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Membranaceo, guardie cartacee: cc. I,II,III,VII,VIII, IX del XX sec; 0825-0837 data stimata (cfr. storia del ms e Jemolo, Datati, p. 69); numeraz. a penna nell'ang. sup. est. per cc. 139; saltata la carta ora numerata 56a
Identificatore
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CNMD\0000217731
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Legatura
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Legatura presente
Datazione: ;
Materia delle assi o dei quadranti: Assi in cartone
Materia della coperta: Coperta in pergamena
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Storia del manoscritto
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Trascrizione/descrizione di elementi storici: Manoscritto originario dello scriptorium del monastero di S. Silvestro di Nonantola (Modena). A c. 56ar nota di mano del X secolo: "In hoc volumine continentur explanationes Incertos propheta hieronimi presbiteri Liber Unum", riferita al contenuto della seconda unità codicologica che costituisce il ms (contenente l'"Explanatio in Amos prophetam libri tres"). Si può dunque supporre che il codice già nel X secolo fosse composto da due unità codicologiche (ciascuna con una propria segnatura dei fascicoli), probabilmente messe insieme nella stessa Nonantola. La stessa mano ha scritto sulla stessa carta 56ar: "De adquisitio domini Ansfrit abbatis", ribadita a mo' di probatio calami sia nel rigo successivo che nel verso da mani diverse: "de adquisie isto libello fecit facere domno ansfrit abba", "de adquisie isto libello facere domno ansfrit /abas" (c. 56av). Ansfrido fu abate dell'abazia di Nonantola dall'825 all'837: l'acquisizione del codice è dunque sicuramente avvenuta in questi anni, anche se la data dell'825 non è necessariamente un terminus post quem. Il codice compare nei seguenti antichi cataloghi dell'abbazia di Nonantola: in quello del 1166 con il numero 12; in quello del 1331 con il numero 27; in quello del 1464 con il numero 60; in quello redatto a cavallo degli anni 1464-1490 con il numero 102 (cfr. Gullotta, pp. X, 38-39, 288, 409). Nel catalogo Ferrari (1663-1672) il codice porta il numero 9 (cfr. Palma, Sessoriana, p. 7). Il codice fa parte di quei manoscritti raccolti a vantaggio della Biblioteca Sessoriana dei cistercensi romani di Santa Croce in Gerusalemme, il cui timbro è visibile alle cc. Vr, 1r, 2r, fondata per iniziativa dell'abate Ilarione Rancati (1594-1663). Da qui, l'intera biblioteca, in seguito alla soppressione del monastero avvenuta nel 1810, fu trasferita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (1810-1817). L'8 marzo 1817 i manoscritti furono restituiti ai cistercensi del monastero di S. Bernardo alle Terme. Nel 1825 tornarono a S. Croce in Gerusalemme, dove rimasero (eccetto brevi periodi durante gli anni 1849 e poi 1870) fino alla consegna alla Biblioteca Nazionale di Roma. La consegna, stabilita in base alla legge sulla soppressione delle corporazioni religiose di Roma del 1873, avvenne in due tempi: nel 1875 e nel 1885. Per il fondo Sessoriano, sono testimoniate 12 serie di segnature, escludendo quelle che ogni codice aveva prima dell'immissione alla biblioteca di Santa Croce. In questo manoscritto abbiamo le seguenti segnature: "52" nell'angolo superiore esterno di c. Vr, assegnata da Franco Ferrari (bibliotecario di Santa Croce), risalente al periodo immediatamente precedente il 1727 e riferita alla disposizione per formato dei codici negli scaffali; "9" al centro del margine superiore di c. 1r, assegnata dallo stesso Ferrari nel medesimo periodo; "Codex 90" a c. Vr, apposta negli anni 1728-1737 da Gioacchino Besozzi (abate dal 1724) insieme all'indicazione del contenuto del codice, depennando la precedente "44", apposta da lui stesso tra gli anni 1724-1728; "236", terza e ultima segnatura apposta dal Besozzi (cfr. catalogo del 1742), sempre a c. Vr, depennando quella appena descritta; "XXXVIII" a c. IVv, attribuita da Leandro de Corrieri (bibliotecario fino al 1834). Nel margine inferiore di c. 1r, nota: "Illustravit Leander de Corrieris di 14 8bris 1827". Nel margine superiore nota: "Iste liber valde bonus atque adamabilis iste", di mano del XII secolo. Alla fine del 1800, quando il fondo era già presente in BNC, venne assegnato il numero di catena "2095", che corrispondeva alla collocazione negli scaffali indipendentemente dalla provenienza dei diversi fondi. A c. 56ar testo poco leggibile sulla santa croce di mano carolina incipiente; inc.: "de qui...genit: tuis precioso sanguine vivifice crucis vexillo"; expl.: "honore eius quoque perpetuis de fe[...]/diis..."
Antiche segnature:
136
Nomi legati alla descrizione esterna:
Besozzi, Gioacchino <cardinale 1679-1755>
, altra relazione di D.E.
*Abbazia di *Nonantola
, luogo di copia, provenienza
Corrieri, Leandro : de <O.Cist. 1801-1834>
, altra relazione di D.E.
Ansfrido < Abate >
, altra relazione di D.E.
Ferrari, Franco <O.Cist. ca. 1635-1711>
, altra relazione di D.E.
*Basilica di *Santa *Croce in *Gerusalemme < Roma >
, provenienza
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Autore
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Titoli
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Titolo presente: Retractationum beati augustini (c. 1r)
Titolo presente: Retractationum sancti augustini episcopi libri duo (c. 2r)
Titolo presente: unc (sic) sancti augustini retractacionum librum (nel margine inferiore (c. 1r)
Titolo identificato: Sancti Aureli Augustini retractationum libri duo
Note: Cfr. PL 32, 583-656 |
Incipit/Explicit
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inc. (testo): Cum ergo reliquissem vel que adeptus fueram in cupiditatibus huius mundi (c. 3r)
expl. (testo): atque sermones ad populum allios dictatos alios a me dictos retractare cepissem (c. 56v)
inc. (testo): Iam diu est tacere tacere cogito atque dispono quod nunc adiuvante domino (c. 2r)
expl. (testo): quod ut possit hoc opere quantum potero curabo ut eundem ordinem noverit (c. 3r)
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Autore
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Titoli
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Titolo presente: Explanationum in Amos prophetam (c. 57r)
Titolo identificato: Explanationum in Amos prophetam libri tres
Note: Cfr. P. L. 25, coll. 989-1096 Nomi presenti nei titoli:
Amos
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Incipit/Explicit
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inc. (testo): Amos popheta qui sequitur Iohelem et est tertius duodecim prophetarum (c. 57r)
expl. (testo): id est ecclesie se facturum esse pollicitus est cuius promissio lex naturae est (c. 139r)
inc. (testo): Verba Amos quui fuit in pastoralibus thecue quae vidit super israhel (c. 57r)
expl. (testo): unde nos ex hebreos vertimus (c. 57r)
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Non a stampa
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Giorgi, I), Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele. Catalogo dei manoscritti. Fondo Sessoriano, pp. 35-36
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A stampa
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Gullotta, Giuseppe, Gli antichi cataloghi e i codici della Abbazia di Nonatola, Città del Vaticano 1955 (Studi e testi, 182), pp. X, 38-39, 288, 409; I luoghi della memoria scritta. Manoscritti, incunaboli, libri a stampa di Biblioteche Statali Italiane. Direzione scientifica G. Cavallo, Roma 1994, p. 62; Jemolo, Viviana, Catalogo dei manoscritti in scrittura latina datati o databili per indicazione di anno, di luogo o di copista. I. Biblioteca nazionale centrale di Roma, Torino 1971, pp. 69-70; Morelli, Mirella - Palma, Marco, Indagine su alcuni aspetti materiali della produzione libraria a Nonantola nel secolo IX, "Scrittura e civiltà" 1982, 6, pp. 42-43; Oberleitner, Manfred, Die handschriftliche Uberlieferung der Werke des heiligen Augustinus, I, 1 in Sitzungsberichte der Osterreichischen Akademie der Wissenschaften. Philosophish-historische Klasse, 267. Band, Wien 1970 (Veroffentlichungen der Kommission zur Herausgabe des Corpus der lateinische Krchenvater, 2), p. 219; Palma, Marco (a cura di), Archivio paleografico italiano, VIII, 74, Roma 1982, tav. 44; Palma, Marco, Sessoriana. Materiali per la storia dei manoscritti appartenuti alla biblioteca romana di S. Croce in Gerusalemme, Roma 1980 (Sussidi eruditi, 32), p. 7
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Riproduzioni
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Digitalizzazione integrale consultabile sulla TECA Digitale della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Microfilm
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Autore della scheda
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Rossella Modica
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Ultima modifica
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Valentina Longo
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Tipologia
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Scheda di prima mano
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Data di creazione
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13/05/2013
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Ultima modifica
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25/11/2020
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CNMS
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CNMS\0000156461
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Biblioteche | Dettaglio |
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Biblioteca nazionale centrale - Roma
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