mm).
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Ruling
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ll. 17-20, variabili; ll. 20 anche per il fascicolo XXXV aggiunto.
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Mise en page
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a piena pagina
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Script and hands
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Script:
Description: il testo è vergato da un'unica mano da collocarsi tra la fine del IX secolo e l'inizio del X, che scrive con una minuscola rotondeggiante e calligrafica, ad asse verticale e caratterizzata da numerose lettere in forma maiuscola nonché dalla δ di forma onciale. Tale scrittura, inoltre, da collegarsi con quella del Vat. Gr. 1594, mostra un probabile legame, benché solo indiretto, con la stilizzazione della “minuscola della collezione filosofica”. Nel fascicolo XXXV, cc. 268-275, troviamo invece una mano del XIV secolo, che utilizza una scrittura nel complesso meno calligrafica, con θ e φ aperte e frequentissime η in forma maiuscola.
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Ink
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bruno chiaro, tendente al seppia, e carminio. Per il fascicolo XXXV, cc. 268-275, invece, è utilizzato un inchiostro bruno piuttosto scuro ed un carminio particolarmente sbiadito.
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Decoration
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Decorato
Date: 0875-0999
Decorated initials: Presenza di iniziali ornate
Phytomorphic initials: Presenza di iniziali fifomorfe a c. 1r, 87r, 160r, 185v, 198r,
Friezes: Presenza di fregi 160r, 185v, 198r A c. 160r un arco in carminio riempito di colore purpureo e bordato di pergamena a risparmio, decorato ai lati da fiammelle in oro bordate di carminio. Contiene la scritta in capitali d'oro ΕΚΚΛΗΣΙΑΣΤΗΣ, con sopra un'ulteriore decorazione rifilata e una croce latina a bracci potenziati in oro bordata di carminio. Sotto di essa si trova una figura molto piccola, realizzata sempre in carminio ed oro e probabilmente raffigurante Gesù Cristo. A c. 185v un arco in carminio riempito di colore purpureo e bordato di pergamena a risparmio, decorato ai lati da fiammelle in oro bordate di carminio. Contiene la scritta in capitali d'oro ΑΣΜΑ ΑΣΜΑΤΩÎ con sopra un ulteriore motivo decorativo in oro bordato di carminio e un motivo decorativo di forma sferica in oro diviso da otto raggi in inchiostro carminio. A c. 198r, infine, un arco in carminio riempito di colore purpureo e bordato di pergamena a risparmio, decorato ai lati da fiammelle in oro bordate di carminio. Contiene la scritta in capitali d'oro ΣΟΦΙΑ ΣΟΛΟΜΩÎΤΟΣ, con sopra un ulteriore motivo decorativo in oro e carminio e un motivo decorativo di forma polilobata in oro e verde acqua, diviso da otto raggi con i bracci potenziati in inchiostro carminio. Al di sopra di tale ultimo motivo decorativo interno è una scritta, che segue la forma del'arco "ἐ¡παναρετος II".
Note to initials/friezes: due iniziali con la struttura della lettera a tralcio vegetale in oro bordato di carminio (φ c. 185v, α c. 198r); due in carminio con campitura in oro (α c. 1r, ρ c. 160r); una in oro sovramodulata (π c. 87r).
Gold: Presenza di oro e oro in foglia
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Binding
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Legatura presente
Date: ;
Material of boards : Assi in legno
Material of cover: Coperta in pelle, dorso a due nervi.
Metal pieces/Other: fermagli, in origine presenti due fascette in pelle per la chiusura, di cui oggi rimangono solo dei piccoli monconi attaccati alla coperta inferiore e dei ganci metallici che spuntano quasi dal centro di quella superiore.
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History of manuscript
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Date of entry in library: 1760-1775
Transcription/description of historical information: Secondo Annaclara Cataldi Palau , il codice, sulla base della corrispondenza tra il suo contenuto e l'indice realizzato da Jean Matal per i manoscritti della biblioteca del Cardinale Giovanni Salviati, potrebbe provenire dalla biblioteca di quest'ultimo. Da notare la presenza di alcuni timbri antichi della Biblioteca, di alcune lettere come probatio calami, nel margine inferiore di c. 352v, e la nota, in latino, con i contenuti del codice sul recto della carta di guardia anteriore, che riporta “Iob, et libri sapientiales”.
Antiche segnature: G.VI.6 (sec. XVIII/XIX, controguardia anteriore).
Old shelfmarks:
G.VI.6
Names linked to external description:
Salviati, Giovanni <cardinale 1490-1553>
, possessore
Matal, Jean
, altra relazione di D.E.
Cataldi_Palau, Annalcara < Studiosa di manoscritti >
, altra relazione di D.E.
Casanate, Girolamo <cardinale 1620-1700>
, possessore
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State of preservation and restoration
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State of preservation: abbastanza buono, anche perché restaurato nel corso del secolo scorso. Sono presenti diverse macchie di umidità, in taluni casi anche piuttosto estese, ma generalmente nelle aree marginali e, in modo particolare, nel margine superiore delle carte finali. Presenti anche alcuni fori, soprattutto nelle carte iniziali, di dimensioni generalmente assai ridotte, fatta eccezione per la c. 205. Negli angoli sono presenti alcuni risarcimenti, dovuti al restauro, mentre sui margini esterni sono presenti alcuni strappi, probabilmente dovuti ad una non attenta consultazione.
Restoration: Underwent restoration: dal Laboratorio Restauro del Libro Badia di Grottaferrata Monumento Nazionale Roma (il 15 ottobre del 1965, come riporta il timbro sull'interno del piatto posteriore);
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Titles
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Titolo identificato: Bibbia, Vecchio Testamento: Giobbe, Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei Cantici, Sapienza, Ecclesiasticus (in greco)
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Unpublished
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Index Librorum Manoscriptorum Bibliothecae Casanatensis, c. 92r.
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Printed
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FRANCISCUS BANCALARI, Index Codicum Graecorum Bibliothecae Casanatensis, in «Studi Italiani di Filologia Classica», II (1894). Pp. 161-207; ANNACLARA CATALDI PALAU, La biblioteca del Cardinale Giovanni Salviati. Alcuni nuovi manoscritti greci in biblioteche diverse dalla Vaticana, in «Scriptorium», XLIX (1955), pp. 60-95; SANTO LUCÀ, Osservazioni codicologiche e paleografiche sul codice Vaticano Ottoboniano Greco 86, in «Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata», n.s. 37 (1983), pp. 105-146; LIDIA PERRIA, ANTONIO IACOBINI, Il Vangelo di Dionisio. Il codice F.V. 18 di Messina, l'Athous Stravronikita 43 e la produzione libraria costantinopolitana del primo periodo macedone, in «Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici» n.s. 21 (1994), pp. 81-163; JACQUES-HUBERT SAUTEL, JULIEN LEROY, Répertoire dens réglures dans les manuscrits grecs sur parchemin, CNRS, Brepols, Turnhout, 1995, pp. 115, 395; MARINA PANETTA, I Manoscritti greci del fondo Casanatense, in «I Nuovi annali della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari», III (1989), p. 91, 97, 99; LIDIA PERRIA, Per un repertorio dei Codici greci in minuscola di età antica, in «Rivista di studi bizantini e neoellenici», n.s. 33 (1996), Roma, 1997, pp. 25-28; LIDIA PERRIA, Alle origini della minuscola libraria greca. Morfologia e stilizzazioni, in I manoscritti greci tra riflessione e dibattito: atti del V colloquio internazionale di paleografia greca. Cremona, 4.10 Ottobre 1998, a cura di Giancarlo Prato, Firenze, Gonnelli, 2000; ANNACLARA PALAU: Un nuovo codice della “collezione filosofica”. Il palinsesto parisinus graecus 2575. In «Scriptorium» LV (2001), pp. 249-274; SIMONA MORETTI, Vulgo “miniatura” appellatur: i manoscritti greci miniati e decorati delle biblioteche pubbliche statali di Roma, in «I nuovi annali della Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari», 18 (2004), pp.61-97; ALESSIA ADRIANA ALETTA, “La "minuscola quadrata". Continuità e discontinuità nelle minuscole librarie della prima età macedone”, in «Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici», n.s. 44 (2007), p. 97-128.
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Sources
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ALFRED RAHLFS, a cura di, Septuaginta, id est Vetus Testamentum graece iuxta LXX interpretes, vol. II, Libri poetici e prophetici, Wüttembergische Bibelanstalt Stuttgart, 1935, pp. 183-471
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Author of description
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Sara Pizzoli
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Ultima modifica = last modification
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Isabella Ceccopieri
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Type
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Scheda di prima mano
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Date of creation
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30/05/2012
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Last modification
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02/02/2015
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CNMS
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CNMS\0000144144
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