Storia del fondo
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Enrico Pea (Seravezza [Lucca], 1881 - Forte dei Marmi [Lucca], 1958) è stato uno dei narratori più significativi nel panorama letterario italiano del Novecento. Stabilitosi in gioventù ad Alessandria d'Egitto, egli si formò nel clima cosmopolita della città dove aveva posto la sede della sua attività commerciale in un locale chiamato la "Baracca rossa" che divenne ben presto il luogo di ritrovo di anarchici, letterati ed artisti.. Qui avvenne, nel 1908, l'incontro decisivo con il giovanissimo Giuseppe Ungaretti, il quale comprese il talento dell'amico e lo incoraggiò nella sua vocazione letteraria. Pea esordì con il volume di poesie Fole (Pescara, Industrie grafiche, 1910) seguito da Montignoso (Ancona, Puccini, 1912) e lo Spaventacchio, una raccolta di poesie e prose edita, nel 1914, a Firenze per le edizioni della rivista “La Voce” tramite l'interessamento di Ungaretti. Dopo il suo ritorno definitivo in Italia nel 1914, Pea visse tra la Versilia e la Lucchesia, dedicandosi dapprima all'attività teatrale sia come impresario che come autore di testi teatrali - tra i quali si ricordano Rosa di Sion (Napoli, La Diana, 1920), La Passione di Cristo (Viareggio, Pezzini, 1923) - e successivamente rivolgendosi alla produzione narrativa. Tra le sue opere principali si devono annoverare i romanzi Moscardino (Milano, Treves, 1922), Il Volto Santo (Firenze, Vallecchi, 1924), Il servitore del Diavolo (Milano, Treves, 1931), La Maremmana (Firenze, Vallecchi, 1938) , Solaio (Firenze, Sansoni, 1941), Lisetta (Milano, Mondadori, 1946), Malaria di guerra (Milano, Garzanti, 1947), il volume memorialistico Vita in Egitto (Milano, Mondadori, 1949) e i racconti riuniti nei volumi Il trenino dei sassi ( Firenze, Vallecchi, 1940) e La figlioccia e altre donne (Firenze, Sansoni, 1953). Intensa fu anche la sua collaborazione ai giornali “La Gazzetta del Popolo” , “Il Corriere d'Informazione” e a numerose riviste tra le quali “Letteratura”, “Il Frontespizio”, “La Fiera letteraria”, “L'Approdo letterario”. Alla Biblioteca Nazionale di Roma è pervenuta una parte delle carte manoscritte di Enrico Pea acquistata, tramite il Ministero, dalla libreria LIM di Lucca nel 1999. Le carte sono state ordinate, schedate e riunite nella Raccolta Pea che presenta la collocazione A.R.C.27 (Archivi Raccolte Carteggi 27) ed è suddivisa in cinque sezioni: sez. A Documenti, sez. B Taccuini, sez. C Scritti vari, sez. D Articoli e Racconti editi su giornali e riviste, sez. E Epistolario.
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