Cesare Lucchesini nacque nel 1756 a Lucca. Ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini, nel 1764, fu iscritto nel collegio S. Carlo dove la famiglia si era trasferita, dato che tanto il padre quanto la madre erano entrati in servizio presso la corte estense. Terminò gli studi presso il collegio Nazareno di Roma, dove manifestò un interesse per le lingue classiche (cominciò a raccogliere i testi classici, che avrebbero costituito il primo nucleo della sua cospicua biblioteca). Si volse allo studio della teologia e delle Sacre Scritture e volle approfondire l'esegesi biblica studiando il copto, il siriaco, l'ebraico e l'arabo; studiò inoltre la letteratura moderna, soprattutto teatrale. Egli fu un erudito e un uomo politico di tendenze conservatrici, fece parte della missione a Parigi (1798) che tentò di salvare dalle armi francesi la Repubblica di Lucca. Esule volontario durante il periodo democratico e membro della reggenza reazionaria, si adattò poi al governo dei Baciocchi, dai quali ebbe onori e uffici confermatigli successivamente dai Borboni. Ebbe una produzione molto varia (apologetica cristiana, studî di ebraico e di lingue orientali, traduzioni dal greco, contributi di critica omerica, ecc.) le sue 'Opere edite ed inedite' (1934) comprendono 21 volumi; scrisse inoltre una 'Storia letteraria di Lucca'. Morì nel 1832 a Lucca.
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