Nacque presso Civitanova Marche e morì a Roma. Fu precettore a Firenze (1525-29), poi segretario di monsignor Giovanni Gaddi a Roma (1529-43) dove ebbe priorato, badia, benefici e prebende. Alla morte del Gaddi divenne primo segretario di Pier Luigi Farnese, e quando questi ricevette il ducato di Parma e Piacenza, fu messo a capo dell'amministrazione della giustizia; successivamente fu a Roma alla corte del cardinale Alessandro Farnese (1548-63). Nel 1563, ritiratosi presso Frascati, cominciò la traduzione 'dell'Eneide', la sua opera più importante, oltre alle numerose 'Lettere' e alla commedia in prosa 'Gli straccioni' (1544). Si occupò inoltre delle 'Rime' petrarcheggianti, della traduzione della 'Retorica' di Aristotele e degli 'Amori pastorali di Dafni e Cloe' di Longo Sofista.
|