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Firenze, Biblioteca Riccardiana, Riccardiano, Ricc.96

Membranaceo, guardie membranacee: coeve; fascicoli legati; 1456-1465 data stimata (il terminus ante quem per la confezione del ms. è costituito dalla probabile data del soggiorno fiorentino di Costantino Lascari, cui si deve l'aggiunta di un breve testo su carte rimaste in origine bianche [Speranzi, Codice di Isocrate, 279-280]; il terminus post quem è dato invece da una celebre lettera di Giorgio Antonio Vespucci nella quale egli lamenta la difficoltà di trascrivere mss. in latino e in greco prima di aver appreso realmente entrambe le lingue [de la Mare, Handwriting, 106]); cc. V + 32 + IX; num. coeva in cifre arabe 1-47, che include anche le guardie e la controguardia posteriore; num. mod. con numeratore meccanico 1-46

Identificatore
CNMD\0000201989
Dimensioni
mm 126 x 90 (c. 11r)
Fascicolazione
4 (8)
Rigatura
sistema misto (giustificazioni a colore [mina], rettrici a secco); tipo di rigatura Sautel - Leroy 00D1 (= Muzerelle 1-1 / 0 / 0 / J)
Specchio di scrittura
23 [80] 23 × 12 [57] 21 (cc. 6r-33r: c. 11r); 20 [76] 31 × 11 [57] 22 (cc. 33v-34v: c. 34r); 15 [88] 24 × 13 [58] 20 (cc. 35r-36v: c. 35r)
Righe
rr. 14 / ll. 14 (cc. 6r-33r: c. 11r); rr. 14 / ll. 13 (cc. 33v-34v: c. 34r); rr. 15 / ll. 15 (cc. 35r-37v: c. 35r)
Scrittura e mani
Scrittura:
Descrizione: tre mani: (c. 6r; D. Harlfinger ap. Moraux, Aristoteles Graecus, 350-351); mano affine a quella di Giorgio Antonio Vespucci, forse di un suo allievo (cc. 6v-33r; Rollo, Erotemata, 359-360); (cc. 33v-34v; D. Harlfinger ap. Moraux, Aristoteles Graecus, 350); (cc. 35r-37v; de la Mare, Handwriting, 131; fatta eccezione per le cc. 33v-34v, il ms. è integralmente attribuito alla sua mano in De Robertis - Miriello, Manoscritti, 57 nr. 97)
Decorazione
Decorato
Datazione: 1450-1465 (eseguita dai copisti in inchiostro rosso mattone: iniziali semplici rosse; segni di paragrafo rossi; titoli in rosso; rubriche)
Stemmi
Presenza di stemmi a c. 6r: stemma di Giorgio Antonio Vespucci eraso nel marg. inf. (si intravede la banda obliqua con le tre api, che rende infondata l'ipotesi della presenza di uno stemma mediceo avanzata da de la Mare, Handwriting, 131)
Legatura
Legatura presente
Datazione: 1450-1465;
Origine: Legatura fiorentina in assi coperte in cuoio marrone con impressioni a secco e cerchietti oro e rossi; al centro del piatto anteriore e posteriore sette cerchi a evocare lo stemma mediceo, impressi con ogni probabilità al momento del dono del ms. a Lorenzo di Pier Francesco de' Medici (cfr. Storia del ms.); due bindelle con graffe di ottone, quella inferiore originale, quella superiore di restauro; contrograffe originali; taglio dorato e goffrato
Storia del manoscritto
Trascrizione/descrizione di elementi storici: Il ms. ebbe origine all'interno della dimora fiorentina di Giorgio Antonio Vespucci poco dopo la metà del sec. XV, tra la fine degli anni Cinquanta (quando ormai Vespucci aveva appreso bene il greco, cfr. de la Mare, Handwriting, 106) e il 1465, data più probabile del soggiorno fiorentino di Costantino Lascari, che copiò le cc. 33v-34v in epoca successiva alla trascrizione (almeno) della prima parte del codice (cc. 6r-33r); più tardi sarebbe servito per l'istruzione del nipote di Giorgio Antonio, Giovanni di Bartolomeo (1473-1527), rimasto orfano di padre e attestato in casa dello zio nel 1480 (Verde, Studio fiorentino, 1070-1071); fu quindi donato dall'umanista a Lorenzo di Pier Francesco de' Medici, suo allievo: a c. 1r, di mano di Giorgio Antonio, «Georgii Antonii Vespucii liber, ad usum domini Iohannis eius nepotis»; a c. 34v «Hic liber est Georgii Antonii ser Amerigi Vespucii καὶ τῶν φίλων et amicorum, nunc vero Laurentii Petri Francisci de Medicis» (tutto di mano di G.A. Vespucci, tranne le parole da καί a «amicorum»; quelle da «nunc» a «Medicis» aggiunte in un secondo momento). All'interno del piatto anteriore alcune prove di penna quattrocentesche evanide; all'interno di quello posteriore prove di penna di mano di Giorgio Antonio Vespucci (ὁ θεὸς ἐ¸ησοῦς «Iesus»; ἐ¸ησοῦς ὁ Χριστὸς «Christus»; Κύριε ἐλέησον «Domine miserere») e di altre mani, coeve e successive. A c. 1r il nome «Simon Pieri», ripetuto due volte, da riferire forse a un possessore del sec. XVI; a c. 2r varie prove di penna di mano del sec. XVII-XVIII. Nella seconda metà del sec. XVIII il vescovo di Pistoia e prato Scipione de' Ricci fece dono del ms. a Gabriello Riccardi: a c. 3r, di mano di Gabriello, «Munus clarissimi et amplissimi viri Scipionis Ricci episcopi Pistoriensis et Pratensis mihi Gabrieli Riccardio dicto praesuli addictissimo». Al f. 34v nota storica di Giovanni Lami: «Frater Georgius Antonius Vespuccius docuit grammaticam summa cum laude in conventu Sancti Marci. Inter discipulos habuit Petrum Soderinum et celeberrimum Americum Anastasii Vespucii patruelis sui filium. Et anno 1480 docebat grammaticam. Laurentius fuit frater Iohannis ex quo natus est Iohannis invictus pater Cosimi I. Ab anno 1504 huic epistolas scripsit Americus Vespuccius novi orbis inventor».

Nomi legati alla descrizione esterna:
Contenuti
Autore
Titoli
Titolo identificato: Erotemata
Note: M. Chrysoloras, Erotemata, [Vicenza, tip. del Chrysoloras, c. 1475-1476]; IGI 2781; ISTC ic00493000.

Osservazioni
Molti lemmi sono tradotti in latino nello spazio interlineare con inchiostro rosso. Segue un elenco di segni tachigrafici con il relativo scioglimento, concluso dalle indicazioni σημ(είωσαι) «Nota», ὐ¡ρ(αῖον) «pulchrum», γν(ώμη) «notabile et sententiosum»; per il filone testuale di appartenenza del ms. cfr. Rollo, Erotemata
Titoli
Titolo presente: Περὶ ἐπιρρημάτων (c. 33v)
Incipit/Explicit
inc. (testo): ἐ˜πίρρημα δὐ² τὸ μὐ²ν χρόνου οἐ·ον νῦν, τότε, αὐ–θις, τέως, ἕως, ἐ¡νίκα, ἔπειτα, μετέπειτα (c. 33v)
expl. (testo): ὁ δὐ² ἐναντιωματικὸς οἐ·ον ὅμως, καίτοι, καίπερ (c. 34ω)
Osservazioni
E' probabile che il copista del testo, Costantino Lascari, ne sia stato anche l'autore
Titoli
Titolo presente: Ῥήματα ἀνόμαλα διαφορὰς τινὰς λαμβάνοντα (c. 35r)
Incipit/Explicit
inc. (testo): ἐ˜νεστὼς ἐ„γαμαι, μέλλων ἀγάσομαι, ἐνεστὼς ἐ„γω, ἀόριστος ἐ¤γαγον (c. 35r)
expl. (testo): ἐνεστὼς χέω, μέλλων χύσω, ὐ νοῦμαι, παθητικὸς ἐωνύμαι (c. 37r)
Osservazioni
Il testo è accompagnato dalla traduzione latina marginale, in rosso, della prima persona singolare indicativo presente di ciascuna delle forme verbali elencate; segue (c. 37v) un alfabeto greco concluso da alcune indicazioni fonetiche e prosodiche in latino, egualmente scritte in rosso (ripr. in Pontani, Per la storia, tav. 24)
A stampa
Inventario e stima della libreria Riccardi, Firenze 1810, 6; G. Vitelli, Indice de' codici greci Riccardiani, Magliabechiani e Marucelliani, «Studi italiani di filologia classica», 2 (1894), 471-570: 534; Supplementum Ficinianum. Marsilii Ficini Florentini philosophi platonici opuscula inedita et dispersa primum collegit et ex fontibus plerumque manuscriptis edidit auspiciis regiae Scholae Normalis Superioris Pisanae Paulus Oscarius Kristeller. Accedunt indices codicum, editionum, operum Ficini nec non documenta quaedam et testimonia ad eundem pertinentia, Firenze 1937, (rist. anast. Firenze, 1973), I, 111; B.L. Ullman-Ph.A. Stadter, The Public Library of Renaissance Florence. Niccolò Niccoli, Cosimo de' Medici and the Library of San Marco, Padova 1972, 42, 366; P.O. Kristeller, Iter Italicum. A Finding List of Uncatalogued or Incompletely Catalogued Humanistic Manuscripts of the Renaissance in Italian and other Libraries. I. Italy. Agrigento to Novara, London-Leiden 1963, 184; A.C. de la Mare, The Handwriting of Italian Humanists. I/1. Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Coluccio Salutati, Niccolò Niccoli, Poggio Bracciolini, Bartolomeo Aragazzi of Montepulciano, Sozomeno da Pistoia, Giorgio Antonio Vespucci, Oxford 1973, 107, 131, tavv. 24e (part. di c. 37v), 25f (part. di c. 34v); Aristoteles Graecus. Die griechischen Manuskripte des Aristoteles, untersucht und beschrieben von P. Moraux et alii, Berlin-New York 1976, pp. 350-351; A.F. Verde, Lo Studio fiorentino. 1473-1503. Ricerche e documenti, Pistoia 1977, III, t. 2, 1071; S. Zamponi, Un ignoto compendio sozomeniano degli «Erotemata» di Manuele Crisolora, «Rinascimento», n. s., 18 (1978), 251-270: 257; S. Bernardinello, Autografi greci e greco-latini in Occidente, Padova 1979, 19, n. 4; A. Pontani, Le maiuscole greche antiquarie di Giano Lascaris. Per la storia dell'alfabeto greco in Italia nel ‘400, «Scrittura & Civiltà», 16 (1992), 77-227: 189 e tav. 24 (ripr. del f. 37v); T. Martínez Manzano, Konstantinos Laskaris Humanist, Philologe, Lehrer, Kopist, Hamburg 1994, 196 n. 46, 236, 287, 291; F. Gallori-S. Nencioni, I libri greci e latini dello scrittoio e della biblioteca di Giorgio Antonio Vespucci: introduzione e catalogo, «Memorie domenicane», n. s., 28 (1997), 155-359: 292; I manoscritti datati della Biblioteca Riccardiana di Firenze, I, mss. 1-1000, a cura di T. De Robertis-R. Miriello, Firenze 1997, 57-58 nr. 97 (scheda di T. De Robertis), tav. 119 (ripr. di c. 6r); T. Martínez Manzano, Constantino Láscaris. Semblanza de un humanista bizantino, Madrid 1998, 32, 34; A. Rollo, Erotemata crisolorini alla scuola di Giorgio Antonio Vespucci, «Studi medievali e umanistici», 3 (2005), 359-365: 359, 362-364; R. Miriello, Al primo sguardo...Legature riccardiane, I, Firenze 2008, p. 66 e tav. 17 (ripr. del piatto posteriore); D. Speranzi, Un codice di Isocrate e il soggiorno fiorentino di Costantino Lascari, in La tradición y la transmisión de los oradores y rétores griegos, ed. F.G. Hernández Muñoz, Berlin 2012, pp. 271-302: pp. 279-281 e tav. 2 (ripr. di c. 34v); A. Rollo, Gli Erotemata tra Crisolora e Guarino, Messina 2012, pp. 51, 133, 152, 163,166, 184, 206, 208-210, 303, 319.
Fonti
Edizioni: M. Chrysoloras, Erotemata, [Vicenza, tip. del Chrysoloras, c. 1475-1476]; IGI 2781; ISTC ic00493000.
Progetto
Censimento dei manoscritti della Biblioteca Riccardiana, Firenze
Autore della scheda
David Speranzi
Ultima modifica
David Speranzi
Tipologia
Scheda di prima mano (scheda a cura di David Speranzi)
Data di creazione
28/03/2012
Ultima modifica
11/07/2014
CNMS
CNMS\0000142678
Biblioteche Dettaglio
Biblioteca Riccardiana - Firenze