Fu giurista, filosofo, magistrato e politico; studiò probabilmente a Bologna fra il 1215 e il 1220; fortemente influenzato dagli ideali francescani, li trasferì anche nel suo insegnamento. Iscritto al collegio dei giudici di Brescia, ricoprì cariche pubbliche dove rappresentò Brescia in convegni di Comuni. Nel 1238 gli fu affidata la difesa di Gavardo, importante feudo vescovile, contro Federico II. Fu fatto prigioniero il 26 agosto dello stesso anno, e chiuso nelle carceri di Cremona, dove scrisse il primo dei suoi lavori filosofici. Liberato dopo la sconfitta dell'imperatore, tornò a Brescia. Nel 1243 fu a Genova come consulente legale del podestà Emmanuele Maggi. Cooperò al risveglio religioso e alla pacificazione sociale secondo l'ideale francescano.

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