Impiegato dell'Archivio Notarile di Cremona cui fu affidato, alla fine del 1855, l'incarico di trascrivere i documenti dell'archivio per creare un Repertorio Diplomatico Cremonese. Le trascrizioni di quasi duemila documenti prodotte dal Cereda sono ora conservate in 15 scatole, parte del Fondo Segreto dell'archivio del Comune, presso l'Archivio di Stato di Cremona. Tra il 1861 e il 1867 ebbe rapporti con il canonico bergamasco Giovanni Finazzi, per il quale copiò numerosi documenti relativi alla città di Bergamo (notizia tratta dal ms. AB 175 della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo).
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