La chiesa fu fondata nel 575 d.C. da Gregorio, proveniente dalla nobile famiglia degli Anicii e “Prefectus Urbis”, il quale a seguito della sua conversione trasformò la sua casa di famiglia in un monastero. Dell’edificio medievale sopravvive solo il pavimento cosmatesco del Duecento: la chiesa fu infatti ricostruita più volte nel corso del Medioevo e del Rinascimento, e nel 1573 fu concessa ai monaci Camaldolesi. I Camaldolesi iniziarono subito i lavori di restauro e di recupero dell’intero complesso dopo decenni di totale abbandono (l’ultimo restauro era stato dovuto all’iniziativa di un abbate e alla munificenza di papa Sisto IV negli anni 1475-80) e continue spoliazioni. Nel 1593 il papa Clemente VIII elesse nuovamente un nuovo abbate commendatario, il cardinale Antonio Maria Salviati. che apportò diverse modifiche e iniziò la costruzione della Cappella Salviati; Il suo successore, Cesare Baronio, provvide al restauro del Triclinium e dell’Oratorio di S. Andrea e alla costruzione ex novo di un oratorio dedicato a s. Silvia (madre di Gregorio). Napoleone Bonaparte espulse i monaci dal monastero e il convento e la chiesa subirono spoliazioni e danneggiamenti. La chiesa fu riaperta al culto nel 1803.

https://www.monasterosangregorio.it/it/storia; https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Gregorio_al_Celio;