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Roma, Biblioteca nazionale centrale, Sessoriano, Sess.26

Membranaceo, guardie miste: cartacea c. II; moderne cc. I, III; 0801-0900 data stimata (cfr. M. Morelli- M. Palma, Indagine..., passim); numerazione a penna nell'angolo sup. est.). rinforzo all'interno del dorso in gotica textualis

Identificatore
CNMD\0000216274
Dimensioni
mm 297 x 204
Decorazione
Decorato
Iniziali: Presenza di iniziali semplici
Iniziali ornate: Presenza di iniziali ornate
Iniziali fitomorfe: Presenza di iniziali fifomorfe
Legatura
Legatura presente
Datazione: ;
Materia delle assi o dei quadranti: Assi in legno
Materia della coperta: Coperta in pelle
Elementi metallici/altro: fermagli
Storia del manoscritto
Trascrizione/descrizione di elementi storici: Manoscritto originario dello scriptorium del monastero di S. Silvestro di Nonantola (Modena). Il codice compare nei seguenti antichi cataloghi dell'abbazia di Nonantola: in quello del 1331 con il numero 75; in quello del 1464 con il numero 113; in quello redatto a cavallo degli anni 1464-1490 con il numero 145 (cfr. Gullotta, pp. XIV-XV, 129-130, 300, 450). Nel catalogo Ferrari (1663-1672) il codice porta il numero 25 (cfr. Palma, Sessoriana, p. 15). Il codice fa parte di quei manoscritti raccolti a vantaggio della Biblioteca Sessoriana dei cistercensi romani di Santa Croce in Gerusalemme, il cui timbro è visibile alle cc. IIv, 1r, fondata per iniziativa dell'abate Ilarione Rancati (1594-1663). Da qui, l'intera biblioteca, in seguito alla soppressione del monastero avvenuta nel 1810, fu trasferita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (1810-1817). L'8 marzo 1817 i manoscritti furono restituiti ai cistercensi del monastero di S. Bernardo alle Terme. Nel 1825 tornarono a S. Croce in Gerusalemme, dove rimasero (eccetto brevi periodi durante gli anni 1849 e poi 1870) fino alla consegna alla Biblioteca Nazionale di Roma. La consegna, stabilita in base alla legge sulla soppressione delle corporazioni religiose di Roma del 1873, avvenne in due tempi: nel 1875 e nel 1885. Per il fondo Sessoriano, sono testimoniate 12 serie di segnature, escludendo quelle che ogni codice aveva prima dell'immissione alla biblioteca di Santa Croce. In questo manoscritto abbiamo le seguenti segnature: "Codex 82" a c. IIv, attribuita negli anni 1728-1737 da Gioacchino Besozzi (abate dal 1724) insieme all'indicazione del contenuto del codice; "XXVI" alla stessa c. IIv, attribuita da Leandro de Corrieri (bibliotecario fino al 1834). Alla fine del 1800, quando il fondo era già presente in BNC, venne assegnato il numero di catena "2097", che corrispondeva alla collocazione negli scaffali indipendentemente dalla provenienza dei diversi fondi. Le prime sei righe di c. 1rA, in cui la scrittura originaria è stata erasa, sono state reintegrate in epoca di poco posteriore con le parole del testo di Cassiodoro immediatamente precedenti a quelle contenute nella prima riga leggibile del codice, secondo il testo tradito (omettendo solo la parola "confessa" dopo la parola "domini"): "congre>gatio que credidit non que obstinata permansit nam post resurrectionem domini". A c. 177r, testo sulla S. Croce di mano del XII secolo; inc.: "Veni creator spiritus"; expl.: "gloria patri domino a patri qui a mortuis surrexit ac paraclito in seculorum secula amen"; sul margine superiore, titolo aggiunto: "Imnum in primo nocturno". Seguono probationes calami e note tra cui, sempre del XII sec.: "Iste liber est ecclesia Sancti Silvestri de Nonantula et ego frater Silvester monachus eiudem loci scripsi". Segnature dei fascicoli nel margine inferiore del verso di ogni fascicolo (XXIII-XLVI); a c. 176v nell'angolo inf. interno, "XLVI" ribadita a penna da mano recentiore. Doppia segnatura dalla M alla U con salti di lettera; dopo la U, ricomincia una ulteriore numerazione con numeri romani, che presentano anch'essi salti e incongruenze.
Antiche segnature:
ms_XXVI

Nomi legati alla descrizione esterna:
Contenuti
Autore
Titoli
Titolo elaborato: Expositio in Psalmorum
Incipit/Explicit
inc. (testo): congre>gatio que credidit non que obstinata permansit nam post resurrectionem (c. 1rA)
expl. (testo): qui liberare solius prevalet confitentes (c. 176vB)
Non a stampa
(Giorgi, I.), Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele. Catalogo dei manoscritti. Fondo Sessoriano, pp. 25-26
A stampa
Gullotta, Giuseppe, Gli antichi cataloghi e i codici della Abbazia di Nonatola, Città del Vaticano 1955 (Studi e testi, 182), pp. XIV-XV, 129-130, 300, 450; Jemolo, Viviana, Catalogo dei manoscritti in scrittura latina datati o databili per indicazione di anno, di luogo o di copista. I. Biblioteca nazionale centrale di Roma, Torino 1971, p. 142; Morelli, Mirella - Palma, Marco, Indagine su alcuni aspetti materiali della produzione libraria a Nonantola nel secolo IX, "Scrittura e civiltà" 1982, 6, pp. 41-42, 68, 70, 72, 74, 76, 78, 80, 82, 84, 86; Palma, Marco, Sessoriana. Materiali per la storia dei manoscritti appartenuti alla biblioteca romana di S. Croce in Gerusalemme, Roma 1980 (Sussidi eruditi, 32), pp. 15-16; Stegmuller, Fridericus, Repertorium biblicum medii aevi...adiuvante N. Reinhardt, VIII, Matriti 1977, p. 374 n. 1894
Riproduzioni
Digitalizzazione integrale consultabile sulla TECA Digitale della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Autore della scheda
Rossella Modica
Ultima modifica
Valentina Longo
Tipologia
Scheda di prima mano (scheda elaborata da Maria Gabriella Critelli)
Data di creazione
18/03/2013
Ultima modifica
25/11/2020
CNMS
CNMS\0000154705
Biblioteche Dettaglio
Biblioteca nazionale centrale - Roma