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Cartaceo, guardie cartacee; fascicoli legati; 1701-1800 data stimata; cc. I + 64 + I; cartulazione recente a cifre arabe scritta a lapis e collocata nel margine superiore esterno. Sono bianche le cc. I, 1r/v, 5v-8v, 16v-18v, 59v, 63v-64v, I'
Identifier
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CNMD\0000051477
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Dimensions
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mm 257 x 184 (c. 2), mm 256 x 182 (c. 30), mm 265 x 186 (c. 61)
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Watermark
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del secolo XVIII di cinque differenti tipologie.
Filigrana (c. I) tipo uccello - sospeso sopra tre monti embricati - inscritto in un cerchio. c. I, mm 45 x 41.
Filigrana (cc. 1-12) tipo uccello - sospeso sopra tre monti embricati - inscritto in un cerchio al di sopra del quale è visibile la lettera F; al di sotto del cerchio la lettera P. c. 1, mm 81 x 45.
Filigrana (cc. 13-59) tipo àncora inscritta in un cerchio e sormontato da una stella a sei punte; al di sotto del cerchio la lettera P. c. 16, mm 84 x 40.
Filigrana (cc. 60-63) tipo sole a sei raggi inscritto in un cerchio al di sopra del quale si erge una croce a doppio tratto; al di sotto del cerchio la lettera F. c. 63, mm 86 x 45.
Filigrana (cc. n.n. 1-2) tipo uccello - appoggiato su tre monti embricati - inscritto in un cerchio al di sotto del quale è visibile la lettera F. c. n.n. 1, mm 63 x 45.
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Quire structure
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5 sesterni (cc. 1-59/64) dei quali al quinto è stato inserito un duerno (cc. 60-63) dopo la c. 59 per cui anche la cartulazione ne risente.
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Ruling
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tracciata ad inchiostro.
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Ruling
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in numero di 24; utilizzato il primo rigo.
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Mise en page
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a piena pagina.
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Catch words
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di fascicolo orizzontali:
[Pavo]li (c. 12v), di (c. 24v), o sia (c. 36v), Ex (c. 48v).
Richiami di pagina orizzontali:
Dell'[Instromento] (c. 2r), sesto (c. 2v), Del (c. 3r), Li (c. 3v), Delli (c. 4r), [Ludo]vico (c. 4v), paritj (c. 9r), [Capitu]lis (c. 9v), Giuseppe (c. 10r), beni (c. 10v), sicché (c. 11r), [es]tendere (c. 11v), quale (c. 12r), d'[applicarsi] (c. 13r), in (c. 13v), [aper]ta (c. 14r), maggior (c. 14v), Quelli (c. 15r), Stante (c. 15v), Statuimo (c. 19r), grata (c. 19v), Capitolo (c. 20r), eccetto (c. 20v), Capitolo (c. 21r), [Inno]centi (c. 21v), [ne]gozii (c. 22r), [Uni]versità (c. 22v), [Officia]li (c. 23r), [bene]ficio (c. 23v), Arte (c. 24r), Capitolo (c. 25r), Sarà (c. 25v), Capitolo (c. 26r), [Consi]glieri (c. 26v), [arbi]trio (c. 27r), scudi (c. 27v), Capitolo (c. 28r), [Mas]sari (c. 28v), laudo (c. 29r), [pre]dette (c. 29v), oltre (c. 30r), facto (c. 30v), concessione (c. 31r), secreti (c. 31v), [pe]rò (c. 32r), ripudiassero (c. 32v), paghi (c. 33r), festa (c. 33v), [co]manderanno (c. 34r), [congregazio]ne (c. 34v),[dovran]no (c. 35r), Acciocché (c. 35v), [chia]mati (c. 36r), o (c. 37r), Capitolo (c. 37v), [Ar]te (c. 38r), Capitolo (c. 38v), [ri]cuperata (c. 39r), Capitolo (c. 39v), nostra (c. 40r), sono (c. 40v), e (c. 41r), Capitolo (c. 41v), [lavo]reranno (c. 42r), in (c. 42v), essi (c. 43r), dare (c. 43v), maestro (c. 44r), eccedesse (c. 44v), [som]ma (c. 45r), [pre]senti (c. 45v), avuto (c. 46r), Che (c. 46v), [d'ar]gento (c. 47r), 22 (c. 47v), Officiale (c. 48r), Luca (c. 49r), [conser]vazione (c. 49v), [do]vranno (c. 50r), [am]mettere (c. 50v), dal (c. 51r), Gioseppe (c. 51v), che (c. 52r), [in]frascritti (c. 52v), moneta (c. 53r), [ani]me (c. 53v), [appro]bamus (c. 54r), Et (c. 54v), artis (c. 55v), nel no (c. 56v), Dal (c. 57v), Attestor (c. 58r), [nume]rosa (c. 60v), [inter]pretare (c. 61v), inviolate (c. 62v).
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Seals and stamps
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Timbro del notaio Ignazio Borsetti (c. 58v).
Timbro del notaio Domenico Paparozzi (c. 63r)
Sigillo a secco di Giovanni Giacomo Millo Uditore (c. 63r)
Carta bollata, contrassegnata con timbro ad inchiostro nero, del valore di due baiocchi emessa dalla Rev. Camera Apostolica (cc. 60r, 61r).
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Fragments
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Frammenti: E' allegata al codice, ma sciolta dalla legatura, una lettera costituita da due cc. (mm 265 x 192), con una paginazione recente scritta a lapis in cifre romane, da questo momento così indicate [n.n. 1-2], non conteggiate nel corpo del codice.
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Decoration
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Decorato
Initials: Presenza di iniziali semplici
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Binding
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Legatura presente
Date: 1701-1800;
Origin: Coperta (mm 260 x 185) originale. Capitelli infilati in cuoio.
Material of boards : Assi in cartone
Material of cover: Coperta in pergamena
Metal pieces/Other: lacci
Note to binding: Due coppie di lacci in tessuto marrone.
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History of manuscript
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Transcription/description of historical information: Sul dorso del codice è presente un'antica segnatura scritta ad inchiostro marrone: numero «4» a cui fa seguito la lettera in capitale «R»; presumibilmente si tratta dell'antica segnatura di registro.
Sul piatto anteriore della coperta compare scritta ad inchiostro marrone una data «1736» poi corretta in «1742».
A c. Ir scritta ad inchiostro nero «Calzolari».
Varie operazioni di calcolo compaiono scritte sul piatto anteriore; mentre sul piatto posteriore prove di penna.
Old shelfmarks:
4 R
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State of preservation and restoration
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State of preservation: lo stato conservativo generale del codice si presenta abbastanza buono nonostante i fascicoli siano debolmente legati al dorso e fra di loro. Necessita di rifascicolazione.
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Author
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Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi dal 1735 al 1737)
Hercules Bevilaqua Iudex Sapientum, citato a 10r
Names in the manuscript or added:
(dalle fonti locali emerge che fu Legato di Ferrara dal 20 giugno 1714 al 25 maggio 1718. Nella Hierarchia Catholica: dal 28 maggio 1714)
I. Cardinal Piazza Legatus, citato a 54v (f. L. Bertoldi, Cardinali, p. n.n. 3)
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi negli anni 1736, 1742, 1743, 1749)
Almericus Chiccoli, citato a 55v, 56r
Names in the manuscript or added:
Joannes Jacobus Millo Protonotarius Apostolicus, citato a 60r
J. Jacobus Millo Auditor, citato a 63r (firma autografa)
Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi negli anni 1716, 1717)
Ludovicus de Zavalea Iudex Sapientum, citato a 51v
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Other names
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Borsetti, Ignazio < fl. 1712-1749 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Ignatius Borsettus, citato a 16r, 51v, 54v, 58v
Paparozzi, Domenico < fl. 1742 >
, amministratore
Names in the manuscript or added:
Dominicus Paparozzius, citato a 63r
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Titles
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Titolo aggiunto: Arte de' Callegari. Copia autenticata de' capitoli
Note: Si veda [P. Cavalieri], Codices..., p. 150. Names in the title:
*Arte dei *Callegari <Ferrara>, *Calzolai, vedi *Callegari
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Observations
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Si riportano le parti di cui si compone lo Statuto che è preceduto dalla tavola dei Capitoli dell'Arte (cc. 2r-5r).
I - cc. 9r-16r (in latino e in italiano) Ferrara, Cancelleria, 1736 agosto 7 Approvazione e registrazione, del Giudice dei Savi il marchese Ercole Bevilacqua, della congregazione dell'Arte dei Calzolai nei Capitoli dell'Arte medesima e negli atti del notaio, in merito alla supplica presentata dal Massaro Giuseppe Menegatti e dagli uomini dell'Arte medesima al Giudice dei Savi. Gli uomini dell'Arte dei Calzolai di Ferrara nella congregazione tenutasi nella Scuola di San Crispino il 1° maggio 1736, alla presenza dell'avvocato Almerico Chiccoli Luogotenente e Consultore del Giudice dei Savi, riuniti per trattare delle urgenti necessità di concorrere alle spese del "Quartiere delle Truppe Alemanne", per il sostentamento del quale il cardinale Agapito Mosca Legato di Ferrara impone, con l'applicazione di una tassa, che anche le Arti partecipino attivamente, secondo le proprie possibilità. La tassa imposta all'Arte dei Calzolai grava sugli uomini di detta Arte per la somma di trenta scudi mensili d'applicarsi dai mesi di dicembre ad aprile compresi, richiesta insolvibile per una parte degli uomini. Il Massaro propone alla congregazione riunita di prendere in nome dell'Arte cento scudi a censo al 6% per soddisfare le tasse suddette e da quel momento in poi l'Arte si faccia carico di tutti gli aggravi di simile natura evitando di addossarli agli uomini della medesima. Per l'attuazione di questi propositi però richiede che vengano accettati i seguenti punti: I. che gli uomini matricolati dell'Arte siano tenuti al pagamento annuo di un giulio, in mano al Massaro pro tempore, in onore di San Crispino nel giorno della Purificazione della Vergine della Ceriola (o Candelora, 2 febbraio) entro il mese di febbraio per quelli di città, ed entro il mese di marzo per quelli di campagna, pena, a termine scaduto, il pagamento doppio; II. che chiunque decida di tenere bottega aperta o fare bottega in casa dovrà ottenere dal Massaro pro tempore la licenza, previo aver superato la prova di un paio di scarpe, e pagare in mano del medesimo ottanta baiocchi annui nel mese di febbraio, pena, a termine scaduto, il pagamento di una mora di dieci paoli; III. che si osservi il Capitolo sessantatreesimo dell'Arte che stabilisce il pagamento di trenta baiocchi annui, per chi voglia tenere bottega o banchetto da ciabattino o da rebottino, sia in città che in tutto il ducato di Ferrara, da pagarsi in mano al Massaro pro tempore nel giorno della Ceriola o entro il mese di febbraio per quelli di città, ed entro il mese di marzo per quelli di campagna, pena, a termine scaduto, il pagamento di una mora di dieci giuli; IV. chiunque voglia essere matricolato nell'Arte dei Calzolai dovrà prima versare il deposito, nelle mani del Massaro di Governo, pari a scudi sette e baiocchi cinquanta nel caso sia ferrarese, e di quindici scudi nel caso sia forestiero oltre a quattordici baiocchi per la matricola; poi sarà compito del Massaro convocare la congregazione al fine di proporre le potenziali matricole e se non vi sarà nessuna contrarietà il Massaro e il Sottomassaro nomineranno, uno per ciascuno, due uomini dell'Arte incaricati di assistere alla prova che verterà sulla realizzazione di due paia di scarpe. Superata la prova, gli idonei, posti in matricola dal Massaro, dovranno prestare giuramento davanti al notaio dell'Arte secondo quanto stabilito dal Capitolo ventidue e non potranno avere voce attiva e passiva se non saranno trascorsi cinque anni a partire dalla loro accettazione come stabilisce il Capitolo ottavo (del quale si specifica l'abolizione della determinazione del 1727). Posta a partito la proposta del Massaro discussa dalla congregazione: voti favorevoli 30, contrari 8. Posta a partito la proposta già trattata al punto I.: voti favorevoli 37, contrari 1. Posta a partito la proposta già trattata al punto II.: voti favorevoli 37, contrari 1. Posta a partito la proposta già trattata al punto III.: voti favorevoli 37, contrari 1. In merito alla proposta di abolizione dell'abuso che vede il pagamento, al momento dell'ingresso nell'Arte, di scudi 1: 80 per i ferraresi e di scudi 3: 60 per i forestieri, e l'introduzione della sola tassa espressa al punto IV., la congregazione si esprime con 37 voti favorevoli e 1 voto contrario. Passate tutte le mozioni si pone a partito se il frutto del censo e gli aggravi derivati da esso e da altri di simile natura debbano essere tutti a carico dell'Arte: voti favorevoli 37, contrari 1. Rogito del notaio Ignazio Borsetti. II - cc. 19r-48v (in italiano) si vedano il ms. Fondo Statuti, 19, cc. 8v-28r e il ms. BCAFE, Classe I, 199, cc. 18v-42r Si riportano i titoli dei Capitoli dell'Arte dei Calzolai: I. Della frequenza dell'Oratorio dell'Arte (c. 19r) II. Delle messe, che si devono far celebrare nell'Oratorio dell'Arte (c. 19r) III. Del visitar gl'infermi, che sono dell'Arte (c. 19v) IV. Dell'accompagnare li morti della nostra Arte alla sepoltura (c. 20v) V. Del rendimento de' conti delli Massari (c. 21v) VI. Dell'Instromento di Sindacaria, o sia Mandato di Procura alli Massari dell'Arte (c. 22r) VII. Dell'elezione degli Officiali dell'Arte (c. 22v) VIII. Quali persone possino essere elette per Officiali (c. 23r) IX. Che tanto l'elezione degli Officiali, quanto ogni altro interesse dell'Arte, che si proponesse in Congregazione, si debbano porre a scrutinio per la pallottazione segreta (c. 23v) X. Dell'elezione delli Massari dell'Arte (c. 24r) XI. Che si possa porre a scrutinio per nuovo Massaro il Massaro uscito (c. 24v) XII. Della elezione delli Sindici dell'Arte (c. 25r) XIII. Dell'elezione delli Consiglieri (c. 25v) XIV. Dell'Officio de' Massari dell'Arte (c. 25v) XV. Dell'Officio delli Sindici (c. 26v) XVI. Dell'Officio delli Consiglieri (c. 26v) XVII. Dell'elezione del Notaro dell'Arte, e suo Officio (c. 27r) XVIII. Che tutti gli uomini matricolati presenti, e futuri paghino ogn'anno baiocchi dieci in mano del Massaro (c. 28r) XIX. Dell'arbitrio delli Massari dell'Arte (c. 28v) XX. Dell'onorario da darsi alli Massari, ed Officiali dell'Arte (c. 30r) XXI. Che niuno possi esercitare l'Arte della Calegaria, che non sia accettato nell'Arte (c. 30v) XXII. Che chiunque vorrà essere matricolato nell'Arte, debba aver fatto prima il deposito intiero nelle mani del Massaro pro tempore (c. 31r) XXIII. Delli figlioli degli uomini della nostra Arte (c. 32r) XXIV. Che si osservi il Capitolo sessagesimo terzo (c. 33r) XXV. Della osservanza del giorno della festa di S. Crespino protettore della nostra Arte (c. 33v) XXVI. Del rispetto, che si deve portare alli Massari (c. 34r) XXVII. Della facoltà delli Massari in far radunare la Congregazione, e proporre li partiti in essa (c. 35r) XXVIII. Che ciascheduno dell'Arte, o che lavori di calzolaro di nuovo, o vecchio, subito, che sarà citato, venghi prontamente alli Massari (c. 35v) XXIX. Che li chiamati a sé dalli Massari, o per far Congregazione, o altro, debbano avanti di essi stare con buon rispetto (c. 36r) XXX. Che niuno porti arme nel nostro Oratorio, o dove si facci Congregazione per l'Arte, né d'avanti alli Massari (c. 36v) XXXI. Che niuno, che sia, o non sia dell'Arte, debba dannificare l'Arte medesima o uomini d'essa (c. 37r) XXXII. Di quelli, che di nascosto togliessero lavorieri, arnesi, o altro spettante agli uomini dell'Arte (c. 38r) XXXIII. Che cischeduno accusatore debba giustificare le querele (c. 38v) XXXIV. Li Massari ricerchino, che alcuno non usurpi beni dell'Arte (c. 39r) XXXV. Che non si possa, né debba alienare beni, o ragioni dell'Arte (c. 39v) XXXVI. Che li Massari paghino le pensioni annue a chi si deve (c. 40r) XXXVII. Che li Massari non faccino spese straordinarie per l'Arte (c. 40v) XXXVIII. Che libri debbano tenere li Massari per buona regola dell'Arte (c. 40v) XXXIX. Che ciascheduno, che facci bottega della nostra Arte, debba porre fuori la sua insegna (c. 41v) XL. Che chiunque vorrà tenere bottega aperta, o fare bottega in casa, lavorando di nuovo, paghi ogn'anno Baiocchi ottanta, con aver però prima fatto la prova di un pajo di scarpe (c. 42r) XLI. Che niuno della nostra Arte possi compare scarpe nuove da rivendere (c. 42v) XLII. Della fede da darsi alli libri degli uomini della nostra Arte (c. 43r) XLIII. Delli gargioni, o lavoranti della nostra Arte di Calegaria (c. 43v) XLIV. Delle pene, o condanne da esigersi, o rimettersi dalli Massari dell'Arte (c. 46r) XLV. Che cosa si debba osservare, quando qualche uomo dell'Arte divenisse ciabattino (c. 46v) XLVI. Che li Massari siano tenuti far leggere li presenti nostri Capitoli, o Statuti due volte l'anno (c. 47r) XLVII. Delli forastieri, che ricercano essere accettati nella nostra Arte (c. 47v). III - cc. 48v-54v (in latino e in italiano) si vedano il ms. Fondo Statuti, 19, cc. 30r-32v e il ms. BCAFE, Classe I, 199, cc. 46v-52r Ferrara, Cancelleria, 1716 agosto 27 Registrazione, nei Capitoli dell'Arte dei Calzolai e negli atti del notaio, della congregazione dell'Arte dei Calzolai della città di Ferrara - tenutasi in Ferrara presso la Sagrestia dell'Oratorio di San Crispino il 13 luglio 1716 -, e delle risoluzioni in essa votate, già approvate e confermate dal Giudice dei Savi Ludovico Zavaglia il 1° agosto 1716, e dal cardinal Legato Giulio Piazza, su proposta del Massaro dell'Arte medesima Giuseppe Gatti. Ferrara, Sagrestia dell'Oratorio di San Crispino, 1716 luglio 13 Congregazione, tenuta dai Massari e dai Consiglieri, in cui il Massaro propone che durante la festa di San Crispino, protettore dell'Arte, anziché far distribuire, dal Massaro pro tempore, agli Ufficiali della Scuola, moscato, malvasia, e ciambelle per il valore di 10 scudi circa a spese dell'Arte, come di fatto avveniva, si disponga di utilizzare il denaro per opere più gradite a Dio. Si stabilisce, quindi, votando a scrutinio (17 sì, 1 no), che ogni anno, a partire dal 1716, vengono depositati 10 scudi presso il Sacro Monte di Pietà, o presso altro Banco pubblico, per dotare una figlia nubile dei diciotto Ufficiali dell'Arte dei Calzolai osservando le seguenti regole: I. le figlie dei fratelli Ufficiali dovranno esibire e portare per un mese, precedente la festa di San Crispino, il memoriale per ottenere l'elemosina da presentare al Massaro pro tempore; II. le figlie suddette dovranno avere almeno 15 anni d'età da dimostrarsi con l'atto di battesimo. III. Il giorno della festa di San Crispino spetterà al Massaro esibire in congregazione tutti i memoriali delle zitelle da votare, in scrutinio segreto con ballottazione: la nubile eletta percepirà la dote nel momento in cui "esibirà fede del matrimonio, o temporale, o spirituale". IV. Se i 18 Ufficiali dell'Arte non avessero figlie dell'età di 15 anni rispondenti ai seguenti criteri, saranno le figlie di coloro che furono Massari a partecipare per concorrere alla dote. V. Qualora non vi fossero nemmeno figlie di ex Massari, dovranno essere ammesse le figlie di coloro che furono Sindaci, e in mancanza di queste le figlie di coloro che furono Ufficiali. VI. Le figliole dovranno essere di onesti costumi e nate da legittimo matrimonio. VII. Qualora, in certi anni, non vi fossero figlie da dotare, il Massaro dovrà provvedere a destinare l'elemosina di 10 scudi per la celebrazione di un Ufficio dei Morti con messe per le anime dei fratelli della Scuola. VIII. Il Massaro dovrà, il mese precedente la festa di San Crispino, depositare presso il Monte di Pietà, o presso un pubblico Banco, i 10 scudi; alla zitella eletta il Massaro dovrà consegnare una polizza, o un attestato, della avvenuta elezione con mandato di pagamento. IX. Le risoluzioni andranno registrate in un libro da provvedersi dal Massaro con l'approvazione del Giudice dei Savi e del Cardinale Legato. I suddetti nove Capitoli relativi alle disposizioni dotali vengono messi a scrutinio e votati all'unanimità (18 sì; 0 no). Atto rogitato in data 1° agosto 1716 dal notaio Ignazio Borsetti. Firma non autografa del Giudice dei Savi Ludovico Zavaglia. Le cc. 51v-54v ripropongono lo stesso testo della congregazione del 13 luglio 1716 rogitato dal notaio Ignazio Borsetti in data 17 agosto 1716 e con l'approvazione delle suddette determinazioni del cardinale Giulio Piazza Legato di Ferrara (firma non autografa). IV - cc. 54v-59r (in latino e in italiano) Ferrara, Residenza [del Giudice dei Savi], 1742 gennaio 19 Decreto approvato dal Luogotenente e Consultore, Almerico Chiccoli, del Giudice dei Savi Giovanni Gaetano Modoni, disposto a favore dell'Arte dei Calzolai della città di Ferrara - in merito alla supplica, presentata dal massaro Francesco Gatti, e dai matricolati dell'Arte medesima, di modifica del Capitolo quaranta approvata nel corso di una congregazione tenutasi nella Scuola di San Crispino il 17 gennaio 1742. Si dispone che venga registrato sia negli atti della Cancelleria che nel Libro degli Statuti dell'Arte. Ferrara, Scuola di San Crispino, 1742 gennaio 17 Congregazione, tenuta dal Massaro, Sottomassaro, Sindaci e Consiglieri (di cui seguono i nomi), in cui il Massaro propone che durante la festa della Vergine della Ceriola vengano dispensate le cerre come prima e di farne la dovuta spesa con il denaro dell'Arte. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 18, contrari 1. Viene posto a partito se al Massaro, durante il suo massariato, sia lecito fare tutte le spese occorrenti per servizio all'Arte: proposta accettata all'unanimità con voti favorevoli 19, contrari 0. Viene inoltre considerata la questione del Capitolo quaranta dell'Arte il quale stabilisce che chi voglia lavorare scarpe di nuovo o in pubblica bottega o in casa, tanto in campagna che in città, dopo aver sostenuto la prova di un paio di scarpe, non essendo matricolato riconosca l'Arte con il pagamento di ottanta baiocchi annui. Tale generosità nell'ottenere la licenza potrebbe arrecare danno all'Arte medesima, ragion per cui il Massaro propone delle limitazioni: che sia proibito agli ubbidienti, e ad altri di qualsiasi sorta avere dei lavoranti presso di sé; ma che sia loro consentito avere solo due garzoni per fare gli spaghi e le cuciture delle scarpe, pena il pagamento di tre scudi d'applicarsi a beneficio dell'Arte. Posta a partito la congregazione: voti favorevoli 19, contrari 0. Rogito del notaio Ignazio Borsetti. V - cc. 60r-63r (in latino e in italiano) Roma, Palazzo Apostolico del Quirinale, 1742 maggio 11 Chirografo di monsignore Giovanni Giacomo Millo Uditore, nonché Protonotario Apostolico di papa Benedetto XIV, Prelato Domestico e Giudice Commissario speciale, in merito alla supplica presentata dal Massaro dell'Arte dei Calzolai Francesco Gatti di approvazione delle disposizioni già approvate nella congregazione dell'Arte e convalidate dal Giudice dei Savi, con cui si confermano e approvano gli Statuti, ciascun Capitolo di essi, tutte le leggi e i precetti ordinando in perpetuo la loro inviolabilità ed osservanza. Firma autografa di Giovanni Giacomo Millo Uditore. Rogito di Domenico Paparozzi. |
Sender
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Names in the manuscript or added:
Angiola Rossetti, citato a [n.n. 2v]
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More names linked to the collection of letters
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Names in the manuscript or added:
(da alcuni mss. del Fondo Statuti emerge che fu Giudice dei Savi nel 1794 e nel 1796)
Pier L. Todeschi Giudice de' Savj, citato a [n.n. 2v]
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Dates
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1794-12-15 (la data è in riferimento all'approvazione della richiesta la cui concessione è autografa e firmata dal Giudice dei Savi)
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Nature
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Originale
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Type
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lettera
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Altre informazioni
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Firma autografa
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Note to collection of letters
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A c. [n.n. 2v]
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Place
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Place of delivery: Ferrara
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Topic
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Angela Rossetti fa richiesta, al Giudice dei Savi il marchese Pietro Todeschi, di una delle due doti rimasta e dispensata dalla Congregazione dell'Arte dei Calzolai della città di Ferrara disposta dal fu Bernardino dall'Acqua.
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Observations
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Il Giudice dei Savi Pietro Todeschi ordina al Massaro dell'Arte dei Calzolai di Ferrara di assegnare la dote che resta alla richiedente. Segue all'approvazione concessa del Giudice dei Savi una annotazione (c. n.n. 2v) di proroga: «1796. 28. ottobre. Prorogata pel secondo biennio a C. 7°. Boselli Compu
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Unpublished
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Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Codices Manuscripti Bibliothecae Pub. Ferrariensis, 1815, p. 150. [= P. Cavalieri] (nota catalografica autografa di L. N. Cittadella).
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Printed
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F. Berlan, Bibliografia degli statuti municipali editi ed inediti di Ferrara, Roma, Tipografia delle scienze matematiche e fisiche, 1878, p. 47.
A. Gennari, Monografia della Biblioteca Comunale di Ferrara, Ferrara, Premiata Tipografia Sociale, 1892, p. 82.
A. Chiappini, Il fondo degli statuti relativi alle corporazioni d'arti e mestieri presso l'Ariostea, "Bollettino di notizie e ricerche da Archivi e Biblioteche", 1 (1980), pp. 25-32, [25].
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Reproductions
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Il manoscritto è stato riprodotto integralmente su microfilm negativo b.n. 35 mm, 111 ftg, conservato presso la Biblioteca Comunale Ariostea (Bobina n. 33).
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Sources
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BCAFe, Classe I, 221, Genealogia della famiglia Borsetti, ms. cart., sec. XVIII.
Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Fondo Antolini, 98, Stemmi degli eminentissimi Cardinali Legati, che governarono il Ducato di Ferrara, dalli 29 gennajo 1598, epoca della Devoluzione del Ducato alla Santa Sede a tutto li 21 giugno 1796 in cui Ferrara fu compresa nella Repubblica Francese, ms., cart., sec. XIX.
L. Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, Ferrara, eredi di Giuseppe Rinaldi, 1804.
F. L. Bertoldi, Serie degli Eminentissimi e Reverendissimi Signori Cardinali Legati di Ferrara estratta dal Quadro Cronologico-Storico dei diversi Dominj a' quali la medesima Ferrara è stata soggetta, e de' Principi che la governarono dalla sua origine sino all'anno MDCCCXVI, Ferrara, Bresciani, s.a. [ma 1816].
F. L. Bertoldi, Cardinali Legati dalla devoluzione di Ferrara alla S. Sede dall'anno 1598 al 1796, s.a.
A. Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, Ferrara, Abram Servadio Editore, 1848, V.
Riguardo a notizie storiche sull'Arte si veda: P. Sitta, Le Università delle Arti a Ferrara dal secolo XII al secolo XVIII, "Atti della Deputazione ferrarese di storia patria", serie prima, 8 (1896), pp. 5-244, [47-51, 58, 63, 74, 92 n. 3, 99, 100 n. 3, 149 n. 2, 159 n. 1, 166 n. 1, 175 n. 2, 177, 178 n. 1, 196 n. 2, 205 n. 2, 209 n. 1, 212, 213 n. 1, 217 n. 1, 218 n. 1, 220 n. 1, 221 n. 1, 235 n. 2].
Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevii sive Summorum Pontificum, S.R.E. Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum series e documentis tabularii praesertim Vaticani collecta, digesta, edita, I-IX, Padova, "Il Messaggero di S. Antonio", 1952-2002.
F. Pasini Frassoni, Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara, Bologna, Forni, 1997 (rist. anast.; ripr. facs. dell'ed.: Roma, 1914).
Indice biografico italiano, a cura di T. Nappo, 3a edizione corretta ed ampliata, Monaco, K. G. Saur, 2002, 10 voll.
Per le biografie dei cardinali si sono consultati anche alcuni siti internet ai seguenti indirizzi: http://www.araldicavaticana.com; http://www.fiu.edu/~mirandas/cardinals.htm. Quest'ultimo è il Dizionario biografico dei cardinali realizzato dal prof. Salvador Miranda presente online sul sito della Florida International University di Miami, Florida, USA. E' necessario comunque evidenziare che non sempre la cronologia coincide con quella proposta dalle fonti locali, manoscritte e a stampa, possedute dall'Ariostea.
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Project
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Manoscritti Biblioteca Ariostea, Ferrara
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Author of description
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Mirna Bonazza
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Ultima modifica = last modification
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Mirna Bonazza
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Type
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Scheda di prima mano
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Date of creation
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24/09/2008
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Last modification
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20/03/2020
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