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Roma, Biblioteca nazionale centrale, Sessoriano, Sess.11

Membranaceo, guardie cartacee; fascicoli legati; 0801-0850 data desumibile (cfr. Palma, Diurnus, pp. 299-300); cc. II + 113 + II; num. rec. a matita

Identificatore
CNMD\0000211492
Dimensioni
mm 333 x 222 (c. 9), (c. 25 notevolmente rifilata nel margine esterno)
Palinsesto
Presenza di carte palinseste;2v
Decorazione
Decorato
Iniziali: Presenza di iniziali semplici
Iniziali ornate: Presenza di iniziali ornate
Iniziali fitomorfe: Presenza di iniziali fifomorfe
Note alle iniziali/fregi: a penna
Altri elementi:
Disegni: Presenza di disegni a c. 103v
Note ad altri elementi: figura zoomorfa
Legatura
Legatura presente
Datazione: ;
Materia delle assi o dei quadranti: Assi in cartone
Materia della coperta: Coperta in pergamena, Coperta in carta, mezza pergamena
Storia del manoscritto
Trascrizione/descrizione di elementi storici: Il manoscritto, che Giorgi ritiene originario dell'Italia meridionale probabilmente Cassino (p. 17), pervenne nel monastero di S. Silvestro di Nonantola (Modena); qui fu apposta l'annotazione lungo il margine esterno di c. 2v: "Lectio de sancto iohannes (!) quomodo fuit decollatus. Require in capite XVIIII et XX" in scrittura minuscola carolina del sec. XII (vd. Immagine). Al prologo (c. 1r-1v) seguono i capitula (cc. 1v-2r) fino al cap. XXXIII. I capitula terminavano a c. 2v, ma nel sec. XII la scrittura è stata erasa e la pagina è stata riscritta con la lista delle letture secondo l'anno liturgico. Il codice fa parte di quei manoscritti raccolti a vantaggio della Biblioteca Sessoriana dei cistercensi romani di Santa Croce in Gerusalemme, il cui timbro è visibile alle cc. IIr e 1r (ripetuto tre volte), fondata per iniziativa dell'abate Ilarione Rancati (1594-1663). Da qui l'intera biblioteca, in seguito alla soppressione del monastero avvenuta nel 1810, fu trasferita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (1810-1817). L'8 marzo 1817 i manoscritti furono restituiti ai Cistercensi del monastero di S. Bernardo alle Terme. Nel 1825 tornarono a Santa Croce in Gerusalemme dove rimasero, eccetto per brevi periodi negli anni 1849 e 1870, fino alla consegna alla Biblioteca Nazionale di Roma. La consegna, stabilita in base alla legge sulla soppressione delle corporazioni religiose di Roma del 1873, avvenne in due tempi: nel 1875 e nel 1885. Per il fondo sono testimoniate complessivamente 12 serie di segnature, escludendo quelle che ogni codice aveva prima dell'immissione alla biblioteca di Santa Croce. In questo manoscritto sono presenti le seguenti segnature: "41", nell'angolo superiore esterno di c. IIr, assegnata da Franco Ferrari (bibliotecario di Santa Croce) risalente al periodo immediatamente precedente al 1727 e riferita alla disposizione per formato dei codici negli scaffali; "Codex 268" a c. IIr, apposta negli anni 1728-1737 da Gioacchino Besozzi (abate dal 1724) insieme all'indicazione del contenuto del codice, depennando la precedente "36", apposta da lui stesso tra gli anni 1724-1728; "XI" a c. Iv, attribuita da Leandro de Corrieri (bibliotecario fino al 1834), e ripetuta in alto sul dorso (poco leggibile). Ancora sul dorso, in basso, rimangono tracce del cartellino cartaceo di colore azzurro recante la segnatura "G [X]I", dove la lettera indicava la sezione del pluteo. Alla fine del 1800, quando il fondo era già presente in BNC, venne assegnato il numero di catena "1571", che corrispondeva alla collocazione negli scaffali indipendentemente dalla provenienza dei diversi fondi. A c. 1r nel margine interno è ancora visibile parte del cartellino cartaceo che presumibilmente registrava il contenuto del codice e la collocazione prima che lo stesso venisse rilegato; tracce dello stesso cartellino nel verso di c. 113. C'è lacuna tra c. 8v e 9r e la fascicolazione salta
Antiche segnature:
1571 ,
268 ,
36 ,
41 ,
G_XI ,
ms_XI

Nomi legati alla descrizione esterna:
Contenuti
Autore
Titoli
Titolo presente: In expositione evangelii secundum marcum (c. 1r)
Titolo identificato: In Marci evangelium expositio
Note: CSEL 120, pp. 427-648

Nomi presenti nei titoli:
Marcus <evangelista>
Incipit/Explicit
inc. (testo): Initium evangelii Ihesu Christi filii dei sicut (c. 3r)
expl. (testo): quam promisit aput Iohannem dilectoribus (c. 113v)
Non a stampa
(Giorgi I.), Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele. Catalogo dei manoscritti. Fondo Sessoriano, p. 17
A stampa
Cencetti, Giorgio, Scriptoria e scritture nel monachesimo benedettino, in Il Monachesimo nell'alto medioevo e la formazione della civiltà occidentale,Spoleto 1957 [Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'alto medioevo. IV. 8-14 aprile 1956]; rist. in Libri e lettori nel medioevo. Guida storica e critica, a cura di G. Cavallo, Roma-Bari 1977, pp. 73-97; Palma, Marco, L'origine del codice Vaticano del Liber diurnus, in "Scrittura e civiltà", 1980, 4, pp. 299-300
Riproduzioni
Microfilm
Autore della scheda
Livia Martinoli
Ultima modifica
Livia Martinoli
Tipologia
Scheda di prima mano (numero di catena 1571)
Data di creazione
06/12/2012
Ultima modifica
06/12/2012
CNMS
CNMS\0000150158
Biblioteche Dettaglio
Biblioteca nazionale centrale - Roma