Politico e diplomatico francese, fu amico degli esponenti più in vista della Convenzione - Robespierre, Danton, Desmulin - legandosi successivamente a Giuseppe Bonaparte. Svolse per conto del governo francese numerosi incarichi politici e diplomatici, sia in patria che all'estero. Giuseppe Bonaparte, divenuto re di Napoli, lo volle come ministro dell'Interno , incaricò ch ericopri tra il 1806 e il 1808. Nel 1814 gli fu conferito il titolo di conte di Melito. Dopo la battaglia di Waterloo, nella quale trovarono la morte suo figlio e suo genero, si ritirò dalla vita politica, dedicandosi agli studi letterari. Pubblicò un libro di memorie, Mémoires sur le consulat, l'empire et le roi Joseph ou Mémoires du comte Miot de Mélito (1858), e due studi di letteratura greca, Histoire d'Hérodote suivie de la vie d'Homère (1822), Bibliothèque historique de Diodore de Sicile, (1835-1838). Dal 1835 fu membro dell'Institut de France
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