Viale Castro Pretorio, 105
00185 ROMA
Telefono: +39 06/4989424 +39 06/49210425
Posta Elettronica Certificata (PEC): ic-cu@pec.cultura.gov.it
E-mail del servizio: ic-cu.mol@cultura.gov.it
You are using an outdated browser. Please upgrade your browser to improve your experience.
Cartaceo, guardie miste: cartacee moderne le cc. I e II', membranacee antiche le cc. 1 e 150 (numerate con la compagine ma in realtĂ guardie); fascicoli legati; 1451-1475 data stimata; cc. II + 148 + II; numerazione del copista 1-121 dall'attuale c. 6 con ripetizione del numero 32 nel margine superiore esterno; numerazione meccanica che comprende le guardie membranacee (1 la guardia membranacea e 150 la guardia finale) nel margine inferiore interno; tracce di una terza numerazione tagliata dalla rifilatura (cf. 54r) nel margine superiore esterno; bianche le cc. 4v-5v, 127v-149v
Identifier
|
CNMD\0000304829
|
Dimensions
|
mm 225 x 153 (c. 11r), (in-4°)
|
Watermark
|
fascicoli 1, 15 e 16 Chapeau simile a Briquet 3387 (Venezia 1464); fascicoli 2-14 Aigle simile a Briquet 82 (Udine 1479) |
Quire structure
|
1/4 (cc. 2-5), 2-13/10 (cc. 6-125), 14/4 (cc. 126-129), 15-16/10 (cc. 131-149) |
Ruling
|
a secco
|
Ruling pattern
|
20 [141] 64 x 14 / 5 [84] 5 / 45 (c. 11r).
|
Ruling
|
rr. 27 / ll. 27 (c. 11r).
|
Catch words
|
verticali, inseriti nella doppia giustificazione
|
Script and hands
|
Script:
Description: umanistica
|
Decoration
|
Decorato
Date: 1451-1475 (a c. 6r iniziale maggioro in oro decorata con bianchi girari da cui si diparte un fregio nel margine superiore e interno ornato a bianchi girari e globi d'oro; iniziali medie in oro su fondo bipartito; iniziali semplici alternativamente in rosso e blu; rubriche)
|
Coats of arms
|
Presenza di stemmi a c. 6r: nel margine inferiore stemma della famiglia Lapi (cf. Crollalanza, Dizionario, II, 10) inserito in un un cerchio in oro e in una decorazione a bianchi girari
|
Binding
|
Legatura presente
Date: 1957;
Origin: di restauro (Giuseppe Masi), in assi, con recupero del cuoio dei piatti originali, impresso a secco; contrograffe e tracce di bindella; capitelli e guardie nuovi.
|
History of manuscript
|
Transcription/description of historical information: il codice fu scritto per Giovanni di Tommaso Lapi, che appose la sua nota di possesso a f. 1r: Questo libro di chanzon morale è di Giovanni di Tomaso Lapi cittadino fiorentino il quale gli fu scritto da uno suo amicho e non gli chostò nulla la scrittura perche me la donò. Nel secolo XVI passò al nipote Giovanni di Tommaso di Giovanni Lapi come dimostra la nota di possesso a c. 1r: E oggi questo di 20 d'aprile di Giovanni di Thommaso nipote di detto Giovanni Lapi. A c. 1v nel margine superiore: Probato a dÏ 16 marzo 1558 in Santa Croce di Firenze per lo inquisitore di detto ordine in Firenze. La data 1558 è espressa in stile fiorentino ed è da intendersi 1559, anno in cui fu promulgato il primo Indice dei libri proibiti. Timbro in inchiostro bruno della famiglia Riccardi alle cc. 2r, 6r, 41v, 54v, 122v, 125v, 127r. A c. 1r al centro di mano del sec. XVIII: Rime di diversi.
A c. 1r timbro in inchiostro blu della Biblioteca Riccardiana con lo stemma coronato del Regno d'Italia.
Timbro della Biblioteca Riccardiana in inchiostro rosso alle cc. 2r e 127r.
A c. 1r nel margine superiore a matita blu la precedente segnatura Lami e l'attuale segnatura.
A c. 150r, al centro, di mano del sec. XIX: Carte 150 nuovamente numerate. Vecchia numerazione a cominiciare da 6 pag. che ripete n°. 32 (il numero 150 è eseguito meccanicamente).
Cartellino cartaceo recente con la segnatura attuale sul contropiatto anteriore e sul dorso.
Old shelfmarks:
O.IV.5
Names linked to external description:
Lapi, Giovanni di Tommaso < sec. 16. >
, possessore
Names in the manuscript or added:
Giovanni di Thommaso Lapi, citato a c. 1r
Lapi, Giovanni di Tommaso < sec. 15. >
, possessore
Names in the manuscript or added:
Giovanni di Tomaso Lapi, citato a c. 1r
Masi, Giuseppe
, legatore
|
State of preservation and restoration
|
State of preservation: Buono:
Restoration: Underwent restoration: 1957: in occasione della nuova legatura sono state restaurate le cc. 2-9, 15-17, 20, 25, 36, 45, 47, 59, 68, 88-93, 96, 125, 126, 128, 129, 140, 146, 149,150; imbrachettate varie carte;
|
Titles
|
Titolo elaborato: Tavola
|
Incipit/Explicit
|
inc. (indice): Capitolo di Maestro Niccholo Cieco de Arezzo allaude di papa Ma(r)tino a C 1 (c. 2r)
expl. (indice): Capitolo di Niccolò da Uzzano fatti lâanno 1432. predicendo la mutazione dello Stato a C 119 (c. 4r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitulo di maestro Niccolo Ceco de Arezzo ad laude di P(a)p(a) Martino (c. 6r)
Titolo identificato: Ave, pastor della tua santa madre
Names in the title:
Martino <papa ; 5.>
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Ave pastor della tua sa(n)ta mad(r)e (c. 6r)
expl. (testo): Amen ecosi sia comeldir chioxa (c. 8v)
|
Observations
|
SCHEDA FILOLOGICA
AUTORE: Niccolò Cieco (m. post 1440) TITOLO DELLâOPERA: - TESTI TRADITI DAL CODICE E LORO FORME METRICHE: Ave pastor della tua santa madre (capitolo ternario); Ave padre santissimo salve ave (capitolo ternario); Ave nuovo monarca, inclito e vero (capitolo ternario); Giusta mia possa una donna onorando (capitolo ternario); Viva virilitĂ , florido onore (capitolo ternario); Penso il secreto in che Natura pose (capitolo ternario); Sola dirò virtĂš, che 'l mondo onora (canzone); O misera, sfacciata, al ben dispetta (canzone); Quella soave e angosciosa vita (canzone); Magnanimo signor, per quell'amore (canzone); Premia costui del merto suo, signore (canzone); Fama, gloria ed onor, merito e pregio (canzone); Di nove cose si lamenta il mondo(capitolo ternario). TESTI DATABILI: Ave, pastor della tua santa madre: composto nel 1428, dedicato a papa Martino V in occasione delle nozze di suo nipote, Antonio Colonna, principe di Salerno; Ave, padre santissimo, salve, ave: 1431, dedicato a papa Eugenio IV, composto probabilmente pochi giorni dopo la sua incoronazione, avvenuta il 3 marzo 1431, per cui si vedano i vv. 61-63 âChe si può dir? Non son tre dĂŹ ancora / esser vicario di Dio sopra la terra, / sanza aver parte di riposo unâoraâ, e i mss. BML, Plut. 41.26, Plut. 41.30, Plut. 90 inf. 35.2, Plut. 90 inf.37, Conv. Sopp. 109, BNCF, Pal. 204 e 214 che nelle rubriche lo datano al 1430, evidentemente secondo lo stile fiorentino. I mss. BML Plut.41.34 (di mano di Tommaso Baldinotti) e BNCF II.II.40 recano la data 1436; Ave, nuovo monarca, inclito e vero: 1433, composto in occasione del soggiorno dellâimperatore Sigismondo di Lussemburgo a Perugia; Giusta mia possa una donna onorando: circa 1425, composto in lode della Signoria di Venezia; Viva virilitĂ , florido onore: 22 novembre 1435, composto in lode di Francesco Sforza nominato capitano delle truppe fiorentine; O misera sfacciata, al ben dispetta: probabilmente composta a Roma nel 1433 (secondo il ms. BNCF. Magl. VII 1201); Magnanimo signor, per quellâamore: 1435, composta durante il soggiorno senese del poeta; Fama, gloria ed onor, merito e pregio: 1430, composta per il signor Guisa dâAbruzzi (probabilmente da identificarsi con Giosia Acquaviva, duca di Atri m. 1462. NUMERO DI COMPONIMENTI: 13 EDIZIONE CRITICA: - ALTRE EDIZIONI: Prose e rime deâ due Buonaccorsi da Montemagno con annotazioni [...], [a cura di G. Casotti], in Firenze, nella stamperia di Giuseppe Manni, 1718, 332 [parz. Quantunque e' vi sie inanzi agli occhi tolta con erronea attribuzione a Niccolò Tinucci, su cui cfr. Flamini, La lirica toscana del rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, 379]. Comentarj del canonico Gio. Mario Crescimbeni custode dâArcadia, intorno alla sua Istoria della volgar poesia [...], Volume secondo parte seconda, in Venezia, presso Lorenzo Basegio, 1730, libro V, num. XXI [parz. Per saziar gli occhi miei sospira il core sulla base di un ms. Chigiano di cui non si cita la segnatura]. Sonetti del Burchiello del Bellincioni e dâaltri poeti fiorentini alla burchiellesca, in Londra [i. e. Lucca-Pisa], 1757 [parz. O vivo fonte, onde risurge onore con attribuzione al Burchiello; Pronto allâufficio, allâudienza umano con attribuzione al Burchiello e preceduto dal titolo âA Niccolò Cieco per gli Rettoriâ]. Due canzoni morali di maestro Niccolò Cieco da Firenze tratte da un codice della Laurenziana e non mai fin qui stampate [a cura di F. Zambrini], Faenza, presso P. Conti allâApollo, 1845 (Per le nozze Archi-Rossi) [parz. Sola dirò virtĂš, che âl mondo onora; O misera, sfacciata, al ben dispetta secondo il Laur. Plut. 41.26]. Lirici del primo, secondo e terzo secolo cioè dal 1190 al 1500 [a cura di F. Zanotto], Venezia, Antonelli, 1846 (âParnaso italianoâ, XI), coll. 796, 818-19 [parz. Per saziar gli occhi miei sospira il core; O vivo fonte, onde risurge onore con attribuzione al Burchiello; Pronto allâufficio, allâudienza umano con attribuzione al Burchiello e preceduto dal titolo âA Niccolò Cieco per gli Rettoriâ]. Tre lettere di Sigismondo imperatore ai Perugini, a cura di F. Bonaini, in âArchivio Storico Italiano. Appendiceâ, 7 (1849), 431-46: 440-43 [parz. Ave, nuovo monarca inclito e vero]. Due poesie inedite di maestro Niccolò Cieco di Arezzo, scrittore del Quattrocento, pubblicate dallâab. d. F.M. Mignanti [âŚ], Roma, Fratelli Pallotta tipografi, 1858 [parz. Sola dirò virtĂš, che âl mondo onora secondo il Vat. Lat. 3212; Ave, padre santissimo, salve, ave secondo il Barb. Lat. 1564 (sic)]. Due canzoni inedite di maestro Niccolò Cieco da Firenze, pubblicate da N.M. Fruscella [âŚ], Firenze, Tip. all'insegna di S. Antonino, 1867 [parz. O misera, sfacciata, al ben dispetta; Magnanimo signor, per quello amore secondo il Laur. Plut. 41.26]. Poesie inedite di M. Niccolò Cieco da Firenze, pubblicate ed illustrate per cura del sacerdote modenese Luigi Lenzotti, Modena, Tip. dell'Immacolata Concezione, 1867 [Per le nozze del conte Girolamo Pignatti con Maria Bradamante] [parz. Sola dirò virtĂš, che âl mondo onora; O misera, sfacciata, al ben dispetta; Quella soave ed angosciosa vita; Fama, gloria ed onor, merito e pregio; Magnanimo signor, per quello amore; Premia costui del merto suo, signore; Signor, membrando lâeffettivo amore; O vivo fonte, onde resurge onore; Amor, che tanto può, potrĂ mai tanto; Per saziar gli occhi miei sospira il core; Ave pastor della tua santa madre secondo un ms. laurenziano non dichiarato]. Versi di Niccolò Cieco aretino, editi da O. Gamurrini per le fauste nozze del signore Alessandro Norsa con la signora Mariannina Conti, Firenze, Tipografia del vocabolario, 1878 [parz. Sola dirò virtĂš, che âl mondo onora collazione di Magl. VIII 23 e Laur. Plut. 41.26; Di nove cose si lamenta il mondo collazione di Magl. VIII 23 con Laur. Plut. 90 inf. 35.1]. Bartoli, Rodolfo, I manoscritti italiani della Biblioteca nazionale di Firenze: sezione prima Codici Magliabechiani. Serie prima Poesia, 4 voll., Firenze, Carnesecchi, 1879-1885, I, 359-63 [parz. Giusta mia possa una donna onorando, secondo il ms. BNCF, II.II.40]. Flamini, Francesco, La lirica toscana del rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa, Tipografia Nistri, 1891, 511 [parz. Se â fati, la scienza o la Fortuna secondo la lezione di âpiĂš codici riccardianiâ]. Le rime del Codice Isoldiano (Bologna Univ. 1739), pubblicate per cura di L. Frati, 2 voll., Bologna, Romagnoli-DallâAcqua, 1913, I, 131-12, 177-79 [parz. Quantunque eâ vi sie inanzi agli occhi tolta; Il fiero sguardo e âl non dovuto sdegno; Avrò io mai pace, tregua o guerra; Di nove cose si lamenta il mondo]. Lirici toscani del Quattrocento, a cura di A. Lanza, 2 voll., Roma, Bulzoni, 1973-75, II pp. 176-180 [ad eccezione del capitolo Quando Calistro vide essere in ponto, ed. integrale. Giusta mia possa una donna onorando, secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 2732, 2815, 2823; Ave, pastor della tua santa madre secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, II.IV.250, Pal. 204, 214, 215, Panc. 25, Ricc. 1091, 2732 (con sigla errata), 2815; Ave, padre santissimo, salve, ave secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, II.IV.250, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1091, 2732 (con sigla errata), 2815; Ave, nuovo monarca inclito e vero secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, II.IV.250, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1091, 1126, 2732, 2815, 2823; Magnanimo signor, per quello amore secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1154, 2732, 2815, 2823; Premia costui del merto suo, signore secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1154, 2732, 2815, 2823; Viva virilitĂ , florido onore secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, II.IV.250, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1091, 2732, 2815, 2823; Penso il secreto in che Natura pose secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, BNCF, II.II.40, II.IV.250, Pal. 204, 215, Ricc. 2732, 2815, 2823; Sola dirò virtĂš, che âl mondo onora secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Plut. 41.34, Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 2732, 2815, 2823; O misera, sfacciata, al ben dispetta secondo i mss. Vat. lat. 3212, Chigi, M.IV.79, Laur. Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1091, 2732, 2815, 2823; Quella soave ed angosciosa vita secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, Magl. VII.1171, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 2732, 2815, 2823; Fama, gloria ed onor, merito e pregio secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Conv. sopp. 109, BNCF, II.II.40, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1091, 1114, 2732, 2815, 2823; Di nove cose si lamenta il mondo secondo i mss. Vat. lat. 3212, Laur. Ash. 1378, BU 1739, Ricc. 2815, 2823; Signor, membrando lâeffettivo amore secondo i mss. Laur. Plut. 41.34, BNCF, II.II.40, Pal. 204, 214, 215, Ricc. 1091, 1154, 2732; Pronto allâufficio, allâudienza umano secondo i mss. BNCF Pal. 215, BAV, Barb. lat. 3679, Roma, Cors. 43 C 34, Laur. Conv. sopp. 109, Acquisti e Doni 759, BNCF, II.II.40, Magl. VII.1168, Ricc. 1154; Se â fati, la scienza o la Fortuna secondo i mss. BNCF Pal. 215, BAV, Barb. lat. 3679, Roma, Cors. 43 C 34, Casanat. 884, Laur. Conv. sopp. 109, Redi 184, Acquisti e Doni 759, BNCF, II.II.40, Magl. VII.1168, VII.1171; O vivo fonte, onde procede onore secondo i mss. BNCF Pal. 215, BAV, Barb. lat. 3679, Magl. VII.1168, Pal. 204, 214; Amor, che tanto può, potrĂ mai tanto secondo i mss. BNCF Pal. 215, Laur. Plut. 41.34, BNCF, II.II.40, Magl. VII.1168, Pal. 204, Ricc. 1091; Quelli innudi di laude e di corona secondo i mss. BNCF Pal. 215, Laur. Plut. 41.34, BNCF, II.II.40, Magl. VII.1168; Per saziar gli occhi, miei sospira il core secondo i mss. BNCF Pal. 215, Laur. Plut. 41.34, BNCF, II.II.40, Magl. VII.1168, Pal. 204; Agli alti essordi e vaghi parlamenti secondo i mss. BNCF Pal. 215, Laur. Plut. 41.34, BNCF, II.II.40, Magl. VII.1168, Ricc. 1154; Quantunque eâ vi sie inanzi agli occhi tolta secondo i mss. BNCF Pal. 215, Laur. Ash. 1378, BAV, Barb. lat. 3679, BU 1739, Magl. VII.1168, Ricc. 1114; Nullâarte, incetta, disegno o pensiero secondo i mss. Magl. VII.1171, VII.1168, Laur. Acquisti e Doni 759; Sollecitudin con discreto ardire secondo il ms. Magl. VII.1171; GiĂ per le nozze era in punto lâulivo secondo il ms. Laur. Acquisti e Doni 759; O ignorante plebe, o turba stolta secondo i mss. Ricc. 1126, Ambr. C 35 sup., Roma, Cors. 43 C 34, Laur. Plut. 40.43]. Lanza, Antonio, Firenze contro Milano. Gli intellettuali fiorentini nelle guerre con i Visconti (1390-1440), Anzio, De Rubeis, 1991, 333-39 [parz. Premia costui del merto suo, signore; Viva virilitĂ , florido onore; Signore, membrando lâeffettivo amore secondo lâediz. Lirici toscani]. TRADIZIONE: Manoscritti Bologna, Biblioteca Universitaria, 1739 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 3679 (XLIV.40) CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 3935 (XLV.29) CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. L.VIII.301 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. M.IV.79 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. M.VI.127 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. M.VII.142 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1108 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1973 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3212 CittĂ del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 4830 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Acquisti e doni 759 (Venturi Ginori Lisci, 3) Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnham 1378 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 109 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 40.43 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 41.26 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 41.30 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 41.34 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 inf. 35.1 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 inf. 35.2 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 inf. 37 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 sup. 56 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 sup. 103 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Redi 184 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. soppr. B.3.268 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. soppr. F.5.398 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.25 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.107 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.721 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.956 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1034 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1084 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1125 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1145 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1168 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1171 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1201 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VIII.1278 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. XXXV.113 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.II.40 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.II.109 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.III.426 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.IV.250 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.VIII.23 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.X.57 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 204 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 214 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 215 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichi 25 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1052 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1091 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1114 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1126 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1154 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1156 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1429 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1717 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1939 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2732 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2815 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2823 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2971 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 3816 Genova, Biblioteca civica Berio, m.r.II.1.11 Lucca, Biblioteca Statale, 1493 (MoĂźcke 8) Lucca, Biblioteca Statale, 1494 (MoĂźcke 9) Milano, Biblioteca Ambrosiana, C 35 sup. Milano, Biblioteca Ambrosiana, I 88 sup. Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, A.D.XI.24 Modena, Biblioteca Estense Universitaria, it. 262 (alpha.U.7.24) Napoli, Biblioteca Nazionale âVittorio Emanuele IIIâ, Nazionale, XIII.C.2 Paris, Bibliothèque Nationale de France, It. 554 (7767) Paris, Bibliothèque Nationale de France, It. 1033 (8136) Parma, Biblioteca Palatina, Parm. 1081 Perugia, Biblioteca Comunale Augusta, 496 (G 85) Pesaro, Biblioteca Oliveriana, 921 Roma, Biblioteca dellâAccademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 43 C 34 (Rossi 226) Roma, Biblioteca Casanatense, 884 Roma, Biblioteca Casanatense, 3211 Rovigo, Biblioteca Comunale (Biblioteca dellâAccademia dei Concordi), Silvestriano 289 Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, C IV 16 Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, H XI 54 Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, L X 18 Stuttgart, WĂźttembergische Landesbibliothek, Poet. et Philol. 4° 10 Udine, Biblioteca Civica âVincenzo Joppiâ, 10 Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, It. IX 105 (7050) Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, It. IX 149 (6750) Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, It. IX 204 (6879) Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, It. IX 486 (6767) Manoscritti perduti o irreperibili Collezione privata, al momento irreperibile (ex Sandra Hindman collection; (Oslo) ex Schoyen Collection 900; ex Phillipps 8334) Edizioni Vespasiano da Bisticci, Lamento de Italia. Opera nuova nela quale si commemora li honorandi fatti et le memorande vittorie per Italia riportate [...], in Vineggia, per Fancesco Bindoni et Mapheo Pasini, 1536 del mese di aprile [secondo Flamini (702) contiene Giusta mia possa una donna onorando]. Definizione del corpus Sebbene non presente nellâedizione di Lanza, sarĂ da considerare a pieno titolo allâinterno del corpus di Niccolò Cieco il capitolo Quando Calistro vide essere in ponto, trĂ dito con attribuzione sia dal Ricc. 1126 (c. 102r) che dal lucchese 1494 (c. 136r) (cfr. Flamini, La lirica toscana del rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, 705). Qualche parola merita spendere sui componimenti la cui attribuzione a Niccolò Cieco è da escludere o risulta, ad oggi, fortemente dubbia. Il sonetto Havrò io mai pace triegua o guerra è attribuito al Cieco nel solo codice Isoldiano [=BUB 1739, cfr. Le rime del Codice Isoldiano (Bologna Univ. 1739), pubblicate per cura di L. Frati, 2 voll., Bologna, Romagnoli-DallâAcqua, 1913, I, 132], mentre il resto della tradizione lo reca adespoto (Laur. Ash. 1378, c. 7v; Laur. Conv. sopp. 122, c. 169v), oppure lo attribuisce alternativamente ad Antonio Beccari (Magl. VII 721, c. 27v), a Lapo Gianni (Chigi, L IV 131, c. 365r), a Simone Serdini (Modena, BEU, alfa.N.7.28, it. 1155, c. 63r) e al Petrarca (Ricc. 1103). A fronte di questi dati, converrĂ sospendere il giudizio e non assegnare alcuna paternitĂ , cosĂŹ come hanno fatto in passato gli editori critici del Saviozzo e del Beccari (cfr. Serdini Simone da Siena detto il Saviozzo, Rime, edizione critica a cura di Emilio Pasquini, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1965, passim; Beccari, Antonio, Rime, edizione critica a cura di Laura Bellucci, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1967, XLV). PiĂš chiara appare la situazione del sonetto Il fiero sguardo e âl non dovuto sdegno: anche in questo caso lâunico testimone ad attribuirlo al Cieco è lâIsoldiano [=BUB 1739, cfr. Le rime del Codice Isoldiano (Bologna Univ. 1739), pubblicate per cura di L. Frati, 2 voll., Bologna, Romagnoli-DallâAcqua, 1913, I, 131-32], peraltro in sequenza con il sonetto precedente. Il resto della tradizione lo dĂ compattamente a Mariotto Davanzati (Laur. Ash. 1378, c. 11r; Laur Acquisti e Doni 759 [Ginori Venturi, 3], c. 348r; BNCF II II 40, c. 185r; II IV 126, c. 1r; II IV 250, c. 59r; Ricc. 1114, c. 171rv; Ricc. 1040, c. 54r adespoto ma allâinizio di una sequenza di poesie del Davanzati) ed è cosĂŹ che lo stampa anche Antonio Lanza (Lirici toscani, I, 433) nellâunica edizione moderna dei sonetti di Mariotto. Caratteristiche della tradizione Tra i numerosi testimoni manoscritti dellâopera poetica di Niccolò Cieco è possibile individuare alcuni collettori particolarmente significativi che, oltre a tramandare un numero cospicuo di componimenti - in alcuni casi quasi la totalitĂ della produzione dellâautore - operano una sistematica selezione dei metri âlunghiâ: è il caso del Vat. lat. 3212, del Laur. Plut. 90 inf. 35.1 e del Plut. 90 inf. 35.2, del BNCF II VIII 23 e dei Riccardiani 2732, 2815, 2823. Altri, viceversa, si connotano per la preferenza, sebbene non esclusiva, accordata ai sonetti, come il Magl. VII.1168 (interessante anche per il grado di consapevolezza del copista nella stesura delle rubriche attributive). Tra i principali collettori per il corpus nella sua interezza sono da annoverare il Laur. Plut. 41.26, il BNCF II.II.40, il BNCF Pal. 204 e il BNF It. 554 (7767): questâultimo, tuttavia, ho il sospetto che sia descriptus del precedente, per alcuni errori materiali significativi e per la presenza a moâ di colophon del codice della medesima dicitura âOmnium rerum vicissitudo estâ. Unâultima annotazione relativamente al Vat. lat. 3212, antologia poetica della produzione fiorentina protoquattrocentesca - una sorta di antenata della Raccolta aragonese: allestito per Ludovico Gonzaga, marchese di Mantova, come si evince dalla ricca decorazione, il codice tramanda una raccolta organizzata per autore, che rappresenta una testimonianza di circolazione extra moenia della poesia fiorentina del primo Quattrocento; in essa Niccolò Cieco occupa un posto di assoluta preminenza allâinizio della silloge, immediatamente dopo le due canzoni di Leonardo Bruni che aprono la serie. Per ulteriori caratteristiche codicologiche e di storia della tradizione, cfr. Decaria, Alessio, Le canzoni di Mariotto Davanzati nel codice Vat. Lat. 3212. Edizione critica e commento, âStudi di filologia italianaâ, 66 (2008), 75-180. BIBLIOGRAFIA: Rossi, Adamo Memorie di musica civile in Perugia nei secoli XIV e XV, âGiornale di erudizione artisticaâ, 3 (1874), fasc. 5, 129-52. Dâancona, Alessandro, I canterini dellâantico comune di Perugia, in Id., VarietĂ storiche e letterarie. Prima serie, Milano, Treves, 1883, 39-73 https://archive.org/details/ancona-varieta-storiche-letterarie-prima-serie/page/38/mode/2up . Flamini, Francesco, La lirica toscana del rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa, Tipografia Nistri, 1891, ad indicem. Bacci, Orazio, Un trattatello mnemonico di Michele del Giogante, in Id., Prosa e prosatori. Scritti storici e teorici, Palermo, R. Sandron, 1907, 95-138. Parducci, Amos, La âIstoria di Susanna e Danielloâ: poemetto popolare italiano antico, in âRomaniaâ, 42, 165 (1913), 34-75: 54. Lanza, Antonio, Firenze contro Milano. Gli intellettuali fiorentini nelle guerre con i Visconti (1390-1440), Anzio, De Rubeis, 1991, 134-35, 355. Bessi, Rossella, Le âStanzeâ del Poliziano e la lirica del primo Quattrocento, in Ead., Umanesimo volgare. Studi di letteratura fra Tre e Quattrocento, Firenze, Olschki, 2004, 247-65: 250, 252-54, 257. De Robertis, Domenico, Ancora sulla Raccolta Aragonese, in Laurentia laurus per Mario Martelli, a cura di F. Bausi e V. Fera, Messina, Centro Interdipartimentale di Studi Umanistici, 2004, 411-22: 416-417. Ruini, Roberto, I sonetti politici di Antonio di Matteo di Meglio, in Id., Quattrocento fiorentino e dintorni, Firenze, Phasar, 2007, 125-182. Breschi, Giancarlo, La raccolta Aragonese, in Antologie dâautore. La tradizione dei florilegi nella letteratura italiana. Atti del Convegno internazionale di Roma, 27-29 ottobre 2014, a cura di E. Malato e A. Mazzucchi, Roma, Salerno, 2016, 119-56: 133, 136, 137. SITOGRAFIA: Tani, Irene, Niccolò cieco, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2013, online (ultima consultazione: novembre 2021). Tani, Irene, scheda Niccolò Cieco, in LIO http://www.mirabileweb.it/risultati.aspx?csel=3000&psel=3 (ultima consultazione: novembre 2021). |
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo deldetto M(aestro) Niccholo ad laude dipapa Eugenio (c. 8v)
Titolo identificato: Ave, Padre santissimo, salve, ave
Names in the title:
Eugenio <papa ; 4.>
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Ave padre santissimo salve ave (c. 9r)
expl. (testo): purchalpresto benfar no(n) sia lenteza (c. 12r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitulo deldetto M(aestro) Niccolo adlaude dello imperatore Sigismundo (c. 12r)
Titolo identificato: Ave, nuovo monarca inclito e vero
Names in the title:
Sigismondo : di#Lussemburgo <imperatore>
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Ave novo monarcha i(n)clito et vero (c. 12r)
expl. (testo): Gloria inexcelsis deo enterra pace (c. 15r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitulo del decto Maestro Niccolo adlaude della Illustrissima Signoria di Vinetia (c. 15r)
Titolo identificato: Giusta mia possa una donna onorando
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Iusta mia possa una don(n)a honorando (c. 15r)
expl. (testo): Cche ben far di costei memoria etterna (c. 18r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitulo del detto M(aestro) Niccolo adlaude dello Ill(ustri)ssim(o) c(onte) Franciesco Sforza (c. 18r)
Titolo identificato: Viva virilitĂ , florido onore
Names in the title:
Sforza, Francesco <duca di Milano ; 1. ; 1401-1466>
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Viua virilita florido honore (c. 18r)
expl. (testo): Chauoi mai fia vietato il uento inpoppa (c. 21r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitulo deldecto M(aestro) Niccolo facto p(er) una giovinetta laquale sinnamoro dungiovane (c. 21r)
Titolo identificato: Penso il secreto in che Natura pose
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Benso il secreto in che natura pose (c. 21r)
expl. (testo): Chenter(r)a ombrasse ilbel quarto pianeto (c. 23r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzon morale del detto M(aestro) Niccolo i(n) com(m)endatione della virtu (c. 23r)
Titolo identificato: Sola dirò virtĂš, che âl mondo onora
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Cola diro virtu chelmo(n)do honora (c. 23v)
expl. (testo): El suo veloce corso i(n) uirtu spende (c. 25r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzon morale deldecto M(aestro) Niccholo ad detestatione della ingratitudine (c. 25r)
Titolo identificato: O misera, sfacciata, al ben dispetta
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): O misera sfacciata al be(n) despecta (c. 25r)
expl. (testo): P(er)duto e iltempo lamico elservire (c. 27r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzon morale deldecto M(aestro) Niccolo peruno che siuole in(n)amorare et combacte in lui lamore coltimore (c. 27r)
Titolo identificato: Quella soave ed angosciosa vita
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Quella suave et angosciosa vita (c. 27r)
expl. (testo): Sequi lostil di mie uxate scorte (c. 29r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzo(n) morale deldecto M(aestro) Niccolo doue un seruo incita elsuo Signore alla guerra (c. 29r)
Titolo identificato: Magnanimo signor, per quello amore
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Magnanimo signor per quel amore (c. 29r)
expl. (testo): La proua segliel uer iudica il tutto (c. 31r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzon Morale deldecto M(aestro) Niccholo recitata aldecto signore a detestatione della guer(r)a per le rime dellantecedente (c. 31r)
Titolo identificato: Premia costui del merto suo, Signore
|
Incipit/Explicit
|
inc. (ultimo testo): Premia costui del merto s(uo) signore (c. 31r)
expl. (testo): Guer(r)a p(er) morte et cagion dogni lucto (c. 33r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzon morale del decto M(aestro) Niccolo doue pone Quello che debbe fare il seruo verso il suo singnore et cosi il Signore verso il seruo (c. 33r)
Titolo identificato: Fama, gloria ed onor, merito e pregio
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Fama gloria et honor merito et pregio (c. 33r)
expl. (testo): Per sempre viuo fama lomantiene (c. 35v)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Chanzon deldecto Maestro Niccolo doue pone chel mondo silamenta di VIIII cose le quali il ghuastano (c. 35v)
Titolo identificato: Di nove cose si lamenta il mondo
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Dinoue chose silame(n)ta il mo(n)do (c. 36r)
expl. (testo): Per questo egiuntol mondo admale mani (c. 37r)
|
Observations
|
Vedi sopra scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo di Messer Francesco darezzo adetestatione della invidia (c. 37r)
Titolo identificato: Onorato furor, famoso e chiaro
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Honorato furor famoso et chiaro (c. 37r)
expl. (testo): El glorioso agnel som(m)o monarcha (c. 42v)
|
Philological analysis
|
SCHEDA FILOLOGICA AUTORE: Francesco Accolti (Arezzo 1416/1417 â Siena 1488) TITOLO DELL'OPERA: - TESTI TRĂDITI DAL CODICE E LORO FORME METRICHE: TESTI DATABILI: NUMERO DI COMPONIMENTI: 3 Edizione critica: M. Messina, Le rime di Francesco Accolti dâArezzo umanista e giureconsulto del sec. XV, in ÂŤGiornale storico della letteratura italianaÂť, 132 (1955), pp. 173-233 [edizione completa].
Altre edizioni:
Tradizione:
Manoscritti
Codici perduti o irreperibili
Stampe Comedia del preclarissimo M. Bernardo Accolti aretino: scriptore Apostolico et Abbreviatore: recitata nelle noze del Magnifico Antonio Spannocchi nella inclyta CiptĂ di Siena, in Firenze [s.n.s.], 1518. Edit16, CNCE 110
Allâinterno della tradizione manoscritta delle rime di Francesco Accolti è possibile distinguere due gruppi di codici in base alla selezione che in questi viene operata fra sonetti e metri lunghi, una scelta che del resto rispecchia anche la diversa genesi delle due tipologie di componimenti: i sonetti nascono infatti come âcanzoniereâ dedicato ad Isotta dâEste, mentre i metri lunghi da occasioni diverse (il capitolo ternario Onorato furor, famoso e chiaro fu scritto per il secondo Certame Coronario del 1441 con tema lâInvidia, lâaltro capitolo Poi che lâamato cor vide presente è la trasposizione in versi della vicenda di Guiscardo e Gismonda narrata nel Decameron, la canzone Tenebrosa, crudel, avara e lorda è unâinvettiva contro la Curia romana). SarĂ però da far notare che tre testimoni tramandano la canzone insieme ad una scelta di sonetti: il ms. BNCF II.IV.250 riporta un solo sonetto e la canzone (anche se attribuita a Benedetto Accolti), mentre due codici della Biblioteca Riccardiana, il 1142 e il 1154, la trascrivono insieme ad una piĂš ampia scelta di sonetti (6 il primo e 7 il secondo). Il fatto che i suddetti codici siano tutti e tre importanti collettori di poesia della prima metĂ del XV secolo, ci mostra sicuramente che quello di Francesco Accolti fu un nome rilevante nella produzione poetica volgare di quel periodo, ma anche che la canzone (nonostante le false attribuzioni e la convinzione, almeno fino allâOttocento, della paternitĂ petrarchesca) abbia conosciuto una indiscutibile notorietĂ e diffusione. Tenebrosa, crudel, avara e lorda è infatti il testo dellâAccolti piĂš ricorrente allâinterno della tradizione: presente in 14 testimoni, è sempre tramandato in miscellanee di poesia (tra le quali si evidenziano, oltre ai tre codici prima citati, i mss. Vat. lat. 3212 e BML Redi 184), da solo o insieme ai capitoli ternari, entrambi o piĂš spesso solamente con Onorato furor, famoso e chiaro che, dopo la canzone, è il secondo testo piĂš diffuso dellâAccolti. Meno successo dovette avere lâaltro capitolo Poi che lâamato cor vide presente (per quanto sia lâunico componimento che godette di stampa, nel 1518), anche questo sempre trĂ dito in raccolte di poesia volgare, fatta eccezione per un solo testimone, il Riccardiano 1095, codice miscellaneo di prose nel quale il componimento dellâAccolti figura come unico testo in versi a seguire la novella del Boccaccio da cui prende lâispirazione. Per quanto riguarda i sonetti, non esiste ad oggi un codice che tramandi il âcanzoniereâ dellâAccolti nella sua interezza, ma un buon numero di componimenti è tradito dai prima citati mss. 1142 e 1154 della Riccardiana, dal Chigiano M.IV.79 (6 sonetti, gli stessi del Riccardiano 1142 ma con ordine leggermente variato) e dal ms. Udinese 10 (9 sonetti). I restanti sette codici tramandano perlopiĂš sonetti singoli, spesso inclusi in sillogi piĂš o meno ampie di altri autori, ai quali lâAccolti aveva inviato un componimento di proposta o di risposta: è il caso del ms. mantovano A.III.8, dove il sonetto Io non so sâio potesse almeno in parte è inserito allâinterno di unâampissima selezione di rime di Giovan Francesco Suardi, tra cui il responsivo Sâio mi vedessi in tutto, o pur in parte; come anche del ms. BNCF II.IV.126, che si apre con una selezione di 17 componimenti di Mariotto Davanzati, comprendenti il sonetto Soprâa natural corso o di ciel segno, seguito dal responsivo dellâAccolti Ornatissimo spirto e chiaro ingegno.
Bibliografia:
Sitografia: I. Tani, scheda Francesco Accolti, in LIO < http://www.mirabileweb.it/author-rom/francesco-accolti-author/LIO_230213 > (ultima consultazione: novembre 2023). |
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Ca(n)zon mo(r)ale deldecto Mes(er) Franc(esco) adetestatione ebiasimo della co(r)te romana editutti ep(r)eti (c. 42v)
Titolo identificato: Tenebrosa, crudel, avara e lorda
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Tenebrosa chrudele auara et lorda (c. 43r)
expl. (testo): Satio no(n) gia ma p(er) lunghezza stancho (c. 46r)
|
Observations
|
Vedi scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo di Mes(er) benedecto darezzo facto per una sua amorosa doue priegha amore et lei che pongha fine asua ghuai (c. 46r)
Titolo identificato: Poâ che âl cieco furor lâalma sospinse
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Pochel cieco furor lalma sospinse (c. 46r)
expl. (testo): Eglia lochio la mente elalma chiusa (c. 47r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo deldecto messer benedecto doue siduole auer lasciata lasua amorosa et fa molti pensieri inesso chapitolo (cc. 47r-v)
Titolo identificato: Quellâantico disio châal cor sâavolse
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Quellantico dixio chalcor siuolse (c. 47v)
expl. (testo): Colla gratia diquel chogniunaspecta (c. 49v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo deldecto Messer Benedecto doue Considera inquanto errore eglie stato mentre estato innamorato (c. 49v)
Titolo identificato: Quando el foco dâamor che mi costrinse
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Quando el foco damor chemi co(n)stri(n)se (c. 49v)
expl. (testo): Stando sempre quieto esanza guai (c. 54v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo deldecto Messer Benedecto doue conforta ciascuno chenonsi innamori ricordando molte cose allui aduenute (c. 54v)
Titolo identificato: Giovinetti leggiadri e pellegrini
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Giouinetti leggiadri epellegrini (c. 54v)
expl. (testo): p(er)la qual chi piu va piu p(er)de epassi (c. 58r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Chanzona morale di M(aestro) Simone da Siena chiamato sauiozzo doue biaxima chi namora damor lasciuo (c. 58r)
Titolo identificato: O folle, o lieve iuventute ignota
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): O folle olieve giouentute ignota (c. 58r)
expl. (testo): Che dimprovixo cede doppia guerra (c. 59v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzon morale deldecto M(aestro) Simone ad laude di messer Giovan galeazzo duca dimilano (c. 59v)
Titolo identificato: Novella monarchia, iusto signore
Names in the title:
Visconti, Gian Galeazzo <duca di Milano ; 1351-1402>
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Nouella monarcha giusto signore (c. 59v)
expl. (testo): prudente giusto forte etemperato (c. 61v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzona morale del detto Maest(ro) Simone doue emaladisce tutte le cose (c. 61v)
Titolo identificato: Le ânfastidite labbra in châio giĂ pose
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Lenfastidita labra oue gia posi (c. 61v)
expl. (testo): pero che dio me contro elmondo inira (c. 63v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo deldecto M(aestro) Simo(n)e nel q(u)ale maladisce tucte le cose c(r)eate enelfine si re(n)de i(n) colpa (c. 63v)
Titolo identificato: Corpi celesti e tutte lâaltre stelle
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Corpi celesti etucte laltre stelle (c. 63v)
expl. (testo): E che pieta gli muoua aperdonarmi (c. 65r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo deldecto M(aestro) Simone facto p(er)lamorte di dante poeta fiorentino nelquale brieuemente descriue tutta lauita sua (c. 65r)
Titolo identificato: Come per dritta linea lâocchio al sole
Names in the title:
Dante
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Come per dritta linea locchio alsole (c. 65r)
expl. (testo): Con beatrice ad habitar lestelle (c. 68r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzona morale di Mess(er) Antonio ch(e) staua colla Signoria di fire(n)ze facta p(er) ungiouinecto i(n)namorato duna pellegri(n)a fa(n)ciulla (c. 68r)
Titolo identificato: Lâalma pensosa, il corpo vinto e stanco
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Lalma pensosa ilco(r)po vinto estanco (c. 68r)
expl. (testo): Accettarlo per seruo ai serui vostri (c. 69v)
|
Philological analysis
|
AUTORE: Antonio di Matteo di Meglio (Firenze 1384 - 12 luglio 1448). TITOLO DELLâOPERA: â TESTI TRĂDITI DAL CODICE E LORO FORME METRICHE: Lâalma pensosa il corpo vinto e stanco (canzone); O sire Amor nelle cui fiamme acceso (canzone); Alma gentil, nelle piĂš belle membra (canzone); AndrĂ pur sempre mai coâ venti aversi (canzone); Il gran famoso Publio Scipione (capitolo ternario); Sovente in me pensando come amore (capitolo quadernario). TESTI DATABILI: Il gran famoso Publio Scipione (22 aprile 1437: scritto per un ÂŤnotabile actoÂť di Francesco Sforza in Garfagnana). NUMERO DI COMPONIMENTI: 6. EDIZIONI CRITICHE:
ALTRE EDIZIONI:
TRADIZIONE: Manoscritti
Manoscritti perduti o irreperibili
Stampe
Ad oggi, il corpus delle rime di Antonio di Matteo di Meglio è costituito da 45 pezzi. I due casi piĂš noti di attribuzione dubbia riguardano la canzone Donne leggiadre cui dâAmor la spera, contesa con Antonio degli Alberti, e il serventese Sovente in me pensando come amore, conteso col Saviozzo. Il primo testo è stato edito da ultimo nel 2002 da Germano Pallini, il quale, basando la sua edizione sul ms. BAV Vat. Lat. 3212 (testimone di fondamentale importanza per le rime dellâaraldo), lo assegna senza dubbio al Megli (Dieci canzoni dâamore cit., p. 19). PiĂš di recente è tornato sulla questione Giovanni Borriero nellâambito dellâesaustivo studio sulla tradizione delle rime dellâAlberti (La tradizione delle rime di Antonio degli Alberti, in ÂŤMedioevo letterario dâItaliaÂť, 5 (2008), pp. 45-101: 47-8 e 57-8; le riflessioni sono riportate anche nella scheda dedicata al testo su Mirabile http://www.mirabileweb.it/title/donne-leggiadre-cui-d-amor-la-spera-(1)-antonio-de-title/36213). In sintesi, Borriero mostra che la canzone ha una tradizione perfettamente bipartita (sia per lâattribuzione sia per la lezione), perciò la paternitĂ sarĂ piĂš prudentemente da ritenere ancora dubbia. Per Sovente in me pensando come amore, benchĂŠ la tradizione manoscritta â per cui si veda Flamini, La lirica, p. 695, e, con lâaggiunta del BML Acquisti e doni 759 (in cui il serventese è anonimo) e del ms. appartenuto a Baldassarre Castiglione (con attribuzione al Saviozzo), E. Pasquini, Il codice di Filippo Scarlatti (Firenze, Biblioteca Venturi Ginori Lisci, 3), in ÂŤStudi di filologia italianaÂť, 22 (1964), pp. 363-580: 470-1 â rechi perlopiĂš il nome di Simone Serdini, non si può ignorare che lâautorevole Vat. lat. 3212 lo dia al Megli. Flamini censisce per lâappunto il testo tra le rime di Antonio di Meglio, Lanza invece non lo pubblica nei suoi Lirici. Pasquini lo esclude dallâedizione critica delle rime del Saviozzo e lo pubblica criticamente in un opuscolo per nozze nel 1963, preceduto da unâampia riflessione sullâattribuzione, senza tuttavia esprimersi in maniera netta in favore di un autore o dellâaltro. Date queste premesse, sia per Donne leggiadre cui dâAmor la spera sia per Sovente in me pensando come amore si è deciso di includere nel censimento delle testimonianze manoscritte e a stampa anche quelle che tramandano i due componimenti dubbi in questione. Altri problemi attributivi che coinvolgono Antonio di Matteo di Meglio riguardano quattro sonetti. Lanza nellâed. dei Lirici pubblica in calce al corpus dellâaraldo, come rima dubbia, il sonetto caudato Sempre si dice che un fa male a cento secondo il ms. BNCF Pal. 54, lâunico â a detta dellâeditore â che attribuisce il pezzo al Nostro. Da un articolo di Fabio Carboni dedicato al sonetto (Un sonetto in cerca di autore: ÂŤSempre si disse che âun fa male a centoâÂť, in ÂŤLetteratura italiana anticaÂť, 13 (2012), pp. 405-41) e da una verifica sul codice, si evince che tale attribuzione deriva da fonti bibliografiche pregresse (cfr. Carboni, Un sonetto in cerca di autore cit., pp. 411 e 429): il Pal. 54 reca infatti il testo adespoto e anepigrafo. Il sonetto, divenuto popolare in virtĂš del tema del furto dei libri, ha avuto una vastissima diffusione, manoscritta e a stampa: la recente recensio di Carboni individua ben 76 testimoni manoscritti. Data la difficoltĂ nel ricostruire la storia della tradizione, lo studioso si concentra sulla delicata questione della paternitĂ , proponendo, tra i due principali contendenti â Antonio Pucci e Andrea di Cione â, il nome del secondo autore. Alla fine dellâarticolo Carboni pubblica il sonetto secondo il ms. BNCF Magl. VII.1168, con attribuzione allâOrcagna, e secondo il ms. BNCF II.IV.61, con attribuzione al Pucci. Segnalo infine che risulta ambigua la rubrica del ms. Rovigo, Biblioteca dellâAccademia dei Concordi, Silvestriano 289, dove il sonetto è attribuito a un non specificato ÂŤAntonioÂť: cfr. Carboni, Un sonetto in cerca di autore cit., pp. 437-8, nota 64. Naturalmente i testimoni individuati da Carboni non sono stati considerati nel censimento della nostra scheda. Roberto Ruini, allâinterno della discussione sulle rime dubbie del Megli (Quattrocento fiorentino e dintorni cit., pp. 117-8), afferma che il sonetto Dove manca bontĂ , cresce ogni errore, attribuito al Nostro da alcuni manoscritti, è di paternitĂ di Francesco dâAltobianco Alberti. Alessio Decaria, nei vari studi dedicati alle rime di questâultimo, ha ben dimostrato che il sonetto, originariamente responsivo dellâAlberti al sonetto di supplica inviato da Ludovico da Marradi a papa Eugenio IV (Fede, Speranza e CaritĂ , Signore), potrebbe essere stato in seguito rimaneggiato da Antonio di Meglio ÂŤche, in ragione della sua funzione, potrebbe aver riusato e adattato il sonetto responsivo di Francesco per diffonderlo pubblicamenteÂť: cfr. da ultimo Francesco dâAltobianco Alberti, Rime, a cura di A. Decaria, Bologna, Commissione per i Testi di Lingua, 2008, pp. cxxv-cxxvii e 52-4, dove si pubblica ovviamente il sonetto in prima redazione. Si è dunque deciso, in questa sede, di includere nel censimento solo i codici che attribuiscono il pezzo al Megli: BAV Barb. lat. 3679, BAV Barb lat. 3917, BAV Vat. lat. 4830 e BNCF II.IV.250 (questâultimo, nella seconda copia del testo a c. 211v, con una rubrica che corrobora lâipotesi di Decaria: ÂŤS(onetto) p(er) R(ispost)a a quel di sotto di Lodovicho da b(er)ghettino credo lo fecie mes(er) antonio araldo della Signoria o vero f(rancesco) AlbertiÂť), latori anche di altre sue rime. La tradizione manoscritta testimonia talvolta il sonetto Giovanni, iâ mi partiâ non meno offeso â inviato dal Megli a Giovanni di Maffeo da Barberino, il quale gli rispose con Lâavere e corpi dâuno umor compreso â con la variante ÂŤAmicoÂť allâattacco. In questa veste si può leggere nellâinfida stampa pseudolondinese (Sonetti del Burchiello cit., pp. 112-3) ed è inserito da Michelangelo Zaccarello nellâedizione critica della vulgata quattrocentesca dei sonetti di Burchiello (I sonetti del Burchiello cit., pp. 173-5). Per questo sonetto dellâaraldo si può dunque ipotizzare una sorta di spersonalizzazione nei manoscritti latori di sillogi burchiellesche, esclusi dunque dal nostro censimento (alcuni dubbi attributivi emergono anche da I sonetti del Burchiello cit., p. cxxiv). Segnalo che tra i codici esclusi figura anche il tardo It. IX.134 (=7553) della Marciana, riportato da Flamini nel censimento delle rime di Antonio di Meglio, in quanto ÂŤcopia dellâed. Doni di BurchielloÂť (Flamini, La lirica, p. 692). Nellâedizione critica della vulgata quattrocentesca dei sonetti di Burchiello si legge anche il sonetto di argomento filomediceo Acciò che Ęźl voto cucchiaio non imbocchi â responsivo al sonetto filoalbizzesco Non posso piĂš che lâira non trabocchi di Burchiello â, attribuito da Zaccarello ad Antonio di Meglio (I sonetti del Burchiello cit., p. cxxix). Al Megli lo dĂ solo il ms. BNCF Magl. XXI.87, che lo reca a c. 170r, mentre la restante tradizione manoscritta, quando non tace, si esprime nettamente a favore di Leon Battista Alberti, giĂ in tenzone col Barbiere. Come si apprende da vari studi di Luca Boschetto (ad es. Incrociare le fonti: archivi e letteratura. Rileggendo la lettera di Leon Battista Alberti a Giovanni di Cosimo deâ Medici, 10 aprile [1456?], in ÂŤMedioevo e RinascimentoÂť, n.s., 14 (2003), pp. 243-64 e Alberti, Florence et les MĂŠdicis: des relations ambivalentes, in Alberti: humaniste, architecte, Ădition ĂŠtablie par Françoise Choay et Michel Paoli, Paris, MusĂŠe du Louvre, 2006, pp. 15-31), lâAlberti, intento a salvaguardare la propria autonomia culturale, ebbe un atteggiamento controverso verso il potere mediceo: talvolta favorevole, presumibilmente per cercare consensi, e altre volte decisamente critico. GiĂ Grayson (Leon Battista Alberti, Opere volgari, a cura di C. Grayson, Bari Laterza, 1966, vol. II, p. 392), infatti, mostrava delle perplessitĂ circa una possibile paternitĂ albertiana e, anche sulla base dellâattribuzione di alcune stampe antiche a un non precisato araldo, proponeva di assegnare il sonetto ad Antonio di Meglio o allâaraldo che lo affiancò dal 1442: Anselmo Calderoni, anche lui giĂ corrispondente di Burchiello. Gorni si mostra convinto nellâattribuirlo al Calderoni, benchĂŠ nessun testimone antico gli assegni chiaramente il pezzo, e nella sua edizione delle rime dellâAlberti fornisce il testo sulla base della stampa pseudolondinese, dove il sonetto corre sotto il nome di ÂŤAnselmo AraldoÂť. Luigi Spagnolo, nella recensione allâedizione commentata dei sonetti di Burchiello curata da Zaccarello nel 2004, è dello stesso parere: la sua proposta attributiva al Calderoni si basa sul riscontro dei vv. 16-17 con i vv. 9-11 del sonetto Io ti rispondo Burchiel tartaglione, sicuramente scritto dallâaraldo che subentrò al Megli (Luigi Spagnolo, recensione allâedizione commentata I sonetti del Burchiello (Torino, Einaudi, 2004), in ÂŤLa lingua italianaÂť, 2 (2006), pp. 162-74: 172). Date queste premesse, sintetizzate in parte da Ruini, Quattrocento fiorentino e dintorni cit., pp. 117-8, il sonetto è comunque attribuibile al Megli e si è perciò deciso di riportarne sia i testimoni manoscritti sia le edizioni moderne, rimandando invece per le numerose stampe antiche alla discussione di Grayson (Leon Battista Alberti, Opere volgari cit., p. 392) e alla recensio di Zaccarello (I sonetti del Burchiello cit., p. 276). Infine, Domenico De Robertis, nella descrizione del ms. 1496 della Biblioteca Statale di Lucca per il censimento delle rime di Dante [Censimento dei manoscritti di rime di Dante (VII), in ÂŤStudi DanteschiÂť, 43 (1966), pp. 205-38: 212], avanza lâipotesi che il capitolo Se alcun uomo mortal può render grazia sia da sottrarre ad Antonio di Meglio e da attribuire, dubitativamente, ad Antonio di Guido. I testimoni del capitolo noti ad oggi sono lâAcquisti e doni 759 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze (in cui il testo è introdotto dalla seguente rubrica: ÂŤM(aestr)o Ant(oni)o fiore(n)tinoÂť) e il 1496 della Biblioteca Statale di Lucca (MoĂźcke 11), che lo trae proprio dal codice di Filippo Scarlatti. Emilio Pasquini, nello studio dedicato allâex ms. Venturi Ginori Lisci 3, propone i nomi di Antonio di Guido, Antonio degli Alberti e Antonio di Meglio, notando però che Scarlatti per questâultimo usa sempre il nome per esteso in rubrica [Pasquini, Il codice di Filippo Scarlatti (Firenze, Biblioteca Venturi Ginori Lisci, 3) cit., p. 502]. BIBLIOGRAFIA:
SITOGRAFIA:
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzo(n) mo(r)ale deldecto mess(er) Ant(onio) facta p(er) uno i(n)namorato ebisogniava pa(r)tirsi dalla sua Amorosa et andare inaltri paesi (c. 69v)
Titolo identificato: O sire Amor, nelle cui fiamme acceso
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): O sire amore nelle cui fiam(m)ose acceso (c. 70r)
expl. (testo): Senon riueggio lamia amata cosa (c. 71v)
|
Observations
|
Vedi SCHEDA FILOLOGICA.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Canzon morale deldetto mess(er) Ant(onio) facta p(er) ungiouinetto i(n)namorato duna fanciulla chiamata Alessandra (c. 71v)
Titolo identificato: Alma gentil, nelle piĂš belle membra
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Alma gentil nelle piĂš belle me(m)bra (c. 71v)
expl. (testo): Che gratia inobil cor sempre sitruoua (c. 74r)
|
Observations
|
Vedi SCHEDA FILOLOGICA.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Chanzo(n) mo(r)ale deldecto mess(er) Ant(onio) p(er)lo sopradecto giovinecto ep(er)ch(e) la sua amo(r)osa lavea aba(n)donato et era(n)si data adio e lani(m)a (c. 74v)
Titolo identificato: AndrĂ pur sempre mai coâ venti aversi
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Andra pur sempre mai couenti av(er)si (c. 74v)
expl. (testo): Esperso efuor dispeme loracq(u)ista (c. 77r)
|
Observations
|
Vedi SCHEDA FILOLOGICA.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo deldecto Mess(er) Ant(onio) facto allaude del conte Franc(esco) sforza dun notabile acto che lui fece sendo intoschana (c. 77r)
Titolo identificato: Il gran famoso Publio Scipione
Names in the title:
Sforza, Francesco <duca di Milano ; 1. ; 1401-1466>
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Il gram famoso publio scipione (c. 77r)
expl. (testo): Taccolgha i(n)ghaudio detterna salute (c. 80v)
|
Observations
|
Vedi SCHEDA FILOLOGICA.
|
Author
|
Antonio : di#Meglio < 1384-1448 >
, Autore incerto
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo del decto Messer Antonio nel q(ua)le recita molte bellissime Istorie antiche adetestatione ebiaximo damore (c. 81r)
Titolo identificato: Sovente in me pensando come amore
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Souente inme pensando come amore (c. 81r)
expl. (testo): Se vuo qui fama enciel gloria acquistare (c. 84r)
|
Observations
|
La paternità del serventese è in predicato tra Antonio di Meglio e Simone Serdini. Viene attribuito al Megli dal Bilancioni (Frati, Carlo e Ludovico, Indice delle carte di Pietro Bilancioni, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1893, 97), dal Volpi (Volpi, Guglielmo, La vita e le rime di Simone Serdini detto il Saviozzo, "Giornale storico della letteratura italiana", 15 (1890), 46) e dal Flamini (Flamini, Francesco, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa, T. Nistri, 1891, 455-456 e 685); al Saviozzo è invece assegnato nel Codice Isoldiano (Frati, Ludovico, a cura di, Rime del Codice Isoldiano, Bologna, Romagnoli-Dall'Acqua, 1913, vol. 1, 61) e, sulla base di questo, anche nel database Mirabile (https://www.mirabileweb.it/title/sovente-in-me-pensando-come-amore-title/41103). Non figura tra le rime attribuite al Serdini nell'edizione critica di Pasquini (Serdini, Simone, Rime. Simone Serdini da Siena detto Il Saviozzo, a cura di Emilio Pasquini, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1965). Per ulteriori informazioni, si rinvia sopra alla scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo duna fanciulla laquale fu tradita et i(n)gan(n)ata da unsuo amante et infine morta et fece sauiame(n)te lauctore dessa no(n)ci mectere il nome dalchun diloro perche fu gran Signore che co(m)misse tale errore (c. 84r)
Titolo identificato: O magnanime donne in cui biltate
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): O magnianime don(n)e inchui biltate (c. 84r)
expl. (testo): E fu di questa vita illume spento (c. 97r)
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo di Madon(n)a Bartholomea a Charlo Chaualchabo Marchese di V(enezia) (c. 97r)
Titolo identificato: Inclito generoso e chiaro duce
Names in the title:
Carlo Cavalcabò
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Inclito generoso e chiaro duce (c. 97r)
expl. (testo): Elquale ipriego tuo virtu conserui (c. 102v)
|
Observations
|
Autore: Bartolomea Mattugliani
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Sonecto di mess(er) Bonacco(r)so damo(n)te magno (c. 102v)
Titolo identificato: Freschi fior dolci e violette, dove
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Freschi fior roxe e violecte doue (c. 102v)
expl. (testo): Sol malimenta mi nutrica epasce (c. 103r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di mess(er) Bonaccorso damonte magnio (c. 103r)
Titolo identificato: Poi châa questi occhi el gentil lume piacque
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Pocha questocchi elgentil lume piacque (c. 103r)
expl. (testo): Elcor sadira estar meco non vuole (c. 103r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di mess(er) Bonaccorso damo(n)te magnio (c. 103r)
Titolo identificato: Io piango e âl pianger mâè sĂŹ dolce e caro
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): I piangho el pianger me si dolce ecaro (c. 103r)
expl. (testo): ne per mille riuolte ancor son mosso (c. 103v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di mess(er) Bonaccorso da mo(n)te magnio (c. 103v)
Titolo identificato: Non bisogna piĂš filo o piĂš lavoro
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Non bisogna piu fune o piu lauoro (c. 103v)
expl. (testo): Gloria no(n) ue far dun prigion piu stratio (c. 103v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di S(er) Niccolo tinucci (c. 103v)
Titolo identificato: Gloria soprâogni gloria, eccelso lume
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Gloria soprogni gloria excelso lume (c. 103v)
expl. (testo): Dite lemuxe chantino et appollo (c. 104r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di messer Bonaccorso (c. 104r)
Titolo identificato: GlorĂŻosa onestĂ , somma virtute
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Gloriosa honesta som(m)a virtute (c. 104r)
expl. (testo): Adolcisce ogni crudo espezza ogni armi (c. 104r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di messer Bonaccorso (c. 104r)
Titolo identificato: Erano e mia pensier ristretti al core
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Erano emie pensier ristrecti alcore (c. 104r)
expl. (testo): Chi rimirassi allor cosa sibella (c. 104v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di messer Bonaccorso (c. 104v)
Titolo identificato: Non vide unque mai âl sol, che tutto vede
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Non vide unche mal sole che tucto uede (c. 104v)
expl. (testo): Atormi lalma ondelmio cor ne trema (c. 105r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di messer Bonaccorso (c. 105r)
Titolo identificato: S'i' consento al desio che mi molesta
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Si consento aldixio che mi molesta (c. 105r)
expl. (testo): Arder darazzi dun siuiuo sole (c. 105r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di messer Bonaccorso (c. 105r)
Titolo identificato: Fuggite, sospir lenti, al tristo core
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Fuggite sospir lenti al tristo core (c. 105r)
expl. (testo): E finir lamia vita inun baleno (c. 105v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di mess(er) Niccolo tinucci (c. 105v)
Titolo identificato: Iâ fo con teco lâultimo lamento
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): I fo conteco lultimo lamento (c. 105v)
expl. (testo): Sara questo de miei lultimo verbo (c. 105v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Di mess(er) Niccolo tinucci (c. 105v)
Titolo identificato: Soccorri, o signor mio, soccorri el servo
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Soccor(r)i signior mio soccori ilseruo (c. 105v)
expl. (testo): Dunque perdio signior misericordia (c. 106r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Capitolo di Mess(er) Fra(n)c(esco) darezzo facto p(er) gismo(n)da figliuola di Tancredi p(er) la mo(r)te del suo guisca(r)do (c. 106r)
Titolo identificato: Poi che lâamato cor vide presente
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Poche lamato cor vide prexente (c. 106r)
expl. (testo): Et io con uoi finallextremo fiato (c. 109v)
|
Observations
|
Vedi scheda filologica.
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Quando lâesca del nostro inclito core
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Quando lescha deluostro inclito core (c. 109v)
expl. (testo): Lombra talora dellalto secol ueggio (c. 109v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Qual beato licor, qual teste apliche
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Qual beato liquor qual teste apriche (c. 110r)
expl. (testo): Quanti sospir ma sparsi oquanti affan(n)i (c. 110r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Spirto gentil, che nostra cieca etate
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Spirito gentil che uostra cecha etate (c. 110r)
expl. (testo): Estancha allombra tua chiara venirmi (c. 110v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Un pianger lieto, un lagrimar soave
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Un pianger lieto unlagrimar soave (c. 110v)
expl. (testo): Schura aspra erozza illustri ap(r)i edisolui (c. 110v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Non mai piĂš bella luce o piĂš bel sole
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Non ma piu bella luce o piu bel sole (c. 110v)
expl. (testo): troppa ardente fauilla asidolce esca (c. 111r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Pioggia di rose dal bel viso piove
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Pioggia diroxe dalbel uixo pioue (c. 111r)
expl. (testo): Chenfonde altrui sidolceme(n)te amore (c. 111r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Signor, nelle cui mani ha posto Amore
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Signior nelle cui mani a posto amore (c. 111r)
expl. (testo): Ricordiui dime signior mio caro (c. 111v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Signor, poi che da voi stetti lontano
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Signior poche dauoi stecti lontano (c. 111v)
expl. (testo): Spirto damor non puo viuer inpace (c. 111v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: O sacri lauri, o verdeggianti mirti
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Osacri lumi ouerdeggianti mirti (c. 111v)
expl. (testo): Chascoltar facci lanimica mia (c. 112r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Fronde selvagge alcun tempo trasporta
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Fronde selvaggie alcun vento trasporta (c. 112r)
expl. (testo): Doue sospira apollo Hercole emarte (c. 112r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Se mentre quelle luce oneste e sante
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Se mentre quelle luce honeste esante (c. 112v)
expl. (testo): tra viua emorta egia stata an(n)i sei (c. 112v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Non perchĂŠ spesso allontanar mi sogli
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Non perche spesso allontanar misogli (c. 112v)
expl. (testo): pace speranza vita emorte mia (c. 113r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: di Niccolò Tinucci (c. 113r)
Titolo identificato: Lâantica fiamma che dâun vivo amore
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Lanticha fiam(m)a che dun viuo amore (c. 113r)
expl. (testo): E formar ne begliocchi unuouo sole (c. 113r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Splendida luce, in cui chiaro si vede
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Splendida luce inchui chiaro siuede (c. 113r)
expl. (testo): Pieta strignier tidebba egentilezza (c. 113v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Virtute infusa dal possente segno
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Virtute infuxa dal possente segnio (c. 113v)
expl. (testo): Che tuo qual sempre fui signior non sia (c. 113v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Soccorri, o signor mio, soccorri el servo
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Socchorri osignior mio soccorri elseruo (c. 113v)
expl. (testo): Dunque perdio signior mixericordia (c. 114r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Che giova, anima stanca, ai nostri guai
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Che gioua anima stancha anostri guai (c. 114r)
expl. (testo): Ondi stoinpunto stremo etemo ilpeggio (c. 114r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Riprese Amore un dĂŹ uno stral dâoro
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Riprese amor undi uno stral doro (c. 114r)
expl. (testo): Vedro dalterzo colpo or darmi morte (c. 114v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Come per ibernal freddo ristretto
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Come per hibernal freddo ristrecto (c. 114v)
expl. (testo): Miscusin sio tistringo al non dovuto (c. 114v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Quanto piĂš il glorĂŻoso lume sguardo
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Quanto piu glorioso lume sguardo (c. 115r)
expl. (testo): Pria chessi viuo amor sispengha mai (c. 115r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Il verde mar sarĂ privo dellâonde
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Iluerde mar sara priuo dellonde (c. 115r)
expl. (testo): Se dopo morte allalma albitrio intero (c. 115v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: VirtĂš supprema e ascendente eletto
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Virtu suprema eascendente electo (c. 115v)
expl. (testo): Convien chultimamente si contenti (c. 115v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Un suppremo valor che persuade
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Un suppremo valore che persuade (c. 115v)
expl. (testo): Diche tu solo enullaltro apossanza (c. 116r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Iâ me ne vo, cacciato dalla pena
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Imene vo chacciato dalla pena (c. 116r)
expl. (testo): Che inamor piu chaltre cose piace (c. 116r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Vinto da quel disio che manda Amore
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Vinto daquel dixio chemanda amore (c. 116r)
expl. (testo): Euolgere inpiacere ogni tormento (c. 116v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Somma biltĂ dâalti costumi ornata
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Somma bilta dalti costumi ornata (c. 116v)
expl. (testo): Ne per leteo liquor prender oblio (c. 116v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Non margherite, non argento o oro
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Non margherite non argento o oro (c. 116v)
expl. (testo): Vien glorioso eluiuer el morire (c. 117r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo identificato: Iâ non posso fuggir, châiâ non ritorni
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): I non posso fuggir chi non ritorni (c. 117r)
expl. (testo): Ma trionfar sopragli dei i(m)mortali (c. 117r)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Froctola di Mess(er) Batista alberti (c. 117v)
Titolo identificato: Venite in danza, o gente amorosa
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Venite indanza ogente amorosa (c. 117v)
expl. (testo): Qualun che e i(n)namorato (c. 123v)
|
Author
|
|
Titles
|
Titolo presente: Versi ecapit(olo) facto da M(eser)e Giovan(n)i rosselli p(er)la mo(r)te dipelleg(r)ino diNofri pare(n)ti al p(adre) ella mad(r)e (c. 123v)
Titolo identificato: Se mai divo furor famoso e degno
Names in the title:
Pellegrino di Nofri Parenti
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Se mai diuo valore famoso odegnio (c. 123v)
expl. (testo): Lemenbra dallospirito lontano (c. 125r)
|
Author
|
Niccolò : da#Uzzano < 1350-1430 >
, Autore incerto
|
Titles
|
Titolo presente: Versi facti p(er) Niccolo da uzano lanno del 1432 predice(n)do lamutatione dello stato (c. 125r)
Titolo identificato: Antichi amanti della buona e bella
|
Incipit/Explicit
|
inc. (testo): Antichi amanti della buona ebella (c. 125v)
expl. (testo): Da quella nuoua gente che tralignia (c. 127r)
|
Philological analysis
|
AUTORE: Niccolò da Uzzano (Firenze 1359 - 1431?). TITOLO DELLâOPERA: â TESTI TRĂDITI DAL CODICE E LORO FORME METRICHE: Antichi amanti della buona e bella (capitolo ternario). TESTI DATABILI: Antichi amanti della buona e bella, presumibilmente fu scritto nel 1426, anno in cui le fonti storiche ci informano che venne affisso anonimo alle porte del Palazzo della Signoria, in concomitanza con unâassemblea che si tenne in estate a Santo Stefano. Con ogni probabilitĂ errata è la data ÂŤ1432Âť riportata nella tavola e nella rubrica, comune anche ai mss. BML Plut. 90 inf. 35.1, BNCF II.VIII.23, BNCF Magl. VII.1084, Ricc. 2823 e St poet. et phil. qt. 10, dal momento che gli ultimi documenti ufficiali in cui si nomina Niccolò da Uzzano risalgono alla fine del 1430. Nel 1432 il celebre politico fiorentino potrebbe addirittura essere giĂ morto. NUMERO DI COMPONIMENTI: 1. EDIZIONI CRITICHE:
ALTRE EDIZIONI:
TRADIZIONE: Manoscritti
Manoscritti perduti o irreperibili
Come ha mostrato Germano Pallini, il capitolo Antichi amanti della buona e bella è isolatamente attribuito a Buonaccorso Pitti dal manoscritto che nel 2002 faceva ancora parte della Schøyen Collection, ma attualmente è irreperibile (se ne veda la descrizione nel catalogo di asta Philobiblon. One Thousand Years of Bibliophily, I. From the 11th to the 15th Century, senza luogo di pubblicazione ed editore, che si trova online a questo link: https://static1.squarespace.com/static/5c748f03aadd346d92d68bd1/t/5c7b28c5fa0d60728a78db63/1551575243685/Philobiblon+Vol+1.pdf). Il codice lo tramanda in una versione che si discosta anche sostanzialmente da quella vulgata, nota secondo lâedizione critica curata da Mario Martelli. Ai cinque manoscritti sui quali si basava lâedizione, si possono aggiungere adesso il II.VIII.23, il Magl. VII.1084, il Magl. XXV.166, il Pal. 1156, il Panciat. 116, vol. II della BNCF, il Carte Strozziane, I.360 dellâASFi e il poet. et phil. qt. 10 conservato a Stoccarda, che concordemente attribuiscono il testo a Niccolò da Uzzano. Una nuova testimonianza, seppur parziale (vv. 1-12), adespota e anepigrafa, è poi offerta dal Ricc. 2719. Si noti infine che la versione attribuita a Buonaccorso Pitti, composta da 100 versi, permette di sanare la lacuna sulla base dello schema metrico-rimico allâaltezza del v. 75 del capitolo attribuito a Niccolò da Uzzano. Per quanto riguarda la paternitĂ , Martelli (p. 31, n. 5), sulla base di unâipotesi sulla genesi della rubrica del ms. BNCF II.IV.250, aveva proposto il nome di Rinaldo degli Albizzi, personalitĂ piĂš in linea con lâideologia politica eversiva che domina il testo. Lâorazione che tenne in occasione della radunata di Santo Stefano del 1426, che conosciamo attraverso la voce di Giovanni Cavalcanti (Istorie fiorentine, a cura di G. Di Pino, Milano, Martello, 1944, pp. 46-54), presenta in effetti molti passaggi affini al testo del capitolo. BIBLIOGRAFIA:
SITOGRAFIA: scheda Niccolò da Uzzano, in Mirabile < http://www.mirabileweb.it/author/niccolò-da-uzzano-author/231185 > (ultima consultazione: dicembre 2023). |
Printed
|
Giovanni Lami, Catalogus codicum manuscriptorum qui in Bibliotheca Riccardiana Florentiae adservantur..., Liburni, ex Typographio Antonii Sanctini et sociorum, 1756, 11, 66, 79, 198.
Inventario e stima della Libreria Riccardi. Manoscritti e edizioni del secolo XV, Firenze, s.e., 1810, 55.
Volpi, Guglielmo, La vita e le rime di Simone Serdini detto il Saviozzo, âGiornale storico della letteratura italianaâ, 15 (1890), 1-78: 56.
Flamini, Francesco, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa, Tip. Nistri, 1891, 179, passim.
Messina, Michele, Francesco Petrarca o Francesco Accolti? La canzone "Tenebrosa, crudele, avara e lorda" nel testo critico), âAevumâ, 24 (1950), 467-485: 471.
Messina, Michele, Le rime di Francesco Accolti dâArezzo umanista e giureconsulto del sec. XV, âGiornale storico della letteratura italianaâ, 132 (1955), 173-233: 180 (=R2), passim.
Iacoboni, Elena, Le rime di Benedetto Accolti d'Arezzo detto anche Benedetto di Michele da Pontenano (1415-1464), âStudi di filologia italianaâ 15 (1957), 241-302: 242, 246.
Pasquini, Emilio, Il capitolo dantesco del Saviozzo, âStudi danteschiâ, 38 (1961), 143-155: 144 (=R17), 147, passim.
Kristeller, Paul Oskar, Iter Italicum. A finding list of uncatalogued or incompletely catalogued humanistic manuscripts of the Renaissance in italian and other Llbraries. I. Italy. Agrigento to Novara, London - Leiden, The Warburg Institute - Brill, 1963, 222.
Serdini, Simone da Siena detto il Saviozzo, Rime, edizione critica a cura di Emilio Pasquini, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1965 (Collezione di opere inedite o rare, 127), XLII-XLIII.
Le rime dei due Buonaccorso da Montemagno, introduzione, testi e commento di Raffaele, Spongano, Bologna, PĂ tron, 1970 (Rimatori inediti o rari, 1), XXVI.
Lirici toscani del Quattrocento, a cura di Antonio Lanza, Roma, Bulzoni, 1973 (Biblioteca di cultura, 37), 20.
Tinucci, Niccolò, Rime, edizione critica a cura di Clemente Mazzotta, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1974 (Collezione di opere inedite o rare dei primi tre secoli della lingua, 134), XXIV (=FR8), passim.
Kent, Dale, Cosimo de' Medici and the Florentine Renaissance: the Patron's Oeuvre, New Haven and London, Yale University Press, 2000, 420 n. 42, 431 n. 206.
Alberti, Leon Battista, Rime / Poèmes, suivis de la Protesta / Protestation, ĂŠdition critique, introduction et notes par Guglielmo Gorni, traduction de lâitalien par Marco Sabbatini, Paris, Les Belles Lettres, 2002, XXXVIII.
Bertolini, Lucia, Primo (e provvisorio) elenco di copisti e possessori di codici contenenti opere albertiane, in Leon Battista Alberti. La biblioteca di un umanista (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 8 ottobre 2005-7 gennaio 2006), a cura di Roberto Cardini, con la collaborazione di Lucia Bertolini e Mariangela Regoliosi, Firenze, Mandragora, 2005, 73.
Decaria, Alessio, Le rime di Francesco dâAltobianco degli Alberti secondo la silloge del codice BNCF II.II.39. Edizione critica. Parte I (censimento e classificazione delle testimonianze), âStudi di filologia italianaâ, 63 (2005), 47-238: 65 (=Fr7).
Decaria, Alessio, Le Rime di Francesco d'Altobianco degli Alberti secondo la silloge del codice BNCF II.II.39. Edizione critica. Parte II. (testo critico e commento, âStudi di filologia italianaâ, 64 (2006), 155-378: 339 (=Fr7), 341, 367.
Alberti, Francesco d'Altobianco, Rime, edizione critica e commentata a cura di Alessio Decaria, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 2008 (Collezione di opere inedite o rare, 165), XLI (=Fr7), passim.
Censimento dei commenti danteschi. 1. I commenti di tradizone manoscritta (fino al 1480), a cura di Enrico Malato e Andrea Mazzucchi, II, Roma, Salerno, 2011, 792 nr. 382 (scheda di Gennaro Ferrante).
Cartei, Stefano, La tradizone a stampa delle opere di Leon Battista Alberti, II, Firenze, Polistampa, 2017 (Edizione nazionale delle opere di Leon Battista Alberti), 738.
https://www.mirabileweb.it/manuscript/manuscript/229626 (sito consultato il 18.11.2021)
|
Reproductions
|
su microfilm (1961: positivo e negativo)
|
Sources
|
Di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, II, Pisa, 1888.
|
Project
|
PoetRi - Digitalizzazione di manoscritti Riccardiani. Testi poetici dei secoli XIV-XVI
|
Author of description
|
Nicoletta Marcelli
|
Ultima modifica = last modification
|
Silvia Litterio
|
Type
|
Scheda di prima mano (descrizione esterna, storia e bibliografia a cura di Michaelangiola Marchiaro.
Descrizione interna e relativa bibliografia a cura di Alessandra Santoni.
Scheda filologica di Niccolò Cieco a cura di Nicoletta Marcelli.
Scheda filologica di Francesco Accolti a cura di Alessandra Santoni.
Schede filologiche di Antonio di Meglio e Niccolò da Uzzano a cura di Irene Falini)
|
Date of creation
|
18/10/2021
|
Last modification
|
23/05/2024
|
CNMS
|
CNMS\0000222709
|
Viale Castro Pretorio, 105
00185 ROMA
Telefono: +39 06/4989424 +39 06/49210425
Posta Elettronica Certificata (PEC): ic-cu@pec.cultura.gov.it
E-mail del servizio: ic-cu.mol@cultura.gov.it
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Numero Verde: 800 99 11 99
URP: +39 06/6723 2101 - 2022 - 2970
Centralino MIC: +39 06/67231