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Codice CNMF
CNMF0000002139
Storia del fondo
Il Fondo Ruffo ha rappresentato il primo nucleo della Biblioteca della Direzione Generale di Antichità e Belle Arti, passato poi alla Biblioteca dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte ed ora Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte - BiASA. La collezione fu donata nel 1915 da Fabrizio Ruffo principe di Motta Bagnara (1845-1917) senatore del Regno dal 1896. La raccolta di 15.000 volumi della donazione Ruffo è stata per la maggior parte smembrata per essere inserita in altre sezioni della Biblioteca, una parte composta da volumi che esulavano dalle discipline documentate in Biblioteca furono lasciate da parte. Nel trasferimento dei fondi antichi della Biblioteca nella Sala della Crociera nel 1989 si è provveduto alla loro inventariazione. I manoscritti di questo fondo hanno i connotati di raccolta privata nata attraverso il passaggio di generazioni di uomini d'armi, letterati e cardinali. Tra le carte del cardinale Tommaso Ruffo (1663-1753) si segnalano scritture relative a: alla Camera Apostolica (1785-1790); alla nunziatura di Firenze (1698-1700); a dazi e gabelle dello Stato Pontificio; libri di conti della Mensa vescovile e della Legazione di Ferrara e Romagna (1709-1738). Si annoverano inoltre copialettere, note di spese, introiti provenienti da vendite del grano, cavalli etc.; Tra la documentazione a stampa si segnalano editti, memorie, regolamenti e statuti, alcuni 'motu proprio'. Tra le carte di carattere privato troviamo testi teatrali, filosofici, teologici, matematici e libri dei conti Tra le carte, di natura giudiziaria, contabile e patrimoniale, vi sono volumi relativi a: conti, registri, pacchi di documentazione e carte sciolte. Consistenza 52 manoscritti, inventariati e catalogati tra il 2017 e 2018. Collocazione: Mss.Ruffo.1-Mss.Ruffo.41 STORIA DEI PRINCIPI DI MOTTA E BAGNARA: I Ruffo di Bagnara, ramo oggi estinto originato da quello di Sinopoli alla fine del XV secolo da Esaù Ruffo, baroni di San Lucido, duchi di Bagnara, duchi di Baranello, principi di Sant'Antimo, principi di Fiumara di Muro, principi di Motta San Giovanni, marchesi di Guardia, patrizi napoletani. Il ramo di Bagnara si staccò da quello principale di Sinopoli con Esaù Ruffo che ottenne il 24 maggio 1484 dal re Ferdinando d'Aragona conferma al precedente privilegio del 27 ottobre 1464 a favore di Guglielmo Ruffo e dei suoi fratelli Carlo, Esaù ed Enrico per la terra e il governo di Bagnara. Già però l'8 gennaio 1460 il re Ferdinando aveva concesso al conte di Sinopoli, Carlo Ruffo, la ”secrezia e portolania” di Bagnara in perpetuo. Il ramo primogenito dei Bagnara si estinse in D. Ippolita Ruffo che, dopo la morte di Nicolò, sposò in seconde nozze il celebre medico Domenico Cotugno. Seguì il ramo secondogenito di Bagnara, duchi di Baranello con Litterio, primogenito di Paolo Ruffo. Le figure più in vista di questa famiglia furono sicuramente il cardinale Tommaso Ruffo, vescovo di Ferrara e legato della città di Bologna, ed il cardinale Fabrizio Ruffo, tesoriere della Camera Apostolica. Il Fondo Ruffo della BiASA, nel suo complesso, si riferisce ai Ruffo duchi di Bagnara, principi di Sant'Antimo Don FABRIZIO (Bagnara, 1619 - Napoli, 1692), figlio di Francesco (1596-1643) 2° duca di Bagnara e di Guiomara Ruffo dei principi di Scilla, fu Signore di Maida e Laconia. Vesti l'abito di Malta e nel 1641 fu eletto Gran Croce e Priore di Bagnara, successivamente Priore di Capua; ricoprì numerose cariche e fu anche capitano generale delle galere di Malta. Partecipò a numerose battaglie, nel 1660 prese Tre Saiche e la fortezza di Santa Veneranda, Caloiro e Piazza di Lampicorno; nel 1661 catturò un ricchissimo vascello da guerra, il 27 agosto dello stesso anno affondò sette galere turche e prese e condusse a Malta altre quattro dopo una dura battaglia. Il Cardinale TOMMASO (Napoli 1663 - Roma 1753) Patrizio Napoletano, Vicelegato a Ravenna, Referendario della Segnatura Apostolica, Inquisitore a Malta (1694), Arcivescovo di Nicea (1698), Nunzio in Toscana il 19-4-1698, Assistente al Soglio Pontificio, Prefetto della Camera Apostolica (1700), Cardinale Prete (1706)(con il titolo di San Lorenzo in Panisperna, di Santa Maria in Trastevere (1709), di San Lorenzo e Damaso (1740), Legato in Romagna (1710), a Ferrara (1710) (1727), a Bologna (1721), Vicecancelliere di Santa Romana Chiesa, Segretario della Santa Inquisizione, Cardinale Vescovo di Palestrina (1726), Cardinale Vescovo di Porto e Santa Rufina (1738), Cardinale Vescovo di Ostia e Decano del Sacro Collegio (1740). il cardinale FABRIZIO (San Lucido, 1744-Napoli, 1827) del ramo secondogenito di Bagnara e Baranello, è stato un cardinale e politico italiano, famoso per aver fondato e comandato l'Esercito della Santa Fede, principale arma anti-giacobina che segnò la fine della Repubblica napoletana del 1799. Tesoriere generale della Camera Apostolica (1785-1794); Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria (1794-1800); Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin (1800-1821); Gran Priore di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta (1817-1827); Camerlengo del Collegio Cardinalizio (1819-1820); Cardinale protodiacono (1821-1827); Prefetto della Congregazione delle Acque (1821-1827);Cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata (1821-1827). BIBLIOGRAFIA: Mugnos, Filadelfo Histoire généalogique de la maison Ruffo: avec annotations et continuation jusqu'a ce jour pour les deux branches napolitaines des princes de Scilla et de Sant'Antimo-Bagnara …; traduite de l'italien par le comte Godefroy de Montgrand de la Napoule. Marseille, 1880 Ronga, Nello Genealogia dei Ruffo di Bagnara Principi di Sant’Antimo, Rassegna storica dei comuni, Istituto di Studi Atellani, n.s. 34 (2008), 150-151, 51-54 copia digitale: < http://www.iststudiatell.org/rsc/annate_11/genealogia_ruffo_bagnara.pdf> consultato in data 12.02.2018 Gioffrè, Domenico La Gran Casa dei Ruffo di Bagnara. Reggio Calabria, 2010 Orefice De Angelis, Renata Carte dell'Archivio Ruffo di Bagnara. Archivio di Stato di Napoli, Scuola di archivistica e paleografia. Napoli, 1971. Domenico Sacchinelli, Memorie storiche sulla vita del cardinale Fabrizio Ruffo, Napoli, 1836 Antonio Manes, Un cardinale condottiero. Fabrizio Ruffo e la repubblica partenope. L'Aquila, 1929 Gioffrè, Domenico Potenza e mecenatismo dei cardinali della Gran Casa dei Ruffo di Bagnara: Tommaso e Antonio Maria Ruffo, Calabria sconosciuta, 37 (2014), 143-144(lug.-dic.), 53-57 Palazzo arcivescovile: il cardinale Tommaso Ruffo a Ferrara, 1717-1738, a cura di Carla Di Francesco, Antonio Samaritani. Ferrara, 1994. Il collezionismo del cardinale Tommaso Ruffo tra Ferrara e Roma a cura di Mario Alberto Pavone. Roma , 2013 N.B. In relazione al progetto di digitalizzazione dei microfilm del CNSM si precisa che le segnature dei manoscritti da esso interessate non sono state verificate dall'ente conservatore.
Manoscritti appartenenti al fondo
52
Segnature registrate in Manus
52
Schede in lavorazione
0
Schede pubblicate
Biblioteca